La pedalata rotonda in allenamento e gara

trofex

Biker popularis
29/3/10
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grosseto
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Non capisco xkè tu dica che l'agilità e la pedalata rotonda venga fuori su bdc...dove spingere forte sui pedali è l'unica preoccupazione..in mtb sassi smossi e fango nn sono l'habitat naturale ad affondi fuori sella..e inoltre l'agilità è fondamentale per mantenere l'equilibrio essendo meno soggetta a ondeggiamenti e una potenza ridotta e ripartita in modo migliore....
 

Federico Frulloni

Redazione
6/9/04
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torino
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Per Shogun: assolutamente d'accordo! L'agilità e la pulizia del gesto sono abilità che come tutte le altre vanno inserite in un programma preciso e personalizzato, non esistono allenamenti che da soli in assoluto diano risultati! E' inutile fare solo agilità, come è inutile fare solo F&O, ne abbiamo già parlato.

Vero che in mountainbike è fondamentale pedalare 'puliti' e 'rotondi' per passare al meglio gli ostacoli, ma ciò non vuol dire che in bdc non si sviluppi prima questa caratteristica. E' più facile imparare su bdc, ma su mtb è fattibilissimo, e ripeto sono io stesso l'esempio. Questo finchè si parla di imparare, poi per applicarla anche la Graziella va benissimo!
 

alfa90

Biker popularis
26/8/08
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Merano
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Io non tralascerei il fattore del lavoro interno, ovvero tutti i movimenti che un ciclista esercita sulla bici che non sono utili per "muoversi in avanti" e che provoca uno spreco energetico aggiunto. Questo lavoro interno aumenta con la frequenza di pedalata, perché dipende soprattutto dal movimento delle articolazioni rispetto al baricentro. Se non ricordo male questo spreco, lavoro non utile, sarebbe minimo con una frequenza di pedalata di 60.
 

ballack_87

Biker popularis
Ciao scusate se riesumo questo argomento dopo qualche mese!
Mi rivolgo a tutti (per sapere le vostre esperienze) ma principalmente a Federico: perchè non ti piace il metodo ILT?
Io finché non me ne sono interessato e provato non mi sono reso conto di quanto fosse legnosa la mia pedalata (e per me è sempre stato normale stare sui 100/105rpm in pianura in bdc; un po meno in mtb)... e soprattutto mi ha evidenziato un enorme asimmetria tra la gamba destra (pedalata più rotonda e naturale) e la sinistra (decisamente bloccata, va quasi a scatti e fatico a svincolarmi dai punti morti).
Ti rende veramente consapevole di come pedali (male) e di conseguenza ci poni più attenzione anche sotto sforzo... almeno questa è la mia esperienza!
Per me è stato un punto di rottura, un cambiamento. Mi ha quindi stupito quello che hai detto!
Grazie
 

Puldo di Rivanevosa

Biker popularis
23/4/11
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Verona
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Ciao scusate se riesumo questo argomento dopo qualche anno! Haha..

Ultimamente sto cercando di affinare la tecnica di pedalata rotonda, ma non e' affatto facile. Spingere e tirare il pedale non basta, bisogna capire da quale punto iniziare a spingere/tirare e verso quale direzione farlo. Facendo pratica sui sentieri mi sono accorto che esistono diverse inclinazioni possibili del piede (soprattutto in fase di trazione).
Ho cercato del materiale su internet per capire quale di queste fosse quella con resa migliore, ma non riesco a trovare qualcosa che mi spieghi per bene i movimenti.

image.php


Questa immagine mi e' stata molto utile, perche' abbina al muscolo la posizione nella quale entra in funzione. Tuttavia devo basarmi molto sulle mie sensazioni per sentire il movimento, e dato che non sono un esperto potrei anche sbagliare.

Quindi eccomi al dunque...

Non e' che magari...

... sareste cosi' bravi...
... da realizzare un bel video esplicativo? :cucù:

Di quelli tipo con la scarpa che pedala in primo piano, col fermo immagine sulla posizione del tallone nei vari punti della rotazione, con le freccette che indichino la direzione della spinta/trazione, col risalto della fascia muscolare interessata, ecc..?

Ecco, non tiratemi le sassate adesso :mavadaviaiciapp: Per me una cosa cosi' potrebbe risultare molto utile, e penso anche per altri.

Quindi intanto vi ringrazio e un buone pedalate a tutti. Ciao!
 

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