Agonista o cicloturista alle Granfondo?

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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specialr

Biker superis
22/5/08
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pavia
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Specialized Enduro 29 Trek oclv 9700 (ventenne!!) Bianchi Oltre Specialized Secteur
ma che fastidio vi da?? io non mi sono mai fermato a fare una foto, ma se invece che metterci 6h ci mettessi 6h e 10 perché un ristoro era particolarmente piacevole o un panorama è molto bello non vedo a chi deve interessare oltre che a me! quella dei ristori è una cosa completamente infondata, riguarderebbe al massimo gli ultimissimi in classifica che di solito non si fermano a fare foto perché sono in condizioni a malapena di pedalare. Se io fossi a metà classifica che mi fermi qualche minuto in più non cambia nulla a loro, è ovvio.
Inoltre spessissimo ci sono cancelli orari e tempi limite ai ristori quindi ancora una volta a loro non cambia nulla. Inoltre inoltre spesso si divertono di più con gli ultimi che si fermano a fare due chiacchiere che con i primi che hanno frettissima. Di recente sono passato tra gli ultimi perché mi sono fermato mezz'ora a prestare soccorso a un ragazzo e al ristoro nonostante i 35c se la ridevano alla grande e sono stati simpaticissimi quando sono passato.

Ma soprattutto vivi e lascia vivere ;)
 

cocoku

Biker infernalis
1/5/06
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Auronzo di Cadore (BL)
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Scott Spark 910
Ma perchè questi che si preparano per 6 mesi per migliorarsi di 10mn in un percorso che comunque è diverso dall'anno prima per moltitudini motivi ai ristori ci entrano con la bici per non perdere 1mn?
E mi danno un fastidio della madonna...sono gli stessi che in città parcheggiano sotto le porte di un negozio sopra un marciapiede e forse nemmeno mettono le 4 frecce?
Ah vedi il perchè di tanto astio....ansiosi a casa e ansiosi nello sport...che dovrebbe servire per sbollire...mah...ora capisco perchè sempre più gente va dagli pissicologi...
 

kavillo

Biker ciceronis
7/7/12
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ROMANO DI LOMBARDIA
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Radon Black Sin, Rose Granite Chief
Spiegami perché non ti fai il giro con i tuoi amici, da escursionista. O la voglia di dire "faccio gare" (anche se in realtà non le fai) è più grande di volersi semplicemente divertire in bici?

Quest'anno abbiamo fatto la DSB. Nel mio gruppo c'è chi ha fatto la gara "correndo" e chi, come il sottoscritto, si è fermato a fare le foto... Avendo ambizioni diverse non saremmo riusciti (avendo famiglia e impegni) a organizzare 3 giorni sulle Dolomiti che potessero dare soddisfazione a tutti. Partecipando alla DSB invece ci siamo tutti divertiti, ognuno secondo le proprie capacità e velleità. L'organizzazione non mi pare si sia offesa perché ho fatto le foto. Considerando che i non garaioli fanno il corto, siamo anche riusciti ad arrivare al traguardo ore prima che l'organizzazione "tirasse giù" il contatore.
 
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the.mtb.biker

Biker assatanatus
30/10/05
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a
Tutta sta discussione, e non ho ancora capito perché tu ti iscriva ad una gara per fermarti a mangiare e fare le foto :nunsacci:

Io mi fermo a fare le foto e a mangiare perche sono ben conscio dei miei limiti e possibilita, per qui metterci 10, 20 o 30 minuti in piu poco cambia.. sempre n-esimo arriverei.

Io mi iscrivo per diversi motivi, non necessariamente sempre gli stessi e non necessariamente sempre tutti insieme. In ordine sparso, potrei dire....

-pedalare in posti nuovi, insoliti o esclusivi (vedi Londra ad es.)
-partecipare a un evento conscio di ricevere la dovuta assistenza logistica, meccanica o sanitaria, se necessario.
-condividere una giornata di sport insieme a tanta altra gente con la mia stessa passione, condividendo le emozioni, la fatica e le soddisfazioni.
-per il solo obiettivo di arrivare alla fine di un percorso impegnativo, mettendo alla prova me stesso.
-per la valenza storica dell'evento
-come pretesto per una vacanza
-per aiutare a raccogliere fondi da devolvere in beneficenza, in qualche caso.
-per godermi l'atmosfera dell'evento e di tutto quello che ci gira attorno.
-x il pacco gara (si, è capitato anche questo)
-perche qualche volta corro gratis :mrgreen:
-per poterlo raccontare a chi non c'e mai stato o ci andrà
-perche è l'occasione di ritrovare un po di amici
-perche fa parte di un circuito e quindi "ti tocca" (ma una volta, ora non piu)
-per metterci meno tempo possibile, ma ho smesso da almeno una decina d'anni :-)

Sono motivi piu o meno validi rispetto a partecipare per fare "la gara/il tempo"?
Non lo so, ma mi rendono felice, rilassato e contento. "Fare il tempo", invece, mi provocherebbe soltanto stress, frustrazione e ansia.... cioe quello che per me la bici potrebbe - se usata bene - contribuire a eliminare :-)
 

Solda Gianluc

Biker augustus
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SBCF-1 29er + Sid Brain 100mm 8.890kg
io una gara la faccio, che poi paracarro è un altro discorso, ma la faccio per sputare sangue e arrivare cotto al traguardo, non per godermi il panorama sul percorso....
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Methanol
Ma perchè questi che si preparano per 6 mesi per migliorarsi di 10mn in un percorso che comunque è diverso dall'anno prima per moltitudini motivi ai ristori ci entrano con la bici per non perdere 1mn?
E mi danno un fastidio della madonna...sono gli stessi che in città parcheggiano sotto le porte di un negozio sopra un marciapiede e forse nemmeno mettono le 4 frecce?
Ah vedi il perchè di tanto astio....ansiosi a casa e ansiosi nello sport...che dovrebbe servire per sbollire...mah...ora capisco perchè sempre più gente va dagli pissicologi...
manca giusto il parcheggio bici ai ristori con le striscie blu e l'omino che all'uscita ti fa pagare come nei centri commerciali:smile:.....suvvia, non facciamo paragoni assurdi...premesso che i ristori ove si "entra" ce ne sono pochi pochi, premesso anche che in quelle occasioni molti della prima parte della classifica non entrano proprio, ma tirano dritto perchè partono in autosufficienza alimentare, (mi dicono che i ristori della Maratona Dles Dolomites siano sontuosi....boh:nunsacci: mai visti se non di lontano) al più prendendo al volo da bere, ma poi se è previsto che uno ai ristori possa entrare con la bici, il paragone con comportamenti vietati quali parcheggi selvaggi ecc.ecc. è fuoriluogo e sa di intolleranza....manca giusto che tocchi montare le 4 frecce sulle bici:smile:
p.s. se come affermi tu ci metti molte ore alle gare e viaggi nella parte finale della classifica e hai visto scene di ressa ai ristori....beh sappi che erano tutti presunti cicloturisti a chiacchiere ;-)....i fomentati agonisti erano passati da un tot e quelli, come detto, i ristori non li calcolano proprio. o-o
 

istria

Biker tremendus
18/11/09
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croatia
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Ma perchè questi che si preparano per 6 mesi per migliorarsi di 10mn in un percorso che comunque è diverso dall'anno prima per moltitudini motivi ai ristori ci entrano con la bici per non perdere 1mn?
E mi danno un fastidio della madonna...sono gli stessi che in città parcheggiano sotto le porte di un negozio sopra un marciapiede e forse nemmeno mettono le 4 frecce?
Ah vedi il perchè di tanto astio....ansiosi a casa e ansiosi nello sport...che dovrebbe servire per sbollire...mah...ora capisco perchè sempre più gente va dagli pissicologi...

io ai ristori non mi fermo, e queli che fano foto non mi dano fastidio ma non capisco perche fano una gara
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Perché è bello?

L'unica cosa di "bello" o meglio di diverso rispetto ad un giro fatto per i fatti propri è la presenza di tanta gente, l' "atmosfera" : tanta gente che (per forza di cose) ti fa fare tutti i pezzi tecnici a piedi, sia in salita che in discesa. Cosa ci sia di bello se non interessa la competizione non riesco sinceramente a capirlo. Se poi parliamo del mangiare, con 110 euro ci scappa di mangiare nel migliore ristoranti di Ortisei dopo il giro e ne avanza pure per lo strudel da portare a casa.
 
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ivancatti

Biker serius
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spezzano (MO)
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Secondo me servono tutti per poter disputare questi eventi e ricreare le belle atmosfere che ci sono in molte GF, in fondo se non ci sono gl' agonisti non ci sarebbe gara, cosi come se non ci fossero la miriade di ciclo-turisti le gare sarebbero di 30/40 partecipanti al massimo.
quindi ci compensiamo, il movimento delle GF ha bisogno di tutti e due.
gare come la hero, la garda marathon, la DSB, e tante altre senza i cicloturisti, non so se sarebbero ancora in vita.

L' unica cosa che non capisco è come mai, quando vado in griglia, ho sempre davanti in prima fila una sacco di ciclo-turisti con tanto di zainetto, macchina fotografica, ecc... che dicono che a loro il tempo non interessa e poi per partire avanti vanno in griglia 2 ore prima.......
 

pliska87

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Umbertide
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Io non faccio gare, principalmente per 2 motivi:
1) Ritengo di non avere l'allenamento adatto per fare gare simili e quindi non me la sento di fare tanti km per andare a "tribolare" 10 ore e finire distrutto;
2) A me piace andare in bici al massimo con 3-4 amici da sempre, con i miei tempi facendoci 2 risate.

Però allo stesso tempo non giudico chi decide di andare a fare queste "gare" anche per il solo fatto di farsi una vacanza e fare un bel giro nei posti più belli d'italia, senza preoccuparsi di studiare i sentieri (dato che sono tutti segnati), senza preoccuparsi del tempo (solo quello limite!) e avendo comunque un'assistenza se dovesse succedere qualcosa.
Alla fine, uno che ci mette 10 ore o più, paga la stessa quota di uno che ci va per fare classifica, indi per cui ha gli stessi diritti di essere li quanto l'altro.

Poi, il fatto di chiamarla gara, secondo me, è solo per attirare l'attenzione sull'evento, perchè poi alla fine la gara vera la fanno solo i soliti 20/30 professionisti.....per quanto una persona normale possa essere allenata non potrà mai pensare di battere un professionista che lo fa per lavoro.

La questione vera è che, come molti hanno già detto, se non fosse per la maggioranza di gente che ci và semplicemente per curiosità, o per passare una giornata diversa dal solito, questi eventi non esisterebbero, o se esistessero, la quota di iscrizione sarebbe proibitiva.....e non so quanto convenga poi agli agonisti o pseudo-tali (ai professionisti non cambia niente, tanto gliela pagherebbero gli sponsor), o a quelli che bestemmiano se trovano uno un pò più lento che gli fa da tappo in salita.

Quindi, a mio parere, ben venga l'agonismo corretto e non esasperato (cercare di superare i propri limiti e migliorarsi), ma collegato a una cosa che non dovrebbe mai mancare, sia in questi casi che in generale: RISPETTO PER IL PROSSIMO!
 
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A71

Biker superioris
30/12/11
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Genova
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Io di gara ho fatto solo la hero, la prima e per adesso unica in mtb, ho fatto gare per venti anni negli sport motoristici, l'anno prossimo forse, farò la hero corta, ma a parte la hero non farò altro, solo per provare, per fare una piccola pausa dal lavoro e perché no motivare un po' la preparazione, per quanto possibile.
Credo sia meglio fare i giri in compagnia, a volte anche due sono troppi, a me piace sviluppare il giro strada facendo e in molti non si riesce, in Trentino, che per me è il massimo del cicloturismo ci tornerò, ma penso che la gara sia gara e vada interpretata con il vero senso della parola, a me quando mi passano mi girano, non mi nascondo con la scusa foto o non foto.
Ho provato la hero, la verità che mi sarei divertito di più probabilmente con una guida è una sosta a speck e patate...
 

smaz

Biker ultra
31/5/13
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Roma
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YT Capra CF Comp/ ibis Ripley V4
Credo che una gara vada affrontata con spirito agonistico, dando il massimo, arrivando all'appuntamento con la giusta preparazione, indipendentemente dal livello assoluto, altrimenti ci sono altre formule per fare cicloturismo in compagnia. Ecco una cosa bella della formula enduro è che puoi affrontare la salita come una scampagnata (scusate l'OT).

Cmq. discese su asfalto so proprio disdicevoli, a questo punto siamo arrivati?!!!:arrabbiat:
 

Bed

Biker poeticus
4/6/03
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Cosa ci sia di bello se non interessa la competizione non riesco sinceramente a capirlo.

Forse perchè non c'è un unico modo di concepire il "competere".
La gara, intesa come evento, per i più è in parte un pretesto sociofamigliare, un alibi, in parte una "sicurezza di valore aggiunto". Basta che leggi in questo stesso forum tutti i timori che moltissimi hanno nell'uscire da soli, nel girare in posti sconosciuti e gli onanismi mentali di vario tipo: in una manifestazione queste incognite sono ridotte al minimo, se rompi qualcosa inculoailupi non mandano i cani dopo tre giorni e se hai fame ci sono i ristori. L'organizzazione toglie quella parte di incognite che per i più è consciamente o incosciamente inaccettabile, condisci tutto con posti oggettivamente molto belli ed ottieni la miscela vincente.
Questa massa di *amatori* non è fatta di pavidi tremebondi ma di persone che non hanno il tempo d'allenarsi davvero, consci di certi limiti, con la consapevolezza che il lunedì si va al lavoro e una famiglia da mantenere: quindi vai di DSB e di SRH di MDD... l'importante imho è abbandonare il gusto tipicamente italiota di fingersi atleti, spaccaindsi per cio' che non si è, senza contare poi che c'è chi si ferma a far foto, degusta ai ristori e riesce comunque ad arrivare prima di molti presunti "agonisti".
Del resto ci sarebbe da chiedersi com'è che le gare esclusivamente agonistiche (ovvero dove oltre la classifica non c'è altro) muoiono o sono moribonde: forse che l'italia non è proprio quel paese di agonisti duri e puri che si vuole far credere.
Chiudo facendo notare che una Saltz riesce a proprorre 7 dico sette diverse distanze: hai voja...
 

sembola

Moderatur cartesiano
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Siena
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una nera e l'altra pure
Forse perchè non c'è un unico modo di concepire il "competere".

Con tutto il rispetto, la competizione è una cosa, una "gita facilitata" un'altra (poi ci son quelli che si ingarellano anche mentre vanno a comprare il giornale, ma tant'è...). La "competizione" esiste se c'è una gara contro altri o contro se stessi, anche solo mettersi alla prova e vedere se ci si fa a rientrare nel tempo massimo è di fatto una competizione...

Ma anche ammettendo che le cose possano coincidere, quello che non torna è che se non c'è la classifica tutti questi amanti del bello e del buono svaniscono, nonostante che i panorami siano li stessi, i percorsi siano segnati e ci siano assistenza meccanica e ristori.

Evidentemente il punto è proprio quello che citi anche tu, a molti piace "fingersi atleti". Mentre a Londra, come dice giustamente the_mtb_biker, girano in trentacinquemila (più di tre volte la MDD, o nove volte una SRH) e senza fare a spallate per la griglia...
 

Ale_Espo127

Biker serius
13/12/13
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Pontedera
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per me le discese su asfalto in mtb vanno abolite e nella mtb per come la penso io ci deve essere il meno asfalto possibile.
però è anche vero che percorsi dovrebbero essere resi fattibili e pedalabili per quasi la totalità del tracciato(senza dover spingere la mtb per centinaia e centinaia di metri).
per quanto riguarda il discorso agonista o non agonista,io la penso in maniera semplice:
dovrebbe esser data la possibilità ad ogni "gamba" di poter correre o fare un giro in mezzo agli scenari,pubblico,persone e percorsi delle marathon piu famose o meno!
esiste la categoria NC(non competitiva) o la cicloturistica se uno non si sente in grando di affrontare una vera e propria "gara".
dal momento che un biker si iscrive nelle categorie "che contano" secondo me deve partire con lo spirito da agonista!
 

GyG

Biker extra
Ragazzi sono gare amatoriali ognuno la fa con il proprio spirito e motivazione , ci vuole solo rispetto ,per l'essere umano che si a davanti , io non sono un fenomeno , mi uccido per arrivare intorno al 25 % di classifica perdendosi panorami e ristori , ma il rispetto del biker davanti a me in difficoltà lo avrò sempre , quando c'è gente che mi fa perdere il pedale su uno strappo e mi chiede scusa , io rispondo sempre che non deve neanche scusarsi , siamo qui per divertirci , non capisco invece quelli che insultano e strillano nonostante siano 200ntesimi 😒.... assurdo , naturalmente il rispetto deve essere reciproco , se uno più veloce ti chiede di passare , appena possibile ma senza compromettere la tua traiettoria lo si lascia passare

Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk

Condivido pienamente il tuo discorso. Mi comporto in maniera identia alla tua. Nessuno deve chiedermi scusa, non sono un agonista ma un padre di famiglia con mille impegni e tanta voglia di divertirmi pedalando.
 

Caponord

Biker superis
8/8/09
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quasi nord
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1° gruppo: gli elite: gente che si gioca la vittoria, che viene invitata ed in qualche caso pagata per partecipare, che fa gare in mtb per campare ed in genere non si tratta di una bella vita: molti sacrifici, molte pressioni dalla squadra, pochi soldi, obbligo di risultati.
2° gruppo: gli amatori fortissimi: gente che oltre al proprio lavoro dedica TUTTO alla bici, portando avanti allenamenti da elite: enormi sacrifici, enormi rinunce, attenzione esclusiva all’aspetto race.
3° gruppo: amatori forti e amatori dotati: gente che conduce la propria vita, con una grande attenzione alla bici: alle gare si va per la classifica ma senza velleità di vittoria: si sfida se stessi, i compagni, gli altri. Se non c’è classifica non si va.
4° gruppo: amatori semplici: in bici si va quando si riesce, alle gare ci si va in compagnia; si partecipa agli eventi per godersela e per scrivere sui social network che si è Hero (e quindi fighi) perché si è completata la Sellaronda. Completare il percorso ha spesso più importanza che non la classifica, non per scelta di vita ma per limiti ciclistici.
5° gruppo: amatori fuori forma: si va a qualche gare tentando il tutto per tutto. Si guardano gli orari dei cancelli, il meteo alla partenza; ai rifornimenti ci si ferma, le foto si fanno. Probabilmente se alla fine l’organizzatore non redigesse la classifica sarebbe meglio.


Ognuno di questi gruppi non avrebbe senso se non ci fossero gli altri.


Cosa si deduce da ciò: che il mondo è bello perché è vario certamente…ma soprattutto che ognuno di noi cerca di gratificare se stesso come riesce e come può; ognuno di noi cerca gratificazione ai propri occhi ma soprattutto agli occhi degli altri. Per chi fa classifica il meccanismo di gratificazione personale è evidente; chi invece non può fare classifica ricorre ad altre ‘visioni’ personali che gettino una luce positiva su se stessi: partecipo per la compagnia, per la f..a, per completare il percorso, ecc.. è tutto molto umano…di cosa ci si stupisce? Che gli organizzatori degli eventi capito il meccanismo lo assecondino? È ovvio..
 

Clab04

Biker grossissimus
25/8/08
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Roma Est
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Io capisco un agonista che si lamenta perché i non agonisti vengono a fare una passeggiata in mille lo stesso giorno alla stessa ora perché vogliono respirare l'aria di una gara che non fanno loro ma il povero agonista.
Lo capisco, ma non è colpa mia se l'importante è partecipare, non è colpa mia se gli organizzatori visto che vince solo uno si sono inventati la parola "finisher", e non è colpa mia se il mondo è pieno di ignoranti in maniera trasversale.
Quindi sono per la tolleranza, faccio quello che mi è permesso di fare, cerco di rispettare gli altri, e non mi affretto a estendere alla categoria alla quale appartiene l'essenza del singolo pirla che incontro per strada.
Claudio
 

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