Qualche info sulla pianificazione (parte 2)

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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mixmaxmaxxx

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Partiamo con il dire che per massimizzare i risultati della pianificazione bisogna scegliere un solo obbiettivo stagionale. Bisogna sapere che nell’arco dei 10-11 mesi di preparazione potremmo avere al massimo 2-3 picchi di forma (in base alla pianificazione scelta).
L’ultimo picco di forma dovrà avvenire in corrispondenza del nostro obbiettivo stagionale, mentre l’altro (o gli altri due) dovrà essere sfruttato pianificandolo in corrispondenza di qualche gara, che fungerà da test.
Nulla vieta di partecipare ad altre gare durante la stagione, ma avvenendo in periodo di carico, i risultati ottenuti dovranno essere considerati per quello che sono, ovvero una prestazione sotto carico quindi non performante e che non rispecchierà il nostro potenziale miglior stato di forma di quel periodo.
Vi illustrerò una programmazione esempio fatta da me e attraverso questo esempio cercherò di spiegare alcuni punti chiave da tenere sott’occhio in fase di programmazione.
ESEMPIO:
(IMPORTANTE!!! Questo è un esempio che non andrà assolutamente bene per qualsiasi atleta, lo riporto come esempio da cui prendere eventualmente spunto)
Data obbiettivo principale: 15 agosto
Data inizio allenamenti: 1 ottobre
Tempo a disposizione: 10 mesi e mezzo (315 giorni)
Inizieremo valutando il lo stato di forma attuale dopo la pausa di fine estate ed in base a quello decideremo quanto tempo ci sarà da dedicare alla parte aerobica.
Supponiamo che la mia base aerobica sia discreta.

Adotterò la formula MICROCICLO-MESOCICLO-MACROCICLO e suddividerò cosi la stagione:

1° macro 2° macro
3-1 (28g) 3-1 (28g)
3-1 (28g) 3-1 (28g)
3-1 (28g) 3-1 (28g)
3-1 (28g) 3-1 (28g)
3-1 (28g) 2-1 (21g)
2-1 (21g) 2-1 (21g)
----------- -----------
Tot 161g..Tot 154g

TOTALE 2 MACRO= 315g

Divido essenzialmente la stagione in due macrocicli;
-Il primo ha come obbiettivo la ricostruzione delle capacità metaboliche perse durante il periodo di pausa, alla fine di tale macrociclo (attorno alla prima metà di marzo) decideremo di affrontare una gara “test” per valutare il lavoro svolto fino a quel momento.
-Il secondo macrociclo ha come obbiettivo il perfezionamento delle capacità sviluppate durante il primo macrociclo, alla fine del macrociclo (e della programmazione) affronteremo la gara obbiettivo stagionale.

Entrambi i macrocicli sono divisi in sei mesocicli delle durata di 4 settimane (3-1) e 3 settimane (2-1) in prossimità della gara.
Il microciclo avrà quindi la durata di una settimana che dividerò in 5 giorni di carico (da lunedi a venerdi) e 2 di scarico passivo (sabato e domenica).

Vediamo ora di analizzare gli obbiettivi per i microcicli del primo macrociclo:
1o: ripresa base aerobica
2o: consolidamento resistenza aerobica e introduzione potenza aerobica
3o: consolidamento potenza aerobica e introduzione VO2max
4o: consolidamento VO2max e introduzione tolleranza al lattato
5o: consolidamento tolleranza al lattato
6o: passi gara e tapering

Ogni microciclo dovrà essere finalizzato per il raggiungimento dell'obbiettivo del mesociclo, per riuscire nell'intento ogni microciclo deve avere anch'esso un obbiettivo ovvero un il progressivo aumento del carico allenante della capacità metabolica obbiettivo ,senza trascurare ASSOLUTAMENTE le capacità già sviluppate fino a quel momento, oppure nel caso di microciclo di scarico l' obbiettivo sarà quello di produrre la supercompensazione.

Prendiamo un mesociclo a caso, ad esempio il 3o del primo macro che ha come obbiettivo “consolidamento potenza aerobica e introduzione VO2max”.

Cattura.JPG


Nel primo microciclo abbiamo previsto una sola seduta di VO2max, negli altri due micro di carico 2 sedute di VO2max.
Per aumentare il carico di allenamento della qualità interessata si può agire sull'aumento di volume o intensità, di solito si aumenta prima una e dopo l'altra alternativamente .
La sessione di allenamento della qualità obbiettivo (in questo caso la VO2max) del micro di scarico avrà volume ridotto (da 20% al 50% in meno) rispetto le relative sessioni dei microcicli di carico e fungerà da “richiamo”.
Le altre sessioni relative al microciclo di scarico saranno anch'esse ridotte o di volume o d'intensità.
Nella tabella in 4a colonna ho indicato i livelli di sviluppo di carico per la VO2max, i numeri non vogliono dire che ad esempio tra il primo VO2max ed il secondo vi è un raddoppio del volume (1/1 ---> 2/1) ma bensi che vi sarà un aumento di voume di uno step mentre l'intensità rimarrà uguale (sempre 1).

Se dovessi pianificare un lavoro di ripetute in potenza aerobica farei cosi (è un esempio con numeri a caso ma concettualmente coerenti):
IMPORTANTE!! associo alla capacità metabolica i bpm, ma sappiamo che non bastano questi per identificarla e che non vanno bene per ogni atleta!

1 sessione:
ripetute 3x6 minuti (18min tot) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

2 sessione:
ripetute 4x6 minuti (24min tot) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

3 sessione:
ripetute 4x6 minuti (24min tot) 160bpm riposo 4 minuti...media 25 km/h

4 sessione:
ripetute 4x7 minuti (28min tot) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

5 sessione:
ripetute 4x7 minuti (28min tot) 160bpm riposo 4 min...media 25 km/h

6 sessione:
ripetute 5x6 minuti (30min tot) 160bpm riposo 5 min...media 25 km/h

7 sessione:
ripetute 5x6 minuti (30min tot) 160bpm riposo 4 min...media 25 km/h

ad un certo punto tornerei indietro, ad esempio alla 4 sessione e dovrei vedere che la vel media dovrebbe aumentare

8 sessione:
ripetute 4x7 minuti (28min tot) 160bpm riposo 5 minuti...media 28 km/h

9 sessione:
ripetute 4x7 minuti (28min tot) 160bpm riposo 4 min...media 28 km/h

e continuerei avanti fino a superare il volume della 7 sessione....
Quando avrò raggiunto un volume adeguato inizierei a concentrarmi su lavori di qualità come ad esempio VO2max.

Questo tutto dentro una adeguata pianificazione che preveda carichi e scarichi...non è detto che le media rimangano sempre le stesse e (ad esempio tra la 3a e la 6a sessione sempre i 25km/h) ma potrebbero calare, questo non significa un peggioramento poichè se tali sessioni sono all'interno di una fase continua di carico allora sarebbe del tutto normale e indicherebbero la necessità di supercompensazione in modo da consolidare il lavoro fatto all'interno di tale fase di carico.



In fase di scelta della assegnazione delle capacità su cui lavorare per ogni giorno bisogna prestare attenzione a delle regolette; successivamente ad un allenamento di qualità non si potrà sempre assegnare un altro allenamento di qualità poiché, essendo questi ultimi lavori energeticamente molto dispendiosi, dovremmo dare tempo al nostro fisico per recuperare e per consolidare parzialmente il lavoro svolto.
I tempi da rispettare sono i seguenti:

Cattura1.JPG


Vediamo ora di analizzare gli obbiettivi per i microcicli del secondo macrociclo:
1o: perfezionamento resistenza aerobica
2o: perfezionamento potenza aerobica
3o: perfezionamento VO2max
4o: perfezionamento tolleranza al lattato
5o: secondo perfezionamento VO2max e passi gara
6o: passi gara e tapering

Prendiamo un mesociclo a caso, ad esempio il 4o del primo macro che ha come obbiettivo “perfezionamento tolleranza al lattato”.

Cattura2.JPG


Un capitolo a parte lo meriterebbe la pianificazione del tapering e dei passi gara ed anche la pianificazione delle sedute di palesta da associare.
Se a qualcuno può interessare posso in futuro trattare anche questi argomenti.
 

pippoman

Biker serius
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Nel primo microciclo abbiamo previsto una sola seduta di VO2max, negli altri due micro di carico 2 sedute di VO2max.
Per aumentare il carico di allenamento della qualità interessata si può agire sull'aumento di volume o intensità, di solito si aumenta prima una e dopo l'altra alternativamente .

Ciao, vorrei farti una domanda, come si fà ad aumentare o il volume o l'intensità di un allenamento, mi puoi fare degli esempi?

Avevo aperto un post apposito, ma non ho avuto delle risposte chiare, poi ho letto il tuo e vedo che sei molto esperto.

Grazie.
 

mixmaxmaxxx

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Ciao, vorrei farti una domanda, come si fà ad aumentare o il volume o l'intensità di un allenamento, mi puoi fare degli esempi?

Avevo aperto un post apposito, ma non ho avuto delle risposte chiare, poi ho letto il tuo e vedo che sei molto esperto.

Grazie.

Ciao, per aumentare il volume devi aumentare la durata effettiva delle esercitazioni, per aumentare l'intensità devi aumentare la frequenza cardiaca (non è sempre valido però come regola) quindi ad esempio puoi provare diminuendo i recuperi tra le ripetute.
Il giochetto è semplice, una volta aumenti l'una e una volta aumenti l'altra, in modo da fare piccoli passetti alla volta per raggiungere alla fine volumi maggiori ad intensità maggiori.
 

pippoman

Biker serius
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Ciao, per aumentare il volume devi aumentare la durata effettiva delle esercitazioni, per aumentare l'intensità devi aumentare la frequenza cardiaca (non è sempre valido però come regola) quindi ad esempio puoi provare diminuendo i recuperi tra le ripetute.
Il giochetto è semplice, una volta aumenti l'una e una volta aumenti l'altra, in modo da fare piccoli passetti alla volta per raggiungere alla fine volumi maggiori ad intensità maggiori.

Se un giorno faccio:
40 minuti a frequenza 80%
(per aumentare il volume la volta successiva posso fare)
50 minuti a frequenza 80%

Se un giorno faccio:
40 minuti a frequenza 80%
ripetute 3x6 minuti 90% riposo 5 minuti
(per aumentare il volume la volta successiva posso fare)
50 minuti a frequenza 80%
oppure
ripetute 3x7 minuti 90% riposo 5 minuti
(per aumentare intensità la volta successiva posso fare)
ripetute 3x6 minuti 90% riposo 4 minuti
 

mixmaxmaxxx

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Se un giorno faccio:
40 minuti a frequenza 80%
(per aumentare il volume la volta successiva posso fare)
50 minuti a frequenza 80%

Se un giorno faccio:
40 minuti a frequenza 80%
ripetute 3x6 minuti 90% riposo 5 minuti
(per aumentare il volume la volta successiva posso fare)
50 minuti a frequenza 80%
oppure
ripetute 3x7 minuti 90% riposo 5 minuti
(per aumentare intensità la volta successiva posso fare)
ripetute 3x6 minuti 90% riposo 4 minuti

Si, hai centrato la questione!
Occhio solo a ciò che intendi per frequenza, perchè nel messaggio di prima non mi sono espresso bene credo.
L'importante è aumentare intensità o volume sempre all'interno dello stesso range metabolico.
A partità di range metabolico (stessi bpm etc...) puoi diminuire i recuperi o aumentare la durata effettiva del lavoro ma i battiti rimarranno sempre gli stessi (sennò lavoreresti su un altra capacità), quello che varierà con il tempo sarà il ritmo che riuscirai a tenere (poichè sarai più allenato.
Ti faccio un esempio prendendo spunto dal tuo.
IMPORTANTE!! associo alla capacità metabolica i bpm, ma sappiamo che non bastano questi per identificarla e che non vanno bene per ogni atleta (lo scrivo perchè sennò ogni volta arriva qualcuno a rompere!).

potenza aerobica:
1 sessione:
ripetute 3x6 minuti 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

2 sessione:
ripetute 4x6 minuti 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

3 sessione:
ripetute 3x6 minuti 160bpm riposo 4 minuti...media 25 km/h

4 sessione:
ripetute 4x6 minuti 160bpm riposo 4 minuti...media 25 km/h

ora tornerai ad affrontare il lavoro della sessione 1 ma sarai più performante.

5 sessione:
ripetute 3x6 minuti 160bpm riposo 5 min...media 28 km/h

6 sessione
ripetute 4x6 minuti 160bpm riposo 5 minuti...media 28 km/h

e cosi via....

Ad un certo punto non potrai più diminuire il riposo oltre un tot o raggiungere medie troppo alte altrimenti non rispetterai più il range metabolico di lavoro!
Quindi a quel punto postresti iniziare ad agire sui tempi effettivi delle singole ripetute.

Ad esempio:
ripetute 3x8 minuti 160bpm riposo 5 min....media xx km/h

Nulla ti vieta di aumentare i tempi effettivi delle singole ripetute, anche subito, quindi ad esempio:

potenza aerobica:

1 sessione:
ripetute 3x6 minuti (tot 18min) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

2 sessione:
ripetute 3x8 minuti (tot 24min) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

3 sessione:
ripetute 4x6 minuti (tot 24min) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

4 sessione:
ripetute 4x8 minuti (tot 32min) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h


Diciamo che dovresti fare un mix tra i 2 esempi che ti ho proposto per lavorare in maniera corretta.

Quindi giocare con: numero singole ripetute, tempo effettivo singola ripetuta, tempo effettivo totale, riposo...l'obbiettivo sarà ad esempio aumentare la propria velocità media quando riproporremo un allenamento fatto tempo addietro quando eravamo meno allenati.

Io se dovessi pianificare tale lavoro di ripetute farei cosi:

potenza aerobica:

1 sessione:
ripetute 3x6 minuti (18min tot) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

2 sessione:
ripetute 4x6 minuti (24min tot) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

3 sessione:
ripetute 4x6 minuti (24min tot) 160bpm riposo 4 minuti...media 25 km/h

4 sessione:
ripetute 4x7 minuti (28min tot) 160bpm riposo 5 minuti...media 25 km/h

5 sessione:
ripetute 4x7 minuti (28min tot) 160bpm riposo 4 min...media 25 km/h

6 sessione:
ripetute 5x6 minuti (30min tot) 160bpm riposo 5 min...media 25 km/h

7 sessione:
ripetute 5x6 minuti (30min tot) 160bpm riposo 4 min...media 25 km/h

ad un certo punto tornerei indietro, ad esempio alla 4 sessione e dovrei vedere che la vel media dovrebbe aumentare

8 sessione:
ripetute 4x7 minuti (28min tot) 160bpm riposo 5 minuti...media 28 km/h

9 sessione:
ripetute 4x7 minuti (28min tot) 160bpm riposo 4 min...media 28 km/h

e continuerei avanti fino a superare il volume della 7 sessione....
Quando avrò raggiunto un volume adeguato inizierei a concentrarmi su lavori di qualità come ad esempio VO2max.

Questo tutto dentro una adeguata pianificazione che preveda carichi e scarichi...non è detto che le tue media rimangano sempre le stesse e (ad esempio tra la 3a e la 6a sessione sempre i 25km/h) ma potrebbero calare, questo non significa un peggioramento poichè se tali sessioni sono all'interno di una fase continua di carico allora sarebbe del tutto normale e indicherebbero la necessità di supercompensazione in modo da consolidare il lavoro fatto all'interno di tale fase di carico.

Spero di essermi spiegato bene o-o
 

john deere power

Biker cesareus
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cube elite scr 29"
Partiamo con il dire che per massimizzare i risultati della pianificazione bisogna scegliere un solo obbiettivo stagionale. Bisogna sapere che nell’arco dei 10-11 mesi di preparazione potremmo avere al massimo 2-3 picchi di forma (in base alla pianificazione scelta).
L’ultimo picco di forma dovrà avvenire in corrispondenza del nostro obbiettivo stagionale, mentre l’altro (o gli altri due) dovrà essere sfruttato pianificandolo in corrispondenza di qualche gara, che fungerà da test.
Nulla vieta di partecipare ad altre gare durante la stagione, ma avvenendo in periodo di carico, i risultati ottenuti dovranno essere considerati per quello che sono, ovvero una prestazione sotto carico quindi non performante e che non rispecchierà il nostro potenziale miglior stato di forma di quel periodo.
Vi illustrerò una programmazione esempio fatta da me e attraverso questo esempio cercherò di spiegare alcuni punti chiave da tenere sott’occhio in fase di programmazione.
ESEMPIO:
(IMPORTANTE!!! Questo è un esempio che non andrà assolutamente bene per qualsiasi atleta, lo riporto come esempio da cui prendere eventualmente spunto)
Data obbiettivo principale: 15 agosto
Data inizio allenamenti: 1 ottobre
Tempo a disposizione: 10 mesi e mezzo (315 giorni)
Inizieremo valutando il lo stato di forma attuale dopo la pausa di fine estate ed in base a quello decideremo quanto tempo ci sarà da dedicare alla parte aerobica.
Supponiamo che la mia base aerobica sia discreta.

Adotterò la formula MICROCICLO-MESOCICLO-MACROCICLO e suddividerò cosi la stagione:

1° macro 2° macro
3-1 (28g) 3-1 (28g)
3-1 (28g) 3-1 (28g)
3-1 (28g) 3-1 (28g)
3-1 (28g) 3-1 (28g)
3-1 (28g) 2-1 (21g)
2-1 (21g) 2-1 (21g)
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Tot 161g..Tot 154g

TOTALE 2 MACRO= 315g

Divido essenzialmente la stagione in due macrocicli;
-Il primo ha come obbiettivo la ricostruzione delle capacità metaboliche perse durante il periodo di pausa, alla fine di tale macrociclo (attorno alla prima metà di marzo) decideremo di affrontare una gara “test” per valutare il lavoro svolto fino a quel momento.
-Il secondo macrociclo ha come obbiettivo il perfezionamento delle capacità sviluppate durante il primo macrociclo, alla fine del macrociclo (e della programmazione) affronteremo la gara obbiettivo stagionale.

Entrambi i macrocicli sono divisi in sei mesocicli delle durata di 4 settimane (3-1) e 3 settimane (2-1) in prossimità della gara.
Il microciclo avrà quindi la durata di una settimana che dividerò in 5 giorni di carico (da lunedi a venerdi) e 2 di scarico passivo (sabato e domenica).

Vediamo ora di analizzare gli obbiettivi per i microcicli del primo macrociclo:
1o: ripresa base aerobica
2o: consolidamento resistenza aerobica e introduzione potenza aerobica
3o: consolidamento potenza aerobica e introduzione VO2max
4o: consolidamento VO2max e introduzione tolleranza al lattato
5o: consolidamento tolleranza al lattato
6o: passi gara e tapering

Ogni microciclo dovrà essere finalizzato per il raggiungimento dell'obbiettivo del mesociclo, per riuscire nell'intento ogni microciclo deve avere anch'esso un obbiettivo ovvero un il progressivo aumento del carico allenante della capacità metabolica obbiettivo ,senza trascurare ASSOLUTAMENTE le capacità già sviluppate fino a quel momento, oppure nel caso di microciclo di scarico l' obbiettivo sarà quello di produrre la supercompensazione.

Prendiamo un mesociclo a caso, ad esempio il 3o del primo macro che ha come obbiettivo “consolidamento potenza aerobica e introduzione VO2max”.

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Nel primo microciclo abbiamo previsto una sola seduta di VO2max, negli altri due micro di carico 2 sedute di VO2max.
Per aumentare il carico di allenamento della qualità interessata si può agire sull'aumento di volume o intensità, di solito si aumenta prima una e dopo l'altra alternativamente .
La sessione di allenamento della qualità obbiettivo (in questo caso la VO2max) del micro di scarico avrà volume ridotto (da 20% al 50% in meno) rispetto le relative sessioni dei microcicli di carico e fungerà da “richiamo”.
Le altre sessioni relative al microciclo di scarico saranno anch'esse ridotte o di volume o d'intensità.
Nella tabella in 4a colonna ho indicato i livelli di sviluppo di carico per la VO2max, i numeri non vogliono dire che ad esempio tra il primo VO2max ed il secondo vi è un raddoppio del volume (1/1 ---> 2/1) ma bensi che vi sarà un aumento di voume di uno step mentre l'intensità rimarrà uguale (sempre 1).
In fase di scelta della assegnazione delle capacità su cui lavorare per ogni giorno bisogna prestare attenzione a delle regolette; successivamente ad un allenamento di qualità non si potrà sempre assegnare un altro allenamento di qualità poiché, essendo questi ultimi lavori energeticamente molto dispendiosi, dovremmo dare tempo al nostro fisico per recuperare e per consolidare parzialmente il lavoro svolto.
I tempi da rispettare sono i seguenti:

Cattura1.JPG


Vediamo ora di analizzare gli obbiettivi per i microcicli del secondo macrociclo:
1o: perfezionamento resistenza aerobica
2o: perfezionamento potenza aerobica
3o: perfezionamento VO2max
4o: perfezionamento tolleranza al lattato
5o: secondo perfezionamento VO2max e passi gara
6o: passi gara e tapering

Prendiamo un mesociclo a caso, ad esempio il 4o del primo macro che ha come obbiettivo “perfezionamento tolleranza al lattato”.

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Un capitolo a parte lo meriterebbe la pianificazione del tapering e dei passi gara ed anche la pianificazione delle sedute di palesta da associare.
Se a qualcuno può interessare posso in futuro trattare anche questi argomenti.
post molto tecnico,ma io mi sono fermato all'inizio perche' trovo subito un grosso errore:preparazione di quasi un anno x un solo obbiettivo stagionale??nel ciclismo su strada,dove non ci sono alibi sulla tecnica,ma e' solo questione di prestazioni fisiche,ci si avvicina all'obbiettivo,anzi meglio,agli obbiettivi stagionali,dopo una preparazione mirata,con una fase di partecipazione a gare che servono per abituare il fisico a compiere sforzi che fuori dalle corse sono fisicamente e sopratutto mentalmente insostenibili.qui siamo in mtb,ma la musica non cambia:dopo una fase di preparazione gradualmente crescente,che parte dal fondo e continua con l'inserimento di salite e ripetute in pianura(fase che x i piu' evoluti puo' durare tre mesi,x chi ha meno tempo di allenarsi puo' arrivare a cinque),si arriva ad avere una condizione almeno sufficente(per portarle a termine senza ammazzarsi,per i piu' scarsi,oppure x mirare ai risultati x i piu' evoluti) x affrontare le prime gare(che sono una simulazione di allenamenti stra-mega-esasperati).in questa fase,le gare,che piu' sono frequenti e piu' aumentano lo stato di forma,unite ad una diminuzione dei volumi di allenamento(sia durata che intensita'),ma comunque con richiami settimanali degli sforzi tipici richiesti in gara(cambi di ritmo in primis,ripetute varie)portano a elevare lo stato di forma x presentarsi al periodo dove e' ricercato il picco di forma.io x esempio,che mi ritenevo un granfondista di livello medio,a partire da dicembre,arrivavo ai primi appuntamenti "caldi"di stagione,che x un amatore che abbia parecchio tempo di allenarsi,si concentrano tra maggio e luglio,con 5000 km circa di preparazione a casa,poi un periodo di cinque o sei granfondo di preparazione (un mese e mezzo-due)dove la forma si impennava di brutto,per arrivare alle prime granfondo a inizio maggio,dove puntavo sulla prestazione,con 7000-8000 km.supponiamo di poter raggiungere un picco del 90% del nostro potenziale,perche' il 100% x diversi motivi o contrattempi,non e' sempre raggiungibile:questo e' possibile solo inserendo piu' gare di preparazione,dove il fisico,x lo spirito di competizione,deve x forza raggiungere picchi di sforzi difficilmente sopportabili in allenamenti fuori dalle gare.un esempio:c'e una salita dalle mie parti che percorrevo,quando era inserita in gara in 14 min circa..beh,anche scaldandomi per bene e arrivando alla salita bello fresco,facendola a tutta in allenamento,non riuscivo a stare sotti i 16 min e 30 sec.su una salita di meno di 4 km,2 min e mezzo sono tanta roba !
 

mixmaxmaxxx

Biker forumensus
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post molto tecnico,ma io mi sono fermato all'inizio perche' trovo subito un grosso errore:preparazione di quasi un anno x un solo obbiettivo stagionale??nel ciclismo su strada,dove non ci sono alibi sulla tecnica,ma e' solo questione di prestazioni fisiche,ci si avvicina all'obbiettivo,anzi meglio,agli obbiettivi stagionali,dopo una preparazione mirata,con una fase di partecipazione a gare che servono per abituare il fisico a compiere sforzi che fuori dalle corse sono fisicamente e sopratutto mentalmente insostenibili.qui siamo in mtb,ma la musica non cambia:dopo una fase di preparazione gradualmente crescente,che parte dal fondo e continua con l'inserimento di salite e ripetute in pianura(fase che x i piu' evoluti puo' durare tre mesi,x chi ha meno tempo di allenarsi puo' arrivare a cinque),si arriva ad avere una condizione almeno sufficente(per portarle a termine senza ammazzarsi,per i piu' scarsi,oppure x mirare ai risultati x i piu' evoluti) x affrontare le prime gare(che sono una simulazione di allenamenti stra-mega-esasperati).in questa fase,le gare,che piu' sono frequenti e piu' aumentano lo stato di forma,unite ad una diminuzione dei volumi di allenamento(sia durata che intensita'),ma comunque con richiami settimanali degli sforzi tipici richiesti in gara(cambi di ritmo in primis,ripetute varie)portano a elevare lo stato di forma x presentarsi al periodo dove e' ricercato il picco di forma.io x esempio,che mi ritenevo un granfondista di livello medio,a partire da dicembre,arrivavo ai primi appuntamenti "caldi"di stagione,che x un amatore che abbia parecchio tempo di allenarsi,si concentrano tra maggio e luglio,con 5000 km circa di preparazione a casa,poi un periodo di cinque o sei granfondo di preparazione (un mese e mezzo-due)dove la forma si impennava di brutto,per arrivare alle prime granfondo a inizio maggio,dove puntavo sulla prestazione,con 7000-8000 km.supponiamo di poter raggiungere un picco del 90% del nostro potenziale,perche' il 100% x diversi motivi o contrattempi,non e' sempre raggiungibile:questo e' possibile solo inserendo piu' gare di preparazione,dove il fisico,x lo spirito di competizione,deve x forza raggiungere picchi di sforzi difficilmente sopportabili in allenamenti fuori dalle gare.un esempio:c'e una salita dalle mie parti che percorrevo,quando era inserita in gara in 14 min circa..beh,anche scaldandomi per bene e arrivando alla salita bello fresco,facendola a tutta in allenamento,non riuscivo a stare sotti i 16 min e 30 sec.su una salita di meno di 4 km,2 min e mezzo sono tanta roba !

Si, sono assolutamente d'accordo con te, ho anche sottolineato il fatto che si possono (anzi, forse dovrei meglio scrivere che si DOVREBBERO) fare delle altre gare durante la stagione, ma il massimo picco di forma lo si può avere solo 1 volta durante la stagione (parlo del 100% del rendimento), un altro picco lo si avrà alla fine della supercomprensazione del primo macrociclo.
Le altre gare sono importanti certamente (sia per abituarsi mentalmente che fisicamente alla competizione) ma come ho scritto non ci permetteranno di avere un quadro obbiettivo della nostra potenziale miglior condizione di quel momento.
Si può pianificare la stagione anche per raggiungere più picchi durante la stagione ma in nessun picco raggiungeremo mai il 100% del rendimento però, perchè destineremo gran parte dei periodi in cui si potrebbe caricare allo scarico.
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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[MENTION=59447]mixmaxmaxxx[/MENTION] , anche per curiosità visto che non si finisce mai di imparare, queste sono metodiche tue già testate con successo o adattamenti di sistemi presi da altre discipline, tipo nuoto ?
 

ispanico73

Biker ultra
28/2/13
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supponiamo che io mi debba preparare x 4/5 gare tra settembre ed ottobre ...
quando dovrei cominciare la preparazione impostata x tali gare ?
parlo di 3 xc e una granfondo da 60 km ..
mi sebrano un po tantini 11 mesi di preparazione ..
ovviamente se si partecipa ad un campionato intero ci sta ....ma se son solo 4/5 gare max ?
come si dovrebbe impostare la preparazione? e quanti mesi servirebbero?
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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supponiamo che io mi debba preparare x 4/5 gare tra settembre ed ottobre ...
quando dovrei cominciare la preparazione impostata x tali gare ?
parlo di 3 xc e una granfondo da 60 km ..
mi sebrano un po tantini 11 mesi di preparazione ..
ovviamente se si partecipa ad un campionato intero ci sta ....ma se son solo 4/5 gare max ?
come si dovrebbe impostare la preparazione? e quanti mesi servirebbero?

in teoria puoi impostarla come vuoi, personalmente ho visto gente allenata con tutti sistemi ed il loro contrario che andava sia piano che medio che forte. in pratica però i risultati migliori li puoi ottenere con la solita preparazione più o meno standard magari a due apici di forma, in cui l' apice maggiore è il secondo mentre il primo è di avvicinamento e che serve anche per capire dove migliorare maggiormente e per mantenere comunque un alto livello di stimolo, che neanche io vedo possibile senza gare costanti in un ampio periodo di tempo. poi ci sono stati certamente ottimi risultati da parte di atleti elite che facevano poche gare e programmazione a un apice, ma spesso a posteriori si sono anche scovate tante magagne, senza contare l' alta probabilità di toppare i pochi appuntamenti clou e quindi tutta la stagione.
 

john deere power

Biker cesareus
19/1/13
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varese interland
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cube elite scr 29"
Si, sono assolutamente d'accordo con te, ho anche sottolineato il fatto che si possono (anzi, forse dovrei meglio scrivere che si DOVREBBERO) fare delle altre gare durante la stagione, ma il massimo picco di forma lo si può avere solo 1 volta durante la stagione (parlo del 100% del rendimento), un altro picco lo si avrà alla fine della supercomprensazione del primo macrociclo.
Le altre gare sono importanti certamente (sia per abituarsi mentalmente che fisicamente alla competizione) ma come ho scritto non ci permetteranno di avere un quadro obbiettivo della nostra potenziale miglior condizione di quel momento.
Si può pianificare la stagione anche per raggiungere più picchi durante la stagione ma in nessun picco raggiungeremo mai il 100% del rendimento però, perchè destineremo gran parte dei periodi in cui si potrebbe caricare allo scarico.
in ogni caso,in campo amatoriale,dove le ore di allenamento si rubano agli altri impegni,trovare il 100% della forma e' assai difficile.si ha sempre a che fare con una vita dove il centro di tutto e' il lavoro,che impegna il ciclista almeno 10 ore al giorno :roll:
 

mixmaxmaxxx

Biker forumensus
18/4/10
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[MENTION=59447]mixmaxmaxxx[/MENTION] , anche per curiosità visto che non si finisce mai di imparare, queste sono metodiche tue già testate con successo o adattamenti di sistemi presi da altre discipline, tipo nuoto ?

Allora sono metodologie di pianificazione che dal punto di vista degli sport ciclici vanno bene per qualsiasi sport appartenente a tale categoria, le differenze tra sport e sport variano negli strumenti utilizzati e specifici di ogni sport (ad esempio frequenza di pedalata, rapporti, watt espressi etc.. per il ciclismo) per riuscire ad allenare in maniera ottimale le varie capacità metaboliche all'interno delle sedute, ma essi sono la conseguenza (personale) ad una ricerca di stimolo e non l'obbiettivo.
Io tale approccio alla pianificazione l'ho testato su di me con successo per ciò che riguarda il triathlon e la mtb, e ovviamente anche nel nuoto, ma non mi prendo alcun merito perchè non l'ho inventato io, ma allenatori, preparatori, chimici clinichi, biomeccanici ed endocrinologhi da 30 anni in qua.

Quello che io noto è che nel ciclismo tali metodologie (valide per gli sport ciclici ripeto) siano bypassate e si scelgano delle strane metodologie parallele che a mio modo di vedere sono dei surrogati della programmazione ciclica ed hanno delle caratteristiche in comune ma spesso sono carenti sotto certi aspetti per soffermarsi su particolari di poco rilievo e renderli fondamentali.
Io credo che tale deviazione è propria degli sport facilmente praticabili dalla massa, dove spesso la figura del tecnico è sostituita da quella dell'appassionato e dove la grande richiesta di informazioni spesso si diriga a siti web o libri di difficile interpretazione per un neofita o per una persona che non sia almeno già abbastanza preparata dal punto di vista delle conoscenze, e da li si creino equivoci su equivoci.
Queste strane metodologie parallele di cui parlavo sopra, ad esempio nel nuoto, nel canottaggio, e nella corsa etc.. non esistono.

Cosi la penso io, poi magari sbaglio...
 

giorgibe

Biker infernalis
22/8/05
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Allora sono metodologie di pianificazione che dal punto di vista degli sport ciclici vanno bene per qualsiasi sport appartenente a tale categoria, le differenze tra sport e sport variano negli strumenti utilizzati e specifici di ogni sport (ad esempio frequenza di pedalata, rapporti, watt espressi etc.. per il ciclismo) per riuscire ad allenare in maniera ottimale le varie capacità metaboliche all'interno delle sedute, ma essi sono la conseguenza (personale) ad una ricerca di stimolo e non l'obbiettivo.
Io tale approccio alla pianificazione l'ho testato su di me con successo per ciò che riguarda il triathlon e la mtb, e ovviamente anche nel nuoto.

grazie delle delucidazioni.
 

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