Sardegna e Libertà:cosa ne pensate?

Penso che una "nostra" rappresentanza ci debba essere.
....."Si intende a tal scopo avviare una consultazione e un tavolo tecnico con tutte le associazioni qualificate di cicloturismo, mountain bike, ciclismo amatoriale e escursionismo, che vogliano inviare, entro sette giorni dalla pubblicazione di questo avviso, i loro recapiti e copia del loro statuto"......

carpitz ha scritto:

[url]http://www.sardegnaeliberta.it/12027/[/URL]
Il dibattito é aperto:insieme noi bikers sardi possiamo creare tutto questo,icrementeremmo il turismo sano nella nostra isola,la più grande del Mediterraneo(percorribile in bici,perché come estensione siamo secondi alla Sicilia)!!!

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Ho letto l'articolo.
E' una grande idea, speriamo che non rimanga un tavolo di discussione, ma che diventi un progetto reale.

Attendendo fiducioso la proposta di Mamma Regione faccio un ragionamento:

il progetto, sulla carta, è intrigante, ma come ha scritto l'amico [MENTION=13612]jocan[/MENTION] sul social network basterebbe semplicemente andare a recuperare le migliaia di km di mulattiere che, da sempre, sono presenti nel territorio.
Come ogni idea potenzialmente buona poi bisogna andare a vedere come si intende sviluppare questo progetto. Vorrei essere ottimista, ma ho una gran paura che si tratti del solito "vorrei, ma non posso" per le più svariate ragioni o (peggio ancora) della distribuzione di contributi a pioggia senza alcun risultato pratico.
Infine, giusto per fare un esempio, qualcuno in Regione si è posto il problema di capire come funziona il progetto realizzato in Marmilla e denominato "My Land" e verificare se esistono i presupposti per acquisirne il "format" ?
Giusto coinvolgere le associazioni, e in questo senso, anche noi bikers possiamo dare un prezioso contributo.

Voglio essere ottimista.

TheBluesBiker ha scritto:

Attendendo fiducioso la proposta di Mamma Regione faccio un ragionamento:

il progetto, sulla carta, è intrigante, ma come ha scritto l'amico @jocan sul social network basterebbe semplicemente andare a recuperare le migliaia di km di mulattiere che, da sempre, sono presenti nel territorio.
Come ogni idea potenzialmente buona poi bisogna andare a vedere come si intende sviluppare questo progetto. Vorrei essere ottimista, ma ho una gran paura che si tratti del solito "vorrei, ma non posso" per le più svariate ragioni o (peggio ancora) della distribuzione di contributi a pioggia senza alcun risultato pratico.
Infine, giusto per fare un esempio, qualcuno in Regione si è posto il problema di capire come funziona il progetto realizzato in Marmilla e denominato "My Land" e verificare se esistono i presupposti per acquisirne il "format" ?
Giusto coinvolgere le associazioni, e in questo senso, anche noi bikers possiamo dare un prezioso contributo.

Voglio essere ottimista.

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Ottimista? BRAVO !!!

Io ho passato la vita a gestire progetti.
E di una cosa mi sono convinto: in un progetto a volte c'è qualcuno che con ottimismo ed a fatica prova ad accendere una fiammella di speranza con 2 pietre focaie oppure con un cerino ... ma in compenso c'è sempre un folto gruppo di pompieri armati di lance in pressione, pronte a spegnere un incendio di svariati ettari boschivi.

Anche se la storia a volte lo rende difficile ... proviamo ad essere ottimisti.

Per questa occasione (dato che i tempi sono ristretti) non potremmo delegare qualcuno che appartiene ad una associazione già costituita. Mi sembra ce ne siano diverse. Gli diamo una bella delega da parte dei biker forumendoli sardi e ci rappresenta tutti. Come vi sembra?

Io e altri colleghi stiamo passando la vita a ricevere convocazioni e a dare consulenze gratuite a enti pubblici che puntualmente fanno il contrario (con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti). Quando poi ci scocciamo e chiediamo, se vogliono la nostra consulenza, di essere retribuiti per le ore e il valore che stiamo loro trasmettendo, allora iniziano pratiche così lunghe che neanche se dovessero assumere un fisico nucleare per la costruzione della bomba atomica.
Ogni ente promuove convocazioni per gli affari suoi, ignorando i tavoli tecnici simili, se non identici, già attivati da altri enti. Si affaccia dunque la sensazione che ora il cicloturismo sia un nuovo elemento di propaganda fine a sé stessa. Spero che questa sensazione sia infondata. Ce lo diranno i fatti nel tempo. Per capirlo potremmo anche controllare se i promotori di questo nuovo tavolo tecnico usano la bicicletta o meno per i loro spostamenti a breve raggio dentro Cagliari. Perché se non lo fanno, se non ci credono neanche loro, se non sono disposti a cambiare neanche loro - che oltretutto sono pagati da noi proprio per cambiare - quale autorevolezza possono avere?

Per cominciare bene, questo nuovo tavolo tecnico secondo me dovrebbe:
1. Censire tutte le iniziative del settore già svolte o iniziate, vedere come sono andate a finire e, per quelle finite male, denunciare le responsabilità e sollecitare che la magistratura punisca chi ha lavorato male danneggiando tutta la popolazione.
2. Una volta fatto il censimento, si capirà meglio dove intervenire, per evitare doppioni e sprechi.

Che io sappia sono già attivi:
- presso Sardegna Promozione il tavolo tecnico riservato alle imprese chiamato "Cabina di regia per lo sviluppo del cicloturismo";
- presso il Centro Regionale di Programmazione il tavolo tecnico riservato alle associazioni per lo sviluppo della mobilità ciclistica urbana. Non ricordo come si chiami ma c'è qualcosa qui: www. sardegnamobilita.it/trasporti/mobilitaciclabile (eliminare lo spazio dopo il punto).

Mi fermo qui, per adesso, segnalo solamente un articolo che scrissi prima delle elezioni regionali e che illustra la situazione ancora vigente: http:// tramasdeamistade.org/htdocs/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=363:poi-vengono-a-dire-a-noi-di-fare-rete-arratza-de-facilai-is-provintzias&catid=69:amos-cardia&Itemid=9 (eliminare lo spazio dopo lo //).

Propongo che in una logica di trasparenza, dopo ogni incontro di questo tavolo tecnico, chi ci partecipa scriva qui un resoconto dell'incontro, dettagliato e ovviamente con nomi e cognomi. Est traballu, ma chi no ddu feus nosu... Si creeus chi ddu fetzant issus?

A si biri.

Nella mia esperienza, e dal turismo attivo ci vivo, è meglio lasciar perdere la Regione. Non so come abbiano la faccia tosta a pubblicare bandi così quando
1. come noi sappiamo, i sentieri/le mulattiere già esistono, sono LORO che non lo sanno
2. c'è gente che si da fuoco per il peso delle tasse, il debito pubblico è alle stelle, altro che Spending Review, io taglierei le strutture che continuano a proporre, nonostante le numerose segnalazioni da parte mia, escursioni in MTB sulla pagina [URL="http://www.sardegnaturismo.it/it/cosa-fare/mountain-bike"][url]http://www.sardegnaturismo.it/it/cosa-fare/mountain-bike[/URL][/URL] sulla costa orientale che sono percorsi da fare A PIEDI ([URL="http://www.sardegnaturismo.it/documenti/1_26_20060608132921.pdf"][url]http://www.sardegnaturismo.it/documenti/1_26_20060608132921.pdf[/URL][/URL] "
Il villaggio di Fiscali").

Molto meglio una piccola ma ben strutturata iniziativa privata pubblicizzata via web. Ho appena pubblicato le foto di un'escursione ieri su FB, Twitter

Tempo speso MOLTO meglio di partecipare a queste iniziative regionali...non pensate? ciao Peter

..............

Non vedo il link

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Vai su sardegnaturismo.it
temi vacanza
sardegna attiva
mountain bike
percorso zona orientale
propongono per la MTB itinerari che il PDF stesso dice sono da fare a piedi: Cala Luna da Cala Fuili, Il Villaggio di Fiscali (sic)

Esempi così ne ho diverse e per questo motivo non partecipo a questa e simili iniziative. Che facessero la mautenzione di ciò che già esiste, è segnalato, è descritto nelle guide di MTB/escursionistiche già pubblicate e tradotte in EN/DE/SP/FR....


ciao

In Sardegna andiamo in MTB in 1000, o forse più, e su MTB-FORUM ci sono pubblicati 136 itinerari!
Dovremmo capire che pubblicare una traccia (se buona e completa di indicazioni) non è come dare un rene senza anestesia. Più tracce condividiamo, più gente ne usufruisce, più fruibili e puliti rimangono i sentieri.
Basta che ognuno di noi pubblica una traccia e superiamo di gran lunga la Lombardia, il cui nome nell'elenco delle regioni della sezione itinerari è 10 volte più grande (e quindi più visibile) della Sardegna.
Diamoci una mossa. Io mi porto avanti e ne pubblico 3!

trappade ha scritto:

In Sardegna andiamo in MTB in 1000, o forse più, e su MTB-FORUM ci sono pubblicati 136 itinerari!
Dovremmo capire che pubblicare una traccia (se buona e completa di indicazioni) non è come dare un rene senza anestesia. Più tracce condividiamo, più gente ne usufruisce, più fruibili e puliti rimangono i sentieri.
Basta che ognuno di noi pubblica una traccia e superiamo di gran lunga la Lombardia, il cui nome nell'elenco delle regioni della sezione itinerari è 10 volte più grande (e quindi più visibile) della Sardegna.
Diamoci una mossa. Io mi porto avanti e ne pubblico 3!

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ottima osservazione!!!!

grazie a finanziamenti pubblici esistono decine di percorsi da fare in mtb che sono solo sulla carta (uno per tutti il T-Track). Se i finanziamenti fossero usati come dice Peter per fare la manutenzione e il riattamento dei vecchi sentieri esistenti. Nel supramonte per esempio ci sono centinaia di Km di mulattiere e carrarecce realizzate dai carbonai, in totale abbandono. Cacciatori e biker tentano di mantenerle fruibili con propria manodopera gratuita. E gli enti cosa fanno??? pubblicano un bando di migliaia di euri che si risolve con la fornitura di una cartografia su un pannello. Che vadano sotto un carrubo quando stà tuonando.....ma per favore!!!!!!,

@trappade @olati ... come non quotarvi.

La tendenza della politica è sempre quella ... spendere per farsi belli di fronte a qualcuno ma mai in modo razionale.
Meglio aggiungere un piano anzichè concentrarsi sulle fondamenta che scricchiolano. Con tutti i sentieri che abbiamo il "sistema" ci sarebbe già.
La condivisione dei trail e la messa a disposizione delle tracce è certamente un passo concreto per tenere aperti i sentieri. In questo senso il forum, secondo me, ha dato una grande mano mettendo a disposizione di tutti un "contenitore" con tante cose interessanti per chi vuole esplorare (anche se, su questo punto, non tutti la pensano allo stesso modo).
Fà veramente male arrivare a Punta Lamarmora e vedere bellissimi sentieri distrutti dalla mancanza di manutenzione o arrivare a importanti crocevia sul Montalbo e trovare i cartelli con la sentieristica buttati per terra solo perchè fissati con viti non in acciaio. E' una cosa intollerabile considerato anche che, in Regione, non mi pare manchi la forza lavoro per queste attività.
Comunque, come ha detto qualcuno, cerchiamo di essere ottimisti...