La mattina mi sveglio grazie alla luce che filtra dalla finestra.
Mi alzo e vedo la campagna tedesca con le sue case col tipico tetto che me le fa assomigliare a delle tartarughe grigie.
Sono le 6 e penso quasi quasi me en torno a letto, tanto é troppo presto e i colleghi tedeschi se la staranno dormendo.
Ho sete pero', grazie ai ratti di marshmallow e la amerikanischer pizza, quindi devo andare nel salone-cucina comune.
Con stupore la redazione forumesca teutonica è tutta bella e già alzata.
Herr Pazzo sta scrivendo qualcosa al computer a velocità fotonica. Rimango rapito nel vedere che batte con tutte e 10 le dita. Penso che sia la prima volta che vedo qualcuno battere con tutte e 10 le dita, tranne gli stenografi del parlamento in tv. Un lavoro che mi ha sempre affascinato. Infatti mi sono sempre chiesto se sia possibile consultare quelle trascrizioni o se qualcuno lo abbia mai fatto. Pensando che magari in mezzo a migliaia di trascrizioni non ci sia nascosto qualche commento tipo "ammazza, ammazza so' tutti 'na razza!".
Un bel Guten Morgen! collettivo mi riporta alla realtà e mi viene pure presentato uno strano individuo che assomiglia ad una specie di Jackie Chan molto più grasso e giovane, con indosso una maglietta nera dei Dark Funeral con scritto dietro "Teach children to Worship Satan"
Il quale mi saluta con un sorriso a 44 denti e subito dopo rificca lo sguardo nei 24" del mac che fisserà giorno e notte per i seguenti 3 giorni. Essendo lui l'esperto di montaggio video ch'Herr Pazzo ha reclutato.
Sul divano bivaccano Hans e Joachim, i due virgulti del funambolismo, assorti nella lettura.
Noto che uno sta leggendo "Sein und Zeit" di M. Heidegger e l'altro un libro che riporta il titolo: "Algebraische Topologie teil.1" Probabilmente a causa della mia faccia Hans mi sorride dicendo: "per l'università". Il tutto sulle note di "Black Coffee" cantata da Sarah Vaughan che escono da un mac.
Non mi resta che chiedere del buon Johannes e mi viene detto che dorme ancora. Di colpo sento un'empatia fortissima nei suoi confronti, tanto che vorrei quasi andare nella sua stanza e farmi una dormitina cullato da lui.
Alle 8 in punto l'allegra comitiva si porta all'ingresso della fiera, dove con puntualità parte la navetta che porterà la comunità giornalistica nel paese di Allgäu ad una 50 di kilometri da li per il demoday.
Io fremo all'idea di questo paradiso del biker dove si puo' provare ogni tipo di bici, nella taglia giusta e pure tutte novità nuove fiammanti. Mi sento come se avessi vinto l'accesso alla fabbrica di Willy Wonka.
Pero' cerco di non darlo nell'occhio.
Attorno a me ci sono giornalisti navigati di tutte le testate ciclistiche d'europa e del mondo.
Inglesi vestiti da spiaggia con i sandali con gli spd e la faccia scazzata.
Giapponesi che parlano serratissimo tra di loro con al collo macchine fotografiche con obbiettivi da 1000mm che sono alti quasi come loro.
Francesi che si guardano attorno circospetti ed alzano il sopracciglio ognitantononsoperchè.
Italiani non ne sento, e nemmeno americani.
Per il resto tanti tedeschi.
Il cielo è di un azzurro-cobalto. Nuvole zero.
Uno Zeppelin prende il volo dall'hangar adiacente alla fiera.
Penso che sono davvero contento. E ne sono quasi spaventato.
Dopo 1h arriviamo ad Allgäu. Un piccolo paesino in mezzo alla campagna che oggi sarà sconvolto da un'orda di bikers.
Motorhome e camion parcheggiati dappertutto. Ognuno completamente rivestito di scritte.
Scott, Specialized, Cannondale, Canyon, etc...
Mancano davvero solo WillyWonka e gli Oompa Loompa.
In compenso mi arriva un sms del diretur: "Allora? n'do sei?"
Capisco che è gà arrivato, e mentre lo chiamo lo vedo all'ingresso della zona accrediti.
"Allora sei pronto pekorocchio?"
Si, e gli chiedo qual'è il piano di battaglia.
Non so perchè, ma l'unica cosa che pare interessarlo è provare la nuova Specialized Enduro.
Intanto facciamo la coda per farci dare gli accrediti per entrare ed uscire dalla zona degli espositori.
Ad ogni persona accreditata vengono infilati 3 braccialetti colorati. Non capisco se 3 sia meglio di 1 o 2 e quali siano i differenti privilegi.
Ad infilare braccialetti l'organizzazione ha messo la deliziosa Ulrika. Una biondina con un sorriso che mette il buonumore ed un fisico che riconcilia col mondo.
Mi guardo bene dal far trapelare una qualunque sensazione al diretur, il quale, se la percepisse, sono sicuro mi farebbe fare una figura di merda epica, magari dicendo alla graziosa Ulrika che ho l'aerofagia o il meteorismo o chiedendomi, urlando, se mi deve portare al bagno a svuotare il catetere.
Tutto fila liscio.
Grazie alla mia espressione di marmo, che credo abbia fatto pensare alla graziosa Ulrika che fossi autistico o qualcosa del genere Rain-Man.
Finalmente entriamo nell'arena degli espositori.
Gli stand sono favolosi. Bici di tutti i modelli e taglia per i più grandi, più altre chicche pazzesche per quelli più piccoli come Nicolai.
Senza contare le bici da corsa, che il diretur liquida con un'alzata di spalle.
Purtroppo pero' agli stand c'è una sorta di assalto all'arma bianca.
Dopo non poche sgomitate riesco a venire in possesso di una Kona Abracadabra col nuovo magic-link, che viene tarato con grande perizia da un tatuatissimo meccanico inglese che nel frattempo mi monta anche i pedali (ognuno deve fornire i suoi).
Il diretur nel frattempo ha sbaragliato la concorrenza e si è fatto dare la tanta bramata Speci-Enduro.
Speci di cui continua a dire meraviglie soppesandola in mano e programmando già giri da n-mila di dislivello con questo bolide in carbonio da 11kg e 160mm di escursione.
Gli ricordo che le bici bisogna ridarle e mi viene detto di non rompere e pedalare.
Nella discesa all'uscita dalla zona espositori il diretur si ferma a fare 2 chiacchere con Hans Rey. Il quale resta per 5 minuti seduto sulla bici a parlare, ma senza mettere giù i piedi
Appena il diretur si accorge che sto facendo la faccia da Rain-Man guardando Hans Rey in equilibrio lo saluta e sgomma verso il percorso.
Ci sono diversi tipi di percorsi. Ognuno segnato perfettamente con cartelli dello stesso colore che contraddistingue il percorso stesso.Sono divisi per genere (xc, dh), senza contare quelli da bdc su strada.
Ci fiondiamo dentro un bosco dove comincia subito un bel singletrack con delle discesine molto brevi, ma per niente banali.
Tutto attorno giornalisti pedalano e ogni tanto si fermano a fare foto. Chi alla svelta, chi montando dei veri e propri set fotografici.
Penso che potrei morire contento. E quasi vengo esaudito.
Dopo ore di code riesco a farmi dare la nuova Cannondale Flash. Missile da xc.
Il diretur pero' si è invece fatto dare una Giant Faith da Fr con tanto di totem da 180mm, quindi, nemmeno a parlarne, mi tocca il percorso "fr" col missile front...
In verità, prima di arrivare al bosco, spingendo come un matto per mettere alla prova la Flash su un tratto scorrevole su prato, al bivio tra due percorsi, presidiato da uno stand della Fox, sento il diretur da dietro che mi urla: "vai a sx!".
Tutto bello felice e gasato faccio una tamarrissima sgomma davanti i tecnici Fox per tagliare la curva.
Peccato che nel prato non veda una bella buca all'interno della curva coperta dall'erba più alta.
La lefty è una gran forcella, ma l'impuntata è da manuale: mi trovo proiettato nell'etere teutonico come uno zeppelin. Classe Hinderburg pero'. Quello incendiato ed esploso.
Almeno la sensazione è quella all'atterraggio.
Per fortuna che l'erba alta attutisce il botto e mi salva da una visita ad un reparto di ortopedia germanico.
I tizi della Fox che avevano assistito al decollo con la mascella cadente vengono gentilmente a recuperarmi, e si interessano della mia salute. Oltre a verificare che la Flash da 1 milione di eurodollari sia intatta (per fortunissima, lo è).
Io, vestendo la gloriosa maglia aziendale del forum cerco di risollevarmi minimizzando e dando la colpa al setup della forcella. Sfiga vuole che il tizio della Fox sia li proprio per fare setup a tutti ed insiste per smontarmi la forcella seduta stante e trovare la taratura perfetta.
Intanto arriva il diretur con calma sulla giant ridendo come un matto:
"ah ah pirlone!!! Cos'è? Ti credevi Cipollini? Ah ah". "Volevi ammazzarti?"
Gli faccio presente che il tizio della Fox vuole farmi il setup della forcella
Il diretur esplode: "ah ah, ma non diciamo minkiate!" e dice al tipo della Fox di non star a perdere tempo e che la colpa è solo mia che sono un impedito.
Dopo di che rivolgendosi a me:
"dai muovi il culo e meno male che non ti sei rotto niente, che se no sti qui mi dicevano che di sicuro sei fuori garanzia e mi toccava portarti a casa smontato".
E poi se ne va lemme lemme a bordo della Giant infilandosi nel bosco ridendo
Mi alzo e vedo la campagna tedesca con le sue case col tipico tetto che me le fa assomigliare a delle tartarughe grigie.
Sono le 6 e penso quasi quasi me en torno a letto, tanto é troppo presto e i colleghi tedeschi se la staranno dormendo.
Ho sete pero', grazie ai ratti di marshmallow e la amerikanischer pizza, quindi devo andare nel salone-cucina comune.
Con stupore la redazione forumesca teutonica è tutta bella e già alzata.
Herr Pazzo sta scrivendo qualcosa al computer a velocità fotonica. Rimango rapito nel vedere che batte con tutte e 10 le dita. Penso che sia la prima volta che vedo qualcuno battere con tutte e 10 le dita, tranne gli stenografi del parlamento in tv. Un lavoro che mi ha sempre affascinato. Infatti mi sono sempre chiesto se sia possibile consultare quelle trascrizioni o se qualcuno lo abbia mai fatto. Pensando che magari in mezzo a migliaia di trascrizioni non ci sia nascosto qualche commento tipo "ammazza, ammazza so' tutti 'na razza!".
Un bel Guten Morgen! collettivo mi riporta alla realtà e mi viene pure presentato uno strano individuo che assomiglia ad una specie di Jackie Chan molto più grasso e giovane, con indosso una maglietta nera dei Dark Funeral con scritto dietro "Teach children to Worship Satan"
Il quale mi saluta con un sorriso a 44 denti e subito dopo rificca lo sguardo nei 24" del mac che fisserà giorno e notte per i seguenti 3 giorni. Essendo lui l'esperto di montaggio video ch'Herr Pazzo ha reclutato.Sul divano bivaccano Hans e Joachim, i due virgulti del funambolismo, assorti nella lettura.
Noto che uno sta leggendo "Sein und Zeit" di M. Heidegger
e l'altro un libro che riporta il titolo: "Algebraische Topologie teil.1" Probabilmente a causa della mia faccia Hans mi sorride dicendo: "per l'università". Il tutto sulle note di "Black Coffee" cantata da Sarah Vaughan che escono da un mac. Non mi resta che chiedere del buon Johannes e mi viene detto che dorme ancora. Di colpo sento un'empatia fortissima nei suoi confronti, tanto che vorrei quasi andare nella sua stanza e farmi una dormitina cullato da lui.
Alle 8 in punto l'allegra comitiva si porta all'ingresso della fiera, dove con puntualità parte la navetta che porterà la comunità giornalistica nel paese di Allgäu ad una 50 di kilometri da li per il demoday.
Io fremo all'idea di questo paradiso del biker dove si puo' provare ogni tipo di bici, nella taglia giusta e pure tutte novità nuove fiammanti. Mi sento come se avessi vinto l'accesso alla fabbrica di Willy Wonka.
Pero' cerco di non darlo nell'occhio.
Attorno a me ci sono giornalisti navigati di tutte le testate ciclistiche d'europa e del mondo.
Inglesi vestiti da spiaggia con i sandali con gli spd e la faccia scazzata.
Giapponesi che parlano serratissimo tra di loro con al collo macchine fotografiche con obbiettivi da 1000mm che sono alti quasi come loro.
Francesi che si guardano attorno circospetti ed alzano il sopracciglio ognitantononsoperchè.
Italiani non ne sento, e nemmeno americani.
Per il resto tanti tedeschi.
Il cielo è di un azzurro-cobalto. Nuvole zero.
Uno Zeppelin prende il volo dall'hangar adiacente alla fiera.
Penso che sono davvero contento. E ne sono quasi spaventato.
Dopo 1h arriviamo ad Allgäu. Un piccolo paesino in mezzo alla campagna che oggi sarà sconvolto da un'orda di bikers.
Motorhome e camion parcheggiati dappertutto. Ognuno completamente rivestito di scritte.
Scott, Specialized, Cannondale, Canyon, etc...
Mancano davvero solo WillyWonka e gli Oompa Loompa.
In compenso mi arriva un sms del diretur: "Allora? n'do sei?"
Capisco che è gà arrivato, e mentre lo chiamo lo vedo all'ingresso della zona accrediti.
"Allora sei pronto pekorocchio?"
Si, e gli chiedo qual'è il piano di battaglia.
Non so perchè, ma l'unica cosa che pare interessarlo è provare la nuova Specialized Enduro.
Intanto facciamo la coda per farci dare gli accrediti per entrare ed uscire dalla zona degli espositori.
Ad ogni persona accreditata vengono infilati 3 braccialetti colorati. Non capisco se 3 sia meglio di 1 o 2 e quali siano i differenti privilegi.
Ad infilare braccialetti l'organizzazione ha messo la deliziosa Ulrika. Una biondina con un sorriso che mette il buonumore ed un fisico che riconcilia col mondo.
Mi guardo bene dal far trapelare una qualunque sensazione al diretur, il quale, se la percepisse, sono sicuro mi farebbe fare una figura di merda epica, magari dicendo alla graziosa Ulrika che ho l'aerofagia o il meteorismo o chiedendomi, urlando, se mi deve portare al bagno a svuotare il catetere.
Tutto fila liscio.
Grazie alla mia espressione di marmo, che credo abbia fatto pensare alla graziosa Ulrika che fossi autistico o qualcosa del genere Rain-Man.
Finalmente entriamo nell'arena degli espositori.
Gli stand sono favolosi. Bici di tutti i modelli e taglia per i più grandi, più altre chicche pazzesche per quelli più piccoli come Nicolai.
Senza contare le bici da corsa, che il diretur liquida con un'alzata di spalle.
Purtroppo pero' agli stand c'è una sorta di assalto all'arma bianca.
Dopo non poche sgomitate riesco a venire in possesso di una Kona Abracadabra col nuovo magic-link, che viene tarato con grande perizia da un tatuatissimo meccanico inglese che nel frattempo mi monta anche i pedali (ognuno deve fornire i suoi).
Il diretur nel frattempo ha sbaragliato la concorrenza e si è fatto dare la tanta bramata Speci-Enduro.
Speci di cui continua a dire meraviglie soppesandola in mano e programmando già giri da n-mila di dislivello con questo bolide in carbonio da 11kg e 160mm di escursione.
Gli ricordo che le bici bisogna ridarle e mi viene detto di non rompere e pedalare.
Nella discesa all'uscita dalla zona espositori il diretur si ferma a fare 2 chiacchere con Hans Rey. Il quale resta per 5 minuti seduto sulla bici a parlare, ma senza mettere giù i piedi
Appena il diretur si accorge che sto facendo la faccia da Rain-Man guardando Hans Rey in equilibrio lo saluta e sgomma verso il percorso.
Ci sono diversi tipi di percorsi. Ognuno segnato perfettamente con cartelli dello stesso colore che contraddistingue il percorso stesso.Sono divisi per genere (xc, dh), senza contare quelli da bdc su strada.
Ci fiondiamo dentro un bosco dove comincia subito un bel singletrack con delle discesine molto brevi, ma per niente banali.
Tutto attorno giornalisti pedalano e ogni tanto si fermano a fare foto. Chi alla svelta, chi montando dei veri e propri set fotografici.
Penso che potrei morire contento. E quasi vengo esaudito.
Dopo ore di code riesco a farmi dare la nuova Cannondale Flash. Missile da xc.
Il diretur pero' si è invece fatto dare una Giant Faith da Fr con tanto di totem da 180mm, quindi, nemmeno a parlarne, mi tocca il percorso "fr" col missile front...
In verità, prima di arrivare al bosco, spingendo come un matto per mettere alla prova la Flash su un tratto scorrevole su prato, al bivio tra due percorsi, presidiato da uno stand della Fox, sento il diretur da dietro che mi urla: "vai a sx!".
Tutto bello felice e gasato faccio una tamarrissima sgomma davanti i tecnici Fox per tagliare la curva.
Peccato che nel prato non veda una bella buca all'interno della curva coperta dall'erba più alta.
La lefty è una gran forcella, ma l'impuntata è da manuale: mi trovo proiettato nell'etere teutonico come uno zeppelin. Classe Hinderburg pero'. Quello incendiato ed esploso.
Almeno la sensazione è quella all'atterraggio.
Per fortuna che l'erba alta attutisce il botto e mi salva da una visita ad un reparto di ortopedia germanico.
I tizi della Fox che avevano assistito al decollo con la mascella cadente vengono gentilmente a recuperarmi, e si interessano della mia salute. Oltre a verificare che la Flash da 1 milione di eurodollari sia intatta (per fortunissima, lo è).
Io, vestendo la gloriosa maglia aziendale del forum cerco di risollevarmi minimizzando e dando la colpa al setup della forcella. Sfiga vuole che il tizio della Fox sia li proprio per fare setup a tutti ed insiste per smontarmi la forcella seduta stante e trovare la taratura perfetta.
Intanto arriva il diretur con calma sulla giant ridendo come un matto:
"ah ah pirlone!!! Cos'è? Ti credevi Cipollini? Ah ah". "Volevi ammazzarti?"
Gli faccio presente che il tizio della Fox vuole farmi il setup della forcella
Il diretur esplode: "ah ah, ma non diciamo minkiate!" e dice al tipo della Fox di non star a perdere tempo e che la colpa è solo mia che sono un impedito.
Dopo di che rivolgendosi a me:
"dai muovi il culo e meno male che non ti sei rotto niente, che se no sti qui mi dicevano che di sicuro sei fuori garanzia e mi toccava portarti a casa smontato".
E poi se ne va lemme lemme a bordo della Giant infilandosi nel bosco ridendo
Certo qualche photo servirebbe a rendere tutto un pò reale visto che mi sembra tutto una favola per quanto è incredibile
