Stanno correndo ai ripari.

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petgold969

Biker superioris
Brutte notizie x coloro che acquistano telai e parti in cina.
Su sollecitazione degli importatori e delle aziende italiane l'agenzia delle dogane sta iniziando ad intensificare i controlli sulle importazioni dalla Cina.
Fino a quì niente di strano anche perchè credo sia giusto pagare iva e tasse su quello che uno acquista.
Il problema che hanno iniziato ad applicare l'antidumping anche ai telai che fino ad ora pagano solo un dazio del 4,7%. Purtroppo ci sono stati i primi casi segnalati uno sul BDC e l'altro sul Magicady. Questo è l'estratto della comunicazione che la dogana ha inviato all'utente che si è visto recapitare una fattura integrativa di 300 euro oltre ai 145 che aveva già pagato alla consegna del telaio.

Telai provenienza Cina codice Taric 8714 9110
Nel dettaglio -
Telai (grezzi) : 8714 9110 90 Dazio 4,7% + IVA 21%
Telai verniciati, anodizzati, lucidati e/o verniciati a smalto: 8714 9110 19 Dazio 4,7% + Antidumping 48,5% + IVa 21% sul prezzo franco netto e quindi anche sulle spese di spedizione.
Il tutto è applicabile alle forcelle con 8714 9130.
Questi codici non sono applicabili ad altre parti di bici,ognuna delle quali ha il proprio codice. Ad esempio i manubri 8714 9910 non vengono esonerati dall'antidumping.

Questi i link se volete leggervi tutta la discussione:

[url]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=95854[/URL]

[url]http://magicady.forumup.it/viewtopic.php?t=1202&mforum=magicady[/URL]
 

petgold969

Biker superioris
Si è quello che dicevo io nel topic Made in China. L'antidumping è circa il 50%. E' che da privato si aggira bene, controllano su ordini elevati....

L'antidumping veniva applicato solo alle bici complete. Poi da qualche mese e su richiesta dei produttori europei è stata estesa anche ai telai se verniciati. Ne restano esclusi i telai lasciati grezzi.

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:261:0002:01:IT:HTML
 

petgold969

Biker superioris
riporto dal sito Confindustria

Dazio antidumping definitivo sulle importazioni di biciclette dalla Cina
20 Ottobre 2011
condividistampa
Soggetto emanatore
Consiglio dell'Unione Europea

Argomento
Misure di politica commerciale

Estremi della norma
Regolamento di esecuzione (UE) n°990/2011

Normativa collegata
Reg. ti (CEE) n.2474/93, n.71/97, n.88/97 e n.1095/2005

Decorrenza
7 /10/2011

La GUCE L /261 del 6 ottobre 2011, pubblica la disposizione con cui il Consiglio dell'Unione Europea, ha istituito un dazio antidumping definitivo della durata di cinque anni, sulle importazioni di biciclette dalla Repubblica popolare cinese.
La attuali misure di difesa commerciale, sono il frutto di un lungo lavoro e di diverse indagini degli organismi comunitari preposti, svolte presso i produttori cinesi, a seguito di altrettante richieste documentate, avanzate da numerose ditte produttrici europee.
Infatti le misure iniziali stabilite con il Reg.n.2474/93, che fissavano un dazio antidumping del 30,6% sulle biciclette, a seguito di una successiva indagine antielusione, con il Reg.n.71/97 furono estese anche a talune parti di biciclette sempre originarie della RPC, mentre con il successivo regolamento n.88/97 fu creato un sistema che consentisse agli importatori comunitari di ottenere una esenzione daziaria a determinate condizioni.
Successivamente, sulla base di un riesame intermedio, effettuato secondo quanto stabilito dall'art.11 del regolamento di base, lo stesso Consiglio dell'Unione, con il Reg. n.1095/2005, decise l'aumento della misura antidumping, portandola al 48,5%.
Al momento, in previsione della scadenza del termine, ed a seguito di ulteriore indagine che ha evidenziato il persistere della posizione di dumping e la possibile reiterazione del pregiudizio nei confronti dell'industria europea, il Consiglio dell'Unione, con il Reg.n.990/2011, ha definito un dazio antidumping definitivo nella misura del 48,5%, in vigore dal 7 ottobre 2011 ed applicabile per i successivi cinque anni, alle importazioni di biciclette ed altri velocipedi (compresi i furgoncini a triciclo ma esclusi gli uniciclo o monociclo), senza motore, attualmente classificati ai codici NC ex 87120010 (codice Taric 8712001090), 87120030 ed ex 87120080 (codice Taric 8712008090), originari della Repubblica popolare cinese.
Nel merito si rammenda che il dazio antidumping, va applicato al prezzo netto franco frontiera dell'Unione, dazio non corrisposto.
 

Skrag72

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A questo punto chi è interessato ad avere un telaio cinese gli conviene compralo in fretta e con consegna tramite DHL che ci impiega pochi giorni, sperando di evitare i dazi pesanti........


Insomma alla fine il giocattolo si è rotto!!!
 

gas29

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-Modalità operatore economico del settore on-
Come operatore del settore non posso che fare un plauso alla Comunità Europea per avere esteso l'antidumping a codici Taric che prima ne erano esenti, interrompendo di fatto la pratica dei trader cinesi di vendere ai privati (ora un LTK056 dovrebbe costare più o meno come un On One carbon, a meno che non si riescano a convincere i doganieri che la finitura trama a vista è un telaio grezzo); in pratica per molti " il gioco non vale la candela" e il rischio di vedere costare il telaio il 60% in più (48.50 dazio + l'iva in più) per molti è un deterrente.
-modalità operatore economico off-
Come utente invece, è interessare vedere quali aziende abbiano presentato reclamo, e tra di esse vi sono Decathlon (che monta le bici in Italia) e la stessa ditta Italiana, che oltre a produrre per conto proprio, monta le bici per Decathlon.
Ovviamente tra i ricorrenti non ci sono i marchi del "made in Italy".
Questo fa riflettere.
 
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gas29

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A questo punto chi è interessato ad avere un telaio cinese gli conviene compralo in fretta e con consegna tramite DHL che ci impiega pochi giorni, sperando di evitare i dazi pesanti........
Insomma alla fine il giocattolo si è rotto!!!

Probabile che siano stati informati, e siano più solerti nell'applicarlo, anche gli uffici doganali dei corrieri internazionali.
Resta la possibilità di acquistare i telai grezzi, ma con il Composito il punto di distinzione tra telaio grezzo e rifinito è molto labile, si rischia che sia definito a discrezione di chi fa la pratica doganale, o di incorrere nelle ire dei Doganieri in caso di controllo.
Non so se ne vale la pena.
 

sembola

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Ma e' Una tassa legale o no questa di cui parlate?
E' una normativa di tutta l'Unione Europea, fai tu se è legale.

Oggettivamente l'interpretazione secondo la quale i telai fossero considerati alla stregua di componenti era abbstanza ridicola.

Per dare un metro di paragone sugli effetti reali, lo stesso telaio che ad ottobre è costato 490 euro verrebbe a costarne 716,50. * Diciamo che l'On-One a circa 1050 inizia a divenire competitivo, mentre il resto rimane ancora molto lontano da questa cifra.


* dettaglio del calcolo: prezzo pagato compresa spedizione 385,93 EUR, dazio 4.7% 19,03 EUR, IVA 21% su (385,93+19.03 = 404.96 EUR) = 85.04 EUR; totale 385.93 + 19.03 + 85.04 = 490 EUR

Calcolo aggiornato: prezzo pagato compresa spedizione 385,93 EUR, dazio 4.7% 19,03 EUR, dazio antidumping 48.5% 187.18 EUR, IVA 21% su (385,93+19.03+187.18 = 592.14 EUR) = 124.35 EUR; totale 385.93 + 19.03 + 187.18 + 124.35 = 716.49 EUR
 

BEM1974

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Ciao Gas29
premetto che sono pienamente d'accordo sul mettere dazi alle importazioni di qualsiasi genere...figurarsi quelle made in china!
Appare però quantomeno grottesco che le ditte italiane che hanno mandato a produrre telai in cina, fino a quando ci guadagnavano il 500% e più magari licenziando e delocalizzando, non dicevano niente....Ora che i cinesini si sono svegliati....PROTESTANOOOO??!! Fossi io a decidere altro che dazi doganali, vieterei per legge la produzione all'estero altro che dazi!!
 

BEM1974

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Scusa....avevo letto che le ditte avevano protestato!! Ti credo che non lo fanno, finchè il fenomeno rimane marginale!! L'inghippo stà nel fatto che i nostri bravi industriali, producono sì in cina ma sicuramente, facendo riferimento alla ditta madre che è in Italia, avranno dei trattamenti fiscali esenti da dazi e quant'altro!! Intanto, ripeto, i nostri "industriali" guadagnano l'ira di dio con il made in china e da noi licenziano e delocalizzano.....
 

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Scusa....avevo letto che le ditte avevano protestato!! Ti credo che non lo fanno, finchè il fenomeno rimane marginale!! L'inghippo stà nel fatto che i nostri bravi industriali, producono sì in cina ma sicuramente, facendo riferimento alla ditta madre che è in Italia, avranno dei trattamenti fiscali esenti da dazi e quant'altro!! Intanto, ripeto, i nostri "industriali" guadagnano l'ira di dio con il made in china e da noi licenziano e delocalizzano.....

Non diciamo fesserie, chiunque importi da fuori dell' UE paga in dogana quello che è dovuto e stabilito dalle leggi doganali, che lo ricordo sono uguali in tutta Europa.

L'anomalia era rappresentata dal fatto che c'era distinzione solo tra "bici completa" e "componenti", senza che i telai, che è la parte più importante di una bicicletta, fossero previsti.

Se guardiamo fuori dal nostro minuscolo orticello, è chiaro chi ha protestato e perchè: non sono certo qualche decina di smanettoni che danno fastidio comperando dei telai che altrimenti non avrebbero comperato al quadruplo del prezzo.
 

sembola

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Miii, bella tegola anche per quelle ditte che non hanno protestato.....:spetteguless:
mi sa che dovranno rivedere i bilanci prospettati!

Dovranno forse rivedere i margini, questo sì. Cosa che chi vende un telaio a 1800-2000 euro probabilmente è in grado di fare, mentre per chi vende bici complete a 300 euro è un po' più complesso ;-)
 

bello fresco

Biker superioris
8/4/08
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questo l'ho trovato nelle FAQ sul sito dell'Agenzia delle Dogane:



"Quesito – Calcolo oneri doganali su merce da importare:
Desidererei conoscere come fare per calcolare l´importo degli oneri doganali per merci acquistate fuori dalla Unione Europea ed importate in Italia.
Risposta: La base imponibile per l'applicazione dei dazi ad valorem (la quasi generalità dei dazi) è costituita dal valore della transazione, cioè dal prezzo effettivamente pagato o da pagare per le merci (normalmente il prezzo riportato in fattura), comprensivo delle spese di trasporto e assicurazione (articoli 29 e seguenti del Regolamento CEE n. 2913/92 eart. 32 dello stesso Regolamento CEE).
Invece la base imponibile su cui va calcolata l'IVA all'importazione è costituita dal valore doganale sopra descritto, al quale vanno sommati gli eventuali dazi e le spese di inoltro fino al luogo di destinazione all'interno del territorio della Comunità (articolo 69 del DPR n. 633/72).
Si evidenzia, tuttavia, che è necessario stabilire con precisione la tipologia della merce, anche da un punto di vista merceologico, sia per l´applicazione dell´esatto trattamento daziario e fiscale, sia per accertare l´eventuale necessità di licenze o l´esistenza di limitazioni all'importazione.
Informazioni utili in proposito si possono acquisire consultando il sito web di questa Agenzia (www.agenziadogane.gov.it), alla pagina "La Tariffa Doganale (TARIC)".
Si fa presente, comunque, che la classifica definitiva della merce viene determinata direttamente dai funzionari doganali solo all'atto della presentazione della stessa in dogana."
 

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