Benvenuti all’ottavo appuntamento con il Tech Corner, in esclusiva per voi su MTB Forum!
Oggi abbandoniamo il filone delle sospensioni e ci occupiamo di un argomento che è comunque correlato: la revisione degli snodi dei telai full.
Inutile dire che il buon funzionamento del telaio è un presupposto fondamentale per il buon funzionamento della sospensione posteriore (insieme di carro e ammortizzare). Inutile avere un ammortizzatore in perfetto ordine e un carro con i cuscinetti grippati. Oltre al rischio di danneggiamento dei perni, si avrà un calo delle prestazioni della sospensione stessa.
Cominciamo col dire che gli snodi dei telai da MTB sono diversi a seconda del modello. Lo smontaggio generalmente non è complicato, però la procedura può variare da costruttore a costruttore. Non essendo parti particolarmente complicate, basterà prestare attenzione durante lo smontaggio per memorizzare l’ordine e la posizione delle varie parti per evitare problemi di rimontaggio. Non essendoci una procedura unica per tutti i telai, ci limiteremo ad una descrizione generale.
Nei telai da biciclette, a parte alcuni casi come i telai Yeti che adottano sistemi con slitte, i movimenti delle varie parti sono esclusivamente movimenti rotatori attorno ad un asse. Per ridurre l’attrito della parte in rotazione e dell’asse, vengono utilizzati dei cuscinetti, che possono essere:
- Cuscinetti radiali a sfere
- Cuscinetti radenti (conosciuti anche come boccole).
Cuscinetti radiali a sfere.
I cuscinetti radiali a sfere sono generalmente utilizzati sugli snodi della stragrande maggioranza dei telai. Il cuscinetto radiale a sfera è progettato per sopportare un carico in prevalenza radiale rispetto all’asse di rotazione.
Il cuscinetto a sfera quindi non supporta eccessivi carichi e patisce eccessivi carichi assiali, che possono causare un precoce invecchiamento o danneggiamento del cuscinetto stesso. In compenso garantiscono un attrito volvente estremamente basso.
Il cuscinetto è costituito da due piste (1-5), di forma circolare e sezione convessa (a forma di U) con interposte una corona di sfere (4). Le sferette possono o meno essere separate da appositi distanziali (2). Le sferette sono protette da due guarnizioni di protezione, generalmente in gomma con all’interno una pista metallica (3).
Nel campo della bicicletta esistono prevalentemente due tipi di cuscinetti radiali a sfere:
- I cuscinetti classici: in cui interposti alle sfere ci sono dei distanziali che evitano il contatto tra le sfere stesse. Questi distanziali riducono nettamente l’attrito volvente, specialmente alle alte velocità. In compenso la presenza del distanziale riduce il numero di sferette presenti su cui si distribuisce il carico. Sono indicati per velocità di rotazione elevate e per carichi radiali moderati come ad esempio nei mozzi.
- I cuscinetti MAX (o Full Complements): nei cuscinetti MAX non ci sono distanziali tra le sferette. Questo permette di utilizzare un maggior numero di sfere e di conseguenza di distribuire in maniera più uniforme il carico. Sono indicati in ambienti dove la velocità di rotazione è molto limitata e i carichi sono elevati, come appunto nei carri delle biciclette.
Risulta quindi evidente che nei carri delle MTB è meglio utilizzare cuscinetti MAX.
Oltre al tipo e al numero di sfere i cuscinetti si classificano in base al tipo di guarnizione. Un sistema di tenuta migliore aumenta l’attrito volvente, ma riduce lo sporco che può entrare all’interno del cuscinetto e soprattutto evita che entri acqua, che innesca un processo di corrosione che porta ad un rapido degrado del cuscinetto stesso.
Per la MTB , che è spesso soggetta a sporco, fango, polvere, acqua è consigliabile quindi utilizzare cuscinetti di tipo 2RS ovvero con doppio labbro di protezione.
MECCANISMO DI USURA DEI CUSCINETTI NEI TELAI DA MTB
I cuscinetti nei telai da MTB non hanno vita facile… Purtroppo sono soggetti a rotazioni parziali e carichi anche elevati. Poiché la rotazione nei telai delle MTB non è completa e poiché la sollecitazione è solitamente uni assiale e con una direzione precisa, ne consegue che il cuscinetto non è caricato uniformemente: ci sono delle sferette che durante l’utilizzo subiscono un carico molto più elevato. Poiché inoltre la rotazione non è completa (come nel caso dei mozzi) saranno sempre le stesse sfere che dovranno sopportare, per tutta la vita del cuscinetto, tutto il carico. Questo comporta un’usura precoce e disomogenea del cuscinetto.
Può essere quindi molto utile, per prolungare la vita del cuscinetto, cambiare la posizione delle sferette, smontando lo snodo eseguendo una rotazione di 180°.
Inoltre i cuscinetti del carro sono spesso in posizioni sfavorevoli. Si trovano infatti spesso esposti a sporco, fango e all’umidità. Spesso i costruttori di telai utilizzano sistemi di protezione addizionali (tappi, guarnizioni, ecc) oltre alle guarnizioni del cuscinetto stesso con buoni risultati. Tuttavia in molti casi i cuscinetti sono lasciati a vista, vuoi per limare qualche grammo dal telaio e di conseguenza sono maggiormente esposti allo sporco. L’utilizzo dell’idropulitrice o eccessivi lavaggi possono provocare l’ingresso di acqua all’interno del cuscinetto e la conseguente ossidazione.
L’utilizzo di cuscinetti MAX 2RS aumenta la durata del cuscinetto, che tuttavia non sarà eterno. La durata dei cuscinetti è generalmente 1 anno 1 anno e mezzo, se si usa molto la bici. Si può arrivare anche a 2 anni o più se i cuscinetti sono di buona qualità e si seguono gli intervalli di manutenzione che in seguito indicheremo.
Cuscinetti radenti o boccole.
Alcuni telai, per lo più pochi modelli, utilizzano invece cuscinetti radenti o boccole. Le boccole sono anche utilizzate negli occhielli dell’ammortizzatore.
Le boccole sono semplicemente dei cilindretti, di materiale polimerico o in metallo, che si interpongono tra l’elemento che deve ruotare e l’asse su cui ruota. Generalmente sono solidali con l’elemento che deve ruotare e strisciano sull’asse di rotazione. Di solito sono autolubrificanti, ovvero sono presenti delle particelle di polimero lubrificante direttamente sulla boccola stessa.
I vantaggi delle boccole sono di supportare più facilmente carichi anche molto elevati e di non patire eccessivamente l’acqua. Di contro le boccole hanno un’usura abbastanza rapida, causano usura anche sul perno su cui ruotano e hanno un attrito volvente molto elevato. Per questo sui telai vengono oramai scarsamente utilizzate.
LE BOCCOLE DEGLI AMMORTIZZATORI
Negli snodi che collegano telaio con ammortizzatore, poiché i carichi sono molto elevati, vengono generalmente utilizzate delle boccole.
Il sistema di fissaggio al telaio è composto da 3 parti:
- N° 2 riduttori o distanziali che hanno il compito ti mantenere distanziato e centrato l’ammortizzatore all’interno dell’alloggiamento nel telaio. La larghezza dei distanziali varia da telaio a telaio, così come il diametro del foro interno (generalmente da 6 o 8 mm). I distanziali costituiscono il perno su cui scorre la boccola.
- Boccola solidale con l’occhiello dell’ammortizzatore. La boccola generalmente è tagliata per permetterne l’inserimento all’interno dell’occhiello dell’ammortizzatore.
In questo sistema quindi saranno soggetti ad usura sia i riduttori che la boccola.
Interventi di manutenzione.
BOCCOLE
Le boccole specialmente se autolubrificanti non richiedono alcuna manutenzione. Vanno solo sostituite se eccessivamente usurate, ovvero se lo snodo ha preso gioco.
CUSCINETTI A SFERE SIGILLATI
Generalmente si dice che i cuscinetti sigillati non richiedono manutenzione. Questo è vero solo in parte, poiché per quanto riguarda i cuscinetti dei telai con alcuni piccoli accorgimenti è possibile prolungarne notevolmente la vita.
1) Ogni 6 mesi è buona norma smontare lo snodo e ruotare il cuscinetto di 180°, o comunque in modo che da variare la posizione delle sfere in modo da evitare che vengano sollecitate sempre le stesse. In questo modo si prolunga moltissimo la durata del cuscinetto e si garantisce un usura più uniforme.
2) Se durante tale operazione si sente che lo scorrimento del cuscinetto non è ottimale, ovvero lo si sente grattare, o proprio non gira, si può procedere con l’apertura dello stesso, la pulizia ed un successivo ingrassaggio. Generalmente se si interviene per tempo è possibile recuperare cuscinetti parzialmente grippati o parzialmente ossidati.
3) Se anche dopo la pulizia e l’ingrassaggio del cuscinetto questo dovesse rimanere grippato, allora sarà opportuno sostituirlo.
PROCEDURA DI PULIZIA CUSCINETTO.
Materiale occorrente:
- Chiave/i a brugola o opportune chiavi inglesi per smontare lo snodo (varia da telaio a telaio)
- Loctite frena filetti blu (medio)
- Un cacciavite piccolo a taglio affilato
- Straccio
- Sgrassante (petrolio bianco o uno sgrassatore spray abbastanza potente).
- Grasso per cuscinetti
1) Smontaggio hardware snodo: questa operazione varia a seconda del telaio, quindi non possiamo dare una linea guida. Consiglio se non si è mai effettuata tale operazione di procedere con calma e di annotare la posizione dei vari distanziali, in modo da poter poi facilmente ritrovare la posizione corretta dei vari pezzi.
http://foto.mtb-forum.it/showphoto.php/photo/57314
2) Ispezione dell’asse: rimosso l’hardware ispezioniamo l’asse su cui appoggia internamente il cuscinetto. Se il cuscinetto è grippato è possibile che l’asse scorra relativamente al cuscinetto strisciando e consumandosi. Un’eccessiva usura può causare giochi nello snodo.
3) Rimozione guarnizione cuscinetto: rimosso l’hardware, avremo il cuscinetto a vista. Con il piccolo cacciavite a taglio cerchiamo di infilare la punta al di sotto del labbro di tenuta sulla pista inferiore, come in figura.
Prestare attenzione a non danneggiare la pista metallica all’interno della guarnizione e a non danneggiare il labbro in gomma di guarnizione. Procedere con particolare delicatezza.
A questo punto dovremmo aver rimosso la guarnizione:
4) Pulizia cuscinetto: con l’aiuto di uno spazzolino o di un piccolo pennello puliamo per bene l’interno del cuscinetto col il petrolio bianco o con lo sgrassatore. Controlliamo lo stato delle biglie, che siano tutte intere e che non ci sia eccessivo ossido. Se il cuscinetto è grippato può essere utile l’utilizzo di prodotti sbloccanti antiruggine.
Durante l’operazione di pulizia ruotiamo con le dita il cuscinetto. Se il cuscinetto è grippato proviamo ad aiutarci con una pinza o con un punteruolo conico.
5) Ingrassaggio cuscinetto: con l’aiuto di un cacciavite, di un pennellino o delle dita applicare abbondante grasso all’interno delle sfere. Schiacciare il grasso in modo che occupi tutte le intercapedini tra le sferette.
Durante l’operazione di pulizia ruotare con le dita il cuscinetto. Se il cuscinetto non gira anche dopo la lubrificazione è da sostiurie.
6) Rimontaggio guarnizione: appoggiamo la guarnizione sul cuscinetto e con un movimento circolare delle dita esercitiamo pressione in modo che la guarnizione rientri in sede. Controlliamo che sia in posizione lungo tutta la circonferenza
IMMAGINE 13
7) Pulizia e reinstallazione hardware: con uno straccio rimuoviamo il grasso in eccesso.
Rimontiamo l’hardware dello snodo, mettendo una goccia di frena filetti per evitare che si allenti durante l’utilizzo.
FAQ
Il mio telaio produce rumori durante la pedalata, specialmente in fuori sella. Cosa può essere?
La prima cosa da fare in questi casi è controllare che il rumore non provenga dal movimento centrale o dalla ruota libera. Se la causa del rumore non è in questi due elementi, allora probabilmente proviene dagli snodi del carro. Smontare i vari snodi e controllare se tutti i cuscinetti girano liberamente. Eventualmente pulire e re ingrassare i vari cuscinetti secondo la procedura indicata.
Il mio telaio presenta gioco in alcuni snodi. Cosa devo fare?
La presenza di gioco non è mai un buon segno ed è causata dall’eccessiva usura di un elemento dello snodo. Dopo aver controllato il corretto serraggio dello snodo (potrebbe essere semplicemente allentato) occorre smontare il nodo stesso e procedere all’ispezione dell’asse e del cuscinetto. Se l’asse risulta troppo consumato o il cuscinetto presenta gioco, vanno sostituiti.
Il mio telaio presenta segni di colamento di ruggine da alcuni snodi. Cosa devo fare?
Se non si sono ancora presentati malfunzionamenti, allora la situazione è probabilmente ancora recuperabile. La ruggine generalmente proviene dal cuscinetto. Effettuare l’operazione di pulizia utilizzando prodotti anti ruggine.
Gli snodi del mio telaio si allentano spesso. Come posso risolvere?
Il problema dell’allentamento dell’hardware dello snodo è comune a molti telai i cui elementi degli snodi sono in alluminio. Generalmente applicando una goccia di Loctite frena filetti medio (blu) su ogni filetto si risolve il problema.
Dove posso reperire i cuscinetti/boccole e l’hardware dello snodo (l’asse ad esempio)?
I cuscinetti e le boccole standard si trovano si solito facilmente presso le rivendite di cuscinetti o prodotti industriali. Le boccole invece se non sono standard, i cuscinetti se sono particolari o l’hardware di montaggio vanno richiesti all’importatore del proprio telaio.
Come si identifica un cuscinetto?
I cuscinetti sono identificati da una sigla che ne identifica in maniera univoca le dimensioni e la tipologia. Con la sigla un rivenditore è in grado di fornire il cuscinetto adatto (anche se è sempre meglio andare con il pezzo in mano).
Oggi abbandoniamo il filone delle sospensioni e ci occupiamo di un argomento che è comunque correlato: la revisione degli snodi dei telai full.
Inutile dire che il buon funzionamento del telaio è un presupposto fondamentale per il buon funzionamento della sospensione posteriore (insieme di carro e ammortizzare). Inutile avere un ammortizzatore in perfetto ordine e un carro con i cuscinetti grippati. Oltre al rischio di danneggiamento dei perni, si avrà un calo delle prestazioni della sospensione stessa.
Cominciamo col dire che gli snodi dei telai da MTB sono diversi a seconda del modello. Lo smontaggio generalmente non è complicato, però la procedura può variare da costruttore a costruttore. Non essendo parti particolarmente complicate, basterà prestare attenzione durante lo smontaggio per memorizzare l’ordine e la posizione delle varie parti per evitare problemi di rimontaggio. Non essendoci una procedura unica per tutti i telai, ci limiteremo ad una descrizione generale.
Nei telai da biciclette, a parte alcuni casi come i telai Yeti che adottano sistemi con slitte, i movimenti delle varie parti sono esclusivamente movimenti rotatori attorno ad un asse. Per ridurre l’attrito della parte in rotazione e dell’asse, vengono utilizzati dei cuscinetti, che possono essere:
- Cuscinetti radiali a sfere
- Cuscinetti radenti (conosciuti anche come boccole).
Cuscinetti radiali a sfere.
I cuscinetti radiali a sfere sono generalmente utilizzati sugli snodi della stragrande maggioranza dei telai. Il cuscinetto radiale a sfera è progettato per sopportare un carico in prevalenza radiale rispetto all’asse di rotazione.
Il cuscinetto a sfera quindi non supporta eccessivi carichi e patisce eccessivi carichi assiali, che possono causare un precoce invecchiamento o danneggiamento del cuscinetto stesso. In compenso garantiscono un attrito volvente estremamente basso.
Il cuscinetto è costituito da due piste (1-5), di forma circolare e sezione convessa (a forma di U) con interposte una corona di sfere (4). Le sferette possono o meno essere separate da appositi distanziali (2). Le sferette sono protette da due guarnizioni di protezione, generalmente in gomma con all’interno una pista metallica (3).
Nel campo della bicicletta esistono prevalentemente due tipi di cuscinetti radiali a sfere:
- I cuscinetti classici: in cui interposti alle sfere ci sono dei distanziali che evitano il contatto tra le sfere stesse. Questi distanziali riducono nettamente l’attrito volvente, specialmente alle alte velocità. In compenso la presenza del distanziale riduce il numero di sferette presenti su cui si distribuisce il carico. Sono indicati per velocità di rotazione elevate e per carichi radiali moderati come ad esempio nei mozzi.
- I cuscinetti MAX (o Full Complements): nei cuscinetti MAX non ci sono distanziali tra le sferette. Questo permette di utilizzare un maggior numero di sfere e di conseguenza di distribuire in maniera più uniforme il carico. Sono indicati in ambienti dove la velocità di rotazione è molto limitata e i carichi sono elevati, come appunto nei carri delle biciclette.
Risulta quindi evidente che nei carri delle MTB è meglio utilizzare cuscinetti MAX.
Oltre al tipo e al numero di sfere i cuscinetti si classificano in base al tipo di guarnizione. Un sistema di tenuta migliore aumenta l’attrito volvente, ma riduce lo sporco che può entrare all’interno del cuscinetto e soprattutto evita che entri acqua, che innesca un processo di corrosione che porta ad un rapido degrado del cuscinetto stesso.
Per la MTB , che è spesso soggetta a sporco, fango, polvere, acqua è consigliabile quindi utilizzare cuscinetti di tipo 2RS ovvero con doppio labbro di protezione.
MECCANISMO DI USURA DEI CUSCINETTI NEI TELAI DA MTB
I cuscinetti nei telai da MTB non hanno vita facile… Purtroppo sono soggetti a rotazioni parziali e carichi anche elevati. Poiché la rotazione nei telai delle MTB non è completa e poiché la sollecitazione è solitamente uni assiale e con una direzione precisa, ne consegue che il cuscinetto non è caricato uniformemente: ci sono delle sferette che durante l’utilizzo subiscono un carico molto più elevato. Poiché inoltre la rotazione non è completa (come nel caso dei mozzi) saranno sempre le stesse sfere che dovranno sopportare, per tutta la vita del cuscinetto, tutto il carico. Questo comporta un’usura precoce e disomogenea del cuscinetto.
Può essere quindi molto utile, per prolungare la vita del cuscinetto, cambiare la posizione delle sferette, smontando lo snodo eseguendo una rotazione di 180°.
Inoltre i cuscinetti del carro sono spesso in posizioni sfavorevoli. Si trovano infatti spesso esposti a sporco, fango e all’umidità. Spesso i costruttori di telai utilizzano sistemi di protezione addizionali (tappi, guarnizioni, ecc) oltre alle guarnizioni del cuscinetto stesso con buoni risultati. Tuttavia in molti casi i cuscinetti sono lasciati a vista, vuoi per limare qualche grammo dal telaio e di conseguenza sono maggiormente esposti allo sporco. L’utilizzo dell’idropulitrice o eccessivi lavaggi possono provocare l’ingresso di acqua all’interno del cuscinetto e la conseguente ossidazione.
L’utilizzo di cuscinetti MAX 2RS aumenta la durata del cuscinetto, che tuttavia non sarà eterno. La durata dei cuscinetti è generalmente 1 anno 1 anno e mezzo, se si usa molto la bici. Si può arrivare anche a 2 anni o più se i cuscinetti sono di buona qualità e si seguono gli intervalli di manutenzione che in seguito indicheremo.
Cuscinetti radenti o boccole.
Alcuni telai, per lo più pochi modelli, utilizzano invece cuscinetti radenti o boccole. Le boccole sono anche utilizzate negli occhielli dell’ammortizzatore.
Le boccole sono semplicemente dei cilindretti, di materiale polimerico o in metallo, che si interpongono tra l’elemento che deve ruotare e l’asse su cui ruota. Generalmente sono solidali con l’elemento che deve ruotare e strisciano sull’asse di rotazione. Di solito sono autolubrificanti, ovvero sono presenti delle particelle di polimero lubrificante direttamente sulla boccola stessa.
I vantaggi delle boccole sono di supportare più facilmente carichi anche molto elevati e di non patire eccessivamente l’acqua. Di contro le boccole hanno un’usura abbastanza rapida, causano usura anche sul perno su cui ruotano e hanno un attrito volvente molto elevato. Per questo sui telai vengono oramai scarsamente utilizzate.
LE BOCCOLE DEGLI AMMORTIZZATORI
Negli snodi che collegano telaio con ammortizzatore, poiché i carichi sono molto elevati, vengono generalmente utilizzate delle boccole.
Il sistema di fissaggio al telaio è composto da 3 parti:
- N° 2 riduttori o distanziali che hanno il compito ti mantenere distanziato e centrato l’ammortizzatore all’interno dell’alloggiamento nel telaio. La larghezza dei distanziali varia da telaio a telaio, così come il diametro del foro interno (generalmente da 6 o 8 mm). I distanziali costituiscono il perno su cui scorre la boccola.
- Boccola solidale con l’occhiello dell’ammortizzatore. La boccola generalmente è tagliata per permetterne l’inserimento all’interno dell’occhiello dell’ammortizzatore.
In questo sistema quindi saranno soggetti ad usura sia i riduttori che la boccola.
Interventi di manutenzione.
BOCCOLE
Le boccole specialmente se autolubrificanti non richiedono alcuna manutenzione. Vanno solo sostituite se eccessivamente usurate, ovvero se lo snodo ha preso gioco.
CUSCINETTI A SFERE SIGILLATI
Generalmente si dice che i cuscinetti sigillati non richiedono manutenzione. Questo è vero solo in parte, poiché per quanto riguarda i cuscinetti dei telai con alcuni piccoli accorgimenti è possibile prolungarne notevolmente la vita.
1) Ogni 6 mesi è buona norma smontare lo snodo e ruotare il cuscinetto di 180°, o comunque in modo che da variare la posizione delle sfere in modo da evitare che vengano sollecitate sempre le stesse. In questo modo si prolunga moltissimo la durata del cuscinetto e si garantisce un usura più uniforme.
2) Se durante tale operazione si sente che lo scorrimento del cuscinetto non è ottimale, ovvero lo si sente grattare, o proprio non gira, si può procedere con l’apertura dello stesso, la pulizia ed un successivo ingrassaggio. Generalmente se si interviene per tempo è possibile recuperare cuscinetti parzialmente grippati o parzialmente ossidati.
3) Se anche dopo la pulizia e l’ingrassaggio del cuscinetto questo dovesse rimanere grippato, allora sarà opportuno sostituirlo.
PROCEDURA DI PULIZIA CUSCINETTO.
Materiale occorrente:
- Chiave/i a brugola o opportune chiavi inglesi per smontare lo snodo (varia da telaio a telaio)
- Loctite frena filetti blu (medio)
- Un cacciavite piccolo a taglio affilato
- Straccio
- Sgrassante (petrolio bianco o uno sgrassatore spray abbastanza potente).
- Grasso per cuscinetti
1) Smontaggio hardware snodo: questa operazione varia a seconda del telaio, quindi non possiamo dare una linea guida. Consiglio se non si è mai effettuata tale operazione di procedere con calma e di annotare la posizione dei vari distanziali, in modo da poter poi facilmente ritrovare la posizione corretta dei vari pezzi.
http://foto.mtb-forum.it/showphoto.php/photo/57314
2) Ispezione dell’asse: rimosso l’hardware ispezioniamo l’asse su cui appoggia internamente il cuscinetto. Se il cuscinetto è grippato è possibile che l’asse scorra relativamente al cuscinetto strisciando e consumandosi. Un’eccessiva usura può causare giochi nello snodo.
3) Rimozione guarnizione cuscinetto: rimosso l’hardware, avremo il cuscinetto a vista. Con il piccolo cacciavite a taglio cerchiamo di infilare la punta al di sotto del labbro di tenuta sulla pista inferiore, come in figura.
Prestare attenzione a non danneggiare la pista metallica all’interno della guarnizione e a non danneggiare il labbro in gomma di guarnizione. Procedere con particolare delicatezza.
A questo punto dovremmo aver rimosso la guarnizione:
4) Pulizia cuscinetto: con l’aiuto di uno spazzolino o di un piccolo pennello puliamo per bene l’interno del cuscinetto col il petrolio bianco o con lo sgrassatore. Controlliamo lo stato delle biglie, che siano tutte intere e che non ci sia eccessivo ossido. Se il cuscinetto è grippato può essere utile l’utilizzo di prodotti sbloccanti antiruggine.
Durante l’operazione di pulizia ruotiamo con le dita il cuscinetto. Se il cuscinetto è grippato proviamo ad aiutarci con una pinza o con un punteruolo conico.
5) Ingrassaggio cuscinetto: con l’aiuto di un cacciavite, di un pennellino o delle dita applicare abbondante grasso all’interno delle sfere. Schiacciare il grasso in modo che occupi tutte le intercapedini tra le sferette.
Durante l’operazione di pulizia ruotare con le dita il cuscinetto. Se il cuscinetto non gira anche dopo la lubrificazione è da sostiurie.
6) Rimontaggio guarnizione: appoggiamo la guarnizione sul cuscinetto e con un movimento circolare delle dita esercitiamo pressione in modo che la guarnizione rientri in sede. Controlliamo che sia in posizione lungo tutta la circonferenza
IMMAGINE 13
7) Pulizia e reinstallazione hardware: con uno straccio rimuoviamo il grasso in eccesso.
Rimontiamo l’hardware dello snodo, mettendo una goccia di frena filetti per evitare che si allenti durante l’utilizzo.
FAQ
Il mio telaio produce rumori durante la pedalata, specialmente in fuori sella. Cosa può essere?
La prima cosa da fare in questi casi è controllare che il rumore non provenga dal movimento centrale o dalla ruota libera. Se la causa del rumore non è in questi due elementi, allora probabilmente proviene dagli snodi del carro. Smontare i vari snodi e controllare se tutti i cuscinetti girano liberamente. Eventualmente pulire e re ingrassare i vari cuscinetti secondo la procedura indicata.
Il mio telaio presenta gioco in alcuni snodi. Cosa devo fare?
La presenza di gioco non è mai un buon segno ed è causata dall’eccessiva usura di un elemento dello snodo. Dopo aver controllato il corretto serraggio dello snodo (potrebbe essere semplicemente allentato) occorre smontare il nodo stesso e procedere all’ispezione dell’asse e del cuscinetto. Se l’asse risulta troppo consumato o il cuscinetto presenta gioco, vanno sostituiti.
Il mio telaio presenta segni di colamento di ruggine da alcuni snodi. Cosa devo fare?
Se non si sono ancora presentati malfunzionamenti, allora la situazione è probabilmente ancora recuperabile. La ruggine generalmente proviene dal cuscinetto. Effettuare l’operazione di pulizia utilizzando prodotti anti ruggine.
Gli snodi del mio telaio si allentano spesso. Come posso risolvere?
Il problema dell’allentamento dell’hardware dello snodo è comune a molti telai i cui elementi degli snodi sono in alluminio. Generalmente applicando una goccia di Loctite frena filetti medio (blu) su ogni filetto si risolve il problema.
Dove posso reperire i cuscinetti/boccole e l’hardware dello snodo (l’asse ad esempio)?
I cuscinetti e le boccole standard si trovano si solito facilmente presso le rivendite di cuscinetti o prodotti industriali. Le boccole invece se non sono standard, i cuscinetti se sono particolari o l’hardware di montaggio vanno richiesti all’importatore del proprio telaio.
Come si identifica un cuscinetto?
I cuscinetti sono identificati da una sigla che ne identifica in maniera univoca le dimensioni e la tipologia. Con la sigla un rivenditore è in grado di fornire il cuscinetto adatto (anche se è sempre meglio andare con il pezzo in mano).