Sgancio del pedale in salita

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Scusa, per capire meglio...
Immagino che stiamo parlando di pedali SPD (o simili)
Il problema è che ti si sgancia in modo inaspettato?
Oppure che vuoi sganciare e non ne sei capace, o non riesci?

Sembrerebbe quest'ultima ipotesi, ma non è che si capisca perfettamente.
Ovvio che fino a quando stai spingendo sganciare non è comodo, nè facile e nemmeno tanto consigliato...
Ma più che una tecnica specifica credo sia problema di pratica...
 

bongi74

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Scusa, per capire meglio...
Immagino che stiamo parlando di pedali SPD (o simili)
Il problema è che ti si sgancia in modo inaspettato?
Oppure che vuoi sganciare e non ne sei capace, o non riesci?

Sembrerebbe quest'ultima ipotesi, ma non è che si capisca perfettamente.
Ovvio che fino a quando stai spingendo sganciare non è comodo, nè facile e nemmeno tanto consigliato...
Ma più che una tecnica specifica credo sia problema di pratica...

Pedali xt; vite regolata al minimo.
Il problema è riuscire a sganciare in salita senza uccidermi.
 

emmellevu

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Ciao a tutti
Il mio problema è sganciare il pedale il salita.
Questo mi capita spesso perché non ho ancora la gamba.
Comincio a prendermi male :!: e non so mai quando è il momento giusto, con la conseguenza di portare il cuore a mille per aspettare un piccolo piano.
C'è una tecnica?:nunsacci:
Grazie

Scusa se te lo dico, ma non è chiarissimo quello che intendi.

Io non amo gli spd ed uso solo pedali flat, però (avendo provato gli spd) direi che il problema non è sganciare in salita quando hai programmato di farlo, ma piuttosto l'incertezza psicologica di non riuscire a sganciare in un caso imprevisto, cioè non programmato. Se hai deciso di fermarti in salita, sganci e metti giù il piede. Al limite il problema può essere ripartire ... e lì ci vuole un minimo di tecnica per ripartire se la salita è ripida:
- innanzi tutto se 5 mt più avanti c'è uno spiano, spingi la bici e riparti da lì
- se lo spiano non c'è sei obbligato a ripartire in salita e allora devi metterti in posizione da salita (seduto in punta e piegato in avanti) per aumentare il grip
- se non agganci subito continua a pedalare lo stesso anche con un piede sganciato
Questi sono tra l'altro alcuni dei motivi per cui continuo a preferire i pedali flat.
Per dirla in rima: la bici fat e i pedali flat !!! :smile:
 

bongi74

Biker popularis
CITAZIONE DI EMMELLEVU"direi che il problema non è sganciare in salita quando hai programmato di farlo, ma piuttosto l'incertezza psicologica di non riuscire a sganciare in un caso imprevisto, cioè non programmato. Se hai deciso di fermarti in salita, sganci e metti giù il piede. "

Il problema è anche la bassa velocità che non ti permette di essere agile ( al meno nel mio caso )
 

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Biker nirvanensus
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Ma quanta agilità serve per girare una caviglia?
Sganci, rallenti o freni e scendi sul tubo orizzontale facendo attenzione a non lasciarci i gioielli di famiglia...
Sarà che a me sembra talmente scontato...
Scusa, ma non riesco a mettermi nei tuoi panni per capire dove sia la difficoltà
 

emmellevu

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CITAZIONE DI EMMELLEVU"direi che il problema non è sganciare in salita quando hai programmato di farlo, ma piuttosto l'incertezza psicologica di non riuscire a sganciare in un caso imprevisto, cioè non programmato. Se hai deciso di fermarti in salita, sganci e metti giù il piede. "

Il problema è anche la bassa velocità che non ti permette di essere agile ( al meno nel mio caso )

Continuo a non riuscire a capire bene il problema, perchè (ripeto) non credo sia difficile sganciare in salita, se hai deciso di farlo ed hai il tempo che vuoi per farlo; il problema è quando non vuoi fermarti ma capita un imprevisto e devi mettere giù il piede rapidamente.
In ogni caso, se non ti trovi con gli spd ... esistono anche i pedali flat (e circa 1 biker su 3 preferisce i flat - info da un vecchio sondaggio).
 

Honestlypino

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Pedali xt; vite regolata al minimo.
Il problema è riuscire a sganciare in salita senza uccidermi.

Credo sia solo pratica,ho usato i flat per 2 anni e da agosto uso gli attacchi Crank Brothers,all'inizio mi facevo paranoie su salite dove potevo piantarmi o far slittare la ruota e un paio di volte mi sono accasciato di lato per non esser riuscito a sganciarmi in tempo o troppo tardi...ora se succede sgancio d'istinto senza pensarci,è solo un fatto mentale di imparare automaticamente a fare i movimenti giusti senza pensarci troppo.
 

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E' così...
E' per questo che sembra tanto difficile capire di cosa sta parlando [MENTION=67051]bongi74[/MENTION]
Per chi è abituato ad usare i pedali da tempo è un movimento assolutamente naturale
 

rad77

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E' così...
E' per questo che sembra tanto difficile capire di cosa sta parlando [MENTION=67051]bongi74[/MENTION]
Per chi è abituato ad usare i pedali da tempo è un movimento assolutamente naturale

Mi permetto di tentare di interpretare il pensiero/timore di bongi, che mi pare tutt'altro che anomalo..
Non è questione di movimento di sgancio in sé, quello è normale che venga istintivo dopo un po', ma di una serie di circostanze che possono sommarsi e creare problemi.

In generale, come m'insegni, l'operazione da fare non si limita allo sgancio, ma include anche lo scendere di sella per poter toccare il terreno, posto che la sella sia ad un'altezza "giusta" e non ci siano gradini/marciapiedi/massi che permettano di restare in sella e appoggiarsi.
Scendere di sella significa caricare il peso sul pedale opposto a quello sganciato. Già questo aumenta il tempo complessivo necessario per passare dal "oops, sono fermo!" al piede effettivamente a terra.
Non è quindi il mero tempo di sgancio, ma di tutta l'operazione, pur nella sua semplicità.

Se mi pianto inaspettatamente, sgancio il destro con la rapidità del giaguaro, ma una sconnessione/contropendenza/buca/cunetta del terreno (ma perché no, un mio sbilanciamento errato) mi porta a piegare la bici a sinistra, mi trovo con tutto il peso sulla pedivella sinistra ed il pedale sinistro agganciato. Salvo estemporanee mosse da ninjia acrobatico, cadrò a sinistra.
Non potrò mai risalire in sella, riagganciare il destro, spostare il peso sulla pedivella destra, sganciare il sinistro e scendere di sella in una frazione di secondo.

Se mi pianto nel fango in salita al 20%, mi fermo sì, ma di fatto per un certo tempo continuerò a pedalare come un criceto con la ruota posteriore che gira a vuoto e la bici che si sta già piegando da un lato. Non è affatto detto che nel mezzo secondo che intercorre tra bici verticale e bici per terra io mi trovi con la pedivella del lato in cui sto cadendo in posizione tale da facilitare lo sgancio immediato, abbia il tempo di portare la pedivella opposta al punto morto inferiore per caricarci il peso e scendere di sella per poter toccare col piede sganciato. È più che ragionevole ipotizzare una caduta.

Queste ed altre simili ed inaspettate circostanze non sono causate in sé dai pedali SPD, ovviamente, e anche con i flat, con cui comunque bisogna prendersi il tempo (e la forza/freschezza, a volte..!) di scendere di sella, possono dare qualche grattacapo, però è indubbio che con i flat basti anche un colpo di reni per sollevare il peso dai pedali ed averli liberi di cercare il terreno, così come è scontato che riappoggiare fermamente la scarpa sul pedale flat sia operazione più rapida e che non necessiti particolare precisione. Con la punta, col tallone, con la pianta, è quasi uguale. Gli SPD, salvo poche eccezioni, se non sono agganciati sono delle saponette.

Tutto ciò per dire, banalmente, che ci sono circostanze in cui oggettivamente l'SPD è più complicato da gestire, a prescindere dagli automatismi istintivi di sgancio che dopo un po' di utilizzo vengono spontanei e rapidi.
A volte non c'è praticamente alternativa alla caduta.
E mi pare altrettanto normale che la cosa possa comportare dei problemi, effettivi o "psicologici", senza doverli tacciare come delle fisime da principiante che poi passano.
O meglio, in un certo qual modo passano, nel senso che l'esperienza aiuterà a prevenire le circostanze complicate, suggerendoti che "su quello strappo con due dita di fango è inutile che provi a pedalare con le slick tanto ti pianti al 100%, meglio fermarsi prima e spingere 20mt a piedi", ma non a guizzare fuori dalla bici ormai impantanata con eleganza e nonchalance in due decimi di secondo senza neanche sporcarsi le scarpe.

Solo un personale pensiero notturno, naturalmente, nessuna vis polemica. :)
 

Solda Gianluc

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In salita, niente panico, a parte gli sganci in volo, (quando stai cadendo a destra o a sinistra, con buoni riflessi e ottimi pedali sganci prima di appoggiare il piede a terra, ma questo è già un po' difficile) basta rilasciare la coppia è spostare bene lateralmente il piede come in piano. Devi solo smettere da dare coppia e non tirare verso di te il pedale
 

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O meglio, in un certo qual modo passano, nel senso che l'esperienza aiuterà a prevenire le circostanze complicate, suggerendoti che "su quello strappo con due dita di fango è inutile che provi a pedalare con le slick tanto ti pianti al 100%, meglio fermarsi prima e spingere 20mt a piedi", ma non a guizzare fuori dalla bici ormai impantanata con eleganza e nonchalance in due decimi di secondo senza neanche sporcarsi le scarpe.

Solo un personale pensiero notturno, naturalmente, nessuna vis polemica. :)

Ammazza se sei prolisso... dormi di più la notte...:smile:

In effetti posso trovare abbastanza condivisibile l'ultimo periodo, che ho quotato.
Da parte mia però posso aggiungere che cadute a causa del mancato sgancio dei pedali non me ne capitano da anni.
Anzi, nella situazione di "surplace" nel fango è proprio lo sgancio istintivo che a volte mi ha salvato dal finirci dentro.
Meglio una scarpa infangata, che un bagno completo.
 
un paio di volte mi sono accasciato di lato per non esser riuscito a sganciarmi in tempo o troppo tardi...

[MENTION=67051]bongi74[/MENTION]
Se è questo che intendevi, è capitato anche a me.
mi sono trovato spiazzato dall'impuntamento della ruota sulla salita e il cervello non è riuscito a dare il comando al piede di spostarsi. Morale: mi sono appunto accasciato di lato con entrambi i piedi sui pedali. Se avessi avuto i flat sarebbe stato uguale.

basta essere un po' più vigili, senza farsi troppe paranoie.

Anche il fatto che in salita stai dando tutto e magari non arriva troppo ossigeno al cervello per farlo funzionare bene, non aiuta :hahaha:
 

Nicod

Biker superis
13/6/14
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Io dopo un felice uso degli spd, sono passato ai flat per dedicarmi a percorsi impervi, sassosi e fangosi, da fare molto spesso con la bici sulle spalle. Da quando uso scarpe da trekking e flat mi sento libero di esplorare ogni angolo di montagna che mi sarebbe precluso con gli spd. Checchènedicanoipuristi!!
 

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