Inizio percorsi Su strada

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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AntonioJuniorMel

Biker novus
22/7/14
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Salve a tutti...vorrei iniziare a fare dei percorsi in strada....
Ho una mountain bike GIRARDENGO...vi allego foto...cosa mi dite di questa bicicletta?
yte7emah.jpg

beru7a2e.jpg


Poi, ci sono alcune cose da mettere a posto...ad esempio:

1) ho il freno posteriore che anche se è stato cambiato il ponte (penso si chiami così, sono ignorante in materia) quando regolo il tutto...alla seconda frenata come se si bloccasse...non so come spiegarvi, cioè non frena più..o come si allargasse, in pratica non frena più.... Grazie per le eventuali risposte...[emoji4]
 

sten1959

Biker imperialis
24/8/09
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Dolomiti
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due ruote con un telaio sopra...
Cosa vuoi che ti diciamo ? :nunsacci:

per farti un paragone è come se tu avessi postato una Fiat 500 del 1960 ;-)

Tu come volevi utilizzarla ?
 

Baich

Biker marathonensis
7/1/13
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io dico solo:

"Grande Girardengo!" :il-saggi:

[FREECASTER]http://youtu.be/oXOZBjcECPo[/FREECASTER]

"Il bandito e il campione" - Francesco De Gregori

Il testo del brano trae spunto da una storia vera,
l'amicizia giovanile fra il grande campione,
Costante Girardengo
, e il pericoloso bandito,
Sante Pollastri, entrambi originari di Novi Ligure.
Un legame nato ai tempi delle strade sterrate
intrise di sudore e fatica, passioni e sentimenti.
Luci e ombre sull'asfalto, un ricordo struggente
del ciclismo che fu e un'amara riflessione su
ciò che non sarebbe mai dovuto diventare.
Di Girardengo sappiamo tutto, vita morte e miracoli,
era talmente bravo che proprio per lui venne coniato
per la prima volta l'appellativo di campionissimo,
meritatamente ereditato in seguito da Fausto Coppi.
Di Sante Pollastri al contrario conosciamo ben poco;
soprannominato il "bandito anarchico" trascorse
gran parte dell'esistenza combattendo un'impari lotta
contro le forze dell'ordine fino all'inevitabile sconfitta.
Le scarne notizie di cronaca nera dell'epoca venivano
infatti puntualmente censurate dal regime fascista
per cui la loro veridicità risulta quanto meno dubbia.
Sempre avvolto nel mistero è rimasto ad esempio
il motivo per cui ce l'avesse tanto con i Carabinieri,
ne uccise una quindicina in diversi conflitti a fuoco,
forse per vendicarsi dell'uccisione di un cognato
o della morte del fratello, prelevato a forza da casa
per presentarsi alla chiamata di leva, nonostante fosse
gravemente malato, e poi morto in caserma.
La leggenda popolare racconta invece di uno stupro
perpretato ai danni della sorella Carmelina da parte
di un militare dell'arma, onta subito lavata col sangue
dal Pollastri medesimo che a causa di questo delitto
sarebbe quindi stato costretto a darsi alla latitanza.
Però nessuna di tali supposizioni trova riscontro
oggettivo nella documentazione storica del periodo
e anche riguardo la sua fede politica si nutrono dubbi;
egli stesso rispose al giudice che gli poneva specifica
domanda con un vago e lapidario: - Ho le mie idee -
L'anacronistica carriera dell'estemporaneo brigante
ebbe termine a Parigi proprio nelle circostanze narrate
dall'autore nel testo: quel giorno si doveva disputare
un criterium ciclistico con la partecipazione dell'amico
campione e lui non seppe resistere alla tentazione di
assistervi come spettatore, ma alla polizia era giunta
una soffiata e lo attese al varco per catturarlo.
Sull'identità della presunta spia si sono fatte parecchie
congetture, ma l'ipotesi più accreditata rimane quella
che la colpevole del tradimento sia stata la sua donna.
Condannato all'ergastolo scontò gran parte della pena
nel carcere di massima sicurezza di Porto Santo Stefano
fino alla concessione della grazia avvenuta nel 1959.
Una volta libero passerà il resto dei suoi giorni facendo
il venditore ambulante per guadagnarsi da vivere.
Sante Pollastri morì solo e dimenticato il 30 Aprile 1979
questa l'unica cosa certa, tutto il resto è leggenda.
 

ciclista411

Biker grossissimus
7/2/13
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Agrigento-Lecce
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Olympia 26
Ne ho io una praticamente identica anche se cambia nella colorazione e quando voglio cambiare la uso regolarmente (anche se non esagero nei percorsi).
Le foto, purtroppo, sono di qualità pessima: l'unica cosa che si intravede sono delle gomme con discreta tassellatura, sicuramente vecchie, dunque da sostituire (e per il tuo specifico uso, asfalto, da sostituire con gomme economiche dalla tassellatura non marcata, dunque più scorrevoli possibile).
L'unica cosa che non hai fatto e che invece dovevi è quello di postare una foto del freno posteriore, visto che dici di aver apportato delle modifiche: così capiamo che freno hai montato.
 

alemz

Biker ciceronis
14/7/14
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castiglione d'adda
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parti male ;-) qua prendono per il c... me che ho una rr500 :-) hihihihihi
è moooolto simile alla mia prima mountain bike che ho ancora in box e che è ormai con me da quasi 20 anni... secondo me, comunque, se prima gli fai un'adeguata manutenzione (sempre tenendo conto se il gioco vale la candela anche perchè oggi, una mtb su quel livello con poco piu' di 100 € la porti a casa, nuova) per fare un pò di giri su ciclabili e strade pianeggianti può andare bene! :-)
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
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hmmm... dunque... freni cantilever, serie sterzo standard a cannoto filettato, telaio in acciaio, comandi cambio tipo SIS... si direbbe un bel pezzo vintage! Rimettila in sesto e pedala.
 

Impa65

Biker augustus
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Polverigi (AN)
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La Rossa, la Mora, la Mancina
Portala da un meccanico serio, gli fai fare un bel "tagliando", cambi le gomme montando uno pneumatico stradale, gli dai una bella lavata e lubrificata dove serve e giri il mondo.
 

Tomcruz

Biker tremendus
9/1/14
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Per me non è vintage, una bici con freni in resina è roba da supermercato.
Puoi provare a rimetterla in sesto, se non ti si spacca qualcosa.
 

May fly

Biker serius
13/7/14
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Bereguardo (PV)
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la bicicletta non è la parte in assoluto più importante in questo sport, viene prima la tecnica e la forma fisica, su questo siamo sicuramente tutti daccordo, purtroppo è anche vero che senza un buon mezzo meccanico, diventa tutto molto più stressante e faticoso, a volte frustrante

tra l'attuale generazioni di biciclette e quella in foto, c'è un'abisso, per questo motivo, a meno di un particolare valore affettivo, non ci spenderei sopra più di pochi euro e solo per le parti consumate
 

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