3 giorni Alta Rezia

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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muldox

Biker nirvanensus
30/10/02
26.102
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Valtellina
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Bike
Cube Stereo 29
Descrizione generale:
Itinerario di tre giorni che combina salite pedalate a salite con l'ausilio di mezzi meccanici. Le discese sono quasi totalmente su singletrack o mulattiera, mai troppo difficoltose ma comunque da non sottovalutare, in particolare per la severità di alcuni degli ambienti attraversati. Inutile dire che i panorami sono da favola.

Periodo consigliato:
Estate (ben inoltrata nel caso di annate particolarmente nevose)

Quota massima:
3015m

Previsioni meteo per la zona:
http://www.meteosvizzera.ch/web/it/meteo.html
http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htm

Punto di partenza:
Partenza impianti di risalita di Bormio, in Valtellina. Ampio parcheggio disponibile.


Punto di arrivo:
Villa di Tirano (prevedere un mezzo per rientrare a Bormio - le due località distano circa 40km)

Note:
_Il giro proposto non è altro che un concatenamento di una serie di itinerari piuttosto noti (discese dal Col D’Anzana e da Bormio3000 a parte). Relazioni dettagliate si possono trovare sia fra gli itinerari del forum che su www.altarezia.eu
_Dislivelli e distanze sono stati ricavati da carte e relazioni varie, prevedete quindi la possibilità di una piccola percentuale d’errore.



Giorno 1 (28Km - 1100m up - 1400m down):
Bormio – Bormio3000 – S.Caterina – Rifugio Pizzini

Descrizione:

Da Bormio a Bormio3000 in funivia (12Euro). Prendere l'unico ed evidente sentiero che dal punto di arrivo degli impianti conduce in direzione S verso la Bocca di Profa (2672m). Giunti alla Bocca di Profa seguire le indicazioni per S.Caterina. Più in basso, ormai in prossimità di un alpeggio, tenere la dx (sentiero n°20) seguendo sempre le indicazioni per S.Caterina. Dopo un breve tratto in salita, il sentiero riprende a scendere ed in breve si entra nel bosco. Giunti ad una forestale, tenere la destra in salita sino a giungere ad una malga in prossimità della quale il sentiero/mulattiera riprende a scendere con pendenza vertiginosa (una volta era il solco utilizzato per trascinare a valle la legna!). Incrociata un'altra strada forestale, tenere nuovamente la dx giungendo in breve a S.Caterina. Da S.Caterina si sale per asfalto sino alla località Forni, e da qui per sterrata sino ai 2700m di quota del Rifugio Pizzini (presenti indicazioni).



Giorno 2 (64Km - 1550m up - 2400m down):

Rifugio Pizzini – Passo Zebrù – Bormio – Torri di Fraele – Val Pettini – Psso di Val Trela - Livigno

Descrizione:
Dal Rifugio Pizzini si sale al Passo di Zebrù (3003m) seguendo il sentiero ben marcato e segnalato che parte in prossimità del rifugio stesso. La salita è ripida ed alcuni tratti si fanno a spinta. Giunti al passo, svalicare e proseguire per l'unico sentiero presente in direzione della sottostante Val Zebrù. La prima parte di discesa presenta qualche passaggio esposto ed un breve tratto con delle corde fisse da affrontare a piedi, dopodichè le cose diventano più semplici (fare solamente attenzione a non prendere il sentiero che sale al rifugio V°Alpini, comunque segnalato) e con un ultimo tratto fluido si giunge alla Baita del Pastore. Si percorre ora la lunga Val Zebrù per strada sterrata, facendo attenzione, a quota 1700m circa, a tenere la sx seguendo le indicazioni per S.Gottardo (ignorate il cartello che indicherebbe le bici a dx). In realtà non accadrebbe nulla di tragico neppure tenendo la strada di dx, ma vi perdereste una divertente picchiata finale con un paio di curve a "parabolica naturale" (occhio alle auto che salgono!!!).
Raggiunta la strada asfaltata che colega Bormio a S.Caterina, proseguire in discesa in direzione Bormio. A Bormio imboccare la strada che sale al Passo dello Stelvio, svoltando a sx in direzione Livigno una volta giunti in cima al paese. Giunti a Premadio, imboccare sulla dx la strada (recentemente asfaltata) che sale alle Torri di Fraele (indicazioni) e da lì alle dighe di Cancano. Costeggiare le dighe sul lato sx (senso di marcia) sino a giungere, dopo qualche Km in saliscendi, all'imbocco della Val Pettini (ristoro qualche metro prima del bivio). Salire per la ripida mulattiera della Val Pettini fino alle Baite di Trela. Alle baite piegare a dx e salire al Passo di Val Trela (2300m). Comincia ora una fantastica e veloce picchiata per un singletrack che sembra passato con lo scopino per quanto è liscio (attenzione al fiume sulla sx e ad eventuali fili elettrici per le vacche!). Quando il sentiero scende al livello del fiume, non attraversarlo ma proseguire stando alti sul sentiero di dx che dopo un’ultima picchiata confluisce su una strada sterrata. Tenere ancora la dx in direzione della valle incassata e proseguire sino ad un ponte in legno (la strada nel frattempo si è trasformata in un sentiero). Attraversare il ponte e salire affrontando qualche ripido tornantino fino a che il sentiero perde pendenza e, dopo un tratto in saliscendi, raggiunge il Lago di Livigno con un’ultima e divertente picchiata.




Giorno 3 (53Km - 1250m up - 3500m down):
Livigno – Passo Bernina – Poschiavo – Col d’Anzana – Villa di Tirano

Descrizione:
Livigno - Forcola di Livigno (sconsigliata la trafficata e pericolosa strada asfaltata, meglio utilizzare la sterrata che percorre il fondovalle e che confluisce sulla strada principale a quota 2240m, poco prima della dogana italiana). Giunti alla forcola, si prosegue in discesa sfruttando qualche traccia di sentiero, dopodiché si risale leggermente sino a raggiungere la dogana svizzera e da lì per asfalto sino al Passo del Bernina. Appena oltre il passo, sulla sx si trova l’Ospizio del Bernina (un ristoro con ampio parcheggio), in prossimità del quale parte il sentiero che conduce sulla riva del Lago Bianco. Proseguire costeggiando il lago in direzione SE e, al suo termine, affrontare un breve strappo in salita prima della discesa in direzione dell’Alp Grüm. Giunti ad un bivio, tenere la dx per sentiero (più divertente) e non la sx per mulattiera con indicazioni per la bici. Stessa storia una volta lasciata alle spalle l’Alp Grüm: tenere i sentieri di dx, più tecnici e divertenti della mulattiera con le indicazioni per la bici. Transitati dalla piana di Cavaglia, proseguire seguendo le indicazioni per la bici fino ai 1000m di quota di Poschiavo (singletracks veloci e divertenti nel bosco – attenzione al treno nei vari punti dove si attraversano i binari!). A Poschiavo ci attende la seconda salita meccanizzata del tour: uno shuttle che ci porterà sino ai 1800m di quota di Pescia Bassa (consigliabile prenotare per tempo al +41 81 844 1042 – costo circa 30 Franchi Svizzeri a testa). Da Pescia Bassa si sale a Pescia Alta (2050m) per sterrata piuttosto ripida (unica strada presente) sino a trovare, poco prima che la strada termini in prossimità di una malga, il cartello giallo con indicazione per il Col d’Anzana. Da qui in poi si prosegue spingendo la bici per sentiero poco marcato. Una volta usciti dalla vegetazione il colle è comunque ben identificabile in alto sulla sx, per cui basta procedere in quella direzione se si dovessero perdere le tracce. Giunti al colle (indicazioni), si valica scendendo per una cinquantina di metri sul versante valtellinese sino a congiungersi ad un sentiero che prosegue in falsopiano in direzione E (visibile in lontananza già dal colle). Terminato questo tratto pedalato, il sentiero prende pendenza negativa e con una serie infinita di tornanti giunge al maggengo di Lughina, dove confluisce nella strada sterrata (ancora per poco?) che sale da Villa di Tirano. Al primo tornante (destrorso), imboccare la ripida mulattiera a fondo sassoso (cartello con indicazione per Villa di Tirano). La mulattiera incrocia più volte la strada, ma la prosecuzione è sempre indicata.


Giorno1 - Inizia la discesa nel mare di pietre poco sotto la stazione di Bormio3000 (Foto Lenz):
bormio3000.JPG




Giorno2 - Sul sentiero che dal rifugio Pizzini porta ai 3003m di quota del Passo Zebrù:

IMG_0156_1.jpg

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Giorno3 - In prossimità della stazione ferroviaria dell'Alp Grüm, lungo la discesa che dal Passo del Bernina porta a Poschiavo (Foto archivio Marco Toniolo):

bernina_033.jpg
 

kikko54

Biker celestialis
8/11/06
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Imagnaland
www.mtbexplorer.it
Bike
Cannondale Moterra LT1; KIKKona Dawg pimpata
invidia...grande invidia....foto da brivido...meraviglia...stupore...
devo riuscire a combinarlo sto mega tour
bravi...bravissimi a postare giri così intriganti...grazie:i-want-t:

anche se al rif pizzini ci sono arrivato [ma poi sono rientrato a s.caterina]
e anche la discesa dal lago bianco passando per alpe grum [splendido luogo] cavaglia e poschiavo l'ho fatta...perciò il tour nel suo complesso attizza molto
 

seven

Biker marathonensis
12/8/06
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erba (CO)
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questo è segnato nelle cose da fare quest'estate... la mia intenzione sarebbe cmq di spezzare i giorni e rientrare sempre a Bormio per la notte...
 

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