Le vipere - informazioni che sarebbe meglio sapere

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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rovermtb

Moderatur Beatus
Mentre giravo oggi da solo, mi sono venute in mente le volte che ho incrociato una vipera (diciamo 1-2 volte all'anno) e che era il caso di ripassare alcune nozioni fondamentali. Visto che ho fatto la ricerca, è bene metterla a disposizione di tutti!

Prendeteli come spunti di riflessione, non sono un medico e non ho quindi le competenze per poter dire se i trattamenti indicati siano corretti.


* * * * *

800px-Bitis_arietans.jpg


La vipera è una genere di serpenti velenosi, appartenenti alla famiglia dei Viperidae.
I loro occhi hanno pupille verticali, simili a quelle dei gatti. Questo carattere, per le specie italiane, contribuisce a distinguerle dagli altri serpenti presenti negli stessi habitat, come le innocue bisce, che hanno pupilla rotonda. Altri caratteri che tipicamente permettono di distinguere una vipera da un colubride non velenoso italiano sono la testa triangolare e la coda che si restringe in modo brusco, mentre gli altri ofidi presentano testa ovale e coda che si restringe gradualmente.


La lunghezza è di norma intorno ai 60/80 cm.
Le vipere si nutrono di piccoli animali vivi che immobilizzano e uccidono con il potente veleno di cui sono dotate. Il veleno viene iniettato tramite due acuminati denti scanalati; infatti, quando la vipera morde, si ha la fuoriuscita del veleno che, percorrendo le scanalature dei denti, penetra nei tessuti della vittima.


Il veleno della vipera è pericoloso anche per l’uomo ed in casi molto rari anche mortale. Molto dipende dalla quantità che viene iniettata (ad es. se la vipera ha morso poco prima un topo, la sua ghiandola velenifera sarà quasi vuota, oppure se è molto piccola, la quantità di veleno contenuta nella ghiandola sarà ridotta), dalla zona del morso (molto pericolosi i morsi nella zona del collo e della testa), dalle condizioni fisiche dell’interessato e SOPRATTUTTO DALLA TEMPESTIVITÀ DELL’INTERVENTO SANITARIO.


Zone di diffusione

Zonevipere.jpg


In Sardegna non sono presenti vipere.


Ambiente
Le vipere, come tutti i rettili, amano il calore diretto dei raggi solari e le superfici che lo trattengono e lo rilasciano gradualmente, nonché i luoghi dove è facile nascondersi. Posti quindi particolarmente adatti alla presenza delle vipere sono:

- le pietraie esposte a solatio
- i muri a secco
- le fascine di legna
- i tronchi d’albero tagliati e accatastati
- le vecchie case abbandonate
- i pagliai
- le rive dei corsi d’acqua e degli stagni
Frequentano normalmente gli ambienti boscosi non folti, le praterie, i campi, gli orti abbandonati e tutti gli ambienti tranquilli e ricchi di cibo, dal livello del mare fino a oltre i 1.500 metri, quasi sempre sulla terra e solo occasionalmente su alberi o cespugli molto folti.

Abitudini
Le vipere sono animali pigri e si spostano solo per mangiare
La loro attività si svolge nei mesi di aprile-maggio fino a ottobre-novembre, con una punta nei mesi più caldi. Sono animali rustici e sostano preferibilmente in luoghi tranquilli e caldi; rifuggono la presenza dell’uomo
Le vipere mordono l’uomo solo per difesa (quando si sentono minacciate dalla vicinanza dell’uomo). Quando possibile preferiscono scappare.

Precauzioni
Evitare il morso di vipera è abbastanza semplice se si seguono delle regole fondamentali, che elencheremo sinteticamente:

  1. Preferire i sentieri e i luoghi frequentati in quanto la vipera,timidissima, li evita spaventata dalla presenza dell'uomo.
  2. Indossare calzature adatte, possibilmente alte, calzoni di stoffa robusta non aderenti e calzettoni spessi che attutiscono il morso,ricordando che il veleno può essere iniettato soltanto alla profondità massima di 3-4 mm. (vedi oltre).
  3. Farsi sentire dalle vipere che sono quasi sorde ma percepiscono le vibrazioni del terreno. Battere quindi il suolo con un bastone man mano che si procede o camminare pesantemente battendo i piedi.
  4. Fare attenzione ai posti freschi quando fa caldo e ai posti tiepidi quando fa fresco (ad es. una vegetazione fitta con il solleone; dei massi o una pietraia quando il cielo è coperto). È sbagliato pensare alle vipere acciambellate su un sasso sotto il sole rovente: data la loro struttura si ustionerebbero immediatamente.
  5. Attenzione a dove ci si siede o ci si distende: si corre il rischio di venir morsi in punti delicati. Un morso al collo può provocare la morte per soffocamento a causa del gonfiore che si viene a formare.
  6. Nel periodo estivo fare attenzione nei boschi anche ai rami degli alberi;
  7. Se si posano indumenti per terra, scuoterli con energia prima di indossarli.
  8. Distruggere gli avanzi dei cibi consumati ed in particolare le confezioni di latte usate: le vipere sono ghiotte di questo alimento.
  9. Non lasciare spalancate le porte delle automobili quando ci si ferma a lungo in aperta campagna o in montagna.
  10. Attenzione alle rocce, ai muri di pietra, ai casolari abbandonati e ai cespugli molto ramificati (ginepri, rododendri, rovi, ecc.). Non mettere mai le mani sotto la roccia, in una fessura o nell'erba alta.
  11. Evitare di schiacciare le vipere con i piedi o di colpire con pietre e bastoni: se non si colpiscono mortalmente si rivoltano cercando di mordere.
  12. Se ci si trova di fronte ad una vipera è meglio restare immobili o indietreggiare lentamente: la vipera cercherà di fuggire.

Dotazione di primo soccorso
- 1 benda alta cm. 7 e lunga mt. 6 (per il bendaggio delle braccia), 1 benda alta cm. 10 e lunga mt.10 (per il bendaggio delle gambe), 1 cerotto elastico adesivo alto cm. 10 e lungo cm. 50 (tipo Tensoplast), 1 stecca rigida
- un tampone disinfettante
- un piccolo bisturi in confezione sterile (da usare con molta cautela)
- una siringa aspira veleno

Il tutto conservato in una piccola scatola ben chiusa.


Sintomi
Il veleno assorbito può causare:
a) sintomi locali: dolore vivissimo nella sede del morso, arrossamento, cianosi, gonfiore dopo circa 10 minuti, crampi più o meno acuti;
b) sintomi generali: dopo circa 30 minuti-1 ora: cefalea, malessere, senso di vertigine, tachicardia, riduzione della pressione arteriosa fino allo stato di shock, vomito, diarrea (a volte sanguinolenta); nei casi gravi compaiono depressione respiratoria e shock mortale.


PRIMO SOCCORSO

Con gradualità,
in rapporto alle esigenze, si possono mettere in atto le seguenti metodiche:

  1. Calma: non lasciarsi prendere dall'ansia e non drammatizzare.
  2. Sdraiare e tranquilizzare l'infortunato: in una persona agitata il veleno entra in circolo più rapidamente. Prima che il gonfiore lo impedisca sfilare anelli, bracciali, ecc.
  3. Laccio: rallentare l'assorbimento del veleno applicando una fascia di stoffa (fazzoletto, foulard) di 5-6 cm. di larghezza tra la parte morsicata e la radice dell'arto, su una zona che disti 1015 cm. a monte del morso in modo da rallentare la circolazione senza sopprimerla.
    Si deve solo rallentare la circolazione venosa e linfatica
    (laccio emolinfostatico), non si deve bloccare quella arteriosa. Quindi non fare legature troppo strette e pericolose. Il laccio dovrà essere allentato molto lentamente ogni 30 minuti circa. Dopo un minuto il laccio vari messo qualche cm. più a monte. È importante annotare l'ora di posa del laccio in maniera visibile, ad es. sulla fronte dell'infortunato, per aiutare i sanitari che lo prenderanno in cura.
  4. Suzione del veleno: se la suzione è tempestiva, è possibile aspirare una notevole quantità di veleno. Se del veleno viene ingoiato dal soccorritore, non è grave perchè i succhi gastrici lo distruggeranno.Molto pericolosa può diventare questa manovra se il soccorritore ha denti cariati, piaghe nella mucosa della bocca o labbra screpolate, in quanto il veleno passerà nel suo sangue e ne verrà intossicato a sua volta.
    La famosa incisione a croce sui fori del morto presenta solo rischi e non è di utilità alcuna: contribuisce ad aumentare la superficie di diffusione del veleno, moltiplica i rischi di necrosi ed espone al pericolo di infezioni.
    L'intervento migliore è l'aspirazione del veleno con apposite coppette aspiratrici facilmente reperibili in commercio.
  5. Disinfettare; è opportuno lavare la ferita con acqua ossigenata, con pergamato di potassio e con acqua semplice perchè il veleno di vipera èidrosolubile. Sono da evitare disinfezioni con alcool o sostanze alcoliche, perchè il veleno della vipera a contatto con alcool forma composti tossici.
    Avendone la possibilità sarà utile applicare sulla ferita ghiaccio o neve:il freddo rallenta la messa in circolo del veleno.
  6. Evitare la somministrazione di bevande alcooliche che sono dannosissime. Molto indicate, invece, bevande eccitanti come tè o caffè molto forti.
  7. Trasportare la persona colpita facendola muovere il meno possibile. Se si è lontani dai centri abitati costruire una barella di fortuna per il trasporto, perchè sotto sforzo fisico il sangue e quindi il veleno circolano con maggiore velocità.


CONSIGLI PRATICI DI COMPORTAMENTO

Morso agli arti inferiori (gambe):
Applicare una benda larga almeno 10 cm. e lunga circa 10 metri, tirando ed esercitando una discreta pressione. Tale bendaggio va esteso il più alto possibile e comunque anche al di sotto del punto morsicato. Per effettuare, infine, una buona immobilizzazione dell'arto, va applicata e congruamente fissata, una stecca rigida. Se queste due operazioni sono state correttamente eseguite, la compressione così esercitata non risulterà fastidiosa per l'infortunato e soprattutto potrà essere mantenuta in sede per diverse ore. In ogni caso NON DOVRA' ESSERE RIMOSSA fino a che il paziente non sia giunto al più vicino posto di pronto soccorso ospedaliero.

Morso arti superiori (braccia) :
Premessa banale, ma importante: togliere eventuali orologi ed anelli. Effettuare un bendaggio compressivo ( benda alta 7 cm e lunga 6 metri), partendo dalla punta della dita della mano, arrivando fino al gomito (purché non impedisca la circolazione arteriosa: il polso deve essere percettibile); se si desidera comunque un margine di sicurezza superiore o se il morso è in prossimità o addirittura al di sopra del gomito, allora è necessario e consigliabile fasciare l'intero braccio fino alla spalla. Si procederà, quindi, come per l'arto inferiore, alla completa immobilizzazione con una stecca, bloccando il braccio al tronco.

Morso al tronco, al collo, alla testa :
Anche in questo caso (peraltro fortunatamente molto meno frequente) si cerca di ottenere un ritardo della diffusione del veleno. E' consigliabile applicare un tampone rigido sopra la zona morsicata, tenendolo compresso con un cerotto elastico adesivo.
Le operazioni sopra descritte sono sufficienti a limitare la diffusione del veleno. Comunque, è possibile, se sono presenti persone esperte, anche:
utilizzare la siringa per far fuoriuscire il veleno dai due buchi causati dai denti veleniferi (con molta cautela per non rischiare di ledere arterie, tendini ecc., incidere con due tagli a X , con centro il buco del morso, la parte colpita per facilitare la fuoriuscita del veleno)

NEL FRATTEMPO LA PERSONA COLPITA VA IMMOBILIZZATA, TRANQUILLIZZATA E TRASPORTATA, POSSIBILMENTE SENZA FARLA CAMMINARE E NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE AL PIÙ VICINO POSTO DI PRONTO SOCCORSO.


L’IMPORTANTE E’ NON PERDERE TEMPO (ad esempio per costruire una barella di fortuna o attardandosi nella applicazione del bendaggio)
E’ utile raccogliere i dati per un’adeguata anamnesi: identificazione del serpente, o quantomeno lunghezza, grandezza, colorazione, disegno e comportamento;

  1. Veloce possibilità (15-30 minuti) di raggiungere 1'ospedale: non conviene fare niente oltre ad applicare la fasciatura linfostatica dopo aver sfilato anelli, bracciali, ecc. Portare la persona in ospedale distesa,infondendo tranquillità e somministrando bevande calde.
  2. Lontano dall'ospedale, ma in compagnia di altre persone: a stendere la persona e tranquilizzarla, rallentare l'assorbimento del veleno con la fasciatura (o con il laccio), ed immobilizzare l'arto se si prevede che i tempi di arrivo all'ospedale saranno molto lunghi.
  3. Lontani dalla struttura ospedaliera, da soli e lontani da possibili soccorritori: è consigliabile eseguire tutte le misure di primo soccorso descritte (spremitura e aspirazione, lavaggio, fasciatura compessiva).
Se la persona è certa di non essere allergica al siero (vedi oltre) può iniettarselo per via intramuscolare. Può scegliere se rimanere immobile ed aspettare soccorsi possibili o tentare di raggiungere probabili soccorritori. Questa evenienza conferma quanto sia imprudente affrontare da soli gite a rischio.


IL SIERO ANTIOFIDICO

L'intervento con siero specifico antivipera sta diventando sempre più una pratica di esclusiva competenza ospedaliera. Il siero disponibile in Italia è adatto a neutralizzare il veleno delle quattro specie di vipere nazionali.
È prodotto sottoponendo dei cavalli a dosi crescenti di veleno di vipera, cui gli animali reagiscono con la produzione di anticorpi specifici, i quali hanno la proprietà di legarsi alle tossine del veleno neutralizzandone l'attività.
Viene venduto in confezioni contenenti mediamente una fiala da 10 cc di siero, una siringa con ago sterile, un laccio emostatico, un tampone disinfettante.

Svantaggi del siero
Deve essere conservato in frigorifero o a una temperatura di + 2, + 6 gradi centigradi e può essere asportato per periodi molto brevi (poche ore).
Se conservato in auto, in tenda o in roulotte senza frigorifero si deteriora e se iniettato può creare gravissimi disturbi.
Può provocare manifestazioni allergiche che possono portare alla morte dell'infortunato (sembra che diversi decessi attribuiti al veleno delle vipere fossero dovuti a shock anafilattico).
Se iniettato troppo velocemente o per via endovenosa anzichè intramuscolare o sottocutanea può provocare collasso e quindi la morte.
È evidente che la scelta e l'attuazione della terapia con siero antiafidico devono essere atti di specifica competenza medica, salvo casi di assoluta necessità e cioè se sono già comparsi sintomi generali di avvelenamento o se l'ospedalizzazione avviene dopo oltre 2-3 ore dal morso.

Modalità d'uso
1) Porre il laccio a monte della ferita.
2) Disinfettare la ferita con il tampone.
3) Effettuare un provino per evidenziare l'eventuale allergia del soggetto verso il siero: iniettare 0,1 cc di siero sotto la pelle in zona facilmente visibile, ad esempio nel braccio. Attendere15 -20 minuti e verificare la presenza di segni allarmanti: rossore, gonfiore, dolore.
4) In assenza dei sopradetti segni iniettare metà della fiala in 4 o 5 punti intorno alla ferita e la restante metà alla radice dell'arto:nel gluteo se è stata colpita la gamba, nella spalla se è stato colpito il braccio.L'impiego e la posologia del siero antiofidico sono uguali qualunque sia il soggetto morsicato, adulto o bambino, cane o qualsiasi altro animale.



Fonti:
(testo principalmente estratto da:)
http://faenza.uoei.it/pagweb/levipere.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Bitis_arietans.jpg
http://www.clicmedicina.it/pagine n 17/vipere.htm

 

Saxon

Biker serius
29/11/07
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Varedo
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Grazie, Rovermtb!
Sempre utile rinfrescare qs. nozioni, sperando che:
1) non debbano servire mai
2) nel malaugurato caso dovesse capitare non si sia da soli in posti isolati
3) ci si ricordi almeno l'essenziale (senza farsi prendere dal panico) nel malaugurato caso dovessero servire
 

dirtboarder

Biker superis
29/10/08
461
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bs
www.dirtcorner.com
lo trovo completo e ben fatto..
l'unica aggiunta che farei
" chiamare IMMEDIATAMENTE il 118 appena si capisce che è un morso di vipera "

sono facili da riconoscere per la testa triangolare e la coda corta e tozza..
tutte le altre biscie hanno la testa "dritta" cioè che non si ingrandisce rispetto al "collo" e una coda lunga e fine, tipo lucertola

se non si è sicuri che sia stata una vipera a mordere lo si dice subito al 118, ma meglio chiamare nel dubbio.
qui c'è una foto che evidenzia i segni dei denti veleniferi
http://www.animalrescue.it/images/serpenti/diff_morso.gif

ps: dimenticavo,
stare calmi, tutti! non si muore per un morso di vipera, a meno di casi veramente sfigati e per una concomitanza di tanti fattori poco probabili...
in ogni caso chi viene morso deve stare il più tranquillo possibile (ovviamente non dev'essere facile) ma se ci sono altre persone agitate attorno diventa ancor più difficile quindi ALLONTANATELE, con garbo ma allontanatele
 

rovermtb

Moderatur Beatus
lo trovo completo e ben fatto..
l'unica aggiunta che farei
" chiamare IMMEDIATAMENTE il 118 appena si capisce che è un morso di vipera "

sono facili da riconoscere per la testa triangolare e la coda corta e tozza..
tutte le altre biscie hanno la testa "dritta" cioè che non si ingrandisce rispetto al "collo" e una coda lunga e fine, tipo lucertola

se non si è sicuri che sia stata una vipera a mordere lo si dice subito al 118, ma meglio chiamare nel dubbio.
qui c'è una foto che evidenzia i segni dei denti veleniferi
http://www.animalrescue.it/images/serpenti/diff_morso.gif

ps: dimenticavo,
stare calmi, tutti! non si muore per un morso di vipera, a meno di casi veramente sfigati e per una concomitanza di tanti fattori poco probabili...
in ogni caso chi viene morso deve stare il più tranquillo possibile (ovviamente non dev'essere facile) ma se ci sono altre persone agitate attorno diventa ancor più difficile quindi ALLONTANATELE, con garbo ma allontanatele

Concordo pienamente.
Ecco i differenti morsi:
se...diff_morso.gif

diff_morso.gif
 

bikocò

Biker assatanatus
5/5/06
3.358
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Campenave
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recentemente mi parlavano di un dispositivo elettronico che applicato nelle vicinanze del morso permetterebbe di scomporre le molecole del veleno(o qualcosa di simile),ne sapete nulla?
 

Ed il polso

Biker infernalis
1/9/04
1.985
-1
0
60
Valle Staffora
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Stavo pensando che il fosso dove stiamo lavorando ormai da 6 mesi ha tutte le caratteristiche per essere la residenza ideale delle vipere: assai poco frequentato, umidità e allo stesso tempo tepore nelle giornate soleggiate, un bel po di muretti a secco e montagne di pietre nei punti dove i muri sono crollati, un sacco di alberi caduti e vegetazione fitta, non ne abbiamo ancora trovate solo perchè i lavori sono iniziati ad ottobre e con la stagione invernale che ha fatto sarnno ancora in letargo ma temo proprio che sarà una convivenza problematica, tra l'altro ci vogliono almeno 15 minuti di cammino prima di arrivare in un punto raggiungibile in auto e si è solo in due è impensabile che uno riesca a trascinare una barella con sopra il compagno in mezzo a sassi e piante!!!
 

dirtboarder

Biker superis
29/10/08
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bs
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Stavo pensando che il fosso dove stiamo lavorando ormai da 6 mesi ha tutte le caratteristiche per essere la residenza ideale delle vipere: assai poco frequentato, umidità e allo stesso tempo tepore nelle giornate soleggiate, un bel po di muretti a secco e montagne di pietre nei punti dove i muri sono crollati, un sacco di alberi caduti e vegetazione fitta, non ne abbiamo ancora trovate solo perchè i lavori sono iniziati ad ottobre e con la stagione invernale che ha fatto sarnno ancora in letargo ma temo proprio che sarà una convivenza problematica, tra l'altro ci vogliono almeno 15 minuti di cammino prima di arrivare in un punto raggiungibile in auto e si è solo in due è impensabile che uno riesca a trascinare una barella con sopra il compagno in mezzo a sassi e piante!!!

azz sembra proprio un habitat perfetto..
ma a che altitudine siete? e che lavori state facendo? se si tratta di tagliare il bosco o costruire qualcosa e quindi usate attrezzi tipo decespugliatori e roba simile non credo ci siano rettili nei paraggi, in ogni caso vai di guanti e gambali, e parlate a voce alta
una volta mi hanno raccontato di aver demolito un muro a secco e fra bisce e vipere sembrava uno di quei film dell'orrore di serie b :smile:
 
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bambasoft

Biker infernalis
27/9/05
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Abito al nord, in corrispondenza del confine italo-sloveno e vado in mtb per il carso, una distesa ricca di pietraie e macchia mediterranea, habitat naturale della vipera.
In questa stagione smetto di esplorare il carso tagliando per l'erba, camminando sulle pietraie e me ne vado per le mulattiere o per sentieri abbastanza larghi e puliti in modo che non possa capitare l'imprevisto di esser morso.
Lo chiamo imprevisto perchè il 99 per cento dei casi succede quando si calpesta l'animale innavvertitamente, visto che lo stesso si mimetizza facilmente e talvolta se ne sta immobile al nostro passaggio, anche sotto una piccola pietra, non dimentichiamo che possono esserci anche esemplari più piccoli.
Le vipere sono molto più timide, di altri rettili, in molti anni di mtb ho visto decine di colubri neri scappare agitandosi, di vipere invece ne ho viste molto poche, ma sono sicuro che moltissime hanno visto me.
Spesso quando pedalo penso cosa succederebbe ad un biker che viene morso da una vipera mentre il suo cuore batte a 180! meglio non pensarci....
Un'altro incubo è quello che possono stare sui rami dei cespugli e allora sì essere pericolose anche per chi va in bici, ma non voglio insistere su quest'ultimo aspetto, meglio non caricarsi troppo.....ritorniamo con i piedi per terra e rendiamoci conto che talvolta è più pericoloso circolare per strada, dove c'è spesso un animale automunito molto pericoloso....
Vi voglio lasciare una testimonianza diretta.... ho un amico che ama fotografarle.....queste sono tre vipere dal corno fotografate sul carso, questa sul ramo è da record.....
vipera.jpg


vipera2.jpg

viperacarso.jpg

visto come si mimetizzano?
Comunque continuate ad andare in bici, basta un po' di attenzione.
 
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Biker poeticus
5/5/08
3.530
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Besana (MB)
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Bike
Giant Trance 3 2015
Ottimo e utile articolo! (anche se spero di non dovere mai prendere un antidoto per un morso :paur:)

L'unica volta che ho avuto a che fare con un serpente quasi lo schiacciavo. Arrivavo bello lanciato e poco prima di un curvone me lo trovo proprio in traettoria, ho inchiodato e stretto la curva il più possibile, fortuna che in quel pezzo il sentiero è largo. Era tutto nero, arrotolato su se stesso credo fosso una vipera o un biacco.. Dopo averlo evitato nei primi 10 minuti non ci pensavo, poi però mi sono reso conto del rischio e le uscite seguenti andavo a 3 all'ora guardando bene dove mettevo le ruote..

Era uno di questi 2..

Vipera aspis
post-3609-1122467084.jpg

Hierophis (= Coluber) viridiflavus
post-3609-1122467131.jpg
 

rovermtb

Moderatur Beatus
pure a me è capito una volta di passarci sopra in bici.... mi sono accorto della vipera quanto ci ero praticamente sopra (per fortuna non l'ho schiacciata con le ruote, ma questione di qualche decina di centimetri)...

per fortuna non ha avuto alcuna reazione, ma che coccolone!!

le altre volte le ho solo viste da abbastanza lontano....
 

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