La chiave dinamometrica: uno strumento veramente indispensabile?

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
    Iscriviti al canale se non l'hai ancora fatto (clicca qui).


Danybiker88

Redazione
4/9/04
12.241
186
0
35
Torino
www.picasawebweb.com
di Daniel Naftali

Bentrovati al consueto appuntamento settimanale con il tech corner!

La chiave dinamometrica è uno strumento molto utile per il montaggio delle nostre biciclette, tanto che in molti la considerano uno strumento indispensabile, che ogni meccanico, professionista o amatoriale, dovrebbe possedere. Vedremo in questo articolo di comprendere il perché di questa affermazione e quali sono gli inconvenienti che si possono incontrare se non la si utilizza.

L’importanza della coppia di serraggio.

La coppia di serraggio sui componenti da mountain bike di alta gamma è un parametro critico. Una bici leggera è più performante, lo sappiamo tutti, e per questo motivo i produttori cercano di realizzare componenti sempre più leggeri. Componenti leggeri sono però molto più delicati, sia perché utilizzano meno materiale, sia perché utilizzano materiali più duttili e meno resistenti.

Per questi motivi è estremamente importante che quando si monta un qualsiasi componente, vengano rispettate delle precise prescrizioni in quanto alle modalità di montaggio, in particolar modo riguardo alla forza con cui vengono serrate le viti. Viti troppo strette, come vedremo in seguito, possono causare eccessivo stress nel materiale, con il rischio di rotture o di danneggiamento.

Vediamo però di capire che cosa si intende con coppia di serraggio.
30296.jpg

Quando stringiamo una vite, questa girando oppone una certa resistenza. Lo strumento che utilizziamo per avvitare la vite (chiave a brugola, Torx, ecc) è sottoposto quindi ad una sollecitazione di torsione. Quando la vite è arrivata in battuta, il filetto esercita una certa resistenza all’avvitamento, in quanto la testa è arrivata a contatto con la superficie da unire e la vite non è quindi in grado di avvitarsi ulteriormente.

La vite è un elemento che ha il compito di unire due superfici schiacciandole l’una contro l’altra. Sappiamo tutti benissimo infatti che per garantire un fissaggio ottimale, una vite non va avvitata solo fino a battuta (ovvero fino a quando la testa va a contatto con la superficie su cui è ricavato il foro), ma va stretta ulteriormente in modo che mantenga costantemente premute le due facce l’una contro l’altra. In questo modo il fissaggio avviene per attrito.

Quando serriamo la vite e questa è già arrivata a battuta infatti, essa subisce una deformazione elastica di allungamento. La vite diventa una specie di molla che, stirata, esercita una forza costante sulle due superfici da unire tenendole schiacciate l’una contro l’altra ed impedendo ogni movimento o rotazione delle stesse.

La nostra esperienza quotidiana ci insegna che più si stringe una vite, più bisogna esercitare forza sulla chiave. Questo è dovuto al fatto che più si stringe, più la vite si tende e si allunga, schiacciando sempre con più forza le due superfici le une contro le altre. In parole povere la forza con cui serriamo la vite determina la forza con cui la vite “tira” le superfici da unire. Una vite molto stretta garantirà un’unione più solidale, ma incrementa lo stress a cui è sottoposto tutto il materiale, a cominciare da quello della vite per arrivare a quello che costituisce il filetto ed il componente.

Risulta quindi logico che a seconda di quanto serriamo, la vite indurremo nel materiale delle sollecitazioni più o meno intense. Per questo motivo se vogliamo evitare di sovraccaricare il materiale dovremo limitare la forza con cui serriamo la vite.

Per misurare la forza di serraggio di una vite, bisogna misurare la coppia che si applica durante l’operazione di chiusura.
30297.jpg

Sappiamo tutti che, se possediamo una chiave con un manico molto lungo potremo applicare una forza di serraggio maggiore con poco sforzo. Infatti la coppia di serraggio è il prodotto tra la forza tangenziale (Fa ed Fb in figura) espressa in N e il braccio di applicazione (distanza OA e OB). A parità di forza (Fa=Fb) se raddoppiamo il braccio, raddoppieremo la coppia di serraggio.

Per questo motivo si è deciso di considerare come unità di misura della coppia il N·m (newton metro). Con 1N·m si intende una forza tangenziale di 1 newton applicata con un braccio di 1 metro di lunghezza. La coppia di chiusura delle viti e dei bulloni quindi si misura in N·m ed i produttori riportano in tale unità di misura la coppia consigliata.

Sebbene il N·m sia l’unità di misura della coppia meccanica adottata dal sistema internazionale, nei paesi anglosassoni spesso questa si esprime in Ft·Lbs (piede per libbra).
Nessun problema comunque, anche se i valori di coppia dovessero essere espressi in tale unità di misura. La conversione si ottiene semplicemente moltiplicano per 0,737 la misura espressa in Ft·Lbs. In parole povere: 1 N·m = 0,737 Ft·Lbs

Molte chiavi dinamometriche comunque riportano una scala graduata con entrambe le unità di misura.

Le conseguenze di un serraggio sbagliato

Un serraggio sbagliato di una vite può comportare conseguenze piuttosto pericolose. E’ quindi importante rispettare le coppie previste dal produttore.

Una vite stretta con troppa forza può causare diversi tipi di problemi.

Innanzitutto ci sono problemi legati alla resistenza della vite o del filetto. La vite eccessivamente stretta infatti può non essere in grado di resistere alla forte sollecitazione di trazione a cui è sottoposta e quindi spezzarsi durante l’operazione di chiusura.

Se la rottura avviene durante il montaggio si tratta di un problema di poco conto. Diverso è il discorso è se la rottura avviene durante l’utilizzo. Pensiamo ad esempio alle viti di una pinza Post Mount. Le viti di queste pinze sono soggette a trazione durante il normale utilizzo. Nel caso di una brusca frenata, queste, se strette eccessivamente e quindi già sottoposte ad una forte sollecitazione di trazione, potrebbero non resistere all’ulteriore carico, rompendosi. Immaginiamo le conseguenze per il rider…
C’è però da dire che le viti in acciaio posseggono elevate risorse plastiche prima di arrivare a rottura. La vite prima di rompersi si allunga plasticamente, riducendo il carico di trazione e difficilmente si perviene a rottura. Le viti in ergal invece posseggono poche risorse plastiche e la rottura avviene in maniera improvvisa.

30298.jpg

Rottura di una vite per trazione. Si noti come nella zona di rottura la vite si assottigli (strizione), segno che la causa di rottura è stata un eccessivo sforzo di trazione. La vite (in acciaio) ha subito inoltre un notevole allungamento (basta vedere il passo del filetto) prima di rompersi,dimostrazione di come l’acciaio possiede elevate risorse plastiche prima di arrivare a rottura.

Non dimentichiamoci poi che spesso, sulle nostre biciclette, le viti sono in acciaio e si avvitano in filetti di alluminio. In questo caso la resistenza della vite è nettamente superiore a quella del filetto, in quanto l’alluminio è un materiale molto più duttile. Nell’eventualità di un eccessivo serraggio, l’elemento che cede per primo è quindi il filetto in alluminio, che si spana. Poiché spesso i filetti sono ricavati direttamente nel componente (pensiamo ad esempio ai foderi di una forcella) il danneggiamento dello stesso può rendere inutilizzabile l’intero componente. Se si danneggia una vite basta sostituirla, ma se si danneggia il filetto, spesso bisogna cambiare tutto il componente.

In secondo luogo non è bisogna neppure trascurare il rischio che un eccessivo serraggio può comportare su altri componenti secondari. Tipico è il caso dei collarini di fissaggio dei manettini cambio o dei freni sul manubrio. Se si serra eccessivamente la vite del collarino, quest’ultimo andrà a stringere con forza sul manubrio. Specialmente nel caso di manubri in carbonio, l’eccessiva “stretta” del collarino può non essere sopportata dal manubrio, che può danneggiarsi, spesso internamente ed in maniera invisibile dall’esterno. In manubrio danneggiato può quindi cedere di schianto durante l’utilizzo, con conseguenze estremamente pericolose per il rider.
30299.jpg

Manubrio spezzato nella zona di fissaggio dei manettini. Una rottura di questo genere è estremamente pericolosa.
Per questo motivo su componenti in carbonio è estremamente importante rispettare le coppie di serraggio massime previste dal produttore.

Nel caso invece che la coppia di serraggio sia insufficiente, il rischio riguarda un possibile allentamento accidentale della vite durante l’utilizzo. Se spesso questo non è un grosso problema (basta stringere la vite), in alcuni casi può comportare dei rischi per la sicurezza. Basta pensare alle viti che fissano le pinze ed i dischi, oppure a quelle che fissano il manubrio all’attacco manubrio. L’utilizzo di frenafiletti riduce comunque questo rischio.

Le chiavi dinamometriche

La chiave dinamometrica è uno strumento in grado di misurare la coppia di serraggio di una vite. Si utilizza come una normale chiave a cricchetto. Solitamente sono presenti delle bussole o delle teste intercambiabili che permettono alla chiave di essere utilizzata con tipi di vite differente.
30300.jpg


Ogni chiave ha un range di coppie che è in grado di misurare. Esistono chiavi per coppie piccole, particolarmente precise ed indicate per parti estremamente delicate, come possono essere i componenti delle sospensioni. Esistono poi chiavi per coppie intermedie che solitamente si utilizzano per le altre viti. Sulle biciclette non si raggiungono comunque coppie di serraggio particolarmente elevate, il massimo sono i 40-50 N m della cassetta o di alcune guarniture.

Essendo queste chiavi degli strumenti di precisione, è molto importante la qualità con cui sono realizzate. Chiavi scandenti sono imprecise e non assicurano un risultato ottimale. Purtroppo l’unico modo per avere una chiave di qualità è comprare prodotti professionali, spesso molto costosi.

A differenza delle chiavi tradizionali abbiamo detto che le chiavi dinamometriche sono in grado di rilevare la coppia di serraggio. Esistono in realtà due tipi di chiavi dinamometriche, diverse come funzionamento e praticità.

CHIAVI A SCATTO

Si tratta delle chiavi più comunemente utilizzate, soprattutto per la loro praticità.

30301.jpg



La chiave utilizza un meccanismo che una volta raggiunta la corretta coppia di serraggio, produce uno scatto della chiave che avvisa l’utente che la vite è correttamente stretta. Volendo è comunque spesso è possibile continuare ad avvitare in quanto il meccanismo produce un singolo scatto e non funziona come una frizione.

L’utilizzo è molto semplice. Una volta applicata la corretta testa e scelto il verso di rotazione, si agisce (solitamente girando un pomello sull’impugnatura) regolando la chiave sulla coppia desiderata. Una scala graduata aiuta a capire quale sia il valore impostato. A questo punto si avvita semplicemente la vite fino a che non si sente lo scatto. La vite è quindi serrata correttamente.

Il vantaggio di questo tipo di chiave è essenzialmente la praticità. Si può utilizzare la chiave anche senza vedere la scala graduata ed è estremamente precisa in quanto non ci sono particolari errori legati alla lettura della scala graduata o all’imprecisione dell’operatore. Di contro il meccanismo interno di queste chiavi è complesso e con il tempo tende a stararsi. E’ quindi importante dopo un certo numero di utilizzi tarare nuovamente la chiave.

CHIAVI A QUADRANTE

Le chiavi a quadrante vengono molto utilizzate negli stati uniti, in quanto tendono a perdere la taratura con maggiore difficoltà.

30312.jpg


La chiave è sostituita da due aste. Una più grossa collegata al manico e su cui è fissata la scala graduata ed una, più corta, su cui è fissato l’indicatore. Il principio di funzionamento è semplice. Stringendo, l’asta principale subisce una flessione, quella secondaria invece no, in quanto svincolata dal manico. In base allo scostamento tra le due aste è possibile determinare la coppia di serraggio.

Da un punto di vista pratico l’operatore deve costantemente tenere sott’occhio la scala graduata. Quando l’indicatore raggiunge il valore stabilito deve smettere di stringere in quanto significa che si è raggiunta la coppia desiderata.

I vantaggi di questo tipo di chiavi riguardano la semplicità delle stesse e l’assenza di meccanismi che possano stararsi. Di contro il loro utilizzo è più difficoltoso. Serve una certa mano per non andare oltre la coppia massima prevista, bisogna sempre tenere d’occhio la scala graduata e si rischia di commettere errori di lettura.

CHIAVI DI PRECISIONE

Le chiavi dinamometriche di precisione sono particolarmente indicate nei casi in cui la coppia di serraggio assuma valori particolarmente piccoli.

Un tipico utilizzo di queste chiavi riguarda l’interno delle sospensioni, dove le coppie di serraggio spesso sono dell’ordine di pochi N m, a causa dei componenti molto piccoli realizzati spesso in delicato alluminio.

30313.jpg


Valori così piccoli sono difficilmente individuabili a mano e per questo motivo queste chiavi di precisione sono un utilissimo strumento per prevenire il danneggiamento della viteria. Serve molta sensibilità per “sentire” filetti così piccoli ed errori di chiusura possono causare gravi danni alla sospensione.

Abbiamo quindi visto che le chiavi dinamometriche non sono uno strumento per gente fissata o eccessivamente pignola, ma si tratta di un’importante strumento per garantire un montaggio di qualità della bicicletta. Una chiave dinamometrica assicura infatti che tutte le viti siano strette correttamente, garantendo la sicurezza dell’utilizzatore e la durata dei componenti.

Voi cosa ne pensate? Utilizzate la chiave dinamometrica o stringete tutto a mano? Nella vostra officina avete la chiave dinamometrica? Vi è mai capitato di rompere qualcosa perché non serrato correttamente? Dite la vostra!
 

marcus69

Biker delirius tremens
5/10/09
11.343
2.760
0
Capoterra-CA
Visita sito
Bike
Venture SL 27.5-Fiocco 26"-Bdc mc008
complimenti.tutto molto interessante.Sarà il mio prossimo acquisto.Un consiglio su cosa acquistare?(mi riferisco al range più utilizzato.diciamo da 2Nm a 40Nm?)
Mi domandavo inoltre se fosse possibile realizzare una sorta di tabella sulle forze da applicare ai singoli pezzi.
es:attacco manubrio ritchey pro 5Nm(consigliato dalla casa-è disponibile anche una chiave dinamometrica con bussola specifica solo con scatto a 5Nm)
-bar ends carbon control tech-8/10Nm
Nell'esempio citato,le viti delle pinze, che serraggio dovrebbero avere?
 

alessandro1983

Biker popularis
17/5/09
98
1
0
udine
Visita sito
interessssssssssante!!! stavo giusto valutando qualche tempo fa la possibilità di prenderla visto la mia insicurezza su un serraggio della biga nuova, avevo (ed ho) tutti i dubbi descritti qua sulla possibilità di rompere un pezzo o "spanare" il filetto...
 

midopodopo

Biker serius
complimenti per l'interessante articolo.
sono in possesso della chiave dinamometrica che ti fornisce in kit la
canyon,che adopero abitualmemente per controllare i serraggi della mia torque,la posso ritenere attendibile?,perche' cosi ad occhio mi sembra un po' un giocattolino.....
che ne pensate?
 

blucas78

Biker serius
7/8/10
124
1
0
Como
Visita sito
Bike
MTB
Complimenti per la chiarezza di esposizione!
Non utilizzo ancora la chiave dinamometrica e fortunatamente sulla bici non ho ancora spanato/rotto niente, forse il costo elevato dei componenti inibisce la forza alla mia mano!
In altri campi invece applico sempre troppa forza e la spanatura è sempre dietro l'angolo.

Una conferma/chiarimento: con la chiave a scatto dopo il primo scatto se continuo a stringere aumenta la coppia e non è più quella impostata?
Come faccio quindi a farla scattare nuovamente alla coppia di serraggio impostata?

Sarà il mio prossimo acquisto!
Grazie
 

bost155

Biker serius
16/7/08
177
0
0
MONCLASSICO (TN)
Visita sito
sarebbe stato a mio avviso interessante fare un piccola sezione in cui identificare il corretto serraggio utilizzando classiche chiavi a brugola o torx..(non tutti abbiamo o compreremo la dinamometrica) anche qui valgono le regole di maggiore forza con maggior braccio.. quindi meglio non serrare mai troppo utilizzando la parte più lunga della chiave!
 

michael_89

Biker superioris
28/8/09
933
0
0
Monza
Visita sito
Aahah! E' incredibile....proprio qualche giorno fà ho serrato troppo la vite di fissaggio dell'adattatore della pinza all'attacco della forcella (per fortuna I.S.)..... e si è rotta la testa! Però è rimasto attaccato un anello in testa, che in pratica mi tiene la vite in tensione, senza farla svitare.....ora non sò se tenere tutto così, oppure smontare tutto e cercare di rimuovere la vite senza far danni....:nunsacci:
 

asottote

Biker novus
7/5/06
23
0
0
Lodi
Visita sito
Bike
Trek Slash 9.8 2016
Dovendo sostituire l'attacco manubrio della mia bike, mi son deciso ad acquistarla. Ho speso un po' di soldini ma, adesso che ho letto l'articolo, sono ancora più convinto di aver fatto un buon investimento.
 
fino a qualche tempo fa non la utilizzavo, andavo a sensazione e ad esperienza.
Poi è arrivata la full, e mi sono accorto che andare a senso sui cuscinetti del carro è impossibile (magari pure per inesperienza): se tiri troppo li carichi all'inverosimile e addio sensibilità, se tiri troppo poco hai flessioni e ticchettii vari, oltre al rischio che si smolli qualcosa...
Con la dinamometrica invece non c'è margine di errore.
In effetti adesso la uso per ogni montaggio, sicuro di fare sempre un lavoro ottimale.
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
12.241
186
0
35
Torino
www.picasawebweb.com
complimenti.tutto molto interessante.Sarà il mio prossimo acquisto.Un consiglio su cosa acquistare?(mi riferisco al range più utilizzato.diciamo da 2Nm a 40Nm?)
Mi domandavo inoltre se fosse possibile realizzare una sorta di tabella sulle forze da applicare ai singoli pezzi.
es:attacco manubrio ritchey pro 5Nm(consigliato dalla casa-è disponibile anche una chiave dinamometrica con bussola specifica solo con scatto a 5Nm)
-bar ends carbon control tech-8/10Nm
Nell'esempio citato,le viti delle pinze, che serraggio dovrebbero avere?

Ogni componente ha una sua precisa coppia di serraggio, quindi sarebbe un lunghissimo elenco e richiederebbe ore di lavoro.
La cosa migliore è far riferimento alle istruzioni fornite con il componente: ormai tutti indicano le coppie di serraggio consigliate.

Come dinamometrica ritengo molto validi i prodotti Beta. Trovo che siano molto ben fatta ed affidabili, ma il problema è che coprono un range non sufficiente per tutte le viti della bici. Mi pare ci siano 8-60, 1-5, 4-20 N m,
Rimanendo invece su marchi di prodotti da bici, beh le Park Tools sono decisamente ben fatte. Anche della Giustaforza ho letto commenti positivi.
Lascerei invece perdere le cinesate che si trovano a poco prezzo. Informatevi anche se il produttore offre il servizio di taratura, perchè come detto ogni tanto le dinamometriche vanno tarate.

complimenti per l'interessante articolo.
sono in possesso della chiave dinamometrica che ti fornisce in kit la
canyon,che adopero abitualmemente per controllare i serraggi della mia torque,la posso ritenere attendibile?,perche' cosi ad occhio mi sembra un po' un giocattolino.....
che ne pensate?

La Chiave Canyon, che anch'io possiedo, non è certo uno strumento di precisione. Va bene per un indicazione di massima, diciamo che è uno strumento che va bene per l'utente inesperto, che magari serrerebbe troppo le viti se non avesse alcun riferimento.

Una conferma/chiarimento: con la chiave a scatto dopo il primo scatto se continuo a stringere aumenta la coppia e non è più quella impostata?
Come faccio quindi a farla scattare nuovamente alla coppia di serraggio impostata?

Dipende dal tipo di chiave. Alcune sono a ricarico automatico, ovvero una volta fatto lo scatto, la testa con una molla ritorna in posizione. Altre invece richiedono il ricarico manuale.

Se invece continui a stringere dopo il click, generalmente la chiave funziona come una chiave tradizionale. Alcune chiavi però hanno un meccanismo a frizione, il che significa che oltre il valore limite non possono andare e se cerchi di superarlo girano a vuoto.

sarebbe stato a mio avviso interessante fare un piccola sezione in cui identificare il corretto serraggio utilizzando classiche chiavi a brugola o torx..(non tutti abbiamo o compreremo la dinamometrica) anche qui valgono le regole di maggiore forza con maggior braccio.. quindi meglio non serrare mai troppo utilizzando la parte più lunga della chiave!

Questo dipende solo dalla mano del meccanico. Bisogna saper "sentire" le viti, capire come morde il filetto ed avere la mano per capire se la vite è stretta o meno.

Sono delle abilità che si acquisiscono con l'esperienza, non si possono certo apprendere leggendo un articolo.
Proprio per questo, personalmente, consiglio la dinamometrica soprattutto a chi si occupa di meccanica per hobby, come passatempo. Chi fa il meccanico di lavoro probabilmente ha la mano e sa sentire le viti, ma il meccanico occasionale rischia di stringere eccessivamente dove invece non si dovrebbe.
 
  • Mi piace
Reactions: lido

Andrea Bertu

Biker extra
15/6/09
744
0
0
Prov. Bergamo
Visita sito
Bike
Una capra
ottimo articolo!
io da quando ho la full uso la chiave dinamomentrica ... è uno strumento utile che nella maggior parte delle volte non si vede nei negozi/meccanici specializzati ... secondo me l'utilizzo di questo strumento è indice di professionalità, rappresenta senza dubbio un valore aggiunto.
 

carlocorio

Biker superis
io usa quella che Canyon manda insieme alle bici (ma la vende anche come accessorio a 13 euro )

[url]http://www.canyon.com/_it/accessories/articles.html?ac=Z02_02[/URL]

è rudimentale, ma meglio che niente.... mi è servita anche per sviluppare la sensibilità della mano.

Va da 3 a 12Nm... per coppie superiori faccio 2 proporzioni (lunghezza braccio chiave rispetto al metro) e regolo a occhio i chili (1kg corrisponde a 9.8N). Tanto quando si parla di 50Nm non credo che si debba essere precisissimi.
 

Allegati

  • 6031_img_product.jpg
    6031_img_product.jpg
    7,7 KB · Visite: 294

giorgiocat

Biker tremendus
13/8/07
1.216
159
0
bologna
Visita sito
Bike
forse troppe ma ci sono affezionato
Io una volta ho bucato i foderi di una fox 36 talas stringendo le viti che chiudono il perno passante (che richiedono se non sbaglio 215 n cm, insomma non tanto stretto ). Per sostituire i foderi ho speso più di 200 eurini :cry::cry::cry:, ma da allora ho imparato che quelle sul serraggio sono tutt'altro che chiacchiere. Unica cosa: penso che se uno non le usa spesso (uso amatoriale) si possa anche andare su chiavi relativamente economiche
 

WPaul63

Biker superioris
20/8/10
906
2
0
Tra IT e CH
Visita sito
Bike
Specialized E29 Comp
Bell'articolo...ma questa frase devi proprio spiegarmela:
"...Le chiavi a quadrante vengono molto utilizzate negli stati uniti, in quanto tendono a perdere la taratura con maggiore difficoltà."

Ehm?
Mi sfugge l'associazione tra l'uso americano e la maggior difficoltà nel perdere la taratura.
I 'mericani sono più "tarati" quindi hanno bisogno di attrezzi semplici da regolare? ;-)
Gli europei si acconentano di montaggi meno precisi, quindi usano attrezzi meno affidabili...? :-)

Oppure...?

Ciaooo

Paul
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
12.241
186
0
35
Torino
www.picasawebweb.com
Bell'articolo...ma questa frase devi proprio spiegarmela:
"...Le chiavi a quadrante vengono molto utilizzate negli stati uniti, in quanto tendono a perdere la taratura con maggiore difficoltà."

Ehm?
Mi sfugge l'associazione tra l'uso americano e la maggior difficoltà nel perdere la taratura.
I 'mericani sono più "tarati" quindi hanno bisogno di attrezzi semplici da regolare? ;-)
Gli europei si acconentano di montaggi meno precisi, quindi usano attrezzi meno affidabili...? :-)

Oppure...?

Ciaooo

Paul

In america sono più diffuse le chiavi a quadrante perchè preferiscono una chiave che non si stara. Qui da noi invece si preferiscono quelle a scatto perchè più facili da utilizzare.

E' una questione di abitudini differenti.

La chiave a scatto comunque, se non starata, è più precisa di quella a quadrante.
 

Marco1971

Biker forumensus
12/8/08
2.048
14
0
Prov. di Lucca
Visita sito
Bike
Trek 8000-6500
ottimo articolo!
io da quando ho la full uso la chiave dinamomentrica ... è uno strumento utile che nella maggior parte delle volte non si vede nei negozi/meccanici specializzati ... secondo me l'utilizzo di questo strumento è indice di professionalità, rappresenta senza dubbio un valore aggiunto.


...chiavi dinamometriche di adeguato range di coppia anche per le hardtail...
I negozi/meccanici cosiddetti specializzati leggasi anche "che lo fanno per professione"...sul loro non utilizzo non solo delle chiavi dinamometriche ma anche di molte prassi scorrette ci sarebbe da discutere all`infinito...
E non provate a farglielo notare...mai...
Se trovaste il "professionista"/artigiano di lunga data potrebbe iniziare la tiritera del tipo..."ma che ? vuoi insegnare il mio mestiere a me che lo faccio da 300 anni a questa parte ?".
Al che una persona che non vuole ulteriori complicanze (anche se in cuor suo sa di avere ragione) cede e da ragione al capo vampiro...
Ci mancherebbe altro che un novello vampiretto di nemmeno un mese potesse insegnare la corretta prassi di montaggio al capo dei capi vampiri sulla Terra da millenni.
Ricordatevi bene...i vampiri di lunga data possono nutrirsi e perpetuarsi incanalando dalle giugulari la precisissima quantita` di sangue (plasma piu` componente solida) in modo nativo...
Voi apprendisti vampiri anche se pluri laureati in settori tecnico scientifici dovrete sempre munire in serie ai vostri poderosi canini di apposito strumento di misura...
Se vi va bene potrete vedere l`utilizzo delle suddette chiavi su biciclette di blasone e costo spropositato...molto spesso questo per questioni squisitamente culturali in Italia si accompagna all`acronimo b.d.c.
Per le "sorelle povere" mtb molto spesso come regola con le possibili eccezioni dovrete esigere voi magari presenti all`opera, il loro utilizzo.
Grazie.

Marco1971.
 

Classifica mensile dislivello positivo