Parco Regionale Vena del Gesso: divieti in MTB!

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lucky69

Biker perfektus
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Quoto.... :celopiùg:
Non per dire ma.... tu non esci mai dal sentiero. Se parli che provi a scendere in maniera trialistica da alcune roccie, senza apportare un ben che minimo segno, io non direi affatto che esci dal sentiero.
Qui si parla di gente che per evitare di stare sulla traccia segnalata (per esempio ai bordi di un campo ove non c'è possibilità di contatto con chi lavora i campi), prende tracce o strade che magari confluiscono sul medesimo tracciato, ma che arrecano non pochi problemi aimodi operandi dei privati.

come non condividere la tua opinione, qui purtroppo si parla di mentalità non di biker , trekker o quant'altro che non hanno la sensibilità , o semplicemente non glie ne frega una cippa, di rispettare il lavoro altrui...e allora vedi biker che per non sporcare le gomme scendono o salgono da campi coltivati ...cambiano una camera d'aria e quella squarciata l'appendi ad un albero...così semplicemente per pigrizia.
capisco, a volte , anche l'atteggiamento dei contadini nei confronti dei biker

ben venga se qualcuno ''uscisse'' dal sentiero per fare varianti più belle o intriganti ( in zone non coltivate e senza arrecare danni...), pero' accade spesso il contrario, spesso si vede gente uscire dal sentiero perchè non in grado di fare una o piu' curve/passaggi...andando a rovinare anche il lavoro di chi i sentieri li cura..
 
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ZioTeddy

Biker grossissimus
29/8/08
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Fugnò
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come non condividere la tua opinione, qui purtroppo si parla di mentalità non di biker , trekker o quant'altro che non hanno la sensibilità , o semplicemente non glie ne frega una cippa, di rispettare il lavoro altrui...e allora vedi biker che per non sporcare le gomme scendono o salgono da campi coltivati ...cambiano una camera d'aria e quella squarciata l'appendi ad un albero...così semplicemente per pigrizia.
capisco, a volte , anche l'atteggiamento dei contadini nei confronti dei biker

ben venga se qualcuno ''uscisse'' dal sentiero per fare varianti più belle o intriganti ( in zone non coltivate e senza arrecare danni...), pero' accade spesso il contrario, spesso si vede gente uscire dal sentiero perchè non in grado di fare una o piu' curve/passaggi...andando a rovinare anche il lavoro di chi i sentieri li cura..
Condivido in tutto!
 

Rosschi

Biker serius
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Imola
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Ciao,

Penso che in zona stia montando una polemica specifica, due si sono lamentati e ora lo fanno tutti e tutti hanno problemi, è vero che è molto battuta, ma se investi, pubblicizzi, ricevi soldi pubblici, lo fai per far conoscere e fruire la risorsa ai cittadini, se così fai qualche controindicazione c'è, se due su cento sono maleducati, si tende a generalizzare sulla massa.
Chiudere ad una categoria è troppo facile, metti dei guardiaparco il sabato e tabella con cartelli educativi piuttosto.

Io frequento la Vena Imolese, non vedo particolare sporcizia, devastazione o sovrafollamento, così come non l'ho vista al Carnè ( sporcizia), maleducato può essere anche una persona a piedi e a cavallo.
Spesso per uno che sporca, c'e ne uno che raccoglie, con questo criterio potrebbero chiudere anche tutti i sentieri a Castel del Rio e Palazzuolo, raramente i Biker cercano una zona abitata, o coltivata, si va per boschi o sentieri in roccia, io non ho praticamente mai trovato un proprietario incazzato, anzi quasi sempre cordiali con cui si fa due chiacchere.

Apprezzo la tua lotta perchè sono i sentieri di casa tua, ma ce ne faremo una ragione.

P.S. forse i proprietari dei fondi non realizzano che con il parco i terreni si siano valorizzati, c è un costo , no.

P.S. 2 ; La cosa che più mi infastidisce sono le bandelle dei raduni in plastica, lasciate sui percorsi, andrebbe fatta una pulizia più accurata dopo un raduno.
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
29/8/08
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Fugnò
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Ciao,

Penso che in zona stia montando una polemica specifica, due si sono lamentati e ora lo fanno tutti e tutti hanno problemi, è vero che è molto battuta, ma se investi, pubblicizzi, ricevi soldi pubblici, lo fai per far conoscere e fruire la risorsa ai cittadini, se così fai qualche controindicazione c'è, se due su cento sono maleducati, si tende a generalizzare sulla massa.
Chiudere ad una categoria è troppo facile, metti dei guardiaparco il sabato e tabella con cartelli educativi piuttosto.

Io frequento la Vena Imolese, non vedo particolare sporcizia, devastazione o sovrafollamento, così come non l'ho vista al Carnè ( sporcizia), maleducato può essere anche una persona a piedi e a cavallo.
Spesso per uno che sporca, c'e ne uno che raccoglie, con questo criterio potrebbero chiudere anche tutti i sentieri a Castel del Rio e Palazzuolo, raramente i Biker cercano una zona abitata, o coltivata, si va per boschi o sentieri in roccia, io non ho praticamente mai trovato un proprietario incazzato, anzi quasi sempre cordiali con cui si fa due chiacchere.

Apprezzo la tua lotta perchè sono i sentieri di casa tua, ma ce ne faremo una ragione.

P.S. forse i proprietari dei fondi non realizzano che con il parco i terreni si siano valorizzati, c è un costo , no.

P.S. 2 ; La cosa che più mi infastidisce sono le bandelle dei raduni in plastica, lasciate sui percorsi, andrebbe fatta una pulizia più accurata dopo un raduno.
Neanch'io ho mai avuto problemi a riguardo ma, come ho già parlato con altri privati che hanno in proprietà parti del sentiero, hanno avuto e non poche volte certe problematiche. Logico che prima di tutto, bisogna eliminare questi comportamenti. Se poi non se ne manifestano più, allora è facile una riapertura dei privati verso taluni movimenti.
Gente che gira credendosi in zone "non abitate" ce ne sono tante, ma tante persone non capiscano che al di là di ciò, non possono comportarsi come in una gara di granfondo o come a casa loro.
Sono giustificabili da parte dei privati? Sì. Pur credendo che si possono trovare numerose soluzioni a riguardo.
Sono giustificabili da parte del parco? No. Perchè i divieti apposti all'interno della parte demaniale riguardano delle problematiche che non sono reali nei fatti (ripeto.... quanti incidenti tra bikers e pedoni?) o che magari sono amplificate più del dovuto per il semplice fatto che alcuni bikers com'è normale che sia hanno velocità di crociera (anche di un solo km/h) maggiori di quelle dei pedoni. Inoltre si parla di questioni legate alla sicurezza, quando uno strapiombo, è strapiombo anche per un trekker! Pericolosità e difficoltà sono due cose ben distinte! Inoltre ricordo che il PArco deve tenere una linea fedele per quel che riguarda lo sviluppo e la miglioria dei tratti da loro in gestione per una fruizione migliore per tutte quelle attività ricreative eco-compatibili.

I proprietari terrieri inoltre hanno un sacco di vincoli con il Parco e pochi benefici (sopratutto gli imprenditori agricoli). Vedersi persone in mezzo a vigneti o pescheti che lasciano tutti gli strascichi fin qui denunciati, credo che sia l'ennesima goccia che fa traboccare il vaso.

Anche a me fanno incazzare chi lascia bandelle e quant'altro. Ne ho già discusso 2 giorni fa all'interno della direzione UISP per chi fa gare o raduni in zona.
 

Ispettore Zenigata

Biker forumensus
2/8/07
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paese dei balocchi
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C'è da dire che vedendoli non ho fatto altro che dire a me stesso "guarda quegli imbecilli", non mi è venuto in mente di rimproverarli.

E allora ci vai a litigare :rosik:, se uno è scemo non riconosce l'errore, e la cosa peggiore è che non sono tutti ragazzini, ma anche persone over 40 o 50.
 

Pulcebike

Biker tremendus
5/10/12
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bologna
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Bike
Colnago
" ".......Neanch'io ho mai avuto problemi a riguardo ma, come ho già parlato con altri privati che hanno in proprietà parti del sentiero, hanno avuto e non poche volte certe problematiche. Logico che prima di tutto, bisogna eliminare questi comportamenti. Se poi non se ne manifestano più, allora è facile una riapertura.....ecc. ...." "

Ma, scusatemi tanto se mi permetto ragazzi: qualcuno tra di voi, ha visto realmente, o peggio ha assisto a questi danneggiamenti, ma di persona, visti , verificati e non solo per averli sentiti raccontare dai proprietari dei fondi attraversati da questi Sentieri? E nemmeno per averli eventualmente visti una volta sola, intendo. Ma...per far chiudere il passaggio del sentiero deve essere proprio un bel problema, ripetuto, tale che... perchè un episodio ogni morte di papa... non giustificherebbe. O no?

Sotto i portici a Bologna succede un po' di tutto (ma non solo a Bologna, solo che qui sappiamo, ce ne son tanti di essi) ed essi portici, sono proprietà private (delle case soprastanti) con diritto di passaggio pubblico (il termine giuridico esatto può indicarlo Sembola magari), diritto di passaggio insomma. Ci capiamo benissimo. Ma il proprietario della casa NON PUO' impedire comunque questo uso pubblico del portico. Checchè succeda nel portico.

Il potere transitare o meno da questi sentieri che attraversano proprietà private, dipendono dalla legislazione che si crea, o meglio, che si VUOLE creare. Che essa sia poi Legislazione Regionale, Statale ecc. ma che cosa cambia? La legge esprime una volontà dei cittadini ( ...certo, discorso lungo, scivoloso, capisco...!)

I cattivi comportamenti dei cittadini (bikers...?) sono un'altra storia ragazzi. In presenza di un certo quadro normativo se alcuni sotto i portici delle nostre città fanno di notte la c***a o si sparano, il proprietario della casa, del palazzo, non impedisce il passaggio sotto il portico. NON PUO'. Non c'entra la inciviltà di chi usufruisce di quel diritto. NON PUO', NON HA DIRITTO DI FARLO.
Il problema è il valutare come si "pesa" l'importanza di creare un turismo sentieristico nei nostri territori.
Certo si può benissimo dire ci interessa di più difendere quello dei proprietari dei fondi, terreni ecc.. Come valore, interesse ecc.. Liberissimi di fare questa scelta i nostri politici, la maggioranza dei cittadini italiani. Ma ci mancherebbe!! Non so se riesco a spiegarmi Sembola. Io ho fatto tracking in Nepal, sull'Anapurna 25 anni fa' una cosa lunga, e c'era già parecchio popolo europeo.... ma oggi, mi dicono, DATO CHE L'HANNO FAVORITO TALE TURISMO, è un'autostrada di di trekkeristi (coi benefici e danni comprensibili...). Ma, ragazzi, si crea in tutti man mano anche una mentalità di rispetto però per l'ambiente.
 

Ispettore Zenigata

Biker forumensus
2/8/07
2.160
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paese dei balocchi
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Personalmente ho assistito a scene allucinanti...
bikers che nel periodo "giusto" si attaccano agli alberi di frutta per assaggiare, tanto ce ne sono tante...
Camere d'aria gettate per terra....
Varianti creative fatte su campi di erba medica...

Se questo terreno fosse mio, la cosa mi seccherebbe alquanto, perciò farei mettere "per quanto vale" un divieto, purtroppo ci sono anche quelli che ricorrono ad altri metodi
 

MinX

Biker urlandum
14/8/09
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Bagnacavallo
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" ".......Neanch'io ho mai avuto problemi a riguardo ma, come ho già parlato con altri privati che hanno in proprietà parti del sentiero, hanno avuto e non poche volte certe problematiche. Logico che prima di tutto, bisogna eliminare questi comportamenti. Se poi non se ne manifestano più, allora è facile una riapertura.....ecc. ...." "

Ma, scusatemi tanto se mi permetto ragazzi: qualcuno tra di voi, ha visto realmente, o peggio ha assisto a questi danneggiamenti, ma di persona, visti , verificati e non solo per averli sentiti raccontare dai proprietari dei fondi attraversati da questi Sentieri? E nemmeno per averli eventualmente visti una volta sola, intendo. Ma...per far chiudere il passaggio del sentiero deve essere proprio un bel problema, ripetuto, tale che... perchè un episodio ogni morte di papa... non giustificherebbe. O no?

Sotto i portici a Bologna succede un po' di tutto (ma non solo a Bologna, solo che qui sappiamo, ce ne son tanti di essi) ed essi portici, sono proprietà private (delle case soprastanti) con diritto di passaggio pubblico (il termine giuridico esatto può indicarlo Sembola magari), diritto di passaggio insomma. Ci capiamo benissimo. Ma il proprietario della casa NON PUO' impedire comunque questo uso pubblico del portico. Checchè succeda nel portico.

Il potere transitare o meno da questi sentieri che attraversano proprietà private, dipendono dalla legislazione che si crea, o meglio, che si VUOLE creare. Che essa sia poi Legislazione Regionale, Statale ecc. ma che cosa cambia? La legge esprime una volontà dei cittadini ( ...certo, discorso lungo, scivoloso, capisco...!)

I cattivi comportamenti dei cittadini (bikers...?) sono un'altra storia ragazzi. In presenza di un certo quadro normativo se alcuni sotto i portici delle nostre città fanno di notte la c***a o si sparano, il proprietario della casa, del palazzo, non impedisce il passaggio sotto il portico. NON PUO'. Non c'entra la inciviltà di chi usufruisce di quel diritto. NON PUO', NON HA DIRITTO DI FARLO.
Il problema è il valutare come si "pesa" l'importanza di creare un turismo sentieristico nei nostri territori.
Certo si può benissimo dire ci interessa di più difendere quello dei proprietari dei fondi, terreni ecc.. Come valore, interesse ecc.. Liberissimi di fare questa scelta i nostri politici, la maggioranza dei cittadini italiani. Ma ci mancherebbe!! Non so se riesco a spiegarmi Sembola. Io ho fatto tracking in Nepal, sull'Anapurna 25 anni fa' una cosa lunga, e c'era già parecchio popolo europeo.... ma oggi, mi dicono, DATO CHE L'HANNO FAVORITO TALE TURISMO, è un'autostrada di di trekkeristi (coi benefici e danni comprensibili...). Ma, ragazzi, si crea in tutti man mano anche una mentalità di rispetto però per l'ambiente.

Si li ho visti di persona come scritto nel mio post sopra.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Ma, scusatemi tanto se mi permetto ragazzi: qualcuno tra di voi, ha visto realmente, o peggio ha assisto a questi danneggiamenti, ma di persona, visti , verificati e non solo per averli sentiti raccontare dai proprietari dei fondi attraversati da questi Sentieri? E nemmeno per averli eventualmente visti una volta sola, intendo. Ma...per far chiudere il passaggio del sentiero deve essere proprio un bel problema, ripetuto, tale che... perchè un episodio ogni morte di papa... non giustificherebbe. O no?
Qualche anno fa accadde qualcosa di simile intorno a Firenze, il proprietario di una grossa tenuta, solcata da alcune strade e da sentieri CAI chiuse alcune strade (legittimamente) e concordò col CAI la chiusura di alcuni di questi sentieri. Qua sul Forum, nella sezione toscana, fu preso a male parole (fu apostrofato anche come "pidocchio rivestito"...) al che mi contattò telefonicamente in quanto moderatore per esprimere il suo punto di vista. L'elenco delle situazioni critiche era lunghissimo: tubi per l'irrigazione degli olivi tagliati, finestre dei poderi semiabbandonati prese a sassate, vacche più volte infastidite e spaventate, schiamazzi a tutte le ore, perfino pannolini infilati dentro i cespugli...
Questo per dire che certe lamentele possono avere un fondamento e non tutti i proprietari che si lamentano sono dei "pidocchi rivestiti". Ma come ha scritto anche ZioTeddy, non è compito di un Parco tutelare la proprietà di privati prendendo a scusa ipotetici pericoli, anche perchè come già puntualizzato i pericoli rimangono indipendentemente dal modo di accesso.



Il potere transitare o meno da questi sentieri che attraversano proprietà private, dipendono dalla legislazione che si crea, o meglio, che si VUOLE creare. Che essa sia poi Legislazione Regionale, Statale ecc. ma che cosa cambia? La legge esprime una volontà dei cittadini ( ...certo, discorso lungo, scivoloso, capisco...!)
In Toscana una legge che istituisce il diritto di passo sui sentieri "ufficiali" è stata promulgata, non vedo cosa impedisca ad altre regioni di farlo. Sempre, ovviamente, che sia vista come una necessità/priorità. Non è detto che siccome una cosa interessa a me o te sia per forza di cose utile e necessaria alla collettività. Io penso che sia una norma utile e positiva per potenziare il turismo specie in zone marginali, ma è una mia opinione.


I cattivi comportamenti dei cittadini (bikers...?) sono un'altra storia ragazzi. In presenza di un certo quadro normativo se alcuni sotto i portici delle nostre città fanno di notte la c***a o si sparano, il proprietario della casa, del palazzo, non impedisce il passaggio sotto il portico. NON PUO'. Non c'entra la inciviltà di chi usufruisce di quel diritto. NON PUO', NON HA DIRITTO DI FARLO.
La situazione dei sentieri e della campagna in generale è completamente differente da quella della città, dove le strade sono quasi esclusivamente di proprietà pubblica (o in rari casi si proprietà privata ma di uso pubblico).
 

Rosschi

Biker serius
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Stiamo sviando però, chiudere un sentiero, per qualsiasi motivo è un conto, chiudere solo alcuni sentieri solo per le Mtb è un'altro, un tratto chiuso in discesa ma non in salita?

In merito alla pericolosità, ce nè di peggio, e sarebbe un'altro discorso.

Andrebbe approfondita la questione dei " Tutor" , che è tutta da ridere, lo devo chiamare per quei due Km, e poi....dove lo chiamo, c'è un elenco, e devo girare quando Lui è libero, trattiamo un prezzo al telefono o c'è una tariffa specifica, e con lui il passaggio è meno pericoloso, sarà impossibile gestire e sembra una presa in giro.....mà.
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
29/8/08
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Ma, scusatemi tanto se mi permetto ragazzi: qualcuno tra di voi, ha visto realmente, o peggio ha assisto a questi danneggiamenti, ma di persona, visti , verificati e non solo per averli sentiti raccontare dai proprietari dei fondi attraversati da questi Sentieri? E nemmeno per averli eventualmente visti una volta sola, intendo. Ma...per far chiudere il passaggio del sentiero deve essere proprio un bel problema, ripetuto, tale che... perchè un episodio ogni morte di papa... non giustificherebbe. O no?
Ti stai arrampiacando sugli specchi....
Se ho assistito a dei danni? Sì. E con un paio di persone ho avuto da ridire anche forte.
Ti dico anche questo: un proprietario ha fatto denuncia verso due bikers che si erano messi a farsi i cazzi loro sotto un portico di casa, sbragati sulle sedie di questo proprietario. Si sono mangiati la frutta dal tavolo e si sono cavati nel momento in cui il proprietario se ne è accorto e ha cominciato ad inveire. Questo testimoniato anche da un paio di suoi amici (che conosco anch'io) che erano con lui. Bella immagine che hanno dato....
Fare fuori della frutta, attaccare camere d'aria in giro, lasciare in terra gli integratori, uscire dai sentieri per cercare linee più facili o più hard o peggio, chi se ne accorge e manco li cazzia o chi non raccoglie il merdaio che hanno lasciato in giro solo per il fatto che "scoccia fermarsi".
Su FB, sulla pagina che è stata creata a proposito (Impediamo il divieto di accesso alle MTB nel Parco della Vena del Gesso), si legge di ogni: gente che ha voglia di collaborare, ma anche tanta gente che dice:

  • io me ne fotto xchè tanto giro lo stesso
  • che mi fermino poi gli faccio vedere io
  • che allora gli girino i quad e i motori
  • sono dei figli di p......
  • cazzo vogliono sti contadini
Questi sono solo 5 esempi di persone, di cui ho eliminato i post su FB, che secondo te con che tipo di approccio affrontano i sentieri? Con un occhio di riguardo verso gli altri?
Come ho detto ho la fortuna che sotto i miei occhi, direttamente non ho mai visto cazzate in MTB che vadano a ledere persone o cose, a parte qualche stupidaggine isolata in cui anch'io sono responsabile.:rosik:
 

sembola

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Stiamo sviando però, chiudere un sentiero, per qualsiasi motivo è un conto, chiudere solo alcuni sentieri solo per le Mtb è un'altro...

In linea di teoria potrebbe essere sensato. Metti di avere un tratto dove girano tanti escursionisti, o dove il fondo è particolarmente umido e facilmente erodibile: dei divieti "mirati" potrebbero essere razionali. Ma giustificarli con la "pericolosità" è molto ma molto discutibile, oltre che probabilmente illegittimo.
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
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Arrivo ora dalla sede CAI di Faenza dopo un incontro sia con il presidente di sezione che impersonificava il gruppo dei trekker CAI che con L.B. che impersonificava il gruppo MTB del CAI di Faenza.
Il CAI di Faenza, Lugo e Imola sono d'accordo con quanto approvato dal Parco, in virtù del fatto che gli accessi alla sentieristica sarebbero stati di gran lunga più restrittivi di quelli che sono attualmente e che sarebbero andati a colpire chiunque indistintamente (e di conseguenza anche i trekker....).
Invece il gruppo MTB del CAI di Faenza è contrario a questi divieti.
I cartelli di "Divieto di accesso alle bicilette" saranno posizionati dal CAI.
 

sembola

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Il CAI di Faenza, Lugo e Imola sono d'accordo con quanto approvato dal Parco, in virtù del fatto che gli accessi alla sentieristica sarebbero stati di gran lunga più restrittivi di quelli che sono attualmente e che sarebbero andati a colpire chiunque indistintamente (e di conseguenza anche i trekker....).
E visto che colpiscono altri, chi se ne frega. A volte mi vien voglia di stracciare la tessera.

I cartelli di "Divieto di accesso alle bicilette" saranno posizionati dal CAI.
CVD.
 

ZioTeddy

Biker grossissimus
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E visto che colpiscono altri, chi se ne frega. A volte mi vien voglia di stracciare la tessera.


CVD.
Anche qui, causa poche sezioni e poche persone che la vedono in una maniera un tantino ad persona, credo che non vada fatta di tutt'erba un fascio.
Ciò nonostante sono in forte disaccordo con la loro posizione., a parte come detto il settore MTB del CAI che è contraria ai divieti.
 

sembola

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Anche qui, causa poche sezioni e poche persone che la vedono in una maniera un tantino ad persona, credo che non vada fatta di tutt'erba un fascio.
Ciò nonostante sono in forte disaccordo con la loro posizione., a parte come detto il settore MTB del CAI che è contraria ai divieti.

Capisco benissimo che con l'organizzazione che ha il CAI (volontaria e territoriale) è inevitabile che l'applicazione delle politiche centrali sia a macchia di leopardo e legata alla presenza sul territorio di qualcuno che "si applica".

Resta il fatto che certe prese di posizione siano sconcertanti.
Ma visto che la percentuale di imbecilli e maleducati è la stessa indipendemente dalla disciplina praticata, voglio proprio vedere quando la frutta continuerà a sparire dagli alberi e i proprietari chiuderanno anche agli escursionisti come la prenderanno bene i puristi del CAI.
 

passatore73

Biker tremendus
Provo una grande amarezza. Pur abitando a pochi chilometri dal Parco della Vena del Gesso, fino a quando non mi appassionai alla mtb (pochi anni fa), mai avevo visto la bellezza di quelle colline. Si, ero stato qualche volta a fare delle "merende" al rifugio, però non è certo questo il modo per apprezzare e godere questo posto magnifico.


...
Resta il fatto che certe prese di posizione siano sconcertanti.
Ma visto che la percentuale di imbecilli e maleducati è la stessa indipendentemente dalla disciplina praticata, voglio proprio vedere quando la frutta continuerà a sparire dagli alberi e i proprietari chiuderanno anche agli escursionisti come la prenderanno bene i puristi del CAI.

Perfetto. Infatti credo che nei sentieri del Parco Carnè il rapporto tra bikers e trekker sia almeno 50:1. Chiunque non sia in malafede, non può affermare che il rubare la frutta dagli alberi sia prerogativa dei soli bikers... Se il problema era limitare il numero degli accessi, questa sarà sicuramente la soluzione definitiva :-( I sentieri saranno chiusi nella sostanza (cioè a chi effettivamente ne usufruiva) ma ancora aperti formalmente (qui bisognerebbe chiedersi a chi giova questo, all'ente gestore del parco?!?!? al cai?!?!? o le mie sono solo speculazioni?!?!) in quanto i sentieri del Parco saranno preservati ai camminatori (che poi in realtà quasi non ci sono).
Vorrei sapere quanti sono gli escursionisti che in trekking percorrono i sentieri del parco???? Eliminando le mtb, rimarranno così solo quelli che vanno sul prato la domenica a fare il picnic, e qualcuno che andrà a mangiare al ristorante del rifugio rispondendo a qualche iniziativa (commerciale?!?!) dello stesso. Direi comunque che questa è un'ottima politica per valorizzare il territorio e non far morire le colline. Bravi!!!
 

Ispettore Zenigata

Biker forumensus
2/8/07
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paese dei balocchi
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Arrivo ora dalla sede CAI di Faenza dopo un incontro sia con il presidente di sezione che impersonificava il gruppo dei trekker CAI che con L.B. che impersonificava il gruppo MTB del CAI di Faenza.
Il CAI di Faenza, Lugo e Imola sono d'accordo con quanto approvato dal Parco, in virtù del fatto che gli accessi alla sentieristica sarebbero stati di gran lunga più restrittivi di quelli che sono attualmente e che sarebbero andati a colpire chiunque indistintamente (e di conseguenza anche i trekker....).
Invece il gruppo MTB del CAI di Faenza è contrario a questi divieti.
I cartelli di "Divieto di accesso alle bicilette" saranno posizionati dal CAI.

Decisione scontata ma discutibile....
scontata perchè una parte rilevante del CAI vede la pratica della MTB come fumo negli occhi
Discutibile perchè i maleducati (cioè quelli che hanno causato questi divieti) se ne fregheranno bellamente del divieto con l'evidente risultato che ci sarà una riduzione del traffico, tuttavia i problemi rimarranno.

Lodevole l'iniziativa di posizionare i cartelli, ma......... chi li farà rispettare?
 

capataz

Biker superioris
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Parma
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Capisco benissimo che con l'organizzazione che ha il CAI (volontaria e territoriale) è inevitabile che l'applicazione delle politiche centrali sia a macchia di leopardo e legata alla presenza sul territorio di qualcuno che "si applica".

Resta il fatto che certe prese di posizione siano sconcertanti.
Ma visto che la percentuale di imbecilli e maleducati è la stessa indipendemente dalla disciplina praticata, voglio proprio vedere quando la frutta continuerà a sparire dagli alberi e i proprietari chiuderanno anche agli escursionisti come la prenderanno bene i puristi del CAI.

Vero. Guarda caso Imola Faenza e Lugo (le sezioni che curano la sentieristica della zona) non hanno un gruppo MTB. La persona citata da Teddy (Laura) è praticamente l'unica che prova a far qualcosina a Faenza. Comunque da qualche mese esiste un gruppo regionale che, rincorrendo questi pasticci, si sta prendendo a cuore la questione. Con che risultati ? Non lo so, sarebbe sufficiente per ora essere consultati dagli altri organi CAI quando succedono queste cose....e non venirlo a sapere 6 mesi dopo quando c'è da metter giù i cartelli. Stefano comunque ha tutto il nostro appoggio e per quel che possiamo anche aiuto materiale.
 

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