Credo che per mantenere ottimali livelli di vendita e profitti, il marketing, è in grado di proporre al mercato, prodotti apparentemente indispensabili e innovati, ma che nella maggioranza dei casi non apportano nessun beneficio al consumatore,ma seguono soltanto mere logiche di profitto.
Per esempio, proprio questo lancio sul mercato delle 27,5 come prodotto necessario per ovviare ai limiti delle 29, mette in evidenza il ruolo del marketing.
Prima delle 27,5 raramente ho letto articoli dove si mettevano in luce i limiti e i difetti delle 29, anzi ne ho letto piu di uno che ne esaltava qualità che oggi sembrano non avere più. Eppure i limiti strutturali, fisici e geometrici imposti dallo standard delle 29er sembravano non evidenti prima delle 27,5, perche in quel momento rappresentavano il futuro della mtb. Conosco personalmente chi ha lasciato una 26 per salire su una 29, vantandone addirittura le doti in rilancio, e agilità, del proprio mezzo, derivanti dal fatto che "si sentivano nella bici, piuttosto che sulla bici". Aspetto ora di sentire cosa mi diranno della loro nuova 27,5, perche sicuramente ne prenderanno una, nel frattepo rimango sulla mia 26,interessato all'evoluzione tecnologica delle
ruote del futuro (gli attuali crosstrail pesano 400 grami in meno dei miei del 2009), alle evoluzioni della trasmissione (mi sembrano molto interessanti quelle presentate da
Sram), e all'evoluzione delle forcelle (molto interessante la nuova 34mm della fox).