Tutti che di dicono di lasciare andare la bici e non toccare i freni, ma su una discesa come al park a Barzio che è scassato e prendi subito velocità come fai a non frenare????
Magari sono io una pippa.
Magari sono io una pippa.
tecnica guida in discesa
- Creatore Discussione shimanoxt
- Data di inizio
Sì vabbe.... magari sarà che ho quasi 40 anni ma faccio differenza tra avere le palle e rischiare di cadere sui sassi e farmi male.
Sì vabbe.... magari sarà che ho quasi 40 anni ma faccio differenza tra avere le palle e rischiare di cadere sui sassi e farmi male.
Infatti, dire "lascia andare la bike e non toccare i freni" non ha senso, come giustamente hai intuito.
Quello che dicono è un falso mito, tanto perchè lo si sente ripetere all'infinito e allora fa figo ripeterlo a propria volta.....
Un fondo di verità in quella frase comunque c'è, ma va contestualizzata e relativizzata.
Quello che consiglio io quando mi chiedono come migliorare la guida in mtb è semplice: compra, leggi, studia e metti in pratica quello che Brian Lopes e il suo coach hanno scritto in questo libro: http://www.humankinetics.com/products/all-products/mastering-mountain-bike-skills---2nd-edition
Purtroppo per migliorare la tecnica in discesa non c'è una ricetta facile e veloce, non c'è 1 solo consiglio valido (lasciala andare.....) ma ce ne sono centomila (v. libro); la strada per migliorarsi è lunga, e come se non bastasse l'ingrediente principale non lo si può nemmeno imparare "al volo", per sentito dire diciamo, semplicemente perchè esso è l'esperienza. Solo l'esperienza porterà a migliorarti, non ci sono scorciatoie.
Quindi, il mio consiglio è: compra il libro, studialo, ed esci tutte le volte che puoi. Più giri, più trovi confidenza con la bike e tutto quello che ci sta attorno, più migliori.
Buone raidate..... e buona lettura della "Bibbia del biker"!!!
Mc.
Suvvia un conto é attaccarsi ai freni e un conto usarli. Se ti attacchi ai freni il controllo del mezzo si riduce drasticamente e i rischi di cadere o fare dei dritti aumentano a dismisura. Se la discesa non é alla nostra portata o si evita o si fa a piedi, più sicuro che farla alla Sperandio con i freni tirati allo spasmo che cuociono.
e se puoi sfrutta l'esperienza altrui ,spesso uscire con gente che ha il manico ti aiuta molto (copi e segui le linee corrette) mano mano che ti riesce qualcosa di nuovo guadagni in fiducia e autostima ....
e vai avanti ,tranquillo e con responsabilità ...poi molti di quelli che ti dicono lasciala correre o non frenare sono i primi a farle tutte a piedi
e vai avanti ,tranquillo e con responsabilità ...poi molti di quelli che ti dicono lasciala correre o non frenare sono i primi a farle tutte a piedi
Cercati una piccola discesa tecnica da fare in loop, provala più volte cerca di capire i limit,i prima i tuoi e successivamente della bici, fino ad acquistare maggior sicurezza, dopodiché cambia percorso e ripeti la procedura.
Sì vabbe.... magari sarà che ho quasi 40 anni ma faccio differenza tra avere le palle e rischiare di cadere sui sassi e farmi male.
Proprio qualche giorno fa uscendo con degli amici, il fico del gruppo, proprio quello che diceva "molla i freni, lascila andare.. consumatori di pasticche ecc.ecc." è stato l'unico in una discesa a fare un volo e a velocità sostenuta!! Risultato?
Clavicola spezzata in due punti polso rotto e contusioni varie!!
Io preferisco consumare le pasticche piuttosto che le mie ossa!!
In realtà è vero (è fisica) che una bici lanciata ha più equilibrio e stabilità di una lenta! Ma finchè non ti senti sicuro, finchè non hai moooolta esperienza insomma finchè non sei tu che guidi la MTB e non viceversa il mio consiglio è vai piano in discesa (consuma pure le pasticche ogni uscita) e mano mano nei tratti che conosci bene e ti senti più sicuro aumenti la velocità. io faccio così e fino ad ora sono sempre tornato a casa illeso con tutte le ossa al loro posto!!
E credo che la prima forma di sicurezza sia la prudenza e non esagerare.
Poi se proprio non puoi fare a meno di scendere a mina da una pendenza impossibile allora vai a fare un corso in qualche scuola con un bravo istruttore.
Vieni giù alla velocità che ti senti, tanto non si vince niente... Vai del tuo passo e se qualcuno va più veloce pazienza...
È vero che si può migliorare ma di base c'è chi va di più e chi va di meno... Meglio farsene una ragione prima di andarsi a scrociare per futili motivi come essere il fico del gruppo
È vero che si può migliorare ma di base c'è chi va di più e chi va di meno... Meglio farsene una ragione prima di andarsi a scrociare per futili motivi come essere il fico del gruppo
Cadere e farsi male e' una possibilita' sempre presente, capita per gli impresvisti, capita a chi scende con troppa sicurezza sovrastimando le proprie capacita', ma capita anche a chi e' preda della paura e cade proprio perche' non affronta con decisione gli ostacoli.
La velocita' va sempre tenuta sotto controllo, ma i freni vanno imparati ad usare nel modo giusto, perche' una bici frenata e' piu' soggetta alla forza di gravita' e quindi sara' piu' difficile da condurre specialmente in curva. Percio' bisogna rallentare in tutti in punti in cui e' agevole farlo (molti invece la lasciano correre nei punti agevoli e poi ne tratti difficili arrivano troppo forte e frenano quando e' tardi) e possibilmente arrivare nelle curve con la velocita' giusta in modo da non dover usare piu' i freni in quel momento, salvo rapide correzione col posteriore per agevolare le manovre.
Piu' facile a dirsi che a farsi.
E poi ognuno ha il suo limite di difficolta' che lo mette in crisi. Io su certi percorsi con fondi e caratteristiche particolari non riesco proprio ad imparare a scendere decentemente e probabilmente non imparero' mai e quindi finisce che cerco di evitarli o li faccio a piedi per sicurezza se non me la sento.
La velocita' va sempre tenuta sotto controllo, ma i freni vanno imparati ad usare nel modo giusto, perche' una bici frenata e' piu' soggetta alla forza di gravita' e quindi sara' piu' difficile da condurre specialmente in curva. Percio' bisogna rallentare in tutti in punti in cui e' agevole farlo (molti invece la lasciano correre nei punti agevoli e poi ne tratti difficili arrivano troppo forte e frenano quando e' tardi) e possibilmente arrivare nelle curve con la velocita' giusta in modo da non dover usare piu' i freni in quel momento, salvo rapide correzione col posteriore per agevolare le manovre.
Piu' facile a dirsi che a farsi.
E poi ognuno ha il suo limite di difficolta' che lo mette in crisi. Io su certi percorsi con fondi e caratteristiche particolari non riesco proprio ad imparare a scendere decentemente e probabilmente non imparero' mai e quindi finisce che cerco di evitarli o li faccio a piedi per sicurezza se non me la sento.
Alla fine sapete che vi dico????
Che come ho sempre fatto scendo come me la sento e se devo frenare e scendere freno e scendo anche perché se torno con qualcosa di rotto chi la sente la moglie....
Comunque vedo che bene o male tutti la pensiamo allo stesso modo.
Che come ho sempre fatto scendo come me la sento e se devo frenare e scendere freno e scendo anche perché se torno con qualcosa di rotto chi la sente la moglie....
Comunque vedo che bene o male tutti la pensiamo allo stesso modo.
Che come ho sempre fatto scendo come me la sento e se devo frenare e scendere freno e scendo anche perché se torno con qualcosa di rotto chi la sente la moglie....
Se ti può consolare una settimana fa, dopo molte ore di salita finalmente raggiungo il sentiero da fare in discesa. Morale della favola, me la sono fatta tutta a piedi per 55 minuti, non c'è stato verso di farne nemmeno un pezzetto in mtb. Mannaggia a me quando decido di seguire un itinerario di [MENTION=1523]nonnocarb[/MENTION] dove consiglia mtb con molta escursione delle sospensioni
Non ci credo, allora vuol dire che come istruttore sono una schiappa! Quale è il giro?Se ti può consolare una settimana fa, dopo molte ore di salita finalmente raggiungo il sentiero da fare in discesa. Morale della favola, me la sono fatta tutta a piedi per 55 minuti, non c'è stato verso di farne nemmeno un pezzetto in mtb. Mannaggia a me quando decido di seguire un itinerario di @nonnocarb dove consiglia mtb con molta escursione delle sospensioni
Ciao Maurizio
l'itinerario in questione è questo [URL="http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8990"][URL="http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8990"][url]http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8990[/URL][/URL][/URL]
In particolare i punti ostici sono stati due, il primo è la discesa subito dopo il Knottnkino, più che un sentiero (non indicato) mi è sembrata una traccia e la vegetazione sta prendendo il sopravvento, in alcuni tratti non riuscivo a vedere dove stavo mettendo la ruota anteriore.
Il secondo punto, molto più lungo, è quello indicato nell'immagine allegata, ora non riesco a dirti il numero del sentiero perché sono al lavoro, ma dovrebbe capirsi se ingrandisci la piantina della sezione itinerari, di lì sono riuscito a scendere solo a piedi. Non so se la situazione è cambiata dal 2012 (anno di pubblicazione dell'itinerario) ad oggi, magari a causa delle piogge, ma mi sarebbe piaciuto vedere come si riesce a scendere da lì.
Come istruttore sei tutt'altro che una schiappa, se non era per i tuoi consigli nemmeno ci avrei pensato a tentare di fare qualche tuo itinerario, a parte questo altri (tipo l'Altopiano del Salto facendo anche la salita fino a Frassineto) sono riuscito a farli con molta soddisfazione.
Colgo anche l'occasione per ringraziarti per aver messo a disposizione una marea di itinerari
Allegati
Un po di tempo fa ho cercato di darti dei consigli, e ora mi ritrovo con 4 costole e una clavicola rotta :)
Alla fine penso che oltre la tecnica la bravura, la prudenza ci sia anche la fortuna che in questa disciplina gioca un ruolo fondamentale....fai le cose più pazze e pericolose, poi in una discesina del cavolo per un piccolo errore di valutazione ti rompi le ossa...:)
Alla fine penso che oltre la tecnica la bravura, la prudenza ci sia anche la fortuna che in questa disciplina gioca un ruolo fondamentale....fai le cose più pazze e pericolose, poi in una discesina del cavolo per un piccolo errore di valutazione ti rompi le ossa...:)
In bocca al lupo per la guarigione. Ti capisco, anche io l'unico infortunio davvero brutto finora l'ho avuto in una discesa lunga, dritta e ripida per l'esplosione di una gomma. Poi magari fai percorsi davvero difficili e corri come un pazzo e non succede nulla. Il rischio purtroppo é parte della mtb ma val sempre la pena per quello che torna indietro
beh in effetti ti sei andato a trovare un itinerario che ho pensato in un giorno di pazzia, difficilmente pedalabile sia in salita che in discesa! Quel sentiero l'ho scoperto per caso, in effetti non è segnato e poco praticato! Non credo di averlo fatto tutto neanche io! A presto! o-oCiao Maurizio
l'itinerario in questione è questo http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8990http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8990http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8990[url]http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/8990[/URL]
In particolare i punti ostici sono stati due, il primo è la discesa subito dopo il Knottnkino, più che un sentiero (non indicato) mi è sembrata una traccia e la vegetazione sta prendendo il sopravvento, in alcuni tratti non riuscivo a vedere dove stavo mettendo la ruota anteriore.
Il secondo punto, molto più lungo, è quello indicato nell'immagine allegata, ora non riesco a dirti il numero del sentiero perché sono al lavoro, ma dovrebbe capirsi se ingrandisci la piantina della sezione itinerari, di lì sono riuscito a scendere solo a piedi. Non so se la situazione è cambiata dal 2012 (anno di pubblicazione dell'itinerario) ad oggi, magari a causa delle piogge, ma mi sarebbe piaciuto vedere come si riesce a scendere da lì.
Come istruttore sei tutt'altro che una schiappa, se non era per i tuoi consigli nemmeno ci avrei pensato a tentare di fare qualche tuo itinerario, a parte questo altri (tipo l'Altopiano del Salto facendo anche la salita fino a Frassineto) sono riuscito a farli con molta soddisfazione.
Colgo anche l'occasione per ringraziarti per aver messo a disposizione una marea di itinerari
In salita avevo preventivato di dover spingere a piedi dal Greiter ad Avelengo, quella zona la conosco molto bene e so che la mia condizione fisica non mi permette di farla in sella. Volevo capire il motivo del "fallimento" della discesa, la descrizione che hai dato dell'itinerario mi rincuora parecchio
[Mode off-topic on]
Dopo metà agosto ti chiamo, mi piacerebbe fare un'altra uscita assieme, naturalmente quando avremo tempo, anche nei mesi successivi.
[Mode off-topic off]
Lasciar scorrere la bici indubbiamente aiuta, la velocità risolve molti problemi, tranne quello legato alla velocità stessa. Meglio essere prudenti quindi, senza farsi prendere dal panico. Sciolti e rilassati, ma concentrati e comunque i freni vanno usati, eccome..
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