Ti faccio notare che le mie frasi iniziano tute con "credo che" o "secondo me".
Credere e sapere sono cose un tantinello diverse.
Iniziare le frasi e/o i periodi con "credo" per poi continuare facendo ben precise affermazioni (la cui origine e "scuola" appare piuttosto chiara) non significa certo usare una forma condizionale o dubitativa, significa solo che (appunto) "credi" nelle cose che affermi... e ritorniamo al primo punto, quindi... credere e sapere sono cose diverse, molto diverse.
Di secondo me in quel tuo intervento non ne ho visti... perdona la cecità...
La supponenza la vedo più da parte tua, a dire il vero.
Come dicevo la supponenza (casomai e sempre che uno sappia cosa sia) ce l'ha chi fa affermazioni la cui dimostrabilità è appunto... tutta da dimostrare...
In ogni caso non ho capito a cosa ti riferisci quando parli della mia igenuità con riferimento a questo campo.
Non so di cosa tu stia parlando... ingenuità? Io semmai parlo di non conoscenza o di non piena comprensione di determinati fenomeni...
come sopra: son cose un po' diverse...
Non ho capito se ritieni che continuiamo a usare i combustibili fossi meramente oer vantaggio di qualcuno quando sarebbero pronte alternative fruibili ed altrettanto economiche.
Più chiaro di come l'ho già detto... (?)
Nel caso mi piacerebbe sapere quali...
si parlava di Global Warming e della sua supposta "non esistenza" (tesi ancora tutta da dimostrare in ogni sede, questa compresa) non di rinnovabili...
non credo tu voglia "la lista della spesa" delle varie tecnologie in uso (e futuri sviluppi e applicazioni) che assolvono tali compiti e scopi perché presumo le conosca già e le fonti (ma non le tecnologie applicate allo scopo che sono innummerevoli e assai diverse tra loro sotto molti aspetti) sono sempre le stesse sole, vento, acqua, geotermico tanto per cominciare, con un radicale cambio di prospettiva che abbandoni l'idea (vetusta) delle grandi centrali (monouso) per passare ad una più moderna, flessibile e funzionale microgenerazione diffusa. Poi ci sono l'elettrico e (soprattutto) l'idrogeno (ma qui tutto dipende da quale fonte energetica scegli di utilizzare per produrli) che in molte situazioni sono l'uovo di colombo. Poi ci sono le biomasse (che da sole meriterebbero almeno lo spazio di un convegno non certo poche righe qui). Tutti discorsi che non si affrontano "da soli", caso per caso, decontestualizzando ma organicamente inseriti in un discorso ben più ampio che non può non passare dal ripensamento/superamento dell'esistente per quanto riguarda i trasporti (pubblici, privati, commerciali), l'edilizia (tutta, pubblica, privata, attività produttive ecc) e le cosiddette "grandi opere", il miglioramento ed il ripensamento dei cicli produttivi (a tutti i livelli) e delle fasi seguenti come il packaging che si ricollega immediatamente ad un più efficiente (in Italy magari bisognerebbe dire "vero" visto che l'attuale è poco più di una presa in giro) ciclo dei rifiuti con riduzione sistematica degli scarti e implementazione delle fasi di riciclo e riuso
Il ripensamento dei cicli produttivi nel settore alimentare e agricolo fa pienamente parte di questo discorso.
Tutte queste cose esistono già, sono già state elaborate, pensate, studiate, progettate (sono decenni che ci si lavora) ed in molti luoghi del pianeta sono già operative e oggetto di ulteriori investimenti presenti e futuri... basta volersi informare (su queste come su moltissime altre cose), andare a vedere qual'è la realtà nei paesi più avanzati (rispetto a noi tantissimi...) ed in quale direzione si stia puntando e a quale livello sia il dibattito su queste tematiche (consiglio un film recente per farsi un'idea generale:
Domani; di Cyril Dion e Mélanie Laurent uscito ad Ottobre).
Quindi concludo invitandoti ad andare a vedere come funziona dove funziona; (il web serve anche e soprattutto a questo) sia sul versante dell'esistente che in quello del futuro prossimo venturo (in ogni ambito... anche quello militare per fare un esempio).
PS: Alla fine una domanda non può che sorgermi spontanea...
ma dove siete stati negli ultimi (almeno) 30 anni? Su Plutone, in vacanza in qualche galassia lontana... no perché tra economisti, sociologi, urbanisti, intellettuali e letterati di ogni specie, professori e premi Nobel, scienziati di ogni tipo ed estrazione, contadini, lavoratori, gente comune (si fa per dire) una bella e significativa fetta di umanità da decenni si muove e si agità, pensa, studia, elabora, pubblica e si confronta in tutte le sedi, propone, presenta, agisce, costruisce e realizza...
e voi nel frattempo...?
ha un nome, si chiama ignavia
PPS: io starei ancora aspettando le famose risposte che mi/ci avrebbero aiutato (ma anche il non fornirle mi aiuta, non poco) a capire l'origine, le motivazioni e lo scopo di certe affermazioni.