perfetto!! avevo il sospetto che fosse la 2), anche perchè è molto più semplice un sensore che rilevi il passaggio del magnete piuttosto che un complicato strumento che misuri la velocità con cui passa il magnete (UCAS come si dice dalle mie parti...).
Cmq, giusto per farvi fare anche a voi due risate, nel frattempo avevo trovato questo link interessante sull'argomento:
[URL="http://www.guidaacquisti.net/contachilometri-bicicletta"][URL]http://www.guidaacquisti.net/contachilometri-bicicletta[/URL][/URL]
a un certo punto dice: "mentre il sensore va applicato a una delle
due forcelle anteriori"
due forcelle eh? :D
In pratica, il tachimetro del ciclocomputer funziona così:
Il magnete applicato alla ruota, chiude il contatto magnetico che è posto nel sensore tutte le volte che gli passa vicino.
Il contatto resta chiuso per il tempo che impiega il magnete a passare nell'area d'azione del contatto magnetico (chiamato GAP) e in genere quest'area è estesa attorno ad un centimetro avanti ed indietro.
Quindi bisogna immaginare che per tutta la rotazione della ruota, considerando la circonferenza, il contatto resta chiuso per poco più di 2cm.
Il ciclocomputer misura i giri e li moltiplica per la circonferenza della ruota, ottenendo già un risultato che serve per l'odometro. cioè la distanza percorsa.
Da questo primo calcolo ne esegue un'altro cioè la distanza percorsa nel tempo di un secondo ed ottenendo così la velocità.
Quindi sotto l'aspetto dei calcoli che esegue il ciclocomputer, che il gruppo magnete e sensore sia montato sopra oppure sotto, non cambia nulla.
Il problema dell'altezza è legato invece ad un altro aspetto, cioè quello elettromeccanico del sistema sensore, perchè anche per un sensore miniaturizzato quindi di peso minimo ci sono sempre altri principi di fisica a rompere le scatole e a complicare le cose.
Di fatto quando il magnete arriva nell'area di azione del sensore, avendo il sensore stesso dei piccoli elementi meccanici che soffrono di inerzia, impiega un certo tempo a chiudersi (tempo di reazione e diagramma di isteresi).
Allo stesso modo si apre con un certo ritardo dopo che il magnete è passato.
Questo significa che se alla ruota si applica una velocità di rotazione crescente, arriva un certo punto in cui il sensore non riesce più a percepire il magnete che gli passa vicino, perchè non ha il tempo di chiudersi che il magnete è già passato.
In una tale condizione il ciclocomputer comincia a commettere errori di calcolo.
Per questo motivo è preferibile installare il gruppo sensore magnete in un punto dove la velocità di passaggio è inferiore, cioè più vicino possibile al mozzo.