Jazz Band Rally, chi l'ha fatta???

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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In seguito ad un attacco di nostalgia, ho ricordato una gara a cui ho partecipato molti anni fa, credo fosse il 1989 o giù di li', si chiamava Jazz Band Rally e consisteva in due tappe, la prima dal Passo Tremalzo a Maderno, la seconda, dopo il traghettamento, da Torri del Benaco a Peschiera.
Si correva con un road-book e l'atmosfera era assolutamente pionieristica, ricordo tante scarpe da ginnastica e calzettoni da tennis infilati dentro i puntapiedi con il cinghietto...
Qualcuno di voi l'ha fatta e può ricordare le sue impressioni?
 
I ricordi sono molto confusi, sono passati un pò di anni, ricordo (ma potrei sbagliarmi vista l'età) il gruppo di partecipanti vestiti in maniera molto poco professionale (per i nostri standard attuali), abbondavano i panta attillati da ciclista nei colori un pò gay di moda in quegli anni, le scarpe da ginnastica o basket infilate rigorosamente dentro i puntapiedi di plastica con cinghietti e una sfilza di caschetti che il più piccolo era una portaerei, a parte quelli da vecchio ciclista in cuoio.
Le biciclette le puoi immaginare, ti dico solo che io avevo ritirato la settimana prima una fiammante Cannondale SM600, molttto slooping e con quei bei tuboni in alluminio, sembrava un astronave ed era ammiratissima.
Della gara ricordo la zona del Tremalzo, le sue gallerie e la sua discesa coi baratri a vista, un paio di forcelle e altrettanta braccia rotte, le mille forature e il casino con il road book e la sua interpretazione, l'arrivo il secondo giorno a Peschiera che non ce la facevo più ma negli ultimi km la gente che ti incitava ti risvegliava una forza che non sapevi di avere.
Un esperienza bellissima, come sono state tutte le gare a cui ho partecipato in quegli anni, c'era uno spirito che é difficile descrivere, la novità sicuramente e la voglia di fare una cosa nuova, ci si sentiva insomma un pò pionieri.
Mi piacerebbe, ma non mi ricordo, recuperare la documentazione di quella gara, magari qualcuno può aiutarmi.

Alex
 
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robertofrr

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I ricordi sono molto confusi, sono passati un pò di anni, ricordo (ma potrei sbagliarmi vista l'età)

Mi piacerebbe, ma non mi ricordo, recuperare la documentazione di quella gara, magari qualcuno può aiutarmi.

Alex

L’eta’ non conta…
Allora c’era un inserto di BS che ne parlava, poi questo inserto e’ diventato Cicloturismo… l’avevo conservato per un po’… non so se ce l’ho ancora

Rispolvero, e' proprio il caso di dire visto la data del post, questo argomento.
C'ero anche io, era una delle primissime gare in Italia credo nel 1988.
Avevo una Specialized StumpJmper pro modello 1988 con il freno posteriore U-Brake, siamo stati li con la squadra al completo, lo storico Valentino MTB Club di Lodi che ho contribuito a fondare.
Era una corsa di due giorni con il percorso su road-book sullo stile della piu famosa Parigi-Dakar che in quegli anni era molto di moda. Anche l’organizzatore era un po’ particolare, alla partenza si presentava con una tuta bianca per il breafing per spiegare il percorso e fare le raccomandazioni del caso in per fetto stile Tierry Sabine (per chi non lo sapesse, e’ questo http://it.wikipedia.org/wiki/Thierry_Sabine )
Percorso molto bello e spettacolare con la discesa del Tremalzo e si arrivava al lago di Garda. A Toscolano Maderno si traghettava per raggiungere l’altra sponda a Torri del Benaco. Si passava la notte in campeggio e si ripartiva il giorno dopo per la seconda tappa da San Zeno di Montagna. Pronti, via subito in salita per arrivare a Peschiera del Garda seguendo diversi canali. Alla fine premiazione finale molto ricca con premi a sorteggio e arrivo con podio e transenne che allora erano una rarita’.
Qualche anno dopo sullo stesso percorso della seconda tappa si svolgeva il J1, gara cronometro individuale con la partecipazione di nomi importanti, mi ricordo Rosola con la bici con il manubrio da corsa in stile John Tomac…
Mamma mia che bei ricordi…
 
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udc-ban

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6/9/04
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... il gruppo di partecipanti vestiti in maniera molto poco professionale ...
Alex

al tempo!

Io avevo il caschetto Brancale ( manco in guerra ) a scodella, le braghette Pearl Izumi ,

solo che dello sport sbagliato, e una fighissima maglia da football ammerrigano.

l'organizzatore era eccentrico come il mio movimento centrale

ma sopratutto avevo una bianchi "touring " con spallaccio rosa fluo, due borracce e tanta voglia di lei

devo essere sincero? a me non è che dicesse poi tantissimo, mi facevo un mazzo quadrato,

molto meglio la "Adrenalina very dangerous downhill " solo di discesa, quella dove una volta

vidi Jurgen Beneke, lui sì che era top.
 
Io mi ricordo i racconti degli amici che l'avevano fatta e di un passaggio alla Dacia, salita tosta che sbucava tra Albarè e Bardolino, zona Eremo della Rocca per intenderci. Sono rimasto lì per un paio di ore e lì mi sono innamorato definitivamente della MTB e ho mollato completamente il tennis. Dopo qualche mese ho comprato la mia prima MTB, una Chesini Capriolo che ho ancora nel garage della mia famiglia.
Posso provare a sentire qualcuno se per caso ha la traccia, comunque non sarebbe difficile ricostruirla. :-)
 

beo53

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Io!!!!!!!!!Fatte 5 edizioni su 6 per la precisione,sempre arrivato a podio!!!! Sempre percorsi nuovi. Ho conservato intatto un road book (6 edizione)che partiva dal lago di Ledro di km 90!!!! con arrivo a Maderno. Tanti sono i ricordi e le fatiche , ricordo che bisognava conservare tutti i fogli del road book altrimenti veniva inflitta penalita' di 1' per ogni foglio mancante. L'organizzatore si chiamava Gastone Renica? mi pare di si!!!! Ricordo anche che l'iscrizione costava Lire 100.000 !!!! Ricco anche il montepremi in denaro per i primi 3 uomini e donne. Avrei tanto da dire ma non vorrei annoiarvi.
Per chi si ricorda del sottoscritto (Alberto Baldon) io correvo ufficiale per Specialized Italia.....con me in squadra c'era anche Sergio Dalla Libera e Paolo De Capitani.
 

robertofrr

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Io!!!!!!!!!Fatte 5 edizioni su 6 per la precisione,sempre arrivato a podio!!!! Sempre percorsi nuovi. Ho conservato intatto un road book (6 edizione)che partiva dal lago di Ledro di km 90!!!! con arrivo a Maderno. Tanti sono i ricordi e le fatiche , ricordo che bisognava conservare tutti i fogli del road book altrimenti veniva inflitta penalita' di 1' per ogni foglio mancante. L'organizzatore si chiamava Gastone Renica? mi pare di si!!!! Ricordo anche che l'iscrizione costava Lire 100.000 !!!! Ricco anche il montepremi in denaro per i primi 3 uomini e donne. Avrei tanto da dire ma non vorrei annoiarvi.
Per chi si ricorda del sottoscritto (Alberto Baldon) io correvo ufficiale per Specialized Italia.....con me in squadra c'era anche Sergio Dalla Libera e Paolo De Capitani.

Alberto Baldon! Cavoli, certo che mi ricordo di te, io ero piu giovane e partivo prima ma poi mi raggiungevi e mi passavi sempre!

Roberto Ferrari, di Lodi, le prime edizioni ero con il Valentino MTB Club di Lodi che ho contribuito a fondare, poi ero con la Spadaccini ed altri amici di Milano.
 

beo53

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Alberto Baldon! Cavoli, certo che mi ricordo di te, io ero piu giovane e partivo prima ma poi mi raggiungevi e mi passavi sempre!

Roberto Ferrari, di Lodi, le prime edizioni ero con il Valentino MTB Club di Lodi che ho contribuito a fondare, poi ero con la Spadaccini ed altri amici di Milano.

Ciao Roberto, ricordo eccome. Sarebbe bello rivederci "pedalando" , ora sono in pensione ma pedalo piu' di prima nel 2015 ho percorso 16.000 km e quest'anno mi sono iscritto al Tuscany Trail del 2.giu 2016 580 km con 11500 dsl
 

robertofrr

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Parlando con l'amico [MENTION=43315]claudi[/MENTION] dal suo cassetto dei ricordi, sono saltati fuori i famosi road book che ha conservato come cimeli storici, praticamente sono gli antenati delle tracce gps.

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