Punt Lagorai, nei contorni e nei dintorni

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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1maggio

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Allora quasi quasi cambiamo giro, il Calisio lo faremo quando ci sei e ci dirigiamo su nuovi percorsi, Monte Corona, tornantini dalla cima, Monte Rosa e rientro a Lavis da sentieri super tecnici...ore 13.45 partenza parcheggio Hotel Sartori's di fronte al campo santo di Lavis. :i-want-t:
Accidenti addirittura il monte rosa come uscita del dopo lavoro??
Punta Gnifetti o Dufour?? :smile: :smile: :smile:
 

Nomad 42

Biker paradisiacus
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Allora quasi quasi cambiamo giro, il Calisio lo faremo quando ci sei e ci dirigiamo su nuovi percorsi, Monte Corona, tornantini dalla cima, Monte Rosa e rientro a Lavis da sentieri super tecnici...ore 13.45 partenza parcheggio Hotel Sartori's di fronte al campo santo di Lavis. :i-want-t:
Dopo l'uscita infrasettimanale sul sengio ora su al regina margherita di giovedì... Ma a lavorare mai?...;-)
 

SID65

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Accidenti addirittura il monte rosa come uscita del dopo lavoro??
Punta Gnifetti o Dufour?? :smile: :smile: :smile:

Un po' come andare a trovare la zia a Pinerolo :smile: (scusate la citazione fantozziana)

Dopo l'uscita infrasettimanale sul cengio ora su al regina margherita di giovedì... Ma a lavorare mai?...;-)

:smile: :smile: :smile:

Giovedì 20 Novembre, [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION] è libero e ci organizziamo per un giretto pomeridiano della serie “toccata e fuga”.

Ormai le giornate sono brevi, il faretto notturno è un optional d'obbligo anche perchè partiamo da Lavis che sono già le 14 meno dieci.

L'intento è quello di salire sul Monte Corona già perlustrato alcune volte soprattutto da [MENTION=72512]Manny[/MENTION] che mi dà l'imbeccata giusta per salire col minor tempo possibile, ovvero attaccando la cima di “petto” per la sua massima pendenza che a sorpresa risulta ben pedalabile, a parte una decina di metri, con rampe a tratti su cemento e a tratti su sterrato dalle inclinazioni sostenute.

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E allora via, saliamo sul tracciato della recente due giorni dei Monti di Cembra lambendo in sequenza Maso Ingran e Maso Clinga, oltrepassando Maso Spon e Maso Toldin e arrivando in poco tempo a Passo Croce.

In direzione Ville di Giovo raggiungiamo velocemente Maso Roncador dove, seguendo la segnaletica bianco-rossa per il Monte Corona, ha inizio la dura salita per la cima.

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Alcuni strappi su cemento e altri su sterrato ci portano alla bella e distensiva conca del Laghet delle Buse dei Zenti

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alla piazzola panoramica dell'elisoccorso

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e al successivo belvedere con tavolo e panchine.

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Il più è fatto, in poco tempo si raggiunge il bivio (dx) per le ultime rampe che portano al punto panoramico di Monte Corona

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dal quale la vista si apre sulla Val di Cembra, sul Dosso di Costalta e la catena del Lagorai.

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Breve sosta, protezioni e giù per la prima parte tecnica della giornata, il sentiero che scende e che si prende tornando indietro dal belvedere per qualche decina di metri (sx).

I successivi 21 tornantini sono da godimento assoluto, anche se i primi nove sono davvero tosti e ripidi (Manny fu buon profeta) per non parlare del primo da fare assolutamente a piedi.

https://vimeo.com/112757327

Raggiunta la forestale e la successiva carrozzabile per Ville di Giovo ritorniamo su bitume a Passo Croce dove, seguendo inizialmente le indicazioni per il Ristorante Bel Bait, aggiriamo il Monte Rosa per intraprendere la difficile e tecnica discesa che ci catapulta velocemente sulla carrabile dei masi di Pressano.

La successiva e conclusiva discesa dei tralicci, in dirittura d'arrivo, è davvero impegnativa e con alcuni passaggi da trial difficilmente fattibili...ci proveremo la prossima volta, magari avendo maggior margine di tempo.

Non mi resta che dare i numeri del “girozzo”...3 ore di bike, 21 km e 940 m di dislivello per un pomeriggio davvero divertente all'insegna della tecnica e concluso addirittura senza l'ausilio del faretto notturno. o-o

[album]49720[/album]

http://tc.mtb-forum.it/traccia.php?id=207692
 

SID65

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Sabato mattina con [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION] explo zona Piani di Mezzolombardo e tornantini di Tor di Visione.
Domenica invece probabile giro da giornata intera molto particolare sul Garda partendo dal lago di Ledro...salita inedita con tratto a spinta da Fienili di San Martino a Bochet di Spinera, Malga Giu, Bocca Caset, Rifugio Garda, Cima Avez, Malga Pra di Lavino, Malga Spiazzo, Passo della Cocca, Malga Pra Pia, Malga di Fobia, Bocca di Fobia, Passo Nota e finale con il 421 o scendendo da Malga Bestana sempre in Val Casarino. :celopiùg:
 

SID65

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Sabato 06 Dicembre è la volta di un giro molto strano che già a tavolino sembrava un pò azzardato dovuto all'explo del traverso del sentiero che unisce la zona di Spormaggiore con la località Ai Piani di Mezzolombardo.

Prima di raccontarvi del giro ricordo che il tracciato del traverso è molto esposto e pericoloso con tratti provvisti di cordino metallico che non ammettono errori e quindi eventualmente da percorrere solo in compagnia e con la dovuta attenzione.

Partiamo dal ponte sul Noce fra Mezzolombardo e Mezzocorona con direzione Ponte della Rocchetta.

Saliamo ora in direzione di Spormaggiore prima sulla principale

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e di seguito sulla vecchia strada dove, nei pressi di un tornante, una flebile traccia non ciclabile ci guida sul traverso che da lì a poco si rivela alquanto selvaggio, ardito e pericolosamente esposto.

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Nonostante tutto, l'esplorazione di questo sentiero si rivela alquanto intrigante.

Dopo un bel tratto pedalabile ci troviamo di fronte al tratto più esposto del traverso dove i tratti con cordino metallico, seppur non molto lunghi, non ammettono errori e distrazioni.

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Superati i tratti attrezzati si scende su bella traccia fino a raggiungere la località Ai Piani di Mezzolombardo.

Ora su bitume saliamo fino all'inizio dell'abitato di Fai della Paganella.

Da Fontana Bianca, dopo una veloce sosta, inizia la nostra lunga discesa.

Ma ecco il protagonista di questo giro...il nuovo Bell casco (in tutti i sensi) di [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION] con mentoniera staccabile...è la sua prima uscita.

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Imbocchiamo il segnavia 602B che con tratti filanti e con altri tecnici ci fionda all'imbocco della Val del Rì che però non seguiamo (fatta qualche anno fa sempre con Marco scendendo dal Fausior).

Questa volta seguiamo il bel sentiero 602C che, dopo il belvedere sulla Piana Rotaliana

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ci riconduce con godibilissimi passaggi in località Ai Piani.

L'ultimo tratto di sentiero, scalinato, divertente e da prendere con le molle in caso di fondo bagnato, ci fa confluire sulla principale per Passo della Rocchetta.

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https://vimeo.com/114391311

Il rientro finale avviene sulla sponda destra del Torrente Noce.

Un grazie ai compagni di viaggio [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION] (Marco), [MENTION=175566]louis71[/MENTION] (Matteo) e Alex per aver condiviso questo giretto con molti punti interrogativi...ne è uscito un bel giro divertente e fuori dagli schemi tradizionali.

[album]50195[/album]
 

SID65

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Soffiata e via...giovedì pomeriggio mezza giornata di ferie...alla ricerca della probabile lunga prova della Terlago Enduro 2015.

La prova dovrebbe partire da località Prà Moro a circa 1250 m di quota...un bel pianoro con mirabile vista su tutta la Val dei Laghi e il Lago di Garda.

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Tracciato molto bello, ripido, velocissimo e soprattutto bello lungo con dislivello negativo di circa 500 m fino all'abitato di Monte Terlago.

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1maggio

Biker ultra
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Tordenaso
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Dopo un periodo di latitanza sono riuscito proprio oggi, vigilia di natale, ad inanellare un giretto piacevolissimo nelle poco più di due ore che avevo a disposizione..
bello bello per carità...ma inutile dire che un inverno degno di tal nome è atteso dal sottoscritto con ansia... ;-)

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...una pietra sopra...

ne approfitto per augurare a tutti...

BUONE FESTE!
:}}}:
 

mircofon

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18/3/11
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pergine valsugana
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Dopo un periodo di latitanza sono riuscito proprio oggi, vigilia di natale, ad inanellare un giretto piacevolissimo nelle poco più di due ore che avevo a disposizione..
bello bello per carità...ma inutile dire che un inverno degno di tal nome è atteso dal sottoscritto con ansia... ;-)


ne approfitto per augurare a tutti...

BUONE FESTE!
:}}}:


Auguri a tutti anche da parte mia!!


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SID65

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Sabato 20 Dicembre le previsioni danno una bellissima giornata invernale, Marco, [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION], durante la settimana mi preavvisa che quella sera è in zona Lago d'Idro per la partita di pallavolo della figlia.

Detto e pensato...non si può che attaccare il giro del Monte Breda e chiudere così la triade dei giri di [MENTION=1035]compagigi[/MENTION] iniziata col Monte Carone e seguita col tour di Campione del Garda.

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Avevo messo in cantiere questa uscita, dopo aver visto foto, report e filmato dei Bikers di Brescia (http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/6631)...un lungo crinale che, a ruote ferme :smile:, ossia dopo averlo percorso si è rivelato uno dei più bei tratti in quota mai fatti.

La partenza dalla località S.Antonio sulla sponda occidentale del Lago d'Idro non è delle più benauguranti, una fitta nebbia ci accompagna per tutto il tratto della litoranea.

Una volta giunti all'inizio dell'abitato di Anfo la nostra traccia prende a destra iniziando a salire sulla bella carozzabile asfaltata per il Rifugio Rosa di Baremone.

Man mano che saliamo la cappa nuvolosa si dissolve sempre più fino a che la vista si apre consegnandoci la giornata che attendevamo.

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La pendenza non è eccessiva ed è costante, la temperatura sale col salire :smile:...siamo in presenza di inversione termica.

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Al rifugio, chiuso in questa stagione, facciamo una sosta per pranzare...non ci crederete, siamo a 1400 metri di quota e il ciclocomputer segna 17°C...le magliette arrivano persino ad asciugarsi...incredibile e siamo a fine dicembre.

Ha ora inizio l'ascesa sterrata a Forte di Cima Ora, una fortificazione ormai in rovina, risalente alla prima guerra mondiale posta a 1539 m e luogo di notevole interesse paesaggistico e mèta di escursioni...dalla sua sommità, un tempo utilizzata per le piazzole dei cannoni, si può ammirare gran parte del Lago d'Idro, fino a Ponte Caffaro.

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Il seguito del giro è quanto di meglio un biker desideri, un lungo crinale su un esile sentiero che con una variegata alternanza fra salita e discesa ci regala panorami unici sui monti circostanti e sul lago che purtroppo non possiamo ammirare perchè coperto da una coltre nuvolosa uniforme che però non pregiudica la bellezza dei luoghi.

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Scattiamo foto a go go sul lungo crinale veramente unico e spettacolare.

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Qualche tratto a piedi e qualche tratto esposto dallo scenario meraviglioso ci consentono di poter gustare al meglio l'ambiente che stiamo attraversando.

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Con un ultimo tratto a spinta conquistiamo la cima del Monte Breda contrassegnata da una "povera" ma quanto mai significativa croce in legno.

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Inizia a questo punto un'interminabile discesa mai difficilissima se non in qualche passaggio singolo che ci riempie di gioia e soddisfazione

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...bella filante con la vista del lago posto più in basso sotto una morbida coperta di lino bianco.

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In vista di Ponte Caffaro la traccia inverte decisamente direzione proseguendo verso sud lungo la bellissima lingua di sentiero già percorso l'anno scorso in direzione opposta nell'altro favoloso giro del "Gran Tour dell'Eridio" by [MENTION=12823]orma[/MENTION] (http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/9596).

Il sentiero finale è veramente una goduria in tutti i sensi e quanto di meglio ci si possa aspettare come conclusione di giro.

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Sul lungo lago ci immergiamo nuovamente nel nebbione e nel grigiume generale ma soddisfatti di aver compiuto un giro veramente di alto livello in perfetto stile allmountain...28 km e 1350 m di D+.

[album]50500[/album]

https://vimeo.com/115447538
 

SID65

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Mondraker Dune R - Rose Soul Fire 2
Mercoledì 24 Dicembre, Vigilia di Natale, dopo aver lavorato la mattina siamo d'accordo con l'amico Marco, [MENTION=95929]VigBuck[/MENTION], di salire sulla Marzola per l'ultima volta quest'anno in bike.. [MENTION=8776]louis[/MENTION] e suo figlio Alex ci precedono di circa mezzora alla partenza...l'accordo è di trovarci più avanti.

Marzola ancora Marzola...è pur vero che la Marzola e la Vigolana sono le cime più care a Marco...lui vive lì in mezzo, è logico mi sono anche detto, ma non ce ne sono altre montagne...voglio cambiare giro...sarà lo stesso giro fatto e rifatto.

E invece no, Marco mi sorprende ancora una volta ed estrae dal suo cilindro un tratto nuovo...mi sembra impossibile...mah vedremo.

Abbiamo poco margine e allora saliamo decisi, quasi troppo per le mie gambe, e in poco tempo salendo dalla ripida forestale transitiamo al belvedere di Pont dei Maodi...Matteo e Alex sono più avanti.

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In poco più di un'ora oltrepassiamo Malga Nova, saliamo ancora e ci infiliamo decisi sul sempre panoramicissimo e singolare Senter dele Pegore.

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Inizia dagli Stoi del Chegul la parte più dura della salita...sono pressochè finito...da qui in poi pedalo ben poco...solo nei tratti piani e nei falso piani mi torna la voglia di salire in sella.

In ogni caso arriviamo al bivio per L'Omenet, Marco sale con bike in spalla per la Cima Nord della Marzola con l'intento di ricongiungersi al duo Matteo-Alex, io invece proseguo per la Sella della Marzola.


Buck sul crinale della Cima Nord della Marzola
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Dopo una ventina di minuti finalmente gruppo compatto per il nuovo tratto già esplorato da Marco recentemente...un selvaggio quanto esposto ma molto panoramico taglio sotto Cima Marzola Sud che ci fa guadagnare un piccolo promontorio appena sopra il Bivacco Bailoni (piazzola elisoccorso)...traverso molto bello, non completamente ciclabile, ma in giornate limpide dallo spettacolo assicurato.

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Ci spariamo diverse foto sul bellissimo tramonto...abbiamo ancora poca luce e allora giù...il difficile deve ancora venire.

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Troppo scontato direte scendere dalle zete, difatti sotto il Bivacco a Prà Grande, inversione di marcia sul sentiero 438 fatto due anni fa con i "denti molto alti".

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A dir la verità il sentiero è stato recentemente sistemato, il traverso è molto più ciclabile anche se molto esposto, attenzione...alcuni passaggi sono davvero difficili e pericolosi.

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Si giunge così a Prà Picol e con i faretti notturni accesi ha inizio la discesa super ripida che questa volta ci regala soddisfazioni una dietro l'altra...solo qualche singolo passaggio ci costringe col piede a terra...bene dopo questo tratto possiamo proprio dire che il tasso tecnico in discesa è aumentato e non poco...d'altronde in ogni giro che intraprendiamo inseriamo dei tratti molto ostici che ci aiutano a migliorare.

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E bravo Marco anche questa volta hai avuto ragione...davvero un peccato stare a casa.

Giornata terminata?...macchè è stata ancora lunga ed è proseguita con la passeggiata a piedi da Vigolo Vattaro fino al Rifugio Maranza dove era in programma la Messa della Vigilia di Natale e dove abbiamo consumato una deliziosa cenetta in piacevole compagnia.

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Paolo, gestore del locale, ha poi offerto pure un delizioso banchetto a base di thè, vin brulè, pandoro e panettone.

Rientro in compagnia dove la splendida serata si è conclusa con un brindisi e uno scambio d'auguri a bicchierate di cioccolata calda offerte cordialmente dal gruppo anziani di Vigolo Vattaro.

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Che dire ragazzi...un pomeriggio e una serata così intense che il tempo è trascorso via come un lampo...un doveroso grazie a Marco per aver saputo concatenare tanti momenti magici in una giornata speciale.

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[album]50535[/album]
 

1maggio

Biker ultra
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Tordenaso
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[MENTION=94795]SID65[/MENTION] sei una macchina!
bravo, anzi, bravissimi tutti... è sempre bello leggere i tuoi post e vedere le tue foto :up:
un solo rammarico.... non essere riuscito ad essere dei vostri!
a questo punto....direi...a rivederci il prossimo anno... ;-)
 

VigBuck

Biker novus
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vigolana
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Rose rot miller
Veramente una gran giornata! A dire il vero il 438 era l'unica discesa che mi mancava quest'anno dalla Marzola, ero titubante pensando di farla con i faretti ed invece è stata entusiasmante,:i-want-t: questo mi fa capire che anche di notte si riescono a fare dei percorsi belli tosti... ma è meglio non farci prenderci troppo la mano, certe cose è meglio farle alla luce del giorno:il-saggi:!:omertà:
Grazie della compagnia a tutti e Buon Anno!:prost:
 

1maggio

Biker ultra
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Veramente una gran giornata! A dire il vero il 438 era l'unica discesa che mi mancava quest'anno dalla Marzola, ero titubante pensando di farla con i faretti ed invece è stata entusiasmante,:i-want-t: questo mi fa capire che anche di notte si riescono a fare dei percorsi belli tosti... ma è meglio non farci prenderci troppo la mano, certe cose è meglio farle alla luce del giorno:il-saggi:!:omertà:
Grazie della compagnia a tutti e Buon Anno!:prost:
Ah ah grande Marco.... buon anno anche a te! :prost:
 

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