pedali spd x discesa

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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sideman

Biker pazzescus
19/9/05
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Giant e.Trance SX0
Domanda, ma questi pedali come sono per andarci? Ho letto qualche commento negativo sul sito decathlon e pure il negoziante ha detto che c'è il rischio si stacchino nella pedalata, consigliandomi appunto di mettere direttamente solo gli spd.

Chi li ha usati come si è trovato? Ci si può pedalare o sono solo un appoggio per quando non ci si sente sicuri con gli spd?

Io ho iniziato con quelli, un bel pò di anni fa, avendo come prima MTB una rr 8.2 ne era fornita e li lasciai.

Mi aiutavano all'inizio nei tratti difficili in discesa dove mi prendeva paura di rimanere attaccato, chiaramente dovevi sganciare e rivoltare il pedale dalla parte giusta, inoltre se avevi delle scarpe spd con gli attacchi sporgenti (ci sono anche quelle con attacchi internialla suola) dovevi appoggiare il piede più indietro sulla pianta.

Il tutto chiaramente richiedeva calma e tranquillità ed era un pò macchinoso, ma ero agli inizi, non mi fregava niente, volevo solo imparare, e piuttosto che farmi la discesa a piedi, mi fermavo giravo il pedale e scendevo piano piano flat col piede appoggiato (naturalmente se scappava dovevi ritrovare la posizione).
Chiaramente se ci devi pedalare ci pedali malino, ma se per esempio un giorno vuoi andare a prendere il pane con le sniker lo puoi fare.

A me non si nono mai staccati, anzi la vedo durissima che si stacchino e mi hanno aiutato molto i primi mesi, (molti miei amici hanno imparato senza), però appena ho preso un minimo di dimestichezza e soprattutto sicurezza sulla sgancio li ho tolti.

Ad oggi continuo a consigliarli per le primissime volte per chi avesse paura a scendere attaccato, ripeto meglio così che a piedi.

Comunque non sono pedali, sono solo supporti per il pedale classico spd, che comunque c'è e rimane appena togli questo supporto (basta un cacciavite e fare forza sulla molla)

sid
 

Unknown84

Biker extra
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Un consiglio, ma per agganciare, va appoggiato il piede sul pedale e da lì cercare di inserire la tacchetta? Non si deve cercare di inserirla al volo giusto?
 

sideman

Biker pazzescus
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Un consiglio, ma per agganciare, va appoggiato il piede sul pedale e da lì cercare di inserire la tacchetta? Non si deve cercare di inserirla al volo giusto?

non capisco bene la domanda,
come detto sopra il problema maggiore è quello di selezionare la parte del pedale corretta per agganciare (sull'altra non potrai), una volta che hai il piede sopra cerchi l'aggancio spingendo, con un pò di pratica diventa naturale.
Al volo resta difficile peer la problematica sopra descritta, con la punta del piede dovrai sempre girare il pedale sulla faccia corretta e poi appoggiarci il piede sopra per cercare lo scatto dell' spd
 

davide_chinelli

Biker superis
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Un consiglio, ma per agganciare, va appoggiato il piede sul pedale e da lì cercare di inserire la tacchetta? Non si deve cercare di inserirla al volo giusto?

Se guardi le placchette e gli spd (almeno shimano sono così) davabti sono un po a punta.
Qando avrai acquisito dimestichezza diverrà un unico movimento naturale.

Io faccio così:
Con la punta del piede (come posizione praticamente sotto i diti dei piedi per capirci) appoggio il piede sul pedale, a sensazione più possibile al centro.
così mi trovo il pedale parallelo agli agganci (se fai ruotare i pedali a mano, vedrai che la posizione che assumono sarà con la punta anteriore leggermente berso l'alto).

Aderendo con la scarpa al pedale, faccio scivolare il piede avanti, fino a sentire il clack dell' aggancio che scatta.
Ti aiuta a trovare la posizione corretta anche la forma della tacchetta, che è fatta un po a punta.

In tutto il piede, lo muovero un centimetro, forse due.
Oramai ho automatizzato talmente tant che nemmen me ne accorgo dei movimenti che faccio. Mettere vengono automatici.

Per sganciare invece. Ruoti il tallone verso l'esterno fino al clack.
Con il piede ancora in quella posizione, sposti tutta la scarpa lateralmente e ti ritrovi completamente libero.
Ricordati poi di raddrizzare il piede, mentre lo abbassi per tccare a terra. Storto a quel modo, potresti procurarti una distorsione se l'appoggi magari su un sasso viscido.

Anche qui, oramai il gesto lo faccio in un unico movimento, e per me (che sono cresciuto con gli spd) è talmente naturale che lo faccio senza accorgermene.

Sono talmente abituato che lo faccio anche quando uso la city bike di mia moglie per andare a prendere il pane... e li ci sono montati i flat (anche se di plastica)
 

Unknown84

Biker extra
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Altra domanda, mi rifarò inizialmente ad una tabella per la sistemazione delle tacchette, dovrei sistemarle a 11,8 cm. dalla punta, visto che ho 44,5 di piede, mi chiedo, il fatto che chiaramente la misurazione parta dalla punta della scarpa e non internamente quanto deve farci aggiungere a tale misura?

Per quanto riguarda l'inclinazione, basta che poi il piede sia parallelo alle pedivelle?
 

davide_chinelli

Biker superis
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Ma la tacchetta deve infilarsi davanti e poi agganciarsi spingendo verso il basso? Quindi sia avanti che dietro sul pedale o solo avanti?

La tacchetta viene inserita dal piede davanti.
Poi, spingendo verso il basso fai scattare la molla e tutto il meccanismo che fa agganciare la tacchetta intera (quindi si aggancia la parte posteriore, mentre l'anteriore già è in sede).

Idem lo sgancio.
Sganci la parte posteriore, ma l'anteriore è ancora in sede (movimento del tallone verso l'esterno).
Poi, devi togliere la punta della placchetta dalla sede, per avere il piede libero.
Essendo a "V", puoi farla scorrere lateralmente (il piede è ancora ruotato con il talone verso l'esterno) e nel frattempo tirare appena il piede all'indietro (ma basta qualche millimetro, giusto per fare un movimento "rotondo" senza avere il puntamento della placchetta contro il pedale).

Comunque, se ti appoggi a qualcosa, un muretto o simili e provi qualche volta da fermo l'aggancia-sgancia è più semplice farlo che spiegarlo.

Ecco un esempio del movimento, anche se viene fatto con le mani...
https://www.youtube.com/watch?v=r-gAphWeBLM

Ed ecco un paio di cadute (sempre con google le ho trovate) con gli attacchi spd, nelle primissime uscite, dove ancora non ti è diventato tutto un automatismo (il sistema sgancio-aggancio).
 

davide_chinelli

Biker superis
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Altra domanda, mi rifarò inizialmente ad una tabella per la sistemazione delle tacchette, dovrei sistemarle a 11,8 cm. dalla punta, visto che ho 44,5 di piede, mi chiedo, il fatto che chiaramente la misurazione parta dalla punta della scarpa e non internamente quanto deve farci aggiungere a tale misura?

Per quanto riguarda l'inclinazione, basta che poi il piede sia parallelo alle pedivelle?



Per quanto riguarda il posizionamento non ti so rispondere con precisione:
ho sempre provato 2-3 tipi di posizionamento (che comunque variano di pochi mm l'uno dall'altro) girando nel cortile di casa.
Fatto quello, trovata la posizione dove mi sento più comodo (normalmente comunque, arrivando da BDC ed XC, tendo a cercare la posizione dove sento di spingere di più sul pedale, che per me equivale anche a quella più comoda), stringo le viti definitivamente.

Il piede (e la tacchetta), ovviamente, devono essere paralleli al pedale, mentre agganci.
Non c'è un punto migliore della posizione delle pedivelle in cui poter agganciare.
Forse, le prime volte, è più semplice o al pms, o al pmi (forse meglio il secondo). Acquisita l'automazione e la tecnica corrette, agganci in qualunque punto della pedalata.
Se intendevi dire altro, non ho capito allora cosa intendevi chiedere....
 

Unknown84

Biker extra
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Primo giro con gli spd, tutto asfalto, dopo mezz'ora di prove aggancio/sgancio in un piazzale: inizio a girare e tutto ok, mi viene più facile fare il tutto con il sinistro che non con il destro, che forse tende istintivamente a sollevarsi e quindi nello sgancio a volte devo fare più forza, ma a parte un paio di occasioni in cui non sono riuscito a sganciarmi subito, è andata bene.

Avrei pure fatto la mia prima caduta da fermo se non ci fosse stato l'appoggio di una macchina parcheggiata: partenza titubante causa stop ed immissione in una strada trafficata e mi sono sbilanciato lato aggancio, sarei caduto a pera.

Spero che via via si migliori e risulti tutto ancora più automatico, ecco magari nel traffico bisogna effettivamente cercare di fare il tutto con un certo anticipo per evitare situazioni spiacevoli.

Qualche domanda: voi partite già agganciati col piede di spinta o vi agganciate in corsa? In caso di caduta non da spd, ma normale, come si comporta lo sgancio? Quanto alle tacchette invece, se posizionate male danno problemi a livello di articolazioni o ne risente solo la pedalata (chiaramente parlo di piccoli errori di posizionamento, bene o male dovrebbe essere quella la posizione)? Ultima cosa, ma l'operazione di sgancio non può causare fastidi alla caviglia? Non è proprio naturale come movimento...:nunsacci:
 

davide_chinelli

Biker superis
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Primo giro con gli spd, tutto asfalto, dopo mezz'ora di prove aggancio/sgancio in un piazzale: inizio a girare e tutto ok, mi viene più facile fare il tutto con il sinistro che non con il destro, che forse tende istintivamente a sollevarsi e quindi nello sgancio a volte devo fare più forza, ma a parte un paio di occasioni in cui non sono riuscito a sganciarmi subito, è andata bene.

Avrei pure fatto la mia prima caduta da fermo se non ci fosse stato l'appoggio di una macchina parcheggiata: partenza titubante causa stop ed immissione in una strada trafficata e mi sono sbilanciato lato aggancio, sarei caduto a pera.

Spero che via via si migliori e risulti tutto ancora più automatico, ecco magari nel traffico bisogna effettivamente cercare di fare il tutto con un certo anticipo per evitare situazioni spiacevoli.

Qualche domanda: voi partite già agganciati col piede di spinta o vi agganciate in corsa? In caso di caduta non da spd, ma normale, come si comporta lo sgancio? Quanto alle tacchette invece, se posizionate male danno problemi a livello di articolazioni o ne risente solo la pedalata (chiaramente parlo di piccoli errori di posizionamento, bene o male dovrebbe essere quella la posizione)? Ultima cosa, ma l'operazione di sgancio non può causare fastidi alla caviglia? Non è proprio naturale come movimento...:nunsacci:

Bene!
All' inizio è normale qualche impacciamento come i tuoi descritti. Li supererai totalmente solo quando il meccanismo diventerà talmente automatizzato da non dover pensare a nulla ed automaticamente ti ritrovi sganciato o agganciato a secnda di cosa devi fare.

Partire, normalmente io parto con il primo piede già agganciato, ed il secondo lo attacco entro il primo giro di pedivelle (normalmente nella fase di spinta del pdale che devo agganciare).

Problemi alle articolazioni a causa dello sgancio non direi. Casomai se pedali con la posizione delle tacchette proprio completamente sballate.
Il movimento diverrà naturale con l'abitudine. Casomai se senti di fare troppo sforzo puoi prcare ad ammorbidire la resistenza dell' aggancio con la vite di regolazione sul pedale.

Cadute invece... sinceramente in tutte le cadute che ho fatto mi sono sempre trovato io da un lato e la bici dall' altro. Sia in cadute lente, che sul veloce. Segno che in qualche modo si staccano. Difficile rimanere agganciati durante una caduta, tranne nel caso in cui ti fermi e poi cadi (il classico volo a pera o a sacco di patate)
 

davide_chinelli

Biker superis
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Uppo la discussione, visto che stasera ho fatto una prova veloce, ma che vale la pena discuterne.

Ho gli spd, modello (shimano) PD M525, con tacchette SH 50.
Bene, i pedali, nonostante risalenti alla fine anni '90 ed esteticamente distrutti (sono graffiati dapertutto per utilizzo, sassi e cadute), stanno ancora facendo il loro sporco lavoro dignitosamente.
Direi che di km ne hanno fatto qualche migliaio....

Ora, le tacchette SH 50, iniziavano a non essere più precise. Sembrava di aver dimenticato di stringere le viti dal lato scarpa, dato che oramai erano talmente consumate che la scarpa "ballava" nel pedale.

Sostituite le tacchette, giro test di 5 minuti per verificare la posizione corretta.
Bene, i pedali, nonostante i loro 15 anni (sempre maltrattati, ma lubrificate le molle mentre lubrificavo la catena), sono tornati come funzionalità come fossero nuovi.

Ho montato le SH51 (dato che le 50 non esistono più), per dovere di cronaca.


Volete ridere?
Mi sono cambiato le scarpe, messo quelle da ginnastica e preso la mtb di mia moglie (pedali flat economicissimi) per andare a pagare la bolletta del gas. Sono caduto davanti alla tabaccheria..... :nunsacci::nunsacci::nunsacci:


Bene, spero che gli shimano di oggi, siano almeno pari (come rubostezza), di quelli di 15 anni fa.

Per capirci, i PD M525 sono questi (immagine presa da internet)
http://www.alltraxcycles.co.uk/zoom_files/000062.jpg

I miei, sono rovinati negli stessi punti, ma molto molto.... MOLTO!!! di più.
 

Ellsthar

Biker superis
11/11/14
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Evil The Wrekoning
Approfitto dell'up del buon [MENTION=194863]davide_chinelli[/MENTION] per raccontarvi della prima esperienza con i pedali con gli agganci.

Ieri, infatti, dopo circa sei mesi che vado in MTB e dopo un paio che scendo dai single track ho montato Crank Brothers Candy 1, ho messo le tacchette sulle nuove 5.10 Raven e sono partito per il mio primo giro attaccato ai pedali.

Dunque, impressioni veloci.

Aggancio-sgancio molto facili. Più lo sgancio dell'aggancio paradossalmente!

In piano e sulle salite scorrevoli non ho apprezzato nessun particolare vantaggio. Anzi, non ho avuto l'impressione di una maggior efficacia nella pedalata e non sono riuscito a tirare i rapporti che tiro di solito sulle salite che ho affrontato.
Secondo me questo è dovuto al fatto che non riesco ancora ad avere una pedalata rotonda, che ben si sposa con il pedale agganciato, mentre cerco l'azione a stantuffo, che è quella tipica del pedale flat. Poco male, avrò tempo di abituarmi.
Sulla salita tecnica (nel caso particolare uno strappetto di una trentina di metri ritta, scassata e con un paio di mezzi scalini) a parte la strizza quando la velocità si fa prossima allo 0, tutto ok. Basta non esagerare con la spinta sui pedali, in quanto la coppia trasmessa alle ruote è maggiore e c'è il rischio di girare a vuoto, e non farsi prendere dal panico a basse velocità.

Passiamo alla discesa. Inizio nel dire che (per la felicità di [MENTION=6868]sideman[/MENTION] ) sono rimasto piacevolmente colpito. Allora, nei due single track che ho affrontato (uno di 1km, l'altro di 1,5km) sono cascato tipo 5 volte; quasi tutte le cadute sono avvenute a bassissima velocità, in quanto è proprio quando ti trovi a rallentare (tipicamente sul tecnico sassoso da affrontare lentamente, quasi in surplace) che rischi di sbilanciarti e, senza l'automatismo dello sgancio, di accasciarti al suolo come il tipico sacco di patate. Nel veloce, comunque, sia terroso, ma soprattutto sassoso scassato, ne ho apprezzato davvero i vantaggi. Non dovendoti concentrare sul caricare i pedali per aumentarvi la presa, infatti, puoi rilasciare il polpaccio e quindi essere più mobile e sciolto nell'assecondare i movimenti del posteriore con le gambe. Ne risulta una guida meno stancante e in certi tratti più precisa.
Ovviamente non mancano gli aspetti deteriori: l'impatto psicologico che tende un po' a frenarti in certi punti e ti spinge a sganciarti e proseguire a piedi è innegabile. Sopratutto per un principiante, già atterrito dalle pendenze, dagli scalini, dalle rocce che affiorano d'ogni dove può essere condizionante anche l'essere legato alla bici e la consapevolezza di non poter appoggiare il piede al bisogno. Questo si traduce -secondo me- in una riduzione nel processo di apprendimento delle tecniche in discesa ed anche in una perdita di sicurezza in generale in ambiente "discesa".

Quindi, MIE conclusioni.
Sicuramente i pedali con gli agganci (io ho provato CB, ma credo che con SPD sia lo stesso) hanno dei pregi. Non avvertibili fin da subito (né in salita, né in discesa) e non da tutti.

Parlando in ambito all mountain (inteso come pedalare in salita fin dove possibile e scendere da dove possibile, compresi single track tecnici più o meno velocemente a seconda del manico -che è quello che faccio per lo più io-), sopratutto in discesa, NON DEVONO ESSERE UN LIMITE. Se un principiante non si sente di iniziare a scendere agganciato, impari un po' di tecnica e prenda confidenza dell'ambiente "discesa" con pedali flat (meglio se flat veri, piuttosto che doppia funzione o similari e CON SCARPE ADATTE). Inoltre, se anche dopo aver acquisito abbastanza tecnica ed abbastanza confidenza, resta troppo limitante l'idea del poter cadere a sacco di patate o di essere legato alla bici, non è un delitto lasciar perdere e continuare ad utilizzare flat, i quali hanno altri pregi rispetto agli SPD e costituiscono comunque una scelta rispettabilissima ed efficace.

In ambito XC (se per XC si intende salire e scendere da strade bianche e sentieri non troppo tecnici -su cosa sia poi davvero meriterebbe un'ampia trattazione a parte, probabilmente-) probabilmente si possono usare pedali con agganci fin da subito, sempre a meno che non costituiscano un impedimento all'esperienza che vada oltre il normale periodo di abitudine. Se ai raduni e alle gran fondo e alle gare di XC nessuno ha i pedali flat, come dice il buon Sideman, nessuno vi farà comunque una colpa se non pedalate con gli agganci, fregatevene, sia nelle gare, sia -a maggior ragione- nei giri quotidiani.

Quindi, come consigliato anche da Jack Bisi nella propria rubrica qui sul portale, io continuerò ad usare entrambi i sistemi, alternandoli il più possibile. I pedali con gli agganci hanno dei pregi (ormai di cui si è ampiamente parlato), i flat ne hanno altri (per dirne una, mi pare siano mooolto più didattici nell'apprendere le tecniche di guida: devi guidare più concentrato, stare più attendo alla posizione dei piedi, alla distribuzione dei pesi...). Non abbiate paura di cadere PERCHE' agganciati, infatti i voli in più che si fanno a causa degli agganci sono quelli a sacco di patate, da fermi o quasi (discorso a parte fanno i percorsi veramente esposti e tecnici, ma visto che siamo nella sezione Principianti possiamo soprassedere). Inoltre non abbiate paura di cadere MENTRE siete agganciati, in quanto se si devono sganciare i piedi, si sganciano (legamenti ed articolazioni non dovrebbero essere a rischio).

Dulcis in fundo allego un paio di video di ieri. Vi prego, abbiate pietà! Non sono un manico, non sono esperto ed era la prima volta con i pedali agganciati... un po' di cadute a sacco di patate erano preventivabili, no? :pirletto: Ci ho messo tipo 3 minuti e qualcosa prima di prendere il ritmo, anche se il feeling, devo dire, ce l'ho avuto fin da subito.

Ah, la bici è una frontina da XC, la Cube Analog!

https://youtu.be/UyStyl-HDaI

https://youtu.be/Y_R-MbSAySo
 

davide_chinelli

Biker superis
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@Ellsthar.
Ho visto entrambi i video, fino all'ultimo secondo.

Per prima cosa, devo farti i complimenti per aver provato, e per aver accettato di postare i video.

Se permetti, posso fare un'analisi a mio modo dei video?

Per prima cosa, ho notato che quando ti rialzi abbassi lo sguardo, per cercare di vedere il pedale dove si trova rispetto al piede.
Infatti armeggi e tenti qualche volta, prima di sentire il click del sistema di aggancio che scatta.
Dovrebbe diventare una cosa naturale, dove appena senti la pedivella in che posizione è, senza guardare appoggi il piede e "clack", si aggancia da solo.
E' una cosa che, se non demordi, la potrai acquisire soltanto provando e riprovando. La costanza, la voglia di apprendere e di metterti in gioco mi pare non ti manchi.

Seconda osservazione.
Nel secondo video, ad un certo punto cadi, e si vede chiaramente che entrambi i piedi si sono sganciati (li riprendi, mentre si sganciano, abbassando lo sguardo e si vede chiaramente la bici che avanza mentre tu resti fermo a terra).
Per quelli che hanno paura, in cadute rovinose di rimanere agganciati alla bici, mi pare la dimostrazione migliore di quanto sia semplice sganciarsi (o di quanto si sgancino velocemente da soli) in caso di caduta.
Probabilmente li sarei caduto anche io... o forse appena dopo, dove ti sei fermato e ripartito sul piccolo saltino formato dalle rocce (io avrei provato a saltarlo, ma probabilmente avrei sbagliato l'atterraggio cadendo di faccia).


Terza cosa, nelle cadute a sacco di patate, soprattutto nel primo video che hai postato, ho notato che mentre cadi/una frazione di secondo prima abbassi lo sgurado.
Secondo me, cadi a sacco di patate appunto perchè sai di essere agganciato e ti deconcentri da quello che stai facendo (la guida e le sue tecniche), pensando "ora devo fermarmi un attimo, aspetta che devo pensare a sganciare".
Hai notato di essere caduto sempre sulla sinistra e mai una volta a destra? E' la dimostrazione (per me) che pensi di dover sganciare, invece che farlo con un unico movimento naturale. Se fossero state cadute da non tecnica di guida, o da errori nell'interpretare il percorso, penso almeno una volta saresti caduto a destra.
Scommetto che sei abituato, con i flat, ad appoggiare il sinistro e partire ogni volta con la prima pedalata con il destro.....


Se vuoi in consiglio, prova a fare strade meno impegnative, e anche se non ti serve continuare a sganciare, togliere il piede dal pedale e riagganciare mentre con l'altro continui la rotazione delle pedivelle.
Già in questo modo capisci e ti abitui ad effettuare la pedalata rotonda, ed im più (guarda sempre la strada e non i pedali), capisci come posizionare il piede e riagganciare. Ed acquisisci la naturalezza del movimento.
E poi, se sono regolabili (quello però devi sentirlo tu con il movimento corretto), puoi provare ad abbassare ancora la resistenza con la vite di registro, almeno per le prime volte. Ti risulterà più semplice il movimento.

Acquisita la tecnica (e mi pare che la voglia di apprendere ce l'hai), se rifai lo stesso percorso lo voli.....



Certo, condivido poi il resto da te scritto prima.
Anche la parte dove dici che con i flat impari la tecnica (con gli spd certi movimenti riescono lo stesso, anche con una tecnica sbagliata).
Infatti a mia moglie (per ora al massimo facciamo insieme un po di asfalto e qualche stradina pianeggiante in campagna), le ho montato un paio di flat. Almeno impara(o almeno spero) come si pedala.....



Comunque complimenti di nuovo.
Sia per l'aver pubblicato i video, che per la voglia di provare finalmente gli spd.
Vedrai che appena acquisita un po di tecnica in più, tutto inizierà a diventare più automatico e non dovrai pensare "ora devo sganciarmi perchè mi sto fermando", ma diventerà un movimento unico e lo farai senza dover pensare a nulla. La cosa che ti manca, è solo la pratica ed un po di abitudine, secondo me. E quella l'acquisisci solo provando, riprovando e probabilmente cadendo ancora qualche volta.

Bravo di nuovo!!!!!! :celopiùg:
 

Ellsthar

Biker superis
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@Ellsthar.
Ho visto entrambi i video, fino all'ultimo secondo.

Per prima cosa, devo farti i complimenti per aver provato, e per aver accettato di postare i video.

Se permetti, posso fare un'analisi a mio modo dei video?

Per prima cosa, ho notato che quando ti rialzi abbassi lo sguardo, per cercare di vedere il pedale dove si trova rispetto al piede.
Infatti armeggi e tenti qualche volta, prima di sentire il click del sistema di aggancio che scatta.
Dovrebbe diventare una cosa naturale, dove appena senti la pedivella in che posizione è, senza guardare appoggi il piede e "clack", si aggancia da solo.
E' una cosa che, se non demordi, la potrai acquisire soltanto provando e riprovando. La costanza, la voglia di apprendere e di metterti in gioco mi pare non ti manchi.

Seconda osservazione.
Nel secondo video, ad un certo punto cadi, e si vede chiaramente che entrambi i piedi si sono sganciati (li riprendi, mentre si sganciano, abbassando lo sguardo e si vede chiaramente la bici che avanza mentre tu resti fermo a terra).
Per quelli che hanno paura, in cadute rovinose di rimanere agganciati alla bici, mi pare la dimostrazione migliore di quanto sia semplice sganciarsi (o di quanto si sgancino velocemente da soli) in caso di caduta.
Probabilmente li sarei caduto anche io... o forse appena dopo, dove ti sei fermato e ripartito sul piccolo saltino formato dalle rocce (io avrei provato a saltarlo, ma probabilmente avrei sbagliato l'atterraggio cadendo di faccia).


Terza cosa, nelle cadute a sacco di patate, soprattutto nel primo video che hai postato, ho notato che mentre cadi/una frazione di secondo prima abbassi lo sgurado.
Secondo me, cadi a sacco di patate appunto perchè sai di essere agganciato e ti deconcentri da quello che stai facendo (la guida e le sue tecniche), pensando "ora devo fermarmi un attimo, aspetta che devo pensare a sganciare".
Hai notato di essere caduto sempre sulla sinistra e mai una volta a destra? E' la dimostrazione (per me) che pensi di dover sganciare, invece che farlo con un unico movimento naturale. Se fossero state cadute da non tecnica di guida, o da errori nell'interpretare il percorso, penso almeno una volta saresti caduto a destra.
Scommetto che sei abituato, con i flat, ad appoggiare il sinistro e partire ogni volta con la prima pedalata con il destro.....


Se vuoi in consiglio, prova a fare strade meno impegnative, e anche se non ti serve continuare a sganciare, togliere il piede dal pedale e riagganciare mentre con l'altro continui la rotazione delle pedivelle.
Già in questo modo capisci e ti abitui ad effettuare la pedalata rotonda, ed im più (guarda sempre la strada e non i pedali), capisci come posizionare il piede e riagganciare. Ed acquisisci la naturalezza del movimento.
E poi, se sono regolabili (quello però devi sentirlo tu con il movimento corretto), puoi provare ad abbassare ancora la resistenza con la vite di registro, almeno per le prime volte. Ti risulterà più semplice il movimento.

Acquisita la tecnica (e mi pare che la voglia di apprendere ce l'hai), se rifai lo stesso percorso lo voli.....



Certo, condivido poi il resto da te scritto prima.
Anche la parte dove dici che con i flat impari la tecnica (con gli spd certi movimenti riescono lo stesso, anche con una tecnica sbagliata).
Infatti a mia moglie (per ora al massimo facciamo insieme un po di asfalto e qualche stradina pianeggiante in campagna), le ho montato un paio di flat. Almeno impara(o almeno spero) come si pedala.....



Comunque complimenti di nuovo.
Sia per l'aver pubblicato i video, che per la voglia di provare finalmente gli spd.
Vedrai che appena acquisita un po di tecnica in più, tutto inizierà a diventare più automatico e non dovrai pensare "ora devo sganciarmi perchè mi sto fermando", ma diventerà un movimento unico e lo farai senza dover pensare a nulla. La cosa che ti manca, è solo la pratica ed un po di abitudine, secondo me. E quella l'acquisisci solo provando, riprovando e probabilmente cadendo ancora qualche volta.

Bravo di nuovo!!!!!! :celopiùg:

Innanzitutto grazie per il feed!!!
Che gli automatismi di aggancio-sgancio debba impararli è evidente, piano piano mi entreranno in testa! Tanto paura di cadere alla fine non ne ho molta e qualche volo devi metterlo in conto per imparare.
Per quanto riguarda la causa delle cadute nei video, direi anche io che non sono legate alla tecnica di guida, in quando quei st solitamente coi flat li faccio senza cadere e senza scendere (tranne il pezzo famoso dopo la caduta del secondo video, che devo sempre studiarmi un po'). E comunque sì, di solito coi flat appoggio il sinistro per ripartire col destro.
Infine, per quanto riguarda i percosi più semplici, escluse le strade bianche non ce ne sono molti. Come prima volta son voluto andare sul sicuro ed ho fatto i due percorsi più accessibili e che conoscevo meglio.

Ancora grazie per i complimenti e per l'incoraggiamento! :celopiùg:
 
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