La Salsa beargrease di nonnocarb: test in progress! (con test cerchi in carbonio)

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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nonnocarb

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29/03/2014

Forse non vi avevo detto che finora, sulla fat, ho sempre usato pedali flat, e già con quelli in salita mi sono sempre trovato bene. Oggi, visto che per prepararmi al Tuscany trail avevo programmato (anzi l'amico robi-one mi ha costretto!) una salita lunga tutta asfaltata (42 km e 1700 di dislivello, 90 km in tutto in una mattina), ho montato i pedali a sgancio e ho gonfiato le gomme a circa 1.4, durissime insomma.
Accidenti! La bici volava in salita! Quasi incredibile. Un pò che in questo momento io sono piuttosto in forma perchè fra un mese parte il tuscany trail e dovrò essere al top, un pò che con i pedali a sgancio si riesce a tenere una pedalata rotonda e veramente molto efficace, e un pò che le gomme gonfie al massimo diventano veramente tanto scorrevoli, fatto sta che siamo arrivati in cima veramente in fretta, mai fatto lo stesso tempo neanche d'estate al pieno della forma. Praticamente la fat cosi settata diventa come una bici da xc. Fra l'altro l'ultimo km era anche innevato, cosi ho potuto testare anche come vanno le gomme gonfie sulla neve: una ciofeca, praticamente scivolano da tutte le parti, perciò quando siete sulla neve, sgonfiate e sgonfiate, e ancora di più di quello che sembrerebbe giusto. Un bel cappuccino in cima e poi discesa, e siccome asfalto un pò va bene ma è meglio non esagerare, mi getto sulla pista da fondo parallela alla strada (in questo periodo ormai deserta) e mi godo un pò di km sulla neve perfettamente liscia. Mirko e robi-one invece, devono continuare su asfalto visto che le loro slim affondano nella neve primaverile. In discesa pedalata su asfalto, vista la corona da 32, non riesco a pedalare a più di 32 all'ora, mentre in scia a miei compagni riesco a pedalare fino ai 38 all'ora. Anche in discesa più ripida, dove non serve pedalare, le gomme ben gonfie sono scorrevolissime, ne più ne meno delle 2.2 dei miei due compagni. Ultimo aneddoto: arrivo alla fine della discesa, mancano ancora 5-6 km in piano fino a casa, all'incrocio passa uno stradista in bdc, scatto e mi accodo subito per risparmiare un pò energie fino a casa. E' vero, non andava veloce, però sono riuscito a stargli a ruota a 34 all'ora! Sempre più innamorato della Beargrese!

A proposito, se qualcuno non l'ha ancora fatto può votare il mio ultimo video, cosi lo facciamo andare in prima pagina, grazie! o-o
[VIDEO=4685]Settimana bianca in Alta Pusteria[/VIDEO]
 

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29/03/2014

Ultimo aneddoto: arrivo alla fine della discesa, mancano ancora 5-6 km in piano fino a casa, all'incrocio passa uno stradista in bdc, scatto e mi accodo subito per risparmiare un pò energie fino a casa. E' vero, non andava veloce, però sono riuscito a stargli a ruota a 34 all'ora! Sempre più innamorato della Beargrese!

A proposito, se qualcuno non l'ha ancora fatto può votare il mio ultimo video, cosi lo facciamo andare in prima pagina, grazie! o-o
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chissà come la presa a male il BdCiclista :smile:

ancora errore nel link del video
 

nonnocarb

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30/03/2014
Oggi record di dislivello con l'orsetta, 80 km e 2800 m/d, tutto in su e giù su sentieri infiniti. Pressione media e bici confortevole sia in salita che in discesa. Ero cosi contento che mi sono dimenticato di mangiare abbastanza e alla fine sono andato in crisi di fame. Appena arrivato a casa mi sono mangiato 3 etti di pasta ma è stato come bere un aperitivo, e allora giù fette di torta, prosciutto, crackers, 1 litro e mezzo di acqua e quant'altro mi è capitato fra le mani e un buchino si è riempito! :smile:
 
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Salsa Beargrease, Commencal Meta V3, Stevens Prestige CX, Trekking Konig
Oggi record di dislivello con l'orsetta, 80 km e 2800 m/d, tutto in su e giù su sentieri infiniti. Pressione media e bici confortevole sia in salita che in discesa. Ero cosi contento che mi sono dimenticato di mangiare abbastanza e alla fine sono andato in crisi di fame. Appena arrivato a casa mi sono mangiato 3 etti di pasta ma è stato come bere un aperitivo, e allora giù fette di torta, prosciutto, crackers, 1 litro e mezzo di acqua e quant'altro mi è capitato fra le mani e un buchino si è riempito! :smile:


Bisogna metterlo in conto tra i rischi d'uso della FAT :smile::smile::smile:
Fortissimo alla faccia della preparazione sei già oltre :celopiùg:
 

magicomaggio

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Oggi record di dislivello con l'orsetta, 80 km e 2800 m/d, tutto in su e giù su sentieri infiniti. Pressione media e bici confortevole sia in salita che in discesa. Ero cosi contento che mi sono dimenticato di mangiare abbastanza e alla fine sono andato in crisi di fame. Appena arrivato a casa mi sono mangiato 3 etti di pasta ma è stato come bere un aperitivo, e allora giù fette di torta, prosciutto, crackers, 1 litro e mezzo di acqua e quant'altro mi è capitato fra le mani e un buchino si è riempito! :smile:

Ieri giro bellissimo alto Garda, con l'orsetta mi sono divertito sia in salita che in discesa..... Salita ho faticato la meta' di quando salgo con enduro, ed in discesa in alcuni tratti ovviamente a velocità ridotta, ho goduto come un riccio... e tutto senza neve....


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nonnocarb

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05/04/2014

L'orsetta cambia assetto!
Raceware mi ha mandato da testare le nuove ruote in carbonio kuroshiro enso 685, già testate da Yoda sulle fredde nevi della val d'Aosta e appena tornate da una settimana dal caldo deserto del Sinai. Adesso tocca a me testarle sui tecnici sentieri delle alpi.

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Appena arrivato il pacco, smonto le "vecchie" ruote e peso tutto: differenza totale 1.4 kg, che sulle masse rotanti sono tanta roba! Adesso l'orsetta da 13.5 kg scende a quasi 12 kg, un peso veramente di tutto rispetto per una fat. Ma oltre al peso mi interessa vedere cosa cambia sui sentieri, visto che questi cerchi v6 sono l'11% più rigidi allo schiacciamento e il 38% più rigidi alla torsione rispetto al rolling darryl di surly.
Le ruote sono equipaggiate con gomme 45nrth hüsker du da 3.8 latticizzate.

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Siccome devo mettere su km per il tuscany trail del 1° maggio, per il nostro sabato mattina scegliamo con mirko e robi-one un bel itinerario lungo da 80 km e 1850 m/d. Partiamo allora da merano per 40 km di salita asfaltata e sterrata fino al passo del Giovo a 2100m. Tengo le gomme ben gonfie, le husker du sono molto scorrevoli e praticamente appoggiano sul terreno solo con il mezzo cm di tassello centrale, quasi come una bici da corsa su asfalto! Saliamo, saliamo con una buona andatura e dopo due ore e trenta e 1600 m/d, quando mancano 200 m/d, provo a forzare un pò. Il telaio è rigido, i cerchi sono rigidi e le gomme sono ben gonfie, la fat ha una accelerazione costante e quasi non me ne accorgo, ma dopo un pò mi giro e i miei due compagni, che pure oggi hanno preso le leggere bici da xc, sono già lontanissimi, eccoli ancora li sotto

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In breve sono al passo fra due muri di neve

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e il distacco con il quale arrivo in cima è veramente molto, pazzesco come sale la fat cosi leggera e rigida, già ero molto contento prima, ma adesso veramente vola.
Adesso vediamo un pò in discesa, la prima parte asfaltata, perciò non sgonfio. Anche qui la differenza si sente subito, se prima l'effetto deriva in curva si sentiva e bisognava inclinare abbastanza la fat per curvare, adesso è praticamente annullato, la bici, su asfalto, gira praticamente come una normale mtb, è proprio una bella sensazione.
Arriviamo all'inizio del sentiero, una bella sgonfiata alle gomme, saranno circa 0.4 davanti e 0.5 dietro e via. Il sentiero è molto tecnico con grossi gradoni, le gomme danno una sicurezza incredibile su questi passaggi, tanto che robi-one che mi segue, nota subito che io passo ostacoli dove lui invece ci deve pensare almeno due volte prima di tentare. Le husker du si comportano molto bene anche sul tecnico, infatti avevo sentito dire che sono sia scorrevoli che grippose, mentre ancora non riesco a percepire la differenza dei cerchi, si comportano sicuramente bene ma ho bisogno di più tempo per darne un giudizio finale sul tecnico.

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Il lattice ha tenuto benissimo, pur a pressioni molto basse i cerchi non hanno fatto uscire neanche un pò di liquido o perso pressione.
Alla fine del sentiero rimangono gli ultimi 20 km su sterrato, mirko ha fretta di rientrare a casa e si mette a tirare. Non faccio neanche in tempo a gonfiare un pò le gomme che si riparte a 36 all'ora. Rimango subito indietro perchè con la corona da 32 più da tanto non riesco a pedalare, allora gli dico di rallentare un pò e a 34 all'ora riesco ad accodarmi e a pedalare sfruttando la scia, come avevo già sperimentato altre volte. Nonostante la pressione un pò troppo bassa delle ruote, che però da maggiore comfort, riesco a fare una bella tirata (come se già non fossero bastati i 1850 m/d fatti) e alle 12.30 puntualissimi siamo a casa.
Primo test dei cerchi in carbonio fatto con esito ampiamente positivo, adesso mercoledi mattina le provo ancora su un sentiero più conosciuto per capire meglio come si comportano sul tecnico
 

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08/04/2014
Secondo giro con l'orsetta dotata di cerchi in carbonio.
Salita asfaltata con tratti molto duri da 1200 m/d: non c'è niente da fare, bici rigida, cerchi rigidi, gomme gonfie, risparmio di peso sulle masse rotanti, la bici sale che è una meraviglia. Sono riuscito a fare lo stesso tempo 6 anni fa con la scott genius da 120 e 12 kg, poi con torque e strive sempre 10 min di più. Ripeto, a me il tempo non interessa, infatti anche questa volta sono salito sempre alla mia andatura senza proprio badarci, ma registro tutte le tracce con il gps cosi posso fare eventuali confronti.
Discesa: questa volta avevo tempo e me la sono presa con calma, ho voluto provare con tutte el pressioni possibili.
Mauro di Raceware mi ha detto: ti do questi cerchi, fanne quello che vuoi, anche se li rompi è lo stesso (probabilmente quando me l'ha detto aveva bevuto un pò!), ma provali sui tuoi sentieri rocciosi e dimmi tutto!
E io lo accontento subito: sgonfio abbastanza la gomma posteriore (troppo non serve) e tanto, ma tanto, quella anteriore. Praticamente quando schiaccio con la mano arrivo facilmente al cerchio. Avrò forse 0.2 di pressione. Paura! Ricordo che le gomme sono tublessizzate. Il sentiero è molto tecnico, la gomma si adatta a qualunque asperità con grip mostruoso. Però appena c'è da curvare l'effetto deriva si sente alla grande e bisogna inclinare tanto la bici per farla entrare in curva. In più continuo a sentire dei tok, tok, tokkk, che mi lasciano un pò in apprensione. Il cerchio sbatte sulla roccia, attenuato solo dallo spessore della gomma. Che abbia sgonfiato troppo? Sicuramente si, ma del resto ai limiti bisogna arrivarci e qualcuno deve pur provarlo, se nò che test é? Gonfio allora la gomma davanti, adesso anche schiacciando con la mano non arrivo assolutamente al cerchio. Riparto. Tenuta laterale e entrata in curva adesso quasi perfette, però sui gradini rocciosi mi rimbalza un pò troppo. Sgonfio allora ancora un pò. Provo. Rigonfio. Riprovo. Risgonfio. Ecco adesso sono tiuscito a trovare il giusto compromesso fra ammortizzazione e precisione in curva. Ripeto è un compromesso. Questo è un tracciato da enduro e questa non è una bici da enduro, le velocità devono essere diverse per forza, però si scende dappertutto e con un comfort accettabile. Su tratti più flow invece il discorso è diverso, velocità e precisione dati dalla rigidità del cerchio aumentano.

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Provo poi anche un piccolo drop, atterraggio comodo lavorando naturalmente anche di braccia a gambe

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Per adesso perciò il giudizio è positivo, in salita ampiamente, in discesa secondo me la differenza la fa più la gomma (e la sua pressione) del cerchio. Però quello che a me interessava oggi era testare la tenuta del cerchio e delle gomme tublessizzate. Il cerchio l'ho messo a dura prova (che paura) ma tornando a casa ho visto che è perfetto, centrato e senza nessuna botta visibile e le gomme non hanno mostrato il benchè minimo segno di stallonamento, pur quasi completamente sgonfiate.
Questo we cercherò di fare un 5000 di dislivello in due giorni in preparazione del Tuscany trail con ulteriore test dei cerchi su tutti i tipi di fondo.
 

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Questo we, come promesso, fatti 5000 m/d e 185 km con l'orsetta, adesso per il tuscany trail mi sento a posto, farò solo qualche uscita di mantenimento. Sabato mattina 75 km e 1800 d con robi-one, uscita tirata classica del sabato, salita con la beargrease e i suoi cerchi in carbonio che volavano e discesa con gomme sgonfiate (specialmente davanti) perfetta anche su supertecnico. Alla fine due minuti per rigonfiare le gomme e ritorno su ciclabile a più di trenta all'ora (quando sento chi dice che la fat non è scorrevole mi viene da ridere).
Domenica invece 110 km e 3200 m/d fatti più con calma ai ritmi che terrò in toscana, 8 ore nette e 9 con soste. Il percorso è misto con tante salite e discese e sentieri, sterrate e asfalto. Ho tenuto le gomme ad una pressione media e più toccate, circa 0.8 dietro e 0.7 davanti, ma non ho misurato. In ogni caso andavano benissimo sia in salita che in discesa, visto che non c'era niente di troppo tecnico. Cerchi kuroshiro perfetti, leggeri e scattanti!
 
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Ciao Nonnocarb, quando ti ho visto la prima volta proteggevi i foderi forcella con gomme sagomate; come fai adesso con quella forca in carbonio tra le pietre ? Te lo chiedo perchè per motivi su cui non voglio dilungarmi non amo il carbonio però dato che noleggio anche mtb ho pure una full in carbonio che saltuariamente uso anche io e la ho abbruttita ovunque con protezioni in camera d' aria per proteggerla da questo calcare !!!! Grazie. Gigi.
 

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Ciao Nonnocarb, quando ti ho visto la prima volta proteggevi i foderi forcella con gomme sagomate; come fai adesso con quella forca in carbonio tra le pietre ? Te lo chiedo perchè per motivi su cui non voglio dilungarmi non amo il carbonio però dato che noleggio anche mtb ho pure una full in carbonio che saltuariamente uso anche io e la ho abbruttita ovunque con protezioni in camera d' aria per proteggerla da questo calcare !!!! Grazie. Gigi.
la forcella della beargrease è in alluminio, comunque direi che anche fosse in carbonio, per le dimensioni molto ridotte rispetto ad una forcella normale tocca molto meno. Quando prenderò una forcella in carbonio comunque valuterò, grazie di avermelo ricordato o-o
 

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la forcella della beargrease è in alluminio, comunque direi che anche fosse in carbonio, per le dimensioni molto ridotte rispetto ad una forcella normale tocca molto meno. Quando prenderò una forcella in carbonio comunque valuterò, grazie di avermelo ricordato o-o
Cavolo, ero convinto che fosse in carbonio anche la forca. Comunque bella questa cosa che la forcella essendo meno ingombrante di una ammortizzata passa più incolume (e piano) tra i pietroni! Un altro punto a favore delle fat rigide. Ciao e grazie.
 

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Ieri bel giro sull'alta via di caldaro con EmilG, percorso misto, pressione delle gomme media e via senza problemi per tutta la mattina con 1300 m/d

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Anche Emil ha naturalmente voluto provare la fat e naturalmente, guarda caso, gli è piaciuta

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Mentre lui provava la fat io sono salito sulla sua full. Mamma mia, con quelle ruotine (2.30) la bici andava dove voleva, che impressione al confronto della grande stabilità della fat!
E adesso una settimana in Olanda a testare la fat e i cerchi in carbonio sull'unico terreno dove non l'ho ancora provata, la sabbia delle infinite spiagge del nord!
 

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