qua c'è un articolo del corriere, avevo sentito che lo facevano anche in un Ospedale di Monza o dintorni
http://corrieredibologna.corriere.i...azienti-una-nuova-terapia-2401230172287.shtml
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BOLOGNA - Il Rizzoli arruola pazienti per sperimentare una terapia a base di cellule staminali per curare l’artrosi del ginocchio ed evitare (o comunque posticipare) l’intervento protesico. L’Istituto ortopedico partecipa infatti a un progetto europeo da 6 milioni di euro, Adipoa-2, il cui obiettivo è verificare che questo trattamento sperimentale risulti effettivamente efficace per i pazienti affetti da osteoartrite al ginocchio, più comunemente chiamata artrosi. «Dobbiamo trovare 15 pazienti ma per individuarli dovremo vederne almeno 200», spiega il professor Riccardo Meliconi,responsabile della Medicina e reumatologia del Rizzoli che coordinerà la sperimentazione.
Le caratteristiche che devono avere sono infatti ben precise. «Devono avere tra i 45 e i 70 anni d’età — prosegue il primario —, avere un’artrosi dolorosa a un solo ginocchio che deve essere gonfio, non avere una protesi nell’altro, non aver subìto operazioni o grossi traumi. E poi non devono aver fatto altri trattamenti endovena o punture di farmaci, infiltrazioni negli ultimi sei mesi,
integratori come il glucosamina, non avere artrite oltre all’artrosi». La selezione sarà quindi rigorosissima, perché la sperimentazione sarà sotto il controllo di un’agenzia europea. I 15 pazienti del Rizzoli fanno parte di un contingente di 150, distribuiti nei 10 centri europei che partecipano al progetto (in Italia oltre al Rizzoli, che fa da capofila nazionale, c’è Padova). «Ad ognuno di loro saranno prelevate cellule staminali dal tessuto adiposo dell’addome — prosegue Meliconi —. Saranno spedite in una Cell factory in Germania che le lavorerà per 15 giorni per spedircele nuovamente. Appena arrivata, la siringa verrà iniettata nel ginocchio del paziente».
Verrà fatta una risonanza magnetica prima del trattamento, a un anno distanza e dopo due anni così da valutare tutti i cambiamenti. Questa è la seconda fase dello studio Adipoa, al quale aveva partecipato il Rizzoli, durante il quale erano stati identificati i principali meccanismi d’azione delle cellule mesenchimali (le staminali adulte) iniettate in modelli animali di artrosi. Un successivo piccolo studio su pazienti in Germania e Francia ha inoltre dimostrato la mancanza di effetti collaterali.
Da qui la decisione dell’Unione europea di finanziare la seconda fase. «Ed è l’unico progetto finanziato dall’Europa che segue criteri rigorosi», mette in guardia Meliconi. Cosa ci si aspetta? «Nel breve questo cellule staminali hanno una netta funzione immunosoppressiva, cioè diminuiscono l’infiammazione — conclude il primario —, si è visto infatti che agiscono sul menisco e sulle membrana sinoviale, il rivestimento interno dell’articolazione, che si infiamma e dà gonfiore. Vedremo se queste staminali si trasformano in cellule della cartilagine e aiutano a ricostruire l’articolazione».
Chi vuole partecipare alla selezione può chiamare il numero 051.6366947 dal lunedì al venerdì ore 15.30-17-30 o scrivere a
[email protected].
24 gennaio 2017