eccomi qua, a pochi giorni dal mio ritorno, a raccontare le mie impressioni, la bici e una Specy Epic Carbon 29", il bagaglio tutto in uno zaino da 35 litri:
1° Tappa: Fidenza Fornovo 32 km: purtroppo per motivi vari riusciamo a partire da Milano solo nel tardo pomeriggio di domenica, scesi dal treno attacchiamo a pedalare solo alle 18.45, una sgambata veloce fino a Fornovo prima che scenda il buoi, tappa di solo asfalto, la scelta di partire in treno è per saltare (visto il poco tempo a disposizione) la parte più noiosa quella della pianura padana;
2° Tappa Fornovo Aulla 85 km: ci aspettano 38 km di ascesa per il passo della Cisa, salita pedalabile e assai godibile ma con lo zaino da 12 kg sulle spalle niente e scontato, arrivati in cima si pensava di scendere dal sentiero ma uno del gruppo è stanco e decidiamo di continuare su asfalto, arriviamo velocemente a Pontremoli (molto carina) e da li cerchiamo il sentiero per arrivare ad Aulla, purtroppo a detta di un locale il sentiero per le bici è impraticabile quindi si prosegue su asfalto.
3° Tappa Aulla Lucca 99 km: il mattino è orribile e piove a dirotto, aspettiamo un po' e non c'è nulla da fare bisogna partire, anche qui asfalto visto che il sentiero era impraticabile, asfalto fino a Sarzana poi cerchiamo il sentiero che però passa per la zona industriale di Carrara! si va avanti cosi fino a Massa quando ci stufiamo e andiamo verso il mare. Facciamo la ciclabile sul lungomare e in prossimità di Marina di Pietrasanta ci buttiamo all'interno, facciamo la salita del Monte Magno e poi lunga discesa verso Lucca, l'arrivo e la pedalata sulle mura sono state indimenticabili
4° Tappa Lucca San Gimignano 95 km: usciamo da Lucca e facciamo la statale fino ad Altopascio, li finalmente lo sterrato, passiamo da Fucecchio (con visita alla Fondazione Montanelli), poi San Miniato, Castelfiorentino e arrivo a San Gimignano, fortuna che l'agriturismo non era in cima perchè eravamo davvero stanchi.
5° Tappa San Gimignano Buonconvento 85 km: inizio spettacolare su strada bianca, poi asfalto fino a poco prima di Monteriggioni, ridiscesi torniamo su asfalto fino a Siena, pausa pranzo in centro e poi si riparte, poco dopo a Radi imbocchiamo il tracciato dell'Eroica (spettacolare) che ci porta con una deviazione fino a Bibbiano e poi a Buonconvento, o meglio nei pressi di Buonconvento visto che l'agriturismo era a cira 5 km dal paese, i 2 km fatti sulla Cassia li ricordo come un incubo
6° Tappa Buonconvento Acquapendente 104 km: visita obbligata all'Abbazia di Monte Oliveto poi San Quirico e via verso la salita di Radicofani: salita durissima per il caldo, le mosche, la poca acqua e i dolori al sottosella, finalmente arriviamo al bivio che dopo una breve discesa ci porta sulla Cassia e da li salita finale per Acquapendente primo paese del Lazio
7° Tappa Acquapendente Anguillara Sabazia 115 km: arrivo a Bolsena su strade bianche e sentieri favolosi, poi Montefiascone e li rincomincia l'asfalto che ci porta a Viterbo, l'attreaversiamo velocemente, poi Capranica e Sutri dove riprendiamo il sentiero, a pochi chilometri da Anguillare dobbiamo lasciarlo perchè sono già le 8 di sera e non sappiamo dove dormire. Fortuna che poco prima di Anguillare troviamo posto in un campeggio con tanto di casetta mobile (stile rom...)
8° Tappa Anguillara Roma 40 km: alle 8 del mattino siamo già in sella, purtroppo senza Garmin andiamo un po' alla cieca e si fa solo asfalto, ingresso a Roma da Via Trionfale, poi Montemario discesa e lento avvicinamento a San Pietro dove alle 10.20 arriviamo dopo 640 km di viaggio, stanchi ma felici.
Considerazioni finali: pensavo che la Francigena fosse l'equivalente italiano del Camino di Santiago, purtroppo non è cosi (in una settimana abbiamo incontrato solo 2 ciclisti e una cinquantina di pellegrini a piedi, in Spagna ci sono circa 250.000 persone/anno), le indicazioni sono spesso imprecise o assurde, posti dove far rifornimento d'acqua non ce ne sono quindi si deve fare attenzione ad avere sempre liquidi e cibo, spesso si va su asfalto e mano a mano che si scende verso sud i rischi aumentano (per l'inciviltà degli automobilisti). Se possibile evitare lo zaino ed usare le borse, usare pantaloncini da BDC e non da MTB con un fondello da lunghe distanze, usare la crema per il sottosella visto che in sella si sta per una media di 5,30 h al di con punte di 6,30 h. A breve posterò le foto.
PS i chilometraggi sono indicativi il mio ciclocomputer non era tarato bene.
1° Tappa: Fidenza Fornovo 32 km: purtroppo per motivi vari riusciamo a partire da Milano solo nel tardo pomeriggio di domenica, scesi dal treno attacchiamo a pedalare solo alle 18.45, una sgambata veloce fino a Fornovo prima che scenda il buoi, tappa di solo asfalto, la scelta di partire in treno è per saltare (visto il poco tempo a disposizione) la parte più noiosa quella della pianura padana;
2° Tappa Fornovo Aulla 85 km: ci aspettano 38 km di ascesa per il passo della Cisa, salita pedalabile e assai godibile ma con lo zaino da 12 kg sulle spalle niente e scontato, arrivati in cima si pensava di scendere dal sentiero ma uno del gruppo è stanco e decidiamo di continuare su asfalto, arriviamo velocemente a Pontremoli (molto carina) e da li cerchiamo il sentiero per arrivare ad Aulla, purtroppo a detta di un locale il sentiero per le bici è impraticabile quindi si prosegue su asfalto.
3° Tappa Aulla Lucca 99 km: il mattino è orribile e piove a dirotto, aspettiamo un po' e non c'è nulla da fare bisogna partire, anche qui asfalto visto che il sentiero era impraticabile, asfalto fino a Sarzana poi cerchiamo il sentiero che però passa per la zona industriale di Carrara! si va avanti cosi fino a Massa quando ci stufiamo e andiamo verso il mare. Facciamo la ciclabile sul lungomare e in prossimità di Marina di Pietrasanta ci buttiamo all'interno, facciamo la salita del Monte Magno e poi lunga discesa verso Lucca, l'arrivo e la pedalata sulle mura sono state indimenticabili
4° Tappa Lucca San Gimignano 95 km: usciamo da Lucca e facciamo la statale fino ad Altopascio, li finalmente lo sterrato, passiamo da Fucecchio (con visita alla Fondazione Montanelli), poi San Miniato, Castelfiorentino e arrivo a San Gimignano, fortuna che l'agriturismo non era in cima perchè eravamo davvero stanchi.
5° Tappa San Gimignano Buonconvento 85 km: inizio spettacolare su strada bianca, poi asfalto fino a poco prima di Monteriggioni, ridiscesi torniamo su asfalto fino a Siena, pausa pranzo in centro e poi si riparte, poco dopo a Radi imbocchiamo il tracciato dell'Eroica (spettacolare) che ci porta con una deviazione fino a Bibbiano e poi a Buonconvento, o meglio nei pressi di Buonconvento visto che l'agriturismo era a cira 5 km dal paese, i 2 km fatti sulla Cassia li ricordo come un incubo
6° Tappa Buonconvento Acquapendente 104 km: visita obbligata all'Abbazia di Monte Oliveto poi San Quirico e via verso la salita di Radicofani: salita durissima per il caldo, le mosche, la poca acqua e i dolori al sottosella, finalmente arriviamo al bivio che dopo una breve discesa ci porta sulla Cassia e da li salita finale per Acquapendente primo paese del Lazio
7° Tappa Acquapendente Anguillara Sabazia 115 km: arrivo a Bolsena su strade bianche e sentieri favolosi, poi Montefiascone e li rincomincia l'asfalto che ci porta a Viterbo, l'attreaversiamo velocemente, poi Capranica e Sutri dove riprendiamo il sentiero, a pochi chilometri da Anguillare dobbiamo lasciarlo perchè sono già le 8 di sera e non sappiamo dove dormire. Fortuna che poco prima di Anguillare troviamo posto in un campeggio con tanto di casetta mobile (stile rom...)
8° Tappa Anguillara Roma 40 km: alle 8 del mattino siamo già in sella, purtroppo senza Garmin andiamo un po' alla cieca e si fa solo asfalto, ingresso a Roma da Via Trionfale, poi Montemario discesa e lento avvicinamento a San Pietro dove alle 10.20 arriviamo dopo 640 km di viaggio, stanchi ma felici.
Considerazioni finali: pensavo che la Francigena fosse l'equivalente italiano del Camino di Santiago, purtroppo non è cosi (in una settimana abbiamo incontrato solo 2 ciclisti e una cinquantina di pellegrini a piedi, in Spagna ci sono circa 250.000 persone/anno), le indicazioni sono spesso imprecise o assurde, posti dove far rifornimento d'acqua non ce ne sono quindi si deve fare attenzione ad avere sempre liquidi e cibo, spesso si va su asfalto e mano a mano che si scende verso sud i rischi aumentano (per l'inciviltà degli automobilisti). Se possibile evitare lo zaino ed usare le borse, usare pantaloncini da BDC e non da MTB con un fondello da lunghe distanze, usare la crema per il sottosella visto che in sella si sta per una media di 5,30 h al di con punte di 6,30 h. A breve posterò le foto.
PS i chilometraggi sono indicativi il mio ciclocomputer non era tarato bene.