Azione contro "motorizzati" sui trail Euganei

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Xepto

Biker novus
23/6/15
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Colli Euganei
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Salve a tutti. Come potete notare non sono attivo su questo forum ma vi leggo ogni tanto. Vorrei esporvi le mie opinioni in merito al problema delle moto sui sentieri.


Secondo me, il documentare i danni è un'azione lodevole ma inutile. Supponiamo che il Parco Colli si interessi della questione. Potrebbero creare dei posti di blocco con agenti che multano i motociclisti colti in flagrante. D'altra parte il territorio da controllare è ampio, i motociclisti sono molti e la probabilità di essere multati troppo bassa per evitare il ripetersi del reato (considerate quanti salgono in treno senza biglietto pur sapendo che quasi sempre c'è il controllore o quanti salgono su bus e tram sapendo che i controllori passano solo ogni tanto...). Inoltre multare non è una soluzione definitiva, basterà aspettare un pò di tempo che si "calmino le acque" e i motociclisti torneranno.


Dopo questa lunga premessa, la soluzione che propongo è semplicemente di chiudere i sentieri. Chiudere i sentieri in modo che i pedoni e le bici possano passare ma non i motociclisti. Si potrebbero usare "staccionate sflasate" (spero abbiate capito, come gli inibitotri posti all'inizio di ogni pista ciclabile per impedire il passaggio di macchiene e moto) per i sentieri più stretti e sbarre per quelli più larghi. I pregi di questa soluzione.
1) Le moto non passano dove non possono passare.
2) Basso impatto ambientale. Al posto delle staccionate si potrebbero usare anche pietre o altro. Inoltre non è necessario che il sentiero venga chiuso all'inizio ma potrebbere essere chiuso anche alcune decine di metri dopo il suo inizio in un punto più stretto dello stesso.


I difetti che ho trovato.
1) I sentieri sarebbero chiusi in caso di emergenza e sarebbe più difficile accedervi in caso di manutenzione. D'altra parte è improbabile che mezzi motorizzati di salvataggio riescano ad accedere a molti dei sentieri dei Colli e la chiusura dei sentieri non creerebbe intralcio per i soccori a piedi.
2) In qualche caso ai biker toccherà scendere dalle bici per attraversare gli sbarramenti. Però se questi sono pensati e realizzati decentemente ciò non è necessario.
3) Non so se sia fattibile da un punto di vista normativo. Penso che dovrebbe essere direttamente il Parco Colli a chiudere i sentieri e non i singoli comuni.
4) Costo. Non conosco i costi di un'installazione del genere ma penso siano ampiamente ripagati dal fatto che la manutenzione ai sentieri potrà essere ridotta parecchio senza le moto. Inoltre non tutti i sentieri debbono essere chiusi.


Concludendo vorrei sapere cosa ne pensate voi (soprattutto se esistono motivazioni per cui la mia proposta non è realizzabile).
 

TheBus

Biker tremendus
Concludendo vorrei sapere cosa ne pensate voi (soprattutto se esistono motivazioni per cui la mia proposta non è realizzabile).


Le motivazioni per cui non è convieniente una soluzione del genere sono:

1) Esistono troppi sentieri da chiudere con svariate varianti e relativi costi
2) Anche se li chiudi, come già successo ad esempio a valle san giorgio o gli straconosciuti tornantini di arquà petrarca, si creano altri sentieri/access laterali che nel giro di due tre passaggi diventano il nuovo accesso
3) Parte dei sentieri è su terreni privati e quindi chiudendoli si creerebbe una ulteriore limitazione di fruizione (molti con questa scusa chiuderebbero definitivamente molti passaggi come accaduto sul monte ricco...)

La georeferenzazione di foto da presentare come denuncia di rovina di un ecosistema da parte di ignoti penso sia l'unica strada percorribile con pochi rischi. probabilmente non porterà a nulla vista la situazione locale ma rimane una delle poche strade non ancora tentate :celopiùg:
 

loonet

Biker superioris
Salve a tutti. Come potete notare non sono attivo su questo forum ma vi leggo ogni tanto. Vorrei esporvi le mie opinioni in merito al problema delle moto sui sentieri.


Secondo me, il documentare i danni è un'azione lodevole ma inutile. Supponiamo che il Parco Colli si interessi della questione. Potrebbero creare dei posti di blocco con agenti che multano i motociclisti colti in flagrante. D'altra parte il territorio da controllare è ampio, i motociclisti sono molti e la probabilità di essere multati troppo bassa per evitare il ripetersi del reato (considerate quanti salgono in treno senza biglietto pur sapendo che quasi sempre c'è il controllore o quanti salgono su bus e tram sapendo che i controllori passano solo ogni tanto...). Inoltre multare non è una soluzione definitiva, basterà aspettare un pò di tempo che si "calmino le acque" e i motociclisti torneranno.


Dopo questa lunga premessa, la soluzione che propongo è semplicemente di chiudere i sentieri. Chiudere i sentieri in modo che i pedoni e le bici possano passare ma non i motociclisti. Si potrebbero usare "staccionate sflasate" (spero abbiate capito, come gli inibitotri posti all'inizio di ogni pista ciclabile per impedire il passaggio di macchiene e moto) per i sentieri più stretti e sbarre per quelli più larghi. I pregi di questa soluzione.
1) Le moto non passano dove non possono passare.
2) Basso impatto ambientale. Al posto delle staccionate si potrebbero usare anche pietre o altro. Inoltre non è necessario che il sentiero venga chiuso all'inizio ma potrebbere essere chiuso anche alcune decine di metri dopo il suo inizio in un punto più stretto dello stesso.


I difetti che ho trovato.
1) I sentieri sarebbero chiusi in caso di emergenza e sarebbe più difficile accedervi in caso di manutenzione. D'altra parte è improbabile che mezzi motorizzati di salvataggio riescano ad accedere a molti dei sentieri dei Colli e la chiusura dei sentieri non creerebbe intralcio per i soccori a piedi.
2) In qualche caso ai biker toccherà scendere dalle bici per attraversare gli sbarramenti. Però se questi sono pensati e realizzati decentemente ciò non è necessario.
3) Non so se sia fattibile da un punto di vista normativo. Penso che dovrebbe essere direttamente il Parco Colli a chiudere i sentieri e non i singoli comuni.
4) Costo. Non conosco i costi di un'installazione del genere ma penso siano ampiamente ripagati dal fatto che la manutenzione ai sentieri potrà essere ridotta parecchio senza le moto. Inoltre non tutti i sentieri debbono essere chiusi.


Concludendo vorrei sapere cosa ne pensate voi (soprattutto se esistono motivazioni per cui la mia proposta non è realizzabile).
Tra i difetti metterei che i motociclisti si potrebbero creare da zero percorsi alternativi x eludere le barriere. Lo hanno già fatto è non è un aspetto irrilevante purtroppo

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giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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i problemi sono noti, ma purtroppo senza fare pesanti investimenti in termini di consulenze e perizie giurate & pagate e denunce con relativa esposizione personale ( anche tramite associazioni varie ) non si risolverà niente, perlomeno fino a che si penserà di prendere come target i motociclisti, invece che di coinvolgere le autorità interessate in termini di danno erariale, omesso controllo ecc ecc ecc
 

Xepto

Biker novus
23/6/15
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Colli Euganei
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Le motivazioni per cui non è convieniente una soluzione del genere sono:

1) Esistono troppi sentieri da chiudere con svariate varianti e relativi costi
2) Anche se li chiudi, come già successo ad esempio a valle san giorgio o gli straconosciuti tornantini di arquà petrarca, si creano altri sentieri/access laterali che nel giro di due tre passaggi diventano il nuovo accesso
3) Parte dei sentieri è su terreni privati e quindi chiudendoli si creerebbe una ulteriore limitazione di fruizione (molti con questa scusa chiuderebbero definitivamente molti passaggi come accaduto sul monte ricco...)

La georeferenzazione di foto da presentare come denuncia di rovina di un ecosistema da parte di ignoti penso sia l'unica strada percorribile con pochi rischi. probabilmente non porterà a nulla vista la situazione locale ma rimane una delle poche strade non ancora tentate :celopiùg:

1) E' vero che costa molto ma anche controllare tutti quei sentieri non è semplice.
2) Per questo secondo me si deve studiare la cosa. Si devono scegliere i sentieri più frequentati e chiuderli in punti strategici impossibili da evitare.
3) Questo è vero però penso che a molti proprietari le moto siano meno gradite delle mtb. A questo proposito, posso riportare il caso dell'altopiano di Asiago. Lì è normale per i proprietari chiudere i loro terreni con sbarre o recinzioni e i bikers possono passare aprendo e richiudendo i passaggi. Ovviamente bisogna conoscere i percorsi (io ho scoperto questa cosa facendo un'escursione guidata questa estate durante la quale abbiamo attraversato almeno tre cancelli) e non credo che tutti i proprietari siano ben disposti ma mi è rimasta questa cosa impressa come un esempio di convivenza civile e reciproca sopportazione.

Nemmeno io credo che la geolocalizzazione porterà a qualcosa. Quindi perché non dare maggior risalto alla questione. Perché non coinvolgere trasmissioni televisive quali Striscia o Le Iene, fare documentare a loro questo scempio e lasciare che loro strappino una "promessa" al parco colli?
 

zeromeno

Biker paradisiacus
31/5/04
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i motociclisti hanno le motoseghe:cucù:
o le staccionate le fai in acciaio o tempo 3gg trovi pezzi
se pianti pali i motociclsti hanno catene e moto e li tirano giu con facilita'
le ''fortificazioni'' hanno un senso solo se cè un esercito a difenderle(anche la muraglia cinese è stata attraversata:smile:)
 

Comaz15

Biker dantescus
1/11/02
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1) E' vero che costa molto ma anche controllare tutti quei sentieri non è semplice.
2) Per questo secondo me si deve studiare la cosa. Si devono scegliere i sentieri più frequentati e chiuderli in punti strategici impossibili da evitare.
3) Questo è vero però penso che a molti proprietari le moto siano meno gradite delle mtb....
...
Nemmeno io credo che la geolocalizzazione porterà a qualcosa. Quindi perché non dare maggior risalto alla questione. Perché non coinvolgere trasmissioni televisive quali Striscia o Le Iene, fare documentare a loro questo scempio e lasciare che loro strappino una "promessa" al parco colli?

Se hai presente dove passano le moto, ti rendi facilmente conto che le barriere possono solo dissuadere momentaneamente il passaggio, ma ci vuole un attimo a bypassarle tagliando in mezzo al bosco, di esempi ce ne sono infiniti!
Per i pattugliamenti, in realtà, sarebbe più facile di quanto si pensi: basta mettersi in punti strategici... certo che se la forestale pretende di starsene comoda in auto è tutto più difficile!
La storia di striscia o della tv è un idea, ma deve essere supportata da pressioni sulle autorità e una sensibilizzazione dei vari enti interessati a cominciare dai comuni, associazioni del turismo, ambientali , ecc...
 

sembola

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Le barriere durano quanto un gatto sull' Aurelia :spetteguless:
Alle Bandite di Scarlino nel 2011 per il FunkyDay fu rifatta la segnaletica e furono chiusi con barriere i sentieri "ufficiali" usati dalle bici, all'inizio della stagione successiva non ce n'era più una in piedi...
 

anthony

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specy Epic,Eccentric Cromo 29 "montata strana"
L'unica cosa utile ad effettiva azione dissuasiva sarebbe il reale sequestro definitivo del mezzo o una multa salata.
 

loonet

Biker superioris
Se le fai in acciaio stai sicuro che darai lavoro alle risorse strategiche importate dall'est e non solo.... :)
La soluzione è Geotagging + denuncia di rovina di ecosistema + striscia & company (quest'ultimi però solo dopo aver fatto i primi 2).
Tra le prime due aggiungerei petizione online ... serve a poco ma può far capire che il problema esiste ed è sentito da molti
 

miscelatore

Biker superis
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Como
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Graziella
La denuncia per la rovina di un ecosistema non è strada attuabile perché si ripercuote contro tutti gli utenti. Una legge di questo genere non può essere scritta ad hoc verso determinate categorie con delle soglie di intervento.
Per esempio rubare è reato ma nella legge non è specificato se la soglia della punibilità è 10€ oppure 1000€ .
Io personalmente nel mio piccolo con la bici qualche sasso la smuovo e qualche traccia nel terreno la lascio.
Mi scoccerebbe assai, incontrare una guardia troppo solerte nell'applicazione di queste normative.
 

sembola

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La denuncia per la rovina di un ecosistema non è strada attuabile perché si ripercuote contro tutti gli utenti. Una legge di questo genere non può essere scritta ad hoc verso determinate categorie con delle soglie di intervento.
Per esempio rubare è reato ma nella legge non è specificato se la soglia della punibilità è 10€ oppure 1000€ .
Io personalmente nel mio piccolo con la bici qualche sasso la smuovo e qualche traccia nel terreno la lascio.
Mi scoccerebbe assai, incontrare una guardia troppo solerte nell'applicazione di queste normative.


La "rovina di un ecosistema" in questo caso non è il frutto di un'attività legittima ma "sbagliata" (nei tempi, nei modi, nelle quantità...) dal punto di vista ambientale, ma la diretta conseguenza di un'attività esplicitamente vietata.

Poi possiamo ragionare sulla sostenibilità (e quindi sull'ammissibilità o meno) delle varie attività, che dev'essere alla base delle decisioni. Ma proprio per questo la mtb è consentita e la moto da enduro no.

Poi potremmo ragionare sul fatto che anche la pratica di un'attività legittima può dar adito a responsabilità civili e penali. Per dire, il Codice della Strada consente ai trattori di passare, ma se rovini la strada ti possono chiedere i danni.
 

GilardiRT

Biker serius
28/6/15
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val pellice
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Devo dire che dopo la lettura delle prime due pagine ero abbastanza incarognito.... Io sono endurista, trialista e crossista... E reputo che nessuno abbia il diritto di ritenere il proprio sport il più consono o il più giusto da praticare in determinate zone escludendone altri.
Fino a che non ho visto le foto delle vostre zone... Vi spiego, nella mia Valle siamo pochi a praticare questo sport, ma la conformazione del territorio quasi ci impedisce di rovinare alcunché
I percorsi sterrati si dividono quasi senza vie di mezzo: o sono strade dure e veloci il cui terreno non viene eccessivamente segnato dai tasselli delle moto o sono mulattiere accessibili (quasi) solo da moto da trial e, giusto per puntualizzare, sia ben chiaro che questa tipologia di moto non può rovinare i sentieri, le gomme sono più morbide, i motori hanno meno cv e la moto in generale ha più trazione ed è molto leggera.... Ed ultimo e probabilmente più importante, chi pratica questo sport nel 99% dei casi ha molto più rispetto della natura degli enduristi , oltre che avere più malizia

Detto ciò capisco perfettamente il disappunto nel vedere i vostri sentieri dilaniati... Io stesso riconosco che la moto non sia compatibile con zone di questo tipo.... Al ché anche un endurista potrebbe anche pensare di trasferirsi nelle piste chiuse per praticare motocross..... Beh io l'ho fatto... Risultato? Stanno chiudendo una pista dopo l'altra, il rumore da fastidio.....

Detto questo.... Ormai in moto vado 10 volte l'anno, in mtb tutti i giorni se fa bello :)
Dovremmo avere una modalità di condivisione del territorio basata sulla pura logica...

Scusate se ho un po' intrecciato il filo del discorso ma dallo smartphone non è facile
 

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