Perche' costano cosi' tanto?

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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bajulera

Biker superis
17/12/10
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Scott Spark 27.5
Qualche giorno fa' sono capitato con un amico in un negozio di mtb e bdc della mia zona e mentre aspettavamo il nostro turno non abbiamo fatto a meno di guardare le bighe in esposizione e i loro prezzi.
Tornando a casa incuriosito ho cercato i listini di diverse marche di mtb e ho avuto la conferma:SI ARRIVA ANCHE A 9000 EURO!!!!!
Io forse da ingenuo,ho sempre pensato che una cifra di 3000 fosse gia' piu' che sufficiente per comprare una mtb ottima(non sto a puntualizzare se front o full e nemmeno l'uso) ma se leggo una qualsiasi rivista specializzata, per questa cifra porti a casa un mezzo cancello.
Ora la mia domanda e' questa: ma in una mtb (ma vale anche per le bdc) dove e' l'effettivo valore?
Ps.Il sivende in vetrina aveva un bdc italiana a 11000 euro,il valore di un'auto!!!!!!!!
 
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bajulera

Biker superis
17/12/10
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Scott Spark 27.5
beh forse la bdc che hai visto era questa? beh per capirne il valore guarda come è fatta....che siano cifre pazzesche concordo con te! ma lo studio e la tecnica che ci sono dietro a mezzi come questi non sono certo inferiori a quelli di una automobile!
e come certe auto....restano sogni per i più.....
[url]http://www.mcipollini.com/biciclette/rb1000#[/URL]
[url]http://www.mcipollini.com/media#[/URL]
La bdc era un'altra ma non importa.Io sono tecnico in un'azienda della mia zona che produce auto (molto care) e ti posso assicurare che lo studio,la progettazione,la tecnica e le risorse umane che ci sono dietro allo sviluppo di un'auto(di qualsiasi auto non solo le super car) non e' paragonabile a quello di una bike.
Ora tutte le aziende produttrici di mtb/bdc si fanno costruire i telai in oriente con costi minori,sia in carbonio che in alluminio,comprano dai produttori di forcelle,trasmissioni,freni a disco ecc ecc migliaia di pezzi (non le poche centinaia di un artigiano)e malgrado tutto i prezzi sono questi?
Poi e' chiaro che ognuno spende i suoi soldi come vuole e dove vuole ma cio' non toglie che qualcosa non funziona in questo mercato.
 

Alex_22-11

Biker perfektus
La bdc era un'altra ma non importa.Io sono tecnico in un'azienda della mia zona che produce auto (molto care) e ti posso assicurare che lo studio,la progettazione,la tecnica e le risorse umane che ci sono dietro allo sviluppo di un'auto(di qualsiasi auto non solo le super car) non e' paragonabile a quello di una bike.
Ora tutte le aziende produttrici di mtb/bdc si fanno costruire i telai in oriente con costi minori,sia in carbonio che in alluminio,comprano dai produttori di forcelle,trasmissioni,freni a disco ecc ecc migliaia di pezzi (non le poche centinaia di un artigiano)e malgrado tutto i prezzi sono questi?
Poi e' chiaro che ognuno spende i suoi soldi come vuole e dove vuole ma cio' non toglie che qualcosa non funziona in questo mercato.
sulle bici di medio alta gamma (QUELLE DAI 2000 AI 4-5000 EURO) sono stra-d'accordo con te perchè, a mio avviso, in bici di questa fascia non c'è niente dell'artigianalità mostrata nel tipo di mezzo che ho postato prima.
mettono componenti top di gamma si, ma di componenti fatti in serie come dici tu e acquistati a quantità enormi.
Inoltre non hai sicuramente delle assistenze degne dei 3-4000 euro spesi.
su bici di media gamma i produttori fanno i "soldi"......ma sulla bici che ti ho fatto vedere secondo me, col trattamento che ha chi compra una determinata bici (trattamento paragonabile a chi compra una Ferrari, (se lavori li complimenti)) 11-12000 euro li vale più delle bici di serie che ci sono in giro a 4000.....e sarei ben felice di spenderli, ad averne la pox, visto che ti trattano con i guanti in qualsiasi momento prima e dopo l'acquisto!!
mentre dopo che spendi 3000 euro in certi posti dopo la vendita non ti cagano nemmeno di striscio perchè di clienti medi che gli sganciano migliaia di euro ne hanno a bizzeffe...
spero di non essermi incartato coi discorsi.
 

DRAGOREX

Biker forumensus
29/11/08
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Arezzo
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Concordo!
Sostenere che sono prezzi giustificati da investimenti e ricerca è estremamente ingenuo.
Non parlo della bici linkata sopra, che forse avrà volumi di vendita ridottissimi, una costruzione ultra artigianale, un prodotto praticamente fuoriserie per i quali il prezzo lo fa l'assoluta esclusività, al giro ce ne saranno pochissime unità.
Mi riferisco a scott o cannondale top di gamma che fanno anche 8-9000 euri di listino ma che sono prodotti industriali al 100%, distribuiti in serie in tutto il mondo. Un costo paragonabile ad una utilitaria, che invece richiede investimenti miliardari, fonderie, industrie di elettronica, migliaia di persone coinvolte nella produzione ed un indotto paragonabile, significano in questi casi margini di guadagno che è meglio neanche provare a scrivere.
Tutto lecito per carità; e permesso finche ci saranno persone che le giustificano credendo ad un reale valore intrinseco.
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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Cimino
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reputazioni ricevute vecchio forum: 11.988
di queste problematiche se n'è già parlato diverse volte nel forum...la determinazione del prezzo di vendita di un oggetto è sottoposta a tutta una serie di parametri che un pelino complicato riassumere in 4 battute.
Se è vero che una delle variabili fondamentali è costituita certamente dal costo di produzione e di R&D, ne sussistono prepotentemente anche altre che non è il caso di star qui a specificare, non ultima l'intersezione tra la curva di domanda e quella dell'offerta.
Il costo industriale degli oggetti in libera vendita nel libero mercato è, il più delle volte slegato dal loro prezzo finale al consumatore: immagina quale può essere il costo industriale di un barattolo di bevanda gasata marrone o di una "prestigiosissima" penna biro di plastica nera con il cappuccetto bianco.
 

Alex_22-11

Biker perfektus
si, sulle bici di "serie" direi che siamo tutti d'accordo.....ma ahimè sanno che gli appassionati sono "ancora" disposti a spendere per la loro passione di bici.....e come tutte le cose....finchè trovano chi è disposto a spendere 8-9000 euro per una front i prezzi sicuramente non caleranno...
 

ilcentaurorosso

Biker dantescus
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Paperopoli
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di queste problematiche se n'è già parlato diverse volte nel forum...la determinazione del prezzo di vendita di un oggetto è sottoposta a tutta una serie di parametri che un pelino complicato riassumere in 4 battute.
Se è vero che una delle variabili fondamentali è costituita certamente dal costo di produzione e di R&D, ne sussistono prepotentemente anche altre che non è il caso di star qui a specificare, non ultima l'intersezione tra la curva di domanda e quella dell'offerta.
Il costo industriale degli oggetti in libera vendita nel libero mercato è, il più delle volte slegato dal loro prezzo finale al consumatore: immagina quale può essere il costo industriale di un barattolo di bevanda gasata marrone o di una "prestigiosissima" penna biro di plastica nera con il cappuccetto bianco.
oltre al fattore emotivo credo che giochi un ruolo fondamentale il fatto che se delle meravigliosa bicicletta top di gamma ne vedi 3 pezzi sopra ci devi spalmare i costi fissi che hai sostenuto per progettarla (anche inteso solo come scelta di certi componenti, test, etc.). Quindi il prezzo lievita.
 

Bed

Biker poeticus
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Ps.Il sivende in vetrina aveva un bdc italiana a 11000 euro,il valore di un'auto!!!!!!!!

Il solo telaio di una Yeti 25th 303DH (prodotto in 100 esemplari, 5 in italia) costa più di 5000 eurozzi e la corrispondente biga completa va dai 7000 agli oltre 10000... Si sa, la follia non ha limiti ;-)
 

NEMESI61

Biker dantescus
7/5/07
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Un fattore che in generale incide in modo determinante sul prezzo finale di un prodotto sono i molteplici passagi che intercorrono tra produttore e consumatore finale. Difatti chi produce e vende direttamente, senza intermediazione, riesce a proporre prodotti con un migliore rapporto qualità/prezzo. I prodotti spesso hanno prezzi gonfiati in modo esagerato, non giustificati da fattori come ricerca, qualità o limitatezza del bacino di utenza (prodotti definiti di nicchia), infatti nei periodi di saldi si scopre che gli stessi prodotti vengono venduti a prezzi decisamente molto più bassi di quelli del listino originale, pur garantendo, in ogni caso, una adeguata percentuale di utile per i rivenditori.
 
Se puo' servire nella discussione riporto un documento del 1998 tratto da un sito di mtb, che gia' allora affrontava il problema dell'alto costo delle mtb.

Prezzi MTB: diciamolo subito: i prezzi attuali delle MTB di qualità sono pazzeschi! Ci sono bici da 15 milioni, il prezzo di un'automobile nuova! Una rigida XT costa ormai intorno ai 2 milioni, una front-suspended XT con buona forcella dai 2,5 ai 5 o anche di più se in titanio o carbonio, mentre le full decenti ormai partono da 4! Come mai? Provo a dare una risposta, pur non essendo un costruttore o venditore di MTB. Penso ci siano almeno tre fattori che sommandosi tra loro producono questo effetto. Dapprima le economie di scala; le bici di elite sono vendute in pochi esemplari e prodotte quindi, forzatamente, a mano, con scarsa automazione e con tecniche ad alto costo. Anche i materiali e i componenti stessi, a loro volta prodotti in piccola serie costano di più e dovendo acquistarli in piccola quantità aumentano notevolmente i costi di imballaggio, trasporto e gestione. Insomma le bici più belle costano effettivamente di più da costruire per i ridotti quantitativi, ma questo non è l'aspetto più importante. Un secondo aspetto è quello tecnico; per migliorare una bici spesso è necessario procedere "a salti tecnologici", senza continuità; ad esempio per alleggerire il telaio sotto 1300 grammi in genere l'unico modo è cambiare materiale in toto passando al titanio; quindi per ridurre di due etti il peso, il costo può anche triplicare! Questo capita molto spesso: non è detto che ci sia correlazione tra miglioramento percentuale e incremento di prezzo percentuale! Quando si è al limite, un minimo miglioramento può fare aumentare il prezzo di dieci volte! Ha senso, ad esempio, che il gruppo XTR da solo costi più di 3 milioni? Vi è poi il terzo motivo, quello commerciale puro; oggi le MTB ad alto contenuto tecnico sono di moda e quindi se la bici costa al fabbricante 4 milioni, questo può magari venderla a 8-10 senza problemi, perché i fanatici di peso e tecnologia avanzata sono lì solo ad aspettarla! Allora perché ridurre il prezzo? Se ne venderebbero di più? No, perché 10 milioni rimangono ben 10 milioni, anzi, se ne venderebbero di meno perché l'oggetto sarebbe considerato meno pregiato e unico, meno uno status symbol! Come è successo per i cellulari, quando erano uno status symbol: da noi i GSM costavano più di 1 milione solo due anni fa, ma già allora in Inghilterra costavano l'equivalente di 200.000 lire quasi come oggi da noi, ma tanto in Italia si vendevano ugualmente, perché ridurre i prezzi? Aggiungerei un quarto elemento, non generale ma particolare, che però influenza molto: Shimano. L'azienda giapponese infatti detiene praticamente il monopolio dei gruppi e quindi decide ed impone i prezzi e le strategie commerciali che ritiene più opportune. Recentemente ho calcolato che all'incirca un gruppo 1999 XTR costa 3 milioni, un XT 1,5 milioni e un LX 900.000 lire. Chiaro che una bici con gruppo LX può costare 600.000 lire di meno di una con gruppo XT, ma sono entrambi ottimi prodotti.

Stefano:i-want-t:
 

bajulera

Biker superis
17/12/10
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Modena
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Bike
Scott Spark 27.5
Un fattore che in generale incide in modo determinante sul prezzo finale di un prodotto sono i molteplici passagi che intercorrono tra produttore e consumatore finale. Difatti chi produce e vende direttamente, senza intermediazione, riesce a proporre prodotti con un migliore rapporto qualità/prezzo. I prodotti spesso hanno prezzi gonfiati in modo esagerato, non giustificati da fattori come ricerca, qualità o limitatezza del bacino di utenza (prodotti definiti di nicchia), infatti nei periodi di saldi si scopre che gli stessi prodotti vengono venduti a prezzi decisamente molto più bassi di quelli del listino originale, pur garantendo, in ogni caso, una adeguata percentuale di utile per i rivenditori.

Infatti....quando a listino pieno il sivende ti chiede 8000 euro ma poi in periodo di saldi la stessa mtb te la "regala" a 6000 mi sento preso per il c..o e non poco.
Capisco margini di guadagno ma non e' accettabile gonfiare i prezzi in questo modo,tra l'altro senza nessun controllo.
 
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STARBUCK

Biker ultra
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GIANT Trance 2 - 27.5
@ stefano 11

Infatti è lo status dell'avere il pezzo pregiato, la chimera per i più... La famosa "posa" in strada... Buon per loro.
Leggevo un libro sui grandi ciclisti della storia dai tempi di Coppi e Bartali ed ho scoperto che le medie del giro d'Italia non sono poi TANTO diverse da oggi. Comprendo le innovazioni tecnologiche e le migliori performance delle bici attuali, ci mancherebbe, ma alla fine sono le gambe, come sempre, il motore.
Spendere 11.000 E. per una bici fa bene all'economia e ben venga chi se lo può permettere, poi la passione è la passione se si ha un portafoglio adeguato.
 

steosensi

Biker serius
17/1/11
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montefiascone
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La pazzia nn ha piu limiti,mtb magazine nell'ottobre 2007 ha pubblicato un bici pazzesca:


Una bici da primato 20.000 euro, 5,7 chili e materiali da Formula 1
La bici più leggera. I patiti della leggerezza devono rassegnarsi: questa bici è funzionante, ma non andrà in produzione. E’ solo una expo bike molto raffinata. con componenti super costosi: come i dischi freno da 800 euro l’uno
 

sembola

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una nera e l'altra pure
E' un argomento che periodicamente salta fuori, come l'herpes :mrgreen:

Molto in breve, il prezzo di un oggetto qualsiasi ha poco a che fare con il suo costo di produzione e molto con quanto l'acquirente è disposto a spendere per averlo. Chi non è disposto a spendere 5-6-7000 euro non è certo costretto a farlo, così come nessuno è costretto a comperare un Cayenne per andare al lavoro ;-)


OT:
...ho scoperto che le medie del giro d'Italia non sono poi TANTO diverse da oggi..
Insomma... 1950, 3981km, vincitore Kublet a 33.88 km/h; 2009, 3396 km, vincitore Menchov a 39.47 km/h.
Si tratta del 16,5% in più... provate a fare il vostro solito giro al 16.5% di velocità in più, e ditemi se vi sembra "non tanto diverso"...
A mio parere la differenza sta a) nella lunghezza delle tappe, oggi mediamente più corte b) nello stato delle strade ,all'epoca non di rado sterrate c) nei miglioramenti nell'allenamento, e solo marginalmente nell'equipaggiamento "migliore". Astenersi dall' aggiungere il doping, che di bombe ne giravano abbondantemente anche allora ;-)
 
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