Approfitto di questa discussione per un parere medico: l'ultimo giro di downhill della scorsa stagione mi è costata una brutta frattura al polso:
radiografia
Ora dopo quasi 8 mesi alcuni movimenti del polso causano ancora forti dolori.
Il medico di base suggerisce la rimozione della piastra, il chirurgo dice che non servirebbe rimuoverla perchè i dolori sono causati dai danni subiti dall'articolazione e dalle asperità dell'epifisi, e perchè la rimozione non è facile (talvolta alcune viti possono bloccarsi) al massimo farebbe un nuovo intervento per togliere le prime due viti perchè troppo lunghe e toccano i tendini infiammandoli.
E' vero che è difficile e inutile rimuovere la piastra ?
P.S. Oggi sono andato dal fisioterapista che mi ha consigliato una terapia strumentale (tecar, laser, tens) per guarire la tendinopatia e mi ha sconsigliato un nuovo intervento, da effettuare solo come ultima chance.
radiografia
Ora dopo quasi 8 mesi alcuni movimenti del polso causano ancora forti dolori.
Il medico di base suggerisce la rimozione della piastra, il chirurgo dice che non servirebbe rimuoverla perchè i dolori sono causati dai danni subiti dall'articolazione e dalle asperità dell'epifisi, e perchè la rimozione non è facile (talvolta alcune viti possono bloccarsi) al massimo farebbe un nuovo intervento per togliere le prime due viti perchè troppo lunghe e toccano i tendini infiammandoli.
E' vero che è difficile e inutile rimuovere la piastra ?
P.S. Oggi sono andato dal fisioterapista che mi ha consigliato una terapia strumentale (tecar, laser, tens) per guarire la tendinopatia e mi ha sconsigliato un nuovo intervento, da effettuare solo come ultima chance.