Creare una traccia nel bosco per XC

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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Mancio82

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Ciao a tutti,
sicuramente questo discorso è già stato discusso ma non trovo thread che facciano al caso mio, quindi ne apro uno nuovo...

Abito in provincia di Pavia, per la precisione vicino al fiume Po, tra la confluenza del torrente Curone e del torrente Staffora...

Come saprete ambiente pianeggiante, argini, strade bianche e di erba nei campi, insieme a tratti boschivi in riva al fiume.

Proprio dei tratti boschivi volevo parlarvi: dalla foce del Curone, si sviluppa un grande tratto boschivo (pioppi, faggi e arbusti) che anni fa era una delizia per noi ragazzini Enduristi della domenica... mi ricordo che per anni organizzarono anche gare di Enduro provinciali lungo questo tratto di fiume e relativo bosco...

Ora di quelle tracce non esiste quasi più nulla; solamente il sentiero in ghiaia principale è rimasto, ma che passa marginalmente nel bosco per poi puntare subito sugli argini...

Secondo voi come posso fare generare una traccia? Il bosco non è impraticabile, ci si può passare anche adesso in bici, ma appunto, si va alla cieca...

Grazie mille a tutti per i consigli!
 

sembola

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Ciao a tutti,
sicuramente questo discorso è già stato discusso ma non trovo thread che facciano al caso mio, quindi ne apro uno nuovo...

Abito in provincia di Pavia, per la precisione vicino al fiume Po, tra la confluenza del torrente Curone e del torrente Staffora...

Come saprete ambiente pianeggiante, argini, strade bianche e di erba nei campi, insieme a tratti boschivi in riva al fiume.

Proprio dei tratti boschivi volevo parlarvi: dalla foce del Curone, si sviluppa un grande tratto boschivo (pioppi, faggi e arbusti) che anni fa era una delizia per noi ragazzini Enduristi della domenica... mi ricordo che per anni organizzarono anche gare di Enduro provinciali lungo questo tratto di fiume e relativo bosco...

Ora di quelle tracce non esiste quasi più nulla; solamente il sentiero in ghiaia principale è rimasto, ma che passa marginalmente nel bosco per poi puntare subito sugli argini...

Secondo voi come posso fare generare una traccia? Il bosco non è impraticabile, ci si può passare anche adesso in bici, ma appunto, si va alla cieca...

Grazie mille a tutti per i consigli!

Punto primo: chi è il proprietario del terreno?

Punto secondo: cosa prescrive la legge regionale lombarda sulla viabilità forestale?

Punto terzo: ci sono vincoli specifici sull'area (parco, riserva naturale, etc)?

Creare ex novo un sentiero anche solo sfalciando la vegetazione dipende da queste domande...
 

Mancio82

Biker serius
Il bosco è della Provincia di Pavia, non è di nessun privato.
Non è adibito a riserva naturale, anzi le persone vanno anche a raccogliere legna verde e secca e ci girano pure i cacciatori (poco per fortuna)

Sulla viabilità della zona non saprei, ti dico solo che è un bosco inondato ciclicamente dalle acque del Po quando crescono, quindi al suo interno non è prevista nessuna viabilità specifica (non c'è nessun cartello a riguardo...)

Grazie!
 

sembola

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Il bosco è della Provincia di Pavia, non è di nessun privato.
Quindi proprietà pubblica.


Non è adibito a riserva naturale, anzi le persone vanno anche a raccogliere legna verde e secca e ci girano pure i cacciatori (poco per fortuna)
Occorre essere certi che l'area non sia sottoposta a qualche forma particolare di tutela rispetto ad un bosco generico. Se siamo in un'area golenale ho il sospetto che ci siano vincoli più stringenti.


Sulla viabilità della zona non saprei...
Il fatto è che cosa si può fare a livello di viabilità (e un sentiero fa parte della viabilità) è probabilmente definito nella legislazione regionale, probabilmente nella legge regionale forestale.


Tutto questo per dire che se "crei" il sentiero passandoci ripetutamente probabilmente non avrai alcun problema, ma se inizi a tagliare/sfalciare/spostare terreno potresti incorrere in problemi.

E' un discorso complesso e non facile da trattare, tanto meno in due righe...
 

Jaco MtB

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Sec. me il semplice passaggio di mtb continuato farebbe da sè la traccia (come già detto). Conosco l'ambiente golenale del Po (giro tra Ostiglia e Stellata di Bondeno) e spesso mi sono arrangiato senza alcuna traccia preesistente in pioppeti,boschi etc... Se la cosa è praticabile,già dopo che ci si passa un po' di volte la traccia resta...
 

CristianTrailSL4

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Leggi su leggi, regole su regole e poi a Genova succede un disastro.
Sono le classiche esagerazioni del nostro paese, se cerco di recuperare un'area per esempio pulendola, togliendo rami secchi o caduti rischio la denuncia mentre chi ha permesso una cementificazione scellerata o non si è preoccupato di programmare una manutenzione periodica è in giro a piede libero.
 

sembola

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Leggi su leggi, regole su regole e poi a Genova succede un disastro.
Sono le classiche esagerazioni del nostro paese, se cerco di recuperare un'area per esempio pulendola, togliendo rami secchi o caduti rischio la denuncia mentre chi ha permesso una cementificazione scellerata o non si è preoccupato di programmare una manutenzione periodica è in giro a piede libero.

E' un curioso paese questo, dove prima non si rispettano le regole e poi le conseguenze vengono scaricate sulla presenza delle regole stesse... mai rispettate.

Ma detto questo, la teoria e la pratica purtroppo non collimano quasi mai.

Per dire, qual è la differenza tra usare e danneggiare, se non l'interesse personale e di categoria? il taglio dei boschi cedui è un'attività normale per i proprietari ed i boscaioli, mentre per noi biker è una devastazione; i motard ed i cacciatori non trovano nulla di strano nel girare sulle strade di bosco anche con l'umido mentre noi troviamo assurdo che si distruggano strade e sentieri... e non parliamo della caccia, ed ho citato attività che sono perfettamente legali...

Tutto questo per dire che prima di considerare come eccessive le norme di protezione forse è bene riflettere un po' e mettere le cose in prospettiva.

Ripeto quanto ho già scritto: se si tratta semplicemente di creare un percorso col passaggio delle bici, magari scansando rami caduti non credo che ci possano essere problemi. Se si dovesse iniziare a tagliare piante o spostare terra allora penso che sia meglio muoversi con cautela.
 
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E' un curioso paese questo, dove prima non si rispettano le regole e poi le conseguenze vengono scaricate sulla presenza delle regole stesse... mai rispettate.

Ma detto questo, la teoria e la pratica purtroppo non collimano quasi mai.

Per dire, qual è la differenza tra usare e danneggiare, se non l'interesse personale e di categoria? il taglio dei boschi cedui è un'attività normale per i proprietari ed i boscaioli, mentre per noi biker è una devastazione; i motard ed i cacciatori non trovano nulla di strano nel girare sulle strade di bosco anche con l'umido mentre noi troviamo assurdo che si distruggano strade e sentieri... e non parliamo della caccia, ed ho citato attività che sono perfettamente legali...

Tutto questo per dire che prima di considerare come eccessive le norme di protezione forse è bene riflettere un po' e mettere le cose in prospettiva.

Ripeto quanto ho già scritto: se si tratta semplicemente di creare un percorso col passaggio delle bici, magari scansando rami caduti non credo che ci possano essere problemi. Se si dovesse iniziare a tagliare piante o spostare terra allora penso che sia meglio muoversi con cautela.



Io non metto in discussione quanto tu mi stia dicendo, anzi lo fai per tutelarci ed avvisarci di quello che si rischia pur avendo intenzioni in totale buonafede e di questo ti ringrazio. Il mio discorso come tu hai scritto è differente, cioè dimostra che chi ha il potere di legiferare è completamente inadeguato o non ben preparato in merito a determinati argomenti. Questo, allargando il concetto va a dimostrare perché a livello di cicloturismo siamo indietro anni luce rispetto a paesi come Olanda o la vicina Svizzera pur avendo un patrimonio inestimabile che, per forza di cose se non curato e seguito, è destinato ad essere dilapidato come altre 1000 cose di questo paese.


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Il mio discorso come tu hai scritto è differente, cioè dimostra che chi ha il potere di legiferare è completamente inadeguato o non ben preparato in merito a determinati argomenti.
Con tutto il rispetto non sono d'accordo. Chi ha il potere di legiferare sarebbe inadeguato perchè non lascia la libertà di costruire piste in mezzo al bosco? :nunsacci:
Liberissimo di trovare troppo restrittive le regole (ma qualcuno le conosce? finora stiamo parlando in modo ipotetico...), poi però se si trovano le piste da motocross nei prati o le strade sfasciate dai quad non ci si può neppure lamentare.


Questo, allargando il concetto va a dimostrare perché a livello di cicloturismo siamo indietro anni luce rispetto a paesi come Olanda o la vicina Svizzera pur avendo un patrimonio inestimabile che, per forza di cose se non curato e seguito, è destinato ad essere dilapidato come altre 1000 cose di questo paese.
Onestamente non capisco cosa c'entri il cicloturismo con un percorso xc. Si paragona una struttura destinata alla mobilità ed al turismo con una orientata all'allenamento sportivo. Il problema semmai è proprio l'opposto, in Italia c'è troppo agonismo vero e finto (soprattutto finto) e poca pratica sportiva, troppe "epic" "hero" "long" "marathon" e poca normalità. Troppi fighetti la domenica e pochi spostamenti al lavoro al lunedì.
 
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Non era questo che intendevo esprimere.
So che servono le concessioni per poter aprire una pista, come per esempio quella di Cameri. Io sto parlando di sentieri dove poter pedalare. Il problema é che creare sentieri da parte degli addetti ai lavori rappresenta solo uno spreco di forze e soprattutto non da entrate nelle casse delle istituzioni. Per questo é più facile dire non si può fare. Si elimina un problema con tutti gli annessi e connessi.
Io non sono uno che fa gare, mi piace pedalare , meglio se in compagnia però di fare la sola ciclabile su sterrato alla lunga ci si stufa. A Biella per esempio hanno dato importanza al loro. patrimonio paesaggistico creando una rete di itinerari sulla loro valle.
Il cicloturismo ė legato al fatto che non é promosso , sviluppato e seguito dalle amministrazioni , quindi se non é seguito quello figuriamoci percorsi più tecnici o specialistici per la mountain bike.
 

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Non era questo che intendevo esprimere.
So che servono le concessioni per poter aprire una pista, come per esempio quella di Cameri. Io sto parlando di sentieri dove poter pedalare. Il problema é che creare sentieri da parte degli addetti ai lavori rappresenta solo uno spreco di forze e soprattutto non da entrate nelle casse delle istituzioni. Per questo é più facile dire non si può fare. Si elimina un problema con tutti gli annessi e connessi.

A me pare che si stia mancando di molto il punto della questione, che è: chi lo dice che qualsiasi modifica all'ambiente sia lecita e desiderabile? Io credo che la logica "mi serve, quindi lo faccio" non sia accettabile senza una valutazione tecnica e di opportunità: valutazione che non spetta a me o a te ma a chi ha le conoscenze ed il ruolo per farlo.

Ripeto ancora che non conosco la legislazione regionale lombarda, ma quella toscana sì, e posso dire che quello che sostieni è completamente errato, i sentieri nuovi si possono fare seguendo precise disposizioni. Li hanno fatti perfino all' interno di riserve regionali come le Bandite di Scarlino (GR) :spetteguless:
Fermo restando che non capisco molto il senso di questa fregola di costruire ex novo, quando ci sono migliaia di km di percorsi preesistenti (mulattiere, piste di carbonai, antiche strade) da ripristinare...



Io non sono uno che fa gare, mi piace pedalare , meglio se in compagnia però di fare la sola ciclabile su sterrato alla lunga ci si stufa. A Biella per esempio hanno dato importanza al loro. patrimonio paesaggistico creando una rete di itinerari sulla loro valle.
Scommetto semplicemente marcando e manutenendo viabilità già esistente :spetteguless:
Ma di nuovo è una dimostrazione che non è vero che "non si può fare nulla" o che "non c'è convenienza a fare nulla".


Il cicloturismo ė legato al fatto che non é promosso , sviluppato e seguito dalle amministrazioni , quindi se non é seguito quello figuriamoci percorsi più tecnici o specialistici per la mountain bike.
Anche questo non è vero. Ci sono amministrazioni che promuovono il cicloturismo, qua in Toscana posso citarti la realizzazione del percorso permanente dell' Eroica, la rete dei percorsi cicloescursionistici della provincia di Grosseto, il percorso lungo il Canale della Chiana... per non parlare di tutti i microinterventi (tratti in sede separata lungo le strade, attraversamenti protetti...) realizzati dalla provincia di Siena sulla Francigena...Ovviamente parlo della Toscana perchè ci vivo e la conosco bene.
Ma anche a livello mtb, ci sono migliaia di km di sentieri e di viabilità minore già percorribili, basta avere la voglia di ri-scoprirli...
 

DavideStack89

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scusate l'intromissione ma penso si sia perso un po' il filo del discorso. Sono d'accordo sull'andare con cautela ed informarsi bene prima di fare e disfare a casa d'altri, perchè come è già capitato dalle mie parti si incorre in denunce visto che ci sono boschi di proprietà all'interno del parco del ticino, quindi è sempre meglio sapere quello che si sta facendo prima di avere grane future.
Detto ciò vi voglio portare un esempio: nella provincia di Novara ci sono km di piste ciclabili lungo i canali Villoresi, regina elena ecc che sono totalmente abbandonate a loro stesse, erba alta rovi rami caduti e quant'altro. Io mi chiedo se sono state tracciate e "costruite" dai comuni dei vari paesi che toccano perchè non se ne occupano? Mi è già capitato più volte di vedere i contadini dei campi vicini usare i loro trattori per tenerle pulite. Questo genere di menefreghismo non è sintomo di promozione verso la mtb anzi tutt'altro. Altro esempio: nella valle del ticino sono state ritrovate assi di legno con chiodi sulle strade/sentieri di passaggio utilizzati dai biker!!! ma siamo matti??? Non esiste nessun tipo di controllo da parte delle enti forestali (che nella mia zona raramente ho visto nei boschi). Gli alberi cadono e intralciano il passaggio perchè tagliarli e tenere pulite le ciclabili e i sentieri quando si possono lasciare li ed eventualmente scavalcarli.....però se io vengo sorpreso a tagliare un albero o un ramo che nn mi permette di passare vengo multato o denunciato ecc....bel modo di lavorare.
 

sembola

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Continuo a non capire la logica che sottintende ai vostri interventi.

Siccome non c'è manutenzione o ci sono idioti che mettono le tavolette chiodate allora si ha diritto di fare quello che ci pare? :nunsacci:

E di nuovo, manutenere la viabilità forestale esistente, anche di proprietà pubblica, all'interno di certi limiti non è vietato almeno in Toscana. Sempre che non si pensi di abbattere alberi per farsi il pistino e pretendere di farlo passare per "manutenzione":spetteguless:

Quanto alle piste ciclabili, spesso vengono costruite a caso solo per usare fondi o per avere "punti" nelle varie classifiche della "qualità della vita", senza domandarsi se servono a qualcosa (cioè se collegano luoghi o no) . Faccio però notare che l'argomento del topic è la realizzazione di sentieri nel bosco e non di ciclabili...




Per tornare all' argomento del topic (appunto) io opererei così.

Innanzitutto identificare un percorso che abbia un senso a livello di utilizzo, cioè che sia collegato in modo logico alle vie di accesso e che "porti da qualche parte": un viottolo fine a se stesso o poco accessibile finirebbe per non essere percorso ed essere rimangiato dalla vegetazione.

Studiare sul campo da dove passare: sia per minimizzare le difficoltà di pulizia, sia per creare un percorso gradevole e divertente, consiglio in tal senso di dare un'occhiata al materiale sul sito IMBA (in inglese). Un sentiero poco interessante di nuovo finirebbe per essere ignorato e scomparire.

Per minimizzare la quantità di lavoro cercherei di scegliere passaggi che non comportino operazioni di pulizia o che le minimizzano: tagliare un ramo o spostare un tronco è una cosa, tagliarne o spostarne cento è un'altra.

Ultima cosa, cercare di percorrerlo il più possibile per consolidarlo e renderlo visibile, suggerendolo anche ad amici e conoscenti o mettendolo su OpenStreetMap.
 
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Ragazzi, di questi tempi i comuni non hanno soldi per pulire i fossi e le strade di passaggio pubblico, e voi volete che facciano manutenzione ai sentieri MTB?
Siate realistici, Sembola vi ha dato parametri più che corretti per muovermi, io mi permetto di darvi qualche altro consiglio meno formale:
Vivete un po' il territorio, andate a passeggiare, cercate di incontrare chi quel bosco lo frequenta da prima di voi, evitate magari i cacciatori che anche se non hanno diritti cercano di accamparne sempre, parlate con chi va a far legna, o lo frequenta per altri motivi, se non incontrate particolari ostacoli, armatevi di decespugliatore e rastrello, evitate di tagliare piante, piuttosto spostate quelle cadute e pulite da rami e cespugli, cercando di fare una bella traccia, e nessuno vi dirà nulla, non muovete terra e sopratutto non costruite strutture, quella è la prima cosa che vi porta rogne, poi man mano vedete come evolve, tenetelo pulito, e anno dopo anno, se nessuno si lamenta, espandetevi... io ho sempre fatto così e non ho mai avuto rogne, l'importante è porsi in modo umile e permettere a tutti di usufruire del terreno.
 

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Damper SX, NS Surge, Cube GTC, una bdc
Quoto completamente l'idea di teo, anche se al posto del decespugliatore andrei con un falcetto in modo da rendere praticabile la traccia senza espandersi troppo
Poi usandolo e tenendolo costantemente pulito immagino diventerà praticabile nel giro di poco
 
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Quoto completamente l'idea di teo, anche se al posto del decespugliatore andrei con un falcetto in modo da rendere praticabile la traccia senza espandersi troppo
Poi usandolo e tenendolo costantemente pulito immagino diventerà praticabile nel giro di poco

Il falcetto senza dubbio disturba meno la fauna, ma richiede molte più ore, e sopratutto il decespugliatore rade a zero, ritardando quindi la ricrescita, se ci si passa spesso può non servire, ma se il sentiero non è tanto usato utilizzare il decespugliatore fa la differenza tra pulire una volta ogni due settimane o una volta ogni due mesi, inoltre rispetto alla falce permette di segnare la traccia in modo più netto, hai 30-35 cm di diametro, quindi esce un bel single track.
 

nebbia94

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Esatto, come detto da sembola io andrei con un falcetto proprio per la gente
Il falcetto lo tieni nello zaino nel caso passasse qualcuno, il decespugliatore è più un casino
 
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Se puoi lavorare su una traccia, usare il falcetto o usare il decespugliatore è lo stesso, se non puoi lavorarci, è inutile farlo di sforo...
 

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