Io e la Fargo

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Nomad 42

Biker paradisiacus
17/11/08
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Verona
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Bike
fatbike + plus+ gravel
l'alba e il crepuscolovariopinti fiori e farfallele montagne tutt'intornola volpe che mendica ciboun concerto di lampi tonantiil chiaror di luna avvolge il visoforeste ricoperte di ampie frondela zuppa di fagioli cuoce nel tegamenel silenzio il rumor... Continua la lettura...


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considerazioni:
la scelta del percorso è stata dettata dalle caratteristiche della bike, una trekking da montagna: cosa vuol dire da montagna? vuol dire allestita con tre considerazioni fondamentali pensando alle caratteristiche dei percorsi montani:
1- la bike l'ho scelta in acciaio per un confort maggiore nei percorsi di lunga durata e nei percorsi accidentati che normalmente si incontrano in montagna, sebbene si cerchi di evitarli il poiù possibile. Con un carico + bici di 35/40 kg ogni piccolo ostacolo diventa un calvario!!! Anche la scelta della forca è caduta sull'acciaio per gli stessi motivi, una ammortizzata sarebbe stata peso inutile e sopratutto quasi initulizzabile a pieno carico.
2- la rapportatura è quanto di più agile il mercato possa offrire, 22-32-44 x 11-36, i 40 kg in salita non avrebbero perdonato altre rapportature!!!
3- i freni sono a disco a filo. I motivi di tale scelta sono dovuti perchè ne i V-brake ne l'idraulica garantirebbero una certa sicurezza in discesa! Non dimentichiamoci mai del peso!!!

percorso: (purtroppo no GPS)
1° giorno- Partito da san Vigilio di Marebbe, all'inizio della val Badia, ed ho preso jn direzione di una bella valle per niente trafficata, la val Longiarù, che mi ha portato in asfalto alla località Campili e da qui ho raggiunto in sterrata il passo della Putia per poi proseguire per il rif. Genova. Mi trovavo nel bel mezzo delle Odle. Giù, sempre per larga sterrata prima e asfalto poi, per la val di Funes sino in val Isarco poco più a nord di Chiusa. Raggiunto in ciclabile Ponte Gardena sono salito a Castelrotto, ai piedi dello Scilliar, dove ho dormito in tenda.
2° giorno- Da Siusi ho preso una asfaltata vietata alle auto che piacevolmente mi ha portato a Campaccio e da qui sono salito in Alpe Siusi verso l'imbocco della val Duron in sterrata. Da quella forcella ho fatto delle deviazioni verso le crode rosse del rif. Tires da una parte e verso il Sasso Piatto dall'altra per poi tornare indietro e fermarmi nel più lussuoso rifugio che abbia mai visto, dove ho dormito e cenato come ad un matrimonio, il rif. Molignon ai pedi delle ultime guglie del Catinaccio
3° giorno- (Giro soft, al Molignon si mangia benissimo ma anche un'esagerazione e dopo la super ricchissima colazione non riuscivo più a pedalare) Ripreso la forcella Duron giù per l'omonima valle fino a Campiello di Fassa sempre in sterrata e poi in ciclabile giù, e suegiù, per la val di Fassa fino a Predazzo dove ho dormito in tenda in riva al lago di Panaveggio
4° giorno- Sterrata per tutta la famosissima e bellissima salita del Panaveggio fino a passo Rolle passando da malga Segantini lungo lo straordinario scenario delle pale di San Martino. Poi sceso a San martino di Castrozza mi sono accampato lungo la salita sterrata che mi avrebbe portato il giorno sucessivo a malga Tognola
5° giorno- Dopo aver raggiunto malga Tognola, dove ho pranzato, ho preso un sentiero, il 352, che mi ha portato con molte difficoltà, visto la bici non adatta allo scassato, alle foreste del Lagorai lungo il rio di Valsorda e in comoda sterrata raggiunto in discesa il ponte Stel, all'incrocio per Caoria, sono risalito, sempre in sterrata, al bivacco di malga Miesnotta di Sopra a 1870 m. dove ho dormito in branda accanto al camino
6° giorno- Ridisceso al ponte Stel ho raggiunto il paese di Caoria e con pochi km di asfalto ho raggiunto il rif.Refavaie da dove in sterrata e immerso in una grandiosa foresta ho raggiunto il passo 5 Croci ai piedi della cima D'Asta, poi giù in sterrata prima e asfalto poi sino in val Sugana per raggiungere il campeggio di Levico
7° giorno- Una mattina intera a nuotare nel lago di Levico e poi nel pomeriggio per ciclabile sono salito via Caldonazzo a Vigolo Vattaro e dopo essere sceso a Mattarello ho preso la lunga ciclabile lungo il fiume Adige che mi ha portato a casa a Verona... Continua la lettura...
 

lonebiker

Biker grossissimus
19/4/07
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Thiene (VI)
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Bike
Salsa Beargrease, Commencal Meta V3, Stevens Prestige CX, Trekking Konig
Rinnovo anch'io qui i complimenti già fatti nel report veneto e rileggendolo e rivedendolo, a un po' di mesi di distanza, lo trovo ancora più bello.

Grandissimo Bobo
Meraviglioso
 
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GB

Biker cesareus
13/10/04
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Milano
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Specialized Enduro
Veramente tanti complimenti anche per le foto che non si direbbero fatte con un cellulare :-)
E' possibile avere un'indicazione dell'itinerario che hai seguito ? Grazie
 
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outdom

Biker serius
18/10/11
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Parma
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bravissimo hai tutta la mia ammirazione :i-want-t: bel report corredato da splendide fotografie, veramente bravo :celopiùg: domanda in che periodo hai fatto il giro e la traccia del percorso lo hai memorizzato ?
 
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jehuty

Aziende
6/7/10
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Genzano di Roma
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Io ci vado tutte le estati a scorazzare per il lagorai e a vedere le foto di quei posti così noti (almeno per me) e spettacolari, ora con il culo sulla sedia dell'ufficio, mi piange davvero il cuore!
Complimenti per il bellissimo giro!
 
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Classifica mensile dislivello positivo