La misura del Telaio

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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La taglia del telaio si misura tra l’asse della scatola del movimento centrale e la fine del tubo verticale. La maggioranza dei costruttori riportano questa misura “centro-fine” (c/f) ovvero dal centro della scatola movimento, altri dall’estremità inferiore, in quel caso si dirà “fine-fine” (f/f). I costruttori specificano sempre questa misura.

La taglia del telaio deve essere presa in funzione dell’altezza del cavallo. Per trovare questa misura bisogna misurare, senza scarpe, il segmento che va da terra al sottosella. Una volta trovata questa misura per capire in linea di massima la taglia del telaio, la misura va moltiplicata per 0,56. Il prodotto darà la taglia del telaio (esempio: 80cm di cavallo per 0,56 = 44,8 misura del tubo verticale; 44,8 diviso 2,5 (per convertire in pollici) = 17,92 ovvero la misura in pollici. Approssimando il telaio giusto sarà un 18’)

La regolazione dell’altezza della sella è la cosa più importante. Per capire se si ha una buona posizione ci sono molti modi, uno di questi consiste nel mettere il tallone sul pedale in basso ed aggiustare l’altezza della sella in maniera che la gamba sia stesa, ma con il retro del ginocchio “a piombo” con il tallone. La gamba non deve essere troppo “piegata”, ma nemmeno “troppo tesa”. Esiste anche un modo per calcolare l’altezza della sella (dal rivestimento superiore della sella al piano del pedale): altezza del cavallo per 1,05.

La regolazione dell’arretramento della sella è legata sia alla geometria del telaio che alla lunghezza dei femori. Si può regolare sedendosi e tenendo i piedi sui pedali con le pedivelle in posizione orizzontale. Con un metro o un filo a piombo, la parte anteriore del ginocchio dovrebbe essere in verticale sull’asse del pedale (dove si collega alla pedivella) o leggermente più avanti.

L’altezza del manubrio è piuttosto soggettiva. Alcuni agonisti lasciano uno scarto di anche più di 10cm tra il manubrio e il piano orizzontale della sella. Uno scarto (in favore della sella) da 2 a 5cm dovrebbe dare un buon confort ed una posizione performante.
La sella, contrariamente a molte “interpretazioni” deve essere parallela al terreno.

Una volta trovata la posizione dell’altezza della sella conviene sempre mettere un riferimento sul tubo reggisella, in modo da ritrovarla facilmente in caso si debba abbassare o togliere (nastro adesivo, etc.). Usare sempre tubi reggisella non oltre il limite riportato sullo stesso: si rischia di rovinare il telaio e torcere il reggisella.
La lunghezza dell’attacco manubrio va regolata in base alla lunghezza delle braccia. Si può misurare (sempre col filo a piombo, metro) la proiezione verticale della parte anteriore dell’attacco con l’asse della ruota anteriore (all’altezza del mozzo). Questo valore per gli agonisti è quasi sempre minore a 11cm. Per una posizione più confortevole si può stare tra i 15 ed i 20cm.

La larghezza del manubrio è dipendente dalla larghezza delle spalle misurata da un’articolazione omero-clavicola all’altra. Per utilizzi “agonistici” questa misura può essere minore, mentre per utilizzi enduro/fr maggiore (molto).
-Nota: Queste misurazioni ovviamente si riferiscono a telai per un utilizzo xc/escursionistico. Per utilizzi Fr o Dh, questi consigli non sono più validi, in quanto i telai per queste specialità non sono concepiti per essere “pedalati” a lungo, ma per dare il massimo in discesa. Quindi occorrerà trovare il miglior compromesso nel caso si vogliano utilizzare per giri pedalati.

Problemi e Risoluzione:
-Dolore ai reni = posizione troppo allungata o bici troppo lunga. Attacco manubrio più corto o cambiare telaio.

-Dolore alla parte alta della schiena = posizione o bici troppo corta. Attacco manubrio più lungo o cambiare telaio

-Dolore alla nuca = manubrio troppo basso. Installare un attacco manubrio con inclinazione positiva (si può girare quello presente)

-Dolore alle cosce quando si pedala = sella troppo bassa. Misurare e regolare.

-Dolore alle anche o dietro le ginocchia = sella troppo alta. Misurare e regolare.

-Dolore zona perianale (cavallo) = sella inclinata in avanti o indietro. Controllare e modificare l’angolo.

-Dolore ai lati delle ginocchia = tacchette dei pedali automatici mal posizionate. Controllare e modificare.

-Rumori a scatti = reggisella non ben serrato, movimento centrale non lubrificato. Controllare, lubrificare, serrare.

-Non riesco a smontare il reggisella = è grippato dentro il tubo verticale. Usare un prodotto da polverizzare (svitol o simili) e lasciar agire. Il reggisella va sempre ingrassato, perché si può ossidare con l’acqua e “saldare” al tubo verticale. Non ingrassare i reggisella in carbonio!

-Non riesco a smontare le manopole = sollevare un lembo e spruzzarci dentro dell’alcool, o dell’acqua con detersivo per vetri. Lavare le manopole una volta tolte. Spruzzare della lacca per capelli all’interno e reinfilare sul manubrio. Assicurarsi che all’estremità ci sia un forellino per fare uscire l’aria. Facoltativo chiudere il lato verso il manubrio con del filo di ferro da 1,5-2mm attorcigliato con una pinza. Per togliere e rimettere le manopole ci si può servire di un compressore e “sparare” aria all’interno. Si smonteranno/monteranno in un attimo.
 
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