Il Ser in Vietnam 3 | Cuore di Pecora

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Ser pecora

Diretur Heiliger Geist
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Diretur
16/6/03
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Vico Road, Dalkey
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Durante quello seguente al cosidetto giro di prova la visibilita' e' nulla.
Nuvole bassissime, umido e freddo. Gia' la sera precedente si vedevano nuvoloni provenienti dalla Cina scavalcare le montagne a nord per poi discendere subito a valle entrando dalle finestre come un fumogeno.
Questo mi ha impedito di prendere foto, dandomi cosi' la scusa di non mostrare le mie scarse doti da fotografo.
Il giro di giornata ha previsto la salita meccanizzata al Tram Ton Pass, il passo da cui si parte per attaccare la vetta al monte piu' alto dell'Indocina; il Fansipan. http://en.wikipedia.org/wiki/Fansipan

La salita si svolge con l'appoggio di 2 Uaz con i caratteri degli strumenti in cirillico. Probabilmente arrivati a suo tempo con un carico di allegria formato vodka e ak47.

Durante il viaggio sono stretto a Robert, l'australiota, e col manubrio di una Giant che mi tormenta la nuca. Senza contare la velocita' vietnamita della salita (bassissima -guidano come lumache-) ed il puzzo di gasolio che aleggia dentro l'abitacolo. Puzzo che non so decidermi se provenire dal mezzo a motore o dalle ascelle dell'australiota.
Fatto curioso, a meta' salita dobbiamo attendere che un bufalo (qui chiamano bufali questi bovidi scuri con le lunghe corna che pero' io sospetto essere una variante asiatica delle comuni vacche) venga spostato a ciglio strada dopo che e' rimasto stecchito sul posto. :-(
Forse fulminato dagli scarichi degli enormi camion Hyundai o Vinaxuki (cinesi suppongo) che salgono stracarichi al passo lasciandosi alle spalle una mostruosa nube nera superdensa. Uno dei motivi peraltro che ha sconsigliato la salita a pedali.

Arrivati in cima purtroppo il maltempo e le nubi ci privano del decantato paesaggio e della vista della vetta del Phanxipan. Cosicche' lascio la macchina fotografica a Robert che si vanta di essere un ottimo fotografo (vi sara' evidente che e' un pallista) :spetteguless:

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Per questo giro abbiamo optato al noleggio per delle economiche Giant Yukon Disc, dotate di forcella Suntour (mica malvagia peraltro), al posto delle piu' onerose e sprecate Cannondale F3 che pero' costavano 17 usd al giorno in piu'. E pure per pedali flat e scarpe comode, visto che tanto da camminare ce n'e' sempre parecchio e cosi' almeno mi evito le prese per il culo sui candy da parte dell'invasato koreano.

La discesa si snoda su facili sentieri che tagliano ripetutamente la salita su strada. Tutto sommato niente di che, ne' dal punto di vista tecnico ovviamente, ne' da quello paesaggistico visto che non si vede una beata mazza. Tranne nella parte bassa, praticamente a valle, sotto le nubi.
In cui pero' il sentiero ' ormai solo una sterrata

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L'ambiente delle risaie e' cmq notevole. Intervallato da qualche bel salto d'acqua.
Ad un certo punto della discesa, ritorniamo al punto del bufalo morto. Credo un 45 minuti dopo il nostro passaggio. E la bestia era gia' stata scuoiata, decapitata e stava facendo disegnare grandi sorrisi sulle facce dei locali. Oltre che a quella del mio fotografo del commonwealth che mi ha saturato la scheda della macchina di foto disgustose che vi evito.

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Arrivati sul fondovalle incontriamo una multitudine di villaggi di quelle che qui sono chiamate minoranze etniche. Ovvero tutto cio' che non e' di etnia viet o thai.

Ad un certo punto il maledetto koreano mi fa grandi gesti di sfida per passare sopra un ponte sospeso con alcune assi in legno mancanti.
All'inizio sorrido dicendo che no, non mi pare il caso di fare pirlate (cosa capisca lui pero' non so). Poi vista la sua insistenza e quelle che mi sembrano delle sonore prese per il culo, mi lancio col cuore in gola vedendomi gia' con la ruota anteriore dentro un buco e la mia faccia stampata sulle assi del ponte, mentre la popolazione di 4 villaggi che sta a guardare scoppia in una risata all'unisono.:omertà:
Per fortuna mi va bene, non casco o faccio figure di nerda e e l'orgoglio nazionale e personale e' salvo.
Al punto che arrivato dall'altra parte mi sfogo in prese per il kulo al koreano che invece si rifiuta di tentare l'ardito passaggio accampando scuse in koreano. Finche' mi guarda veramente storto quando gli faccio il verso della gallina ed allora smetto, tenendo a mente i molti dan della sua cintura nera.

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La sera ci fermiamo in uno dei suddetti villaggi per la cena preparata dai locali. In realta' il menu' prevede anche dei rassicuranti panini al similprosciutto portati con le jeep.
In ogni caso la cuoca, di etnia red dao (con l'usanza abbastanza innaccettabile per l'estetica occidentale di rasarsi fronte e sopracciglia...) prepara il solito Pho, ovvero noodles con brodo, verdure e scaglie di carne. Il tutto molto aglioso.
Solo alla fine ci viene proposto di mangiare le leccornie comprate al mercato.
Con le rane non faccio nessuna difficolta' avendomi dovuto sorbire fin da bambino delle pallose domeniche da una zia della bassa padana con la mania della canasta e delle rane.
Sul cane (l'animale smembrato che avevo imoortalato in un'altra foto) pero' qualche perplessita' da fighetta emerge. D'altronde qui se li mangiano allegramente, ed i cani sono animali al pari di galline, oche e maiali. Senza nessun privilegio di amicizia inter-razziale come da noi.

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All'offerta io e gli altri due occidentali ci scambiamo rapidi un'occhiata molto eloquente.
Questo mentre il koreano se ne e' gia' cacciato in bocca un bel pezzo e succhia come ne la Mosca di Cronenberg...
Il belga (anzi, fiammingo come tiene a precisare) borbotta qualcosa e tira fuori un vasetto di amminoacidi. Si caccia giu' due pastiglie e si dichiara soddisfatto dell'apporto proteinico assunto.
L'australiano tira fuori un sacchettino con delle pastiglie, se ne caccia giu' due e sorride beato.
Io, che non ho pastiglie e non credo farei grande impressione tirando fuori la scatolina delle Ricola abbozzo un sorriso e mi dico pieno. Scatenando risatine da tutti e risatone del koreano de merdez.

Ottimo complemento per la compagnia e' pero' il vino di riso locale. Che fa propendere tutti per una bella sessione del tanto amato (dai locali) karaoke...
Le reazioni alla bevanda sono una crisi canora da parte del koreano che si lancia imperterrito e senza vergogna alcuna in una versione da brividi (letterali) di Eleanor Rigby; in una crisi catatonica da parte del fiammingo; ed in un momento di chiacchere intime tra me e l'australiano.
Il quale mi confida che le pastiglie del sacchettino erano ketamina, sostanza da cui pare sia abbastanza inseparabile e che se ne e' andato dall'australia temporaneamente per via di some problems non meglio precisati (ma di colpo abbastanza intuibili).
Alla mia obiezione sul fatto che le chetamine non mi sembrino cosi' compatibili con l'attivita' sportiva, in particolare se praticata in climi estremamente umidi e talvolta estremamente caldi, mi risponde che si, i'm right, ma che per certe evenienze lui ha sempre in saccoccia il jolly di un po' di erba da fumarsi per riequilibrare la situazione :nunsacci:
(Questo me lo dice mentre noto che il suo occhio ndestro ha cominciato a sfarfallare come un tv in assenza di ricezione....)
Poco prima di accasciarmi vinto dal vino da riso, in preda a visioni di Tommy Simpson che muore sotto amfetamine sul Ventoux e quello di una galera vietnamita nutrito a cane grazie a questa provvidenziale amicizia, vengo riportato alla realta' dal koreano che mi intima, urlando, di cantare Santa Lucia :nunsacci::nunsacci:
Vi risparmio la pena di tentare di spiegare all'individuo che non conosco questo hit-single pur essendo italiano, che no, non tutti gli italiani la conoscono (credo almeno, a sto' punto) e che non tutti adorano Bocelli.
Gli risparmio almeno lo shock del fatto che non conosco di persona Roberto Baggio, visto che nel suo stato alcolico le conseguenze potrebbero essermi fatali.
L'indomani mattina, tutti sulle Uaz col cerchio alla testa (noi, non le Uaz) per tornare al camping...

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Tesa

Biker velocissimus
15/2/10
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Bassano del Grappa
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.....Finche' mi guarda veramente storto quando gli faccio il verso della gallina ed allora smetto, tenendo a mente i molti dan della sua cintura nera.
:smile::smile::smile::smile::smile::smile: Ser resisti!!! Certo che ti hanno mandato proprio con bella gente in Vietnam.
Fossi in te farei fare un figura di m***a colossale al koreano!!!:smile::smile: Ovviamente qualche secondo prima di tornare in patria... se no quelli ti ammazza!
 

Eky71

Biker popularis
Ser... Ti stimo sempre di più... dato che ogni ora e giorno che passi in quel posto, con quei tipi e soprattutto, con quel genere di cibo, tornerai in Italy con degli anticorpi modello "P.A. (Pantagana Atomica)"... e sicuramente (qui sono serio), un bagaglio culturale da far invidia!!!... :il-saggi: Ovviamente, parlo per me!!!...;.=9/


P.S.: Consiglio prettamente spassionato... se vuoi, sfotti pure il fiammingo e l'australiano... ma il Kore lascialo perdere :paur:... anzi, o-o fagli caro caro!!!... :-?

A presto... e tienici aggiornati!!!... Buon proseguo di avventura!!!...;-)
 

giobiker

Biker superis
17/12/02
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BdG
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Mde
...Grande Ser, certo che x trovare degli ...nzi non seriva farsi tutti quei kilometri:rosik:...cmq. ricordati, l'importante è fare gruppo, nei momenti difficili...se serve per la compagnia, quindi, meglio un po' di fumo che le pasticche:medita:...
...e con il koreano, ricordati che hai sempre "l'offesa delle offese" dell'occidentale verso l'orientale...:hahaha: ...
...aspetto con ansia la continuazione e più foto (fatte da te, mi raccomando!) e ricordati che...dopotutto, domani è un altro giorno...
 

Cypher

Biker dantescus
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Olgiate Olona (VA)
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Non so se augurarti di abbandonare quella gabbia di matti e tornare presto tra noi... oppure sperare che tu ci rimanga ancora a lungo per leggere altre enne puntate del tuo spassosisimo report! :smile: :smile: :smile: :smile: :smile:
 

Fra#42

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alba, CN
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mah, cosi ad occhio e croce tempo e soldi spesi male, vuoi mettere una discesa dalle tre cime di lavaredo dopo esserti mangiato uno kaiserschmarrn al rifugio?:il-saggi: o-o

dovevamo dirglielo prima...ora è in balia dei vietcong!:smile::smile::smile:

ps: divertiti ser...e pensa al figurone che farai d'ora in poi con lo sceriffo...lui sarà megagalattico, ma tu stai sopravvivendo al vietnam!

pps: occhio al cane!:smile::smile::smile:
 

marco

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mah, cosi ad occhio e croce tempo e soldi spesi male, vuoi mettere una discesa dalle tre cime di lavaredo dopo esserti mangiato uno kaiserschmarrn al rifugio?:il-saggi: o-o

Su nonnocarb, anche tu dovresti fare qualche viaggio lontano ogni tanto.
In Vietnam porti a casa qualcosa di più dell'esperienza in bici, dopo 3 settimane passate lì - e non andando solo in bici.
 

nonnocarb

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Su nonnocarb, anche tu dovresti fare qualche viaggio lontano ogni tanto.
In Vietnam porti a casa qualcosa di più dell'esperienza in bici, dopo 3 settimane passate lì - e non andando solo in bici.
hai perfettamente ragione, se potessi lo farei subito! (anche se qualche sfizio in gioventù me lo sono tolto;-)
Non potendo, sono fortunato ad avere sottocasa le montagne più belle del mondo o-o
 

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