Enduristi Altogarda

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Zen87

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Riva del Garda
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Ciao a tutti quanti, con questo topic mi piacerebbe riunire gli amanti dell'Enduro/AM per creare uscite nella zona dell'Alto Garda e momenti di confronto. :i-want-t::i-want-t::i-want-t::i-want-t:

La prossima settimana mi piacerebbe organizzare un'uscita in zona, anche serale. Chi ci sarebbe???

Ciao e buona serata
 

SID65

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Se si riesce a combinare ben venga e limitatamente ai numerosi impegni.
Forse meglio fra qualche settimana perchè sono reduce da un piccolo intervento chirurgico e sono giù di allenamento...comunque ti seguo.
Ciao Sid. o-o
 

Alantn

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Quando il mio livello aumentarà un pò, potrò seguirvi!!
Intanto ancora faccio difficoltà a fare il tratto in discesa scendendo dal Mezzano, quindi mi sento una pippa.... (presente quella bella placconata di sasso liscio?)!!!
:i-want-t::specc:
 

SID65

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Quando il mio livello aumentarà un pò, potrò seguirvi!!
Intanto ancora faccio difficoltà a fare il tratto in discesa scendendo dal Mezzano, quindi mi sento una pippa.... (presente quella bella placconata di sasso liscio?)!!!
:i-want-t::specc:

Ciao Alan...ti riferisci al Monte Mezzana sopra Terlago?...il tratto della prova enduro?. :prost:
 

SID65

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Esatto SID, ahime non riesco a superarlo.... inesperienza, paura... non saprei... certo che e' bello tosto x le mie competenze, visto che e' il primo anno!!! :specc:

Non preoccuparti Alan...è pur sempre un passaggio bello ripido e abbastanza esposto da prendere con le molle...anch'io qualche anno fa lo temevo...vedrai che quando prenderai maggior confidenza con la bike lo farai anche tu e con gran soddisfazione. :yeah!:
 

Alantn

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Non preoccuparti Alan...è pur sempre un passaggio bello ripido e abbastanza esposto da prendere con le molle...anch'io qualche anno fa lo temevo...vedrai che quando prenderai maggior confidenza con la bike lo farai anche tu e con gran soddisfazione. :yeah!:
sicuro!
Ci ho già provato in realtà... finendo in terra...:rosik:!! Per questo lo temo di più!!!
 

SID65

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Ma non importa quanto si è bravi, l'importante è divertirsi... poi in compagnia si diventa piu bravi hahaha. ho creato una pagina fb https://www.facebook.com/mtbaltogarda dove ogni tanto pubblico quanlche news e qualche evento. pensavo la settimana prossima di organizzare una notturna sulla ponale. chiunque sarà accetto basta avere una bivi hahaha.

Ah bello sarebbe la Ponale in notturna...e "bivi" per cosa stà non ci sono arrivato. o-o
 

Zen87

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bivi era la bici hahaha cmq scusate il poco preavviso ma questo pomeriggio fortunatamente non lavoro. qualche biker ha voglia di fare due pedalate??? direi partenza ore 14:00 porto san nicolò...
 

SID65

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bivi era la bici hahaha cmq scusate il poco preavviso ma questo pomeriggio fortunatamente non lavoro. qualche biker ha voglia di fare due pedalate??? direi partenza ore 14:00 porto san nicolò...

Dicci, racconta dove sei stato...conosco molto bene la zona di Riva del Garda...e adesso che arriva l'inverno è più facile che venga dalle tue parti. :i-want-t:
 

SID65

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Sabato 22 Novembre si prospetta una bella giornata di sole e allora nella testa frulla un giro che per un verso o per l'altro tardava a venir realizzato...Monte Carone e Bocca di Lè.

L'input di questo tour?...semplice...il bellissimo e intrigante itinerario di [MENTION=1035]compagigi[/MENTION] per quanto riguarda il Monte Carone (http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/9764) e la favolosa imbeccata di [MENTION=12823]orma[/MENTION] per Bocca di Lè.

Questa volta è la volta buona, si parte in compagnia di [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION] (Marco) e Soto (Mauro) dal piccolo quanto mai solitario abitato di Biacesa in Val di Ledro.

La prima parte ricalca fedelmente il tratto di ciclabile della valle fino a Molina di Ledro dove ci concediamo una bella colazione a base di cappuccino e brioches.

E' un giro particolare e come tutti i giri particolari merita un'ascesa diversa dalla tradizionale forestale di Bocca Fortini e allora, pur consapevole delle maledizioni che mi avrebbero lanciato i miei fidi compari (oh, no i s'è gnanca accorti delle pendenze quei doi), intraprendiamo la durissima salita della forestale cementata del Cretegn che si stacca ad un tornante sopra l'abitato di Legos.

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La salita non lascia scampo, solo in un brevissimo tratto si riesce a tirare il fiato, poi ancora fatica fino ad innestarci a circa 1200 m di quota alla più conosciuta stradina per Bocca Fortini

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che si segue per la restante parte fino praticamente all'incrocio con la dorsale Passo Nota – Passo Rocchetta.

A questo punto inizia sulla sx la tanto attesa ascesa al Monte Carone, in verità non ciclabile se non in alcuni brevi tratti,

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ma molto panoramica e particolare nel tratto del passaggio su sentiero attrezzato che va "interpretato" con la dovuta attenzione e precisione.

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Una volta superato il selvaggio tratto col cordino metallico si riguadagna un tratto pianeggiante

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che facilmente ci porta a raggiungere la croce della cima anche se in verità la sommità vera e propria è posta poco più avanti in direzione nord/est.

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E' una bella giornata di sole e qui una pausa è quello che ci vuole.

La successiva discesa sull'altro versante è quanto di meglio qualsiasi biker desidererebbe trovarsi di fronte, mai cattiva e bella filante sia la parte alta aperta

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che quella bassa nel bosco

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...l'unico tratto da prendere con le molle e la dovuta cautela è quello dei tornantini esposti con muretti in sasso di contenimento...il resto godimento assicurato.

https://vimeo.com/113118450

A quota 1200 m circa sbuchiamo sul classico e famoso percorso per Passo Rocchetta che seguiamo a sx fino a Passo Guil dove, salendo faticosamente sugli erti pendii prativi, seguiamo le indicazioni per Monte Guil.

Il successivo singletrail in quota è davvero fantastico, una lingua di sentiero ben pedalabile ci porta di lì a poco a Passo Rocchetta

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da dove, volendo, si può raggiungere un piccolo promontorio dal panorama sensazionale...il lago di Garda e l'abitato di Limone mille metri più sotto.

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Ritornati sui nostri passi ora il nostro percorso segue il classico segnavia 422 fino alla confluenza con la forestale che sale da Malga Palaer e da Punta dei Larici.

Qui ancora a sx sempre sul 422 che poco dopo ritorna sentiero

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e che sentiero, fin da subito ci regala qualche bel passaggio tosto sia su salti rocciosi che su intrecci di radici alquanto ostici.

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Arrivati ad un crocevia, a dx si scenderebbe velocemente a Pregasina, si inizia a salire tenendo la sinistra sul segnavia biancorosso 429 per Bocca di Lè e Cima Nodice...quindici/venti minuti a piedi

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e siamo al passo da dove parte un curioso sentiero ad anello detto della Scala Santa eventualmente da percorrere a piedi.

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Rientrati alla bocca iniziamo a scendere su un tracciato sicuramente poco battuto sia a piedi che in bike ma che soddisfa gli amanti del fondo smosso veloce.

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Si sbuca contenti e soddisfatti sulla carrozzabile asfaltata poco prima dell'imbocco della galleria per Pregasina da dove in men che non si dica si rientra, percorrendo la ciclabile, alla partenza e all'abitato di Biacesa.

Solo 26 km ma per 1770 m di dislivello la dicono tutta sulla difficoltà del giro sia in salita che in discesa che ci ha regalato sensazioni meravigliose per gli ambienti attraversati e per i panorami che in giornate limpide sono da cartolina.

[album]49818[/album]
 
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SID65

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Domani, Giovedì pomeriggio ore 13.30 uscita in quel di Riva con partenza dal parcheggio ex Cattoi in Viale Rovereto per un giretto lampo con salita alle antenne di Doss Casina da Nago, strada Bait della Selva, parte del Coast Trail, sentiero dei Paloni e passaggi tecnici fino in riva al lago. :prost:
 

SID65

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Domenica 07 Dicembre, giornata libera...evvai, si parte con [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION], Soto e Eddie alla volta di Campione del Garda.

Ancora una volta prendo spunto da un altro “famoso” giro dell'amico Bdb [MENTION=1035]compagigi[/MENTION] ricalcando pari pari la sua utilissima traccia.

Arrivati a Campione ci troviamo però di fronte ad una “grossa” sorpresa...un considerevole smottamento :paur:...di circa diecimila metri cubi risalente a mercoledì 19 novembre staccatosi dal soprastante Monte Falesia ha parzialmente invaso il paese senza, per fortuna, causare conseguenze agli abitanti.

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La zona è praticamente interdetta al passaggio e delimitata dai consueti nastri biancorossi...che fare a questo punto...il nostro giro piegherebbe subito a destra lungo l'antica via di collegamento per la carrozzabile principale che sale a Pieve Tremosine...e allora via, più veloci della luce, lontano da sguardi indiscreti per iniziare il nostro giro, sapendo ahimè che nel pomeriggio il rientro a Campione dovrà passare dal sentiero 267 probabilmente vietato anche quello al passaggio.

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Come dice [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION]...”paura e soldi mai avudi”...penseremo più avanti sul da farsi...viviamo no alla giornata ma minuto dopo minuto.

Raggiungiamo Pieve Tremosine dall'ardita strada di collegamento che sale nella Val Brasa

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pieghiamo a destra verso l'abitato di Priezzo e lungo il segnavia 209 oltrepassiamo la località Ponti iniziando a salire lungo la dura stradina di fondo valle costellata da diversi masi ristrutturati mirabilmente.

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Sbuchiamo più avanti, non senza fatica, sulla strada di collegamento Vesio – Pieve e con un successivo bel traverso alto superiamo il piccolo e caratteristico caseggiato di Voiandes.

Il tratturo seguente ci fa penare non poco per il fondo bagnato e a dir poco dissestato.

Improvvisamente riguadagniamo il bitume seguendo le indicazioni per Bocca di Nevese, cima Coppi del giro, :i-want-t: dove sostiamo per un veloce spuntino.

Il successivo traverso e discesa dal 206 è una libidine allo stato puro...piacevolmente filante con qualche assaggio di passaggi per niente banali.

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Piombati sulla carrabile per Pregasio ha inizio la prima vera discesa del giro verso il fondo della Valle di S. Michele seguendo le indicazioni “il Ponticello”.

La prima parte è bella filante, la seconda, poiché molto bagnata e a tratti esposta, è risultata praticamente non pedalabile se non per qualche brevissimo tratto.

La forra che si inabissa sotto il ponticello senza protezioni (attenzione) è davvero incredibile.

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Il tragitto sull'altro versante della valle inizia con un tratto a spinta della durata di circa quindici minuti e prosegue fino a raggiungere la sterrata pedalabile che velocemente ci fa conquistare l'abitato di Prabione.

Prossimo obbiettivo di giornata la salita al Santuario della Madonna di Monte Castello e alla croce di Monte Cas.

La salita sale bella ripida prima asfaltata fino al santuario

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e poi sterrata molto impegnativa fino alla sommità del monte

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...i panorami sul lago sono davvero unici e sensazionali, in giornate belle limpide le foto si sprecherebbero.

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La seconda discesa della giornata è davvero impegnativa, scalinate su pietre squadrate che in queste condizioni col bagnato sono davvero impedalabili...

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ci rassegniamo e proviamo qualche passaggio più sicuro...

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è la prima volta che percorro questo tratto per cui la curiosità prevale sul fatto di dover fare qualche passaggio con la bike al fianco.

Con discesa più agevole giungiamo quindi nella parte bassa di Prabione da dove ha inizio un altro tratto tosto di discesa con fondo smosso fino al bivio per Campione.

Come sospettavamo alla partenza, il passaggio è precluso con un cartello di ammonimento e sbarrato con le consuete fasce biancorosse...l'arrivo è lì...circa 120 metri più in basso e anche gli addetti della Protezione Civile sono lì che ci attendono...proseguendo gli arriveremo praticamente in “pasto”. :smile: :arrabbiat:

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La tentazione di scendere subito e chiudere l'anello è alta, in pochi minuti il giro sarebbe portato a casa come si dice in gergo ed in più abbiamo poco tempo ancora a disposizione poichè altri impegni incombono...nonostante tutto questo, considerato pure che già in partenza abbiamo azzardato il passaggio seppur distante dall'evento franoso, la coscienza e la buona condotta del pedalatore escursionista ci fanno desistere dallo scendere e armati di sano principio decidiamo di continuare salendo faticosamente in “portage” fin quasi sotto Pregasio prendendo di seguito a dx il segnavia 202.

La speranza successiva era quella di individuare, ormai la luce stava calando inesorabilmente, il taglio del sentiero, già visto la mattina, che ci avrebbe portato sulla ex carrabile per Pieve da Campione percorsa in partenza.

Invece niente, vuoi appunto per il calar delle tenebre, vuoi per la frenesia di arrivare in tempi decenti sbuchiamo con un altro tratto in salita fra gli abitati di Arias e Pieve.

Il rientro è presto fatto, ormai a notte fonda ma in sicurezza con i faretti notturni lungo il bitume di Pieve, il conclusivo atto al cardiopalma sulla Gardesana e lungo la galleria addirittura bypassando anche il ritorno interdetto fatto in mattinata.

In conclusione, gran bel giro dagli ambienti più vari e disparati che mai, con tratti, anche per me, nuovi...da rifare magari con condizioni di fondo del terreno più asciutto per “provare” qualche passaggio in più...da rifare magari variando il percorso e inserendo il gran finale non percorso a causa dello smottamento con discesa su Campione.

Un doveroso, un sentito grazie ai miei fedeli compagni di avventura nel vero senso della parola visto com'è andata e a n'altra de pù bele.

Sid.

http://fotoalbum.mtb-forum.it/showalbum.php?id=50308
 

SID65

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