"2^Enduro 3 Camini" Trieste 7 aprile 2013

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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Bisso

Biker forumensus
1/5/08
2.022
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Belluno
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Con queste condizioni sarà sicuramente una gara selettiva, ma la crescita del livello degli atleti e della manifestazione renderanno ancora tutto più avvincente.
sicuro, anche se mancano ancora 5 giorni e se non fa disastri di pioggia può ancora asciugare.
mi dispiace che in caso di bagnato sicuramente molti si scoraggeranno e ci saranno meno partecipanti, ma questa è storia di sempre...
l'alzarsi del livello è una buona cosa, ma da un altro punto di vista mi lascia titubante nel senso che molti di quelli che hanno corso l'anno scorso, non erano enduristi e l'aumento del dislivello e del livello dei biker attesi (validità per il nazionale sloveno) possa scoraggiare i meno preparati o quelli con mezzi meno adatti.
giustamente l'organizzazione deve puntare al prestigio, però non vorrei che piano piano si vada a perdere quell'atmosfera "pane e salame" che una volta faceva parte della DH (ora non più) e che pian piano sta svanendo anche nel superenduro.

detto questo venite numerosi, anche se piove che ci si diverte sempre, anzi, soprattutto se piove, sono queste le esperienze che restano impresse!
 

latinka

Biker popularis
18/4/08
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Belluno
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Per me sarà la prima enduro della mia vita e correre con la pioggia.....mi esalta.
Non riuscirò a provarla visto la distanza da casa e anche se con una preparazione approssimativa ci sarò.
Il salame lo porto io. :D
 

stippo 58

Biker serius
13/5/10
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trieste
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sicuro, anche se mancano ancora 5 giorni e se non fa disastri di pioggia può ancora asciugare.
mi dispiace che in caso di bagnato sicuramente molti si scoraggeranno e ci saranno meno partecipanti, ma questa è storia di sempre...
l'alzarsi del livello è una buona cosa, ma da un altro punto di vista mi lascia titubante nel senso che molti di quelli che hanno corso l'anno scorso, non erano enduristi e l'aumento del dislivello e del livello dei biker attesi (validità per il nazionale sloveno) possa scoraggiare i meno preparati o quelli con mezzi meno adatti.
giustamente l'organizzazione deve puntare al prestigio, però non vorrei che piano piano si vada a perdere quell'atmosfera "pane e salame" che una volta faceva parte della DH (ora non più) e che pian piano sta svanendo anche nel superenduro.

detto questo venite numerosi, anche se piove che ci si diverte sempre, anzi, soprattutto se piove, sono queste le esperienze che restano impresse!

Purtroppo le gare "pane e salame" non si possono più fare perchè quando ci sono di mezzo federazioni,assicurazioni,cronometri,atleti,ambulanze ed avvocati si innescano dei meccanismi che sono gli unici che possono tutelare gli organizzatori. Se organizzi una gara dove non c'è tutto questo, allora ti esponi a dei rischi e nessuno ti tutela. Se pensiamo che l'obiettivo è quello di far divertire gli altri sperando di non rimetterci troppi soldi oltre al tempo, allora devi valutare tutte le precauzioni possibili e ti assicuro che fare la gara della "luganiga" o un campionato ufficiale l'impegno è lo stesso. Comunque se uno vuole fare le gare è a tutti gli effetti un atleta in qualsiasi sport e disciplina. Nel DH ci si tessera, nell'XC anche, non vedo perchè nell'Enduro non lo si debba fare.
Noi di 360 MTB che siamo stati l'anno scorso tra i promotori del Nordest Trophy, quest'anno abbiamo optato per organizzare il nuovo circuito Triveneto proprio per questo. Standard qualitativi uniformi per tutte le gare e coperture assicurative uguali per tutti gli atleti, tutelano gli organizzatori.
Non credo che una spesa di pochi euro sia il motivo per cui uno non vuole tesserarsi, è una questione di mentalità forse, dove chi pratica l'enduro non si sente agonista, ma un freerider che ogni tanto vuole mettersi alla prova senza troppi vincoli con i compagni di uscite e con il cronometro; NON E' COSI'...l'Enduro oramai è una disciplina a tutti gli effetti in continua crescita a livello mondiale e le regole devono essere chiare ed uniformate sia per gli atleti che per gli organizzatori. Tutti vorremmo un sistema di gestione più snello rispetto a quello delle federazioni, ma è l'unico che garantisce qualità e uniformità. Superenduro, il precursore di tutto questo insegna...
 

Bisso

Biker forumensus
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Belluno
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Purtroppo le gare "pane e salame" non si possono più fare perchè quando ci sono di mezzo federazioni,assicurazioni,cronometri,atleti,ambulanze ed avvocati si innescano dei meccanismi che sono gli unici che possono tutelare gli organizzatori. Se organizzi una gara dove non c'è tutto questo, allora ti esponi a dei rischi e nessuno ti tutela. Se pensiamo che l'obiettivo è quello di far divertire gli altri sperando di non rimetterci troppi soldi oltre al tempo, allora devi valutare tutte le precauzioni possibili e ti assicuro che fare la gara della "luganiga" o un campionato ufficiale l'impegno è lo stesso. Comunque se uno vuole fare le gare è a tutti gli effetti un atleta in qualsiasi sport e disciplina. Nel DH ci si tessera, nell'XC anche, non vedo perchè nell'Enduro non lo si debba fare.
Noi di 360 MTB che siamo stati l'anno scorso tra i promotori del Nordest Trophy, quest'anno abbiamo optato per organizzare il nuovo circuito Triveneto proprio per questo. Standard qualitativi uniformi per tutte le gare e coperture assicurative uguali per tutti gli atleti, tutelano gli organizzatori.
Non credo che una spesa di pochi euro sia il motivo per cui uno non vuole tesserarsi, è una questione di mentalità forse, dove chi pratica l'enduro non si sente agonista, ma un freerider che ogni tanto vuole mettersi alla prova senza troppi vincoli con i compagni di uscite e con il cronometro; NON E' COSI'...l'Enduro oramai è una disciplina a tutti gli effetti in continua crescita a livello mondiale e le regole devono essere chiare ed uniformate sia per gli atleti che per gli organizzatori. Tutti vorremmo un sistema di gestione più snello rispetto a quello delle federazioni, ma è l'unico che garantisce qualità e uniformità. Superenduro, il precursore di tutto questo insegna...
Il discorso non fa una piega, ma quando dico che molti all'esordio si possono scoraggiare non mi riferisco particolarmente ai costi.
non sono 50 € di visita medica a mettere in ginocchio gente che mediamente spende 3000 € per una bici.

secondo me è proprio l'aumento del livello di difficoltà, dato soprattutto dalla durata e dal dislivello della gara che può scoraggiare gente che vorrebbe provare.
io ad esempio quando correvo in DH non avrei mai provato a fare una gara di enduro con 1000 m di dislivello, nonostante avessi già la tessera, è il numerone che spaventa, meglio 999 m :smile:
può essere scoraggiante, inoltre quella validità nazionale per il campionato sloveno, solo a parole può incutere timore.
è come nel superenduro, punta ala è una PRO come le altre, se si è allenati si può correre... con l'enduro series, punta ala resta sempre una PRO, ma fa un altro effetto sapere che c'è il team syndicate che ti passa sulla testa... questo però è un altro discorso...

dal mio punto di vista la 3 camini non cambia, cioè c'è una prova in più e questo mi farà arrivare alla fine bello cotto (per me i 1000 m sono il limite fisico, dopo inizia a pedalare l'orgoglio), e il fatto che sia nazionale sloveno non mi tocca particolarmente, immagino che i forti sloveni ci fossero già l'anno scorso, ma questo è il mio punto di vista...
presumo che molti meno esperti o meno allenati leggendo la validità nazionale e quel dislivello possano pensare sbagliando: "se va bene finisco penultimo sempre se non muoio prima".

vorrei che queste persone non si sentano scoraggiate e se leggono qui, che vengano a provare, le PS sono belle e non sono ad un livello tecnico tale da dover mettere ansia, anche col bagnato si riesce a girare senza rischiare di uccidersi e nei punti più ostici soprattutto in salita sono sicuro che scenderanno tutti a spingere (spingere non è da key).
nelle salite ci si tiene su il morale l'un l'altro e alla fine si arriva.

tra l'altro avete visto quanti sloveni iscritti??
nei trasferimenti dovrò andare in cerca di un italiano per un po' di supporto morale.
 
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Biker popularis
19/2/12
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Udine
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Domanda di logistica:
Ci sarà la possibilità di rifornirsi d'acqua lungo il percorso?
Temo che finirò la mia "piccola" riserva fra la PS3 e la 4 ...
 

matteoB87

Biker serius
4/10/12
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Gorizia
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per le risalite hai un tempo lungo di percorrenza, credo che ci stai dentro anche se te la fai tutta a piedi spingendo, tra la 3 e la 4 passi per la zona partenza/macchina e una fontanella c'è di sicuro. per essere una gara sul carso la 3 camini ha i sentieri veramente lisci e con poche pietre, pochi i passaggi ostichi, sono peggio le salitine delle ps
 

gammaray

Biker infernalis
7/7/04
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Trieste
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Domanda di logistica:
Ci sarà la possibilità di rifornirsi d'acqua lungo il percorso?
Temo che finirò la mia "piccola" riserva fra la PS3 e la 4 ...

sul tragitto x arrivare alla partenza della PS3 nel paese di S.Antonio in Bosco si passa davanti a una fontana (pero' c'e' scritto "non potabile") poi la PS4 parte davanti al ritrovo de i3 camini, di sicuro li' l'acqua non manchera'...e aancora nei pressi della partenza della PS5 c'e' un'altra fontana, proprio dove la strada fa una curva prima del supermercato, accanto alla trattoria Gelmo
 

panzer division

Biker meravigliosus
28/7/03
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Venezia Giulia.
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oggi ero a provare. ps 2 - 3 - 5

la 2 ha la prima parte quasi asciutta. dal drop chiuso in poi allagata.
la 3 si corre direttamente in un torrente. sembra di fare canyoning :-) acqua e fangazza. il torrente in fondo è bello gonfio, le pietraie sembrano piste saponate.
il tornantone a sinistra dopo il droppetto, e quello a destra più sotto prima della salita sembrano quei bei scivoli degli acqua-park eheheheh
il salto del tronco stranamente è quasi asciutto!
la 5 in alto e vivibile, anche se le frenate hanno creato bei solchi sulle contropendenze...io son rimasto in piedi, ma andavo piano piano.
poi da altezza ciclabile fino all'incrocio delle 3 prove c'è fango colloso, li si scivola sulle contropendenze che è un piacere. il finale sempre solito, acqua dovunque.

la passarella , ora con la rete, è molto sicura e stabile, un bel lavoro.
la salita successiva non sono mai riuscito a farla in sella.... arrivavo giù cotto e mi mancavano le gambe per spingere. la successiva discesetta per arrivare al guado e molto molto scivolosa, in particolare sui due gradini in pietra. il primo l'ho fatto.... il secondo... praticamente no... nel senso che son finito di lato :-) e cosi son passato a fianco dell'albero per non cadere.

credo di aver sbagliato qualcosa nella due:
dopo il salto dove l'anno scorso un mio amico si è sfaciato in prova (che si aggira) , bisogna andar giù quasi dritti facendo sinistra/destra , o bisogna prendere il sentiero che va tutto a destra?
 

matteoB87

Biker serius
4/10/12
163
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Gorizia
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nella ps2 prendi la variante del drop e quasi di fronte a te sulla destra c'è un sentiero che scende praticamente alla nuova passerella e prosegui dritto nei guadi come il vecchio percorso
 

panzer division

Biker meravigliosus
28/7/03
18.674
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Venezia Giulia.
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mmmmm

allora:
io invece di fare il drop (chiuso) lo aggiro lasciandolo a sinistra. arrivo su una specie di spiazzo.
li due possibilità: o subito tutto a destra (che non ho fatto)
o un sentierino con una gobba in ingresso che va giù sempre verso destra, e in poche centinaia di metri mi porta alla passarella (ho fatto questo).
l'imbocco di questo è proprio in linea con il drop chiuso, mentre il sentiero a destra che non ho preso, è molto più a destra rispetto alla linea di atterraggio del drop chiuso
 

Classifica mensile dislivello positivo