Davos: 10.000 metri di discesa in 1 giorno

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Zergio

Redazione
12/12/05
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lago di como
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Fotografo: Juerg Buschor/outdoor-guide.ch
Riders: Sergio (io) in salto e Alberto a ruota


Davos, il più esteso comune svizzero con circa 11.000 abitanti è situato nelle Alpi svizzere, Canton Grigioni, lungo il fiume Landwasser, a 1540 metri sul livello del mare e a soli 240 Km da Milano. Zona rinomata per gli sport invernali (sci e hockey su ghiaccio per primi) che da qualche anno sta spingendo le attività estive come la mountainbike. Quest'anno e l'inizio del prossimo, lo sprint finale per portarsi a livello delle migliori località Europee per la pratica della Mountain bike, per tutte le età e per tutti i gusti.
Siamo stati invitati a prenderne atto il 5 e 6 luglio ed è stato impossibile qualsiasi pensiero contrario, il titolo della e-mail riportava: "Presseeinladung Bahnentour & Singletrail - 2 Tage Biken in Davos Klosters" e nel testo del Diretur "invito a Davos a spararsi 10.000 metri di dislivello con funivia e singletrack ".

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Fotografo: Juerg Buschor/outdoor-guide.ch
Riders: Jens S. e Sergio


Il programma, e a posteriori anche la sfida, prevede una prima giornata dedicata ad una panoramica dei percorsi della vallata con qualche discesa in compagnia della guida Thomas Giger e di Markus Unterfinger (Head Comunication/Media, Davos Klosters). Sole e temperatura perfetta per assaggiare la meravilgiosa discesa che parte da pochi minuti di pedalata in salita da Rinerhorn; quest'ultima località guadagnata con funivia da Glaris (circa 600 metri di risalita). Il flow di questo percorso è incredibile se si pensa che non è stato tracciato per la mountain bike ma segnato dai passanti del tempo che fu. Si, un sentiero per la gente che ama le passegiate in montagna condiviso con il nostro mondo; trail tolerance ben segnalata dai cartelli segnavia che si trovano ad ogni bivio del tracciato.

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Tolleranza totale percepita dal primo momento che siamo entrati nella camera dell'albergo (WaldHotel, Davos); oltre al sempre gradito benvenuto in stanza composto da frutta e acqua, troviamo il bike pass "Davos Klosters Inclusive" (compreso nel prezzo della stanza, i numerosi alberghi che fanno parte dell'iniziativa offrono il free pass per quasi tutti gli impianti del comprensorio; dunque dovremmo acquistare solo il pass per la bici a 10 Franchi) e per finire un campanello per la nostra MTB.
A questo punto molti bikers storteranno il naso (lo ammetto, mi conto anche io) e penseranno: " un campanello sulla mia MTB da Enduro?!..mai".

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Mi dovrò ricredere al primo incontro di escursionisti: Thomas con un piccolo colpo di campanello avverte i passanti, rallentiamo, loro si mettono sul lato e sorridenti ci guardano passare. Semplice e sicuro per tutti.

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Il singletrail è nel primo tratto annegato nel profumo donato dai prati ricoperti da rododendri in fiore, successivamente da fantastici boschi per poi terminare nei pressi del ristorante Sertig Dorfli dove faremo una breve tappa per degustare qualche piatto tipico. La discesa non è mai troppo brusca così da regalare diversi Km di puro divertimento. Subito dopo pranzo si riparte; il tracciato verso Davos è composto da continui sali e scendi, curve con appoggi, ponticelli in legno e piccoli fiumi da attraversare. Molto facile e percorribile anche con una bicicletta front suspended.
La seconda risalita della giornata è sul versante opposto. Un trenino che parte proprio dal centro città ci porta a Mittelstation del Weissfluhjoch (2.220 metri s.l.m.). Sempre per la comodità e il rispetto degli escursionisti/turisti che salgono per ammirare il panorama gli spazi dedicati alle MTB sono ben segnalati:

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come i tracciati. Si possono trovare i segnavia anche all'interno degli impianti di risalita:

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Anche qui pochi colpi di pedale per iniziare una discesa molto simile alla prima anche se leggermente più tecnica e con qualche piccolo salto naturale. Si scende a picco verso lago di Davos, di colore blu intenso, sul quale è possibile praticare vela e windsurf (c'è anche un circolo vela).
Primo giorno terminato, doccia, un pò di relax e ottima cena in hotel durante la quale Thomas ci illustra il programma per il secondo giorno; ed ecco qui la sfida. Il tentativo è di percorrere 10.000 metri di dislivello con l'aiuto di 8 risalite meccanizzate e delle nostre gambe.

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Thomas mette subito in chiaro che non sarà una passeggiata: nessuna tappa per ammirare il panorama e per fare qualche foto. L'unico tempo a disposizione per tutto ciò, e perfino per mangiare, è confinato sulle funivie.
Sveglia alle 7 seguita da una abbondante colazione e alle otto pronti per salire sullo stesso trenino del giorno precedente ma questa volta prendiamo subito una seggiovia che ci fa guadagnare ancora 400 metri. Siamo a quota 2660 metri s.l.m. sul monte Weissfluhjoch, 3 °C e il tempo meteorologico non è di certo incoraggiante. Dopo pochi minuti di discesa mozzafiato su una larga via con roccia smossa inizia con la salita più impegnativa e lunga del tour. A questo punto inizia a piovere, sempre più forte fino a diventare quasi neve; l'umore come potrete capire non è dei più allegri ma per fortuna al termine della salita un piccolo rifugio ci da riparo. "Aspettiamo il sole e poi si parte" questo è quello che ci diciamo ma son solo parole; non ha nessuna intenzione di diminuire, ci facciamo coraggio e partiamo. In pochi secondi siamo ricoperti da fango ma la discesa è così entusiasmente che non ci preoccupiamo nemmeno del freddo: un unico singletrail fatto tutto di un fiato verso Glaris.

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Risaliamo ora verso Rinerhorn per scendere subito verso Davos. A questo punto il cielo si apre e con il nostro sorrido splende il sole che ci accompagnerà per tutta la giornata.
La terza discesa da Strelapass è semplicemente fantastica, una serpente che si snoda tra i prati fatto di paraboliche naturali. Anche qui non ci si ferma un solo istante: dobbiamo recuperare il tempo che ci ha fatto perdere la pioggia se vogliamo terminare il tour.
Dopo altre due discese (forse le più tecniche dell'intera giornata) ci rendiamo conto che rimane solo il tempo di un'ultima corsa; dobbiamo fare a meno della settima passando direttamente a quella prevista come ottava che da Madrisa va verso Kublis.

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Arriviamo alla stazione ferroviaria del paesino; "sfida fallita" ma comunque pienamente soddisfatti di aver percorso circa 8000 metri di dislivello sempre su diversi sentieri e in una incantevole cornice.
Si sale sull'ultimo mezzo (treno) che ci riporta in pochi minuti a Davos.

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Da sinistra: Jens S. Thomas Giger, Juerg Buschor, Alberto e Sergio

Consigli per intraprendere il Bahnentour:
-portare vestiti pesanti; la temperatura può arrivare molto vicino allo zero anche in piena estate
-usare bici da All Mountain con 140mm/160mm di escursione su entrambi le ruote, non troppo pesante visto che bisogna pedalare in salita per circa 1300 metri
-acquistare la cartina dei sentieri Singletrail Maps (101)
-affrontarlo in due giorni per godere al massimo dei magnifici paesaggi e/o per biker non particolarmente veloci in discesa
-il pass Inclusive copre gratuitamente anche altri servizi (come: 15 € di internet gratis negli uffici turistici Davos/Klosters, bus, ecc...) e altri ancora scontati (piscina, tennis, ecc...) dunque approfittatene

Quella da noi vissuta è solo una delle molte possibilità che offre la vallata.
Come scritto in apertura, Davos offre svariati percorsi con tutti i livelli di difficoltà: dall'escursione con la famiglia ai trail tecnici con la costante di essere immersi nella natura che solo le alpi svizzere sanno offrire. Dal prossimo anno si potrà usufruire anche di piste da DownHill.
Un nuovo paradiso per la MTB nasce.

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INFO UTILI:
Bahnentour Davos
WaldHotel
Guida (che parla italiano): Michi Wild, [email protected] / www.bike-academy.ch

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Fotografo: Juerg Buschor/outdoor-guide.ch

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Fotografo: Juerg Buschor/outdoor-guide.ch
Rider: Sergio


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Fotografo: Juerg Buschor/outdoor-guide.ch
Rider: Thomas G.



Si ringrazia per le foto indicate:
Juerg Buschor di outdoor-guide.ch



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Zergio

Redazione
12/12/05
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lago di como
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Pensi che con una front da 120-140 si possa fare? (29er?) Ovviamente non con le velocità di una full e non 10000 metri in un dì...
se non hai scelta puoi farlo anche con una front. non ci sono salti artificiali e il terreno è al 90% terra; mai troppo tecnico e con molto flow.
e come dici tu: ovvimante le velocità diminuiscono e un giorno non basta.
 

bricke

Biker perfektus
24/8/07
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Venezia
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se non hai scelta puoi farlo anche con una front. non ci sono salti artificiali e il terreno è al 90% terra; mai troppo tecnico e con molto flow.
e come dici tu: ovvimante le velocità diminuiscono e un giorno non basta.

L'altra scelta é una ful 120+120 da 26.

Comunque ho capito dai, grazie mille, ottima notizia!:celopiùg:
 

gargasecca

Il maestro
17/8/05
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--Roma--
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Orbea Rallon M-Team 2020 - Cinelli The Machine 1992
Che fico....non ho capito una cosa....xchè sono 1300mt di dislivello positivo??
Non c'è una funivia alla base di ogni salita....quindi 7-8 funivie in totale??

o-o
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
17/11/08
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Verona
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fatbike + plus+ gravel
ci sono stato lo scorso anno e l'altro ancora ma ho girato in AM senza risalite.
una dritta per chi ha il camper: si puo parcheggiare in riva al lago in giardinetti speciifici e gratuiti dove gli scoiattoli ti salgono in mano.
 

Classifica mensile dislivello positivo