discesa su pietraie e canaloni.

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
www.picasawebweb.com
Innanzitutto per la guida sulla ghiaia la regola numero uno è peso in avanti.
Il peso indietro scarica l'anteriore, facendo perdere grip. Il fuorisella su fondi ghiaiosi è può andare bene solo per brevi tratti molto ripidi in cui non è necessario sterzare (tecnica del peso indietro, ruota posteriore bloccata e prega in Dio :mrgreen:).
L'impostazione corretta per affrontare percorsi molto ghiaiosi è di affrontarli in modo aggressivo.
Curva: innanzitutto il segreto per affrontare una curva o una sterzata su ghiaia è quello di non frenare. Specie su fondi ghiaiosi la regola di frenare solo prima della curva e mai a metà dev'essere una priorità. Una volta frenato e raggiunta la velocità, la sterzata dev'essere rapida e decisa. In pratica devi fare quello che viene definito "pompare la bici" ossia comprimere in fase di curva la bici verso il suolo in modo da aumentare il grip, un po come una curva corto raggio nello sci. Posizione corretta di piega (piede esterno basso, culo verso l'esterno della curva verso il pedle esterno, braccia che premono il manubrio verso il basso quasi a piegarlo, come dice Walks Astray), una rapida sterzata e via. La bici ovviamente pattinerà leggermente ma la forza con cui tu l'hai spinta verso il basso farà si che sarà solo un leggero sbandamento. Il peso molto caricato all'anteriore farà inoltre in modo che la ruota posteriore pattini in una sorta di sovrasterzo. Ricorda che se parte il posteriore è facilmente gestibile, ma se parte l'anteriore 90% sei a terra.
Rettilineo/ripidone: qui la tecnica del culo indietro funziona. Ricirdati però quando devi frenare di non usare l'anteriore se non con molta delicatezza, altrimento rischi il bloccaggio con conseguente caduta (sempre per la regola che se scappa l'anteriore 90% sei a terra).
Tratto in contropendenza: spesso su sentieri di alta montagna ci sono dei traversi in contropendenza su ghiaione o sfaciumi che incutono timore a molti (anche perchè spesso sono esposti). Il segreto per superare una contropendenza indenni su fondi cedevoli è quello di tenere il peso centrale e il piede esterno (quello verso valle) abbassato. In questo modo è molto difficile che la bici parta lateralmente.
Canalina: la canalina imho è una brutta situazione in cui trovarsi, specie se scendi veloce. Se non c'è modo di evitarla (o ci si è finiti dentro), l'unica è di farsi guidare dalla stessa. Specie se il fondo è molto cedevole e magari ripido (quindi non si riesce a fermarsi) quella di farsi guidare con ruota posteriore anche bloccata, è l'unica situazione per evitare una caduta. L'unica tecnica è quella di evitarle. Talvolta però, specie se sono abbastanza arrotondate sui bordi, tornano utili come appoggio in curva.
Se invece con canalone intendi quei sentieri molto scavati dall'acqua in cui ci passa a malapena il cambio, allora la situazione è diversa. In questi casi devi mantenere innanzitutto le pedivelle orizzontali (per non rancare sul bordo). Inoltre serve una guida molto precisa. Non esagerare con la velocità, cerca di evitare di rancare via cambio o dischi sui bordi. Tieni la ruota anteriore assolutamente al centro ed evita il contatto con i bordi.
Non hai mica una foto di quello che intendi come canaloni?
Spero di esserti stato utile o-o
 
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moka

Biker ultra
27/2/08
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Volevo un consiglio su come affrontare quelle maledette discese che hanno un terreno molto franoso composto da pietroni mobili e ghiaia, canaloni, perchè ogni volta che li affronto vado in crisi,cioè spesso mi scivola l' anteriore della mia front.:pirletto::pirletto::pirletto::pirletto::pirletto::pirletto::pirletto::pirletto:
Ehi! Max, eheheh, bella uscita ieri.. su quei c...o di canaloni, a parte il mio cappottamento.
 

moka

Biker ultra
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Se invece con canalone intendi quei sentieri molto scavati dall'acqua in cui ci passa a malapena il cambio, allora la situazione è diversa. In questi casi devi mantenere innanzitutto le pedivelle orizzontali (per non rancare sul bordo). Inoltre serve una guida molto precisa. Non esagerare con la velocità, cerca di evitare di rancare via cambio o dischi sui bordi. Tieni la ruota anteriore assolutamente al centro ed evita il contatto con i bordi.
Non hai mica una foto di quello che intendi come canaloni?
Spero di esserti stato utile o-o
Quoto, :spetteguless:e inoltre bisogna svegliarsi e non passare su una radice che vedi all'ultimo (parlo del sottoscritto) che ti fà cappottare proprio alla fine del canalone...che figura di me..a!!!:cry::cry:
 

Borich

ModeraturDesaparecido
3/8/05
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Gianduja city
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tutto vero ciò che c'è scritto ma ci sono dei ma...
1)se mi trovo su una pietraia e davanti mi trovo un'ostacolo improvviso tipo un pietrone?
2)se devo curvare nella canalina?
3)se sento che la bici sballonzola cosa faccio in curva, nel ripido etc..?
provate a rispondere...
ciao ciao
 

Danybiker88

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tutto vero ciò che c'è scritto ma ci sono dei ma...
1)se mi trovo su una pietraia e davanti mi trovo un'ostacolo improvviso tipo un pietrone?
2)se devo curvare nella canalina?
3)se sento che la bici sballonzola cosa faccio in curva, nel ripido etc..?
provate a rispondere...
ciao ciao

1) come sempre in presenza di un ostacolo (pietrone o gradino) si deve arretrare e cercare di assorbirlo con le braccia. Una volta superato l'ostacolo si deve ripristinare l'assetto.
2) in che senso? Come già detto in teoria bisognerebbe evitare di finire dentro le canaline... Se c'è una curva con una canalina in centro bisogna pasare interni od esterni. Se c'è una canalina diagonale bisogna cercare, mantendo la corretta impostazione di piega di assorbire l'ostacolo con braccia e gambe.
3) la bici dev'essere libera di muoversi. Su una pietraia/ghiaione, specialmente sul rettilineo o sui ripidi, i movimenti laterali della bici sono normali. Le gambe devono essere larghe in modo da permettere alla bici di muoversi liberamente. Sbagliatissimo per esempio è tenere il sellino tra le ginocchia o, ancora peggio, rimanere seduti. Molto spesso inoltre un minimo di velocità aiuta poichè riduce lo spostamento laterale indotto dall'icontro della ruota con pietre o radici. Tendenzialmente più si va veloci più la bici è stabile, ma ovviamente è sbagliatissima la tecnica dello sperare di passare gli ostacoli solo con la velocità (tecnica del "molla i freni e prega").
In curva invece (ovviamente con la corretta impostazione della piega e del peso) anche se si trovano pietre la tecnica rimane sempre la stessa: assorbire l'ostacolo con braccia e gambe. Se non basta (ossia scappa la ruota post o soprattutto quella anteriore) un tentativo estremo di recupero può essere lo spostamento del peso verso la ruota che ha perso grip. Tendenzialmente questo non è necessario se scappa il posteriore (a gestire una derapata siamo capaci quasi tutti) mentre diventa utile quando scappa l'anteriore. Allo spostamento del peso, di per se più rischioso, in caso di perdita dell'anteriore si può ricorrere anche alle braccia. Premendo con forza il manubrio verso il basso è possibile che si riesca a recuperare grip.
Cosa da non fare mai è ovviamente frenare. Si peggiorano solo le cose. Se la bici scappa e freni la caduta diventa una certezza, perchè come ci insegna il mondo dell'automobilismo, la capacità di tenuta laterale di una gomma diminuisce se questa deve anche supportare uno sforzo longitudinale di frenata. Di fatto si giunge al bloccaggio e il dritto diventa inevitabile.
 

Borich

ModeraturDesaparecido
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Gianduja city
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quanto la fai lunga!
volevo sentirmo dire:
1)piuttosto che farmi prendere dal panico e cercare di schivare ogni pietra scelgo una traiettoria e ci resto.
2)cerco l'appoggio esterno della canalina per poter piegare.
3)tengo l'anteriore in traiettoria e lascio fare il posteriore.
:mrgreen:
ciao ciao
 
la miglior cosa da fare a parer mio è quella di tenere sempre la stessa traiettoria e non cambiarla continuamente, anche in caso di ostacoli o qualsiasi altra cosa , poi gli ostacoli sono fatti per essere superati.
Nel caso della canalina, è sempre meglio cercare di non prenderla, poi se ci si è finiti dentro dipende molto dalla larghezza di questa, al limite ti fermi e esci.
 

BeerMaster

Biker immensus
24/1/07
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Torino
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Bike
Una con le ruote
Aggiungo un paio di cose a quello che già molto esaustivamente ha detto il bravo Dany :prost:
Innanzitutto per la guida sulla ghiaia la regola numero uno è peso in avanti.
Il peso indietro scarica l'anteriore, facendo perdere grip. Il fuorisella su fondi ghiaiosi è può andare bene solo per brevi tratti molto ripidi in cui non è necessario sterzare (tecnica del peso indietro, ruota posteriore bloccata e prega in Dio :mrgreen:).
L'impostazione corretta per affrontare percorsi molto ghiaiosi è di affrontarli in modo aggressivo.
sono d'accordo, l'importante è però avere un po' di feeling con la bici sentire fino a che punto ci si può spingere perchè entrare troppo forte su questi fondi può essere deleterio. La bici può scapparti da sotto il deretano in un nanosecondo :mrgreen:
Curva: innanzitutto il segreto per affrontare una curva o una sterzata su ghiaia è quello di non frenare. Specie su fondi ghiaiosi la regola di frenare solo prima della curva e mai a metà dev'essere una priorità. Una volta frenato e raggiunta la velocità, la sterzata dev'essere rapida e decisa. In pratica devi fare quello che viene definito "pompare la bici" ossia comprimere in fase di curva la bici verso il suolo in modo da aumentare il grip, un po come una curva corto raggio nello sci. Posizione corretta di piega (piede esterno basso, culo verso l'esterno della curva verso il pedle esterno, braccia che premono il manubrio verso il basso quasi a piegarlo (, come dice Walks Astray), una rapida sterzata e via.
Meglio spingere di più la manopola interna alla curva in modo da fare leva tra piede esterno e manopola interna tenendo la bici leggermente inclinata tra le gambe, questo garantisce una presa aggressiva dello spigolo dei copertoni e permette di gestire bene eventuali piccoli movimenti laterali della bici. Puntualizzando ulteriormente c'è da dire però che questa tecnica si adatta bene a bici con sella bassa, non so quale sia la tecnica XC probabilmente è la stessa ma la sella alta sicuramente la rende più difficoltosa....
Canalina:
CUT
L'unica tecnica è quella di evitarle.
CUT
E quando malauguratamente ci finisci dentro cerca di uscirne appena puoi :smile:
 

euphoriapostulant

Biker superioris
18/8/07
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nella mia zona c'è una strada di montagna con un tratto molto ripido, pieno di sassi e ghiaia sparsa quà e là, e per semplificare le cose anche un canalone slla destra che occupa metà strada, per finire dopo questo tratto che almeno è dritto c'è una curva a sinistra...già mi è capitato di finire con l'anteriore nel canalone e quind per terra, con ovvie conseguenze (cappottamento e mssaggo shatsu con le pietre molto poco levigate) ed ora ho problemi a fare questo tratto...consigli?
 

Borich

ModeraturDesaparecido
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Gianduja city
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nella mia zona c'è una strada di montagna con un tratto molto ripido, pieno di sassi e ghiaia sparsa quà e là, e per semplificare le cose anche un canalone slla destra che occupa metà strada, per finire dopo questo tratto che almeno è dritto c'è una curva a sinistra...già mi è capitato di finire con l'anteriore nel canalone e quind per terra, con ovvie conseguenze (cappottamento e mssaggo shatsu con le pietre molto poco levigate) ed ora ho problemi a fare questo tratto...consigli?
devi guardare esattamente dove vuoi passare, non guardare mai il canalone.
in questo modo mantieni la traiettoria.
poi seguio quanto scritto sopra...
ciao ciao
 

euphoriapostulant

Biker superioris
18/8/07
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il problema è che l'ipotetica traiettoria che dovrei seguire a destra del canalone pende verso questo, è ghiaiosa e dal lato destro è molto 'infrattato'....saranno 40cm di larghezza...è inquietante....:paur::paur::loll:
 

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