Brutta notizia, ma d'altronde in italia non si può più lavorare, in primis a causa di sindacalisti che ragionano ancora come se fossimo negli anni 70, poi di uno stato che continua a spremere dove ce n'è non rendendosi conto che prima o poi tutto finisce, e non ultimo il livello qualitativo del lavoro dei singoli che è sempre più in calo... abbiamo troppa gente che prendende e poca che è disposta a dare, e fino a qundo resiste l'italiano a capo, è conscio è convive con certe dinamiche finchè può, ma un management straniero quando si trova ad avere a che fare con noi da fuori di testa, e a quel punto va a produrre dove lavorano tanto, costano poco, e non hanno grane burocratiche...
non sono d'accordo su una virgola di quello che hai scritto teo
non credo tu sia cosciente delle richieste che oggi fanno quelli che chiami management stranieri
competere con realtà asiatiche o dell'est europeo da un punto di vista del costo del lavoro è impensabile
la gran parte degli oneri in più (tra l'altro) riguardano le tasse e non il costo/prezzo del lavoro in se stesso
a parte alcuni pochi fortunati esempi questo è un problema per tutti i "grandi Paesi" dell'europa occidentale
e ti dirò a me di taiwanizzarmi mi interessa un ciufolo... farebbero bene a bologna a 70annizzarsi piuttosto...
si prendessero la fabbrica e continuassero a produrre e progettare buone sospensioni che le capacità le hanno tutte
e fanulo tenneco
I management stranieri arrivano dopo che quelli italiani hanno fallito, e un'azienda che faceva del made in italy la sua forza, o sta a quel livello, o meglio che chiuda, perchè altrimenti deve delocalizzare.
Di esempi di made in italy di successo ce ne sono, dall'alta moda che non è di sicuro prodotta a taiwan (non parlo di vestiti da oviesse e nemmeno di pret a porter), a marchi come ferrari, ferrero, e tante altre piccole eccellenze che fanno dell'artigianato la loro forza.
Se invece vuoi avere il blasone di marchio italiano ma in realtà produci cinesate, allora sei fuori mercato ed è giusto che chiudi...
Vedo però che ci sono case, ad esempio Campagnolo nel settore road, che propio a causa dello svilimento del made in italy non riescono più a vendere più cari, sebbene i suoi prodotti siano due spanne sopra tutta la concorrenza, perchè anche nel consumatore la percezione di eccellenza è troppo spesso sotituita dalla semplice necessità, e così si trovano a pagare cinesate mediocri come se fossero gioielli e non capiscono il reale valore di una lavorazione a mano fatta di un'artista.
è sostanzialmente quello che è successo con DVO, ovvero gli ex di marzocchisi prendessero la fabbrica e continuassero a produrre e progettare buone sospensioni che le capacità le hanno tutte
e fanulo tenneco
a quanto pare il settore bici continuerà...
[url]http://www.triridemtb.com/il-futuro-di-marzocchi-il-settore-bici-gode-di-ottima-salute/[/URL]
Unico team italiano in Cina DSC racing team con Dolfin e Gambirasio. Non ne parliamo?
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http://www.mtb-forum.it/community/forum/attachment.php?attachmentid=211652&stc=1&d=1432361989dopo il prototipo in alluminio ecco le prime foto della rocky mountain in carbonio
[url]http://www.pinkbike.com/photo/12187021/[/URL]
[url]http://www.pinkbike.com/photo/12187074/[/URL] qui l'ultima a dx
Quella di REMI' GAUVIN e montata tutta BOS SUSPENSION. BH0'strano con le gomme bontrager che è un marchio di trek
strane all'elleanze all'orizzonte ??
Quella di REMI' GAUVIN e montata tutta BOS SUSPENSION. BH0'