FU_K THE MUD.
C' è scritto sul parafanghino, beh, mai guidato così bene nel fango. Tanto fango.
Per chi è di Torino il giro prevedeva salita su asfalto (da ponte isabella) fino a prendere il 16 (inferno) passando poi attraverso gli altri 2 parchi, il San Vito e il Giacomo Leopardi. Per i forestieri questo è il video del primo tratto
http://youtu.be/kTKz9MhZNKc.
Ah, non l' avevo mai fatto prima. Moolto enduro sta cosa.
Partiamo dalla salita. La caratteristica delle stradine collinari è la forte pendenza. La bici è interamente bloccabile, 1/2 giro la forcella (a piccoli scatti che determinano la regolazione in compressione), on/off il mono. Le gomme sono le
minion EXO TR, ovviamente tubless. La bici sale. Ma sale davvero bene! Sono arrivato su che quasi non ci credevo, in fondo è da luglio che non pedalo. Ok ho desistito un pezzettino dopo un rampone, ma li è colpa mia. Le gomme scorrono nonstante pressioni basse (1.8 ant-2.0 post).
La discesa. Come si capisce dal video, il sentiero non presenta grandissime difficoltà, giusto un paio di "ruere" al fondo. La pendenza è dolce con qualche saliscendi. Veloce, largo, comunque divertente. Discorso diverso col fango. Tanto fango. Sembra di essere sulle uova e il minion decisamente non è un wetscream!!!
Però la bici scorre e se si scompone leggermente con piccolissimi movimenti la rimetti in carreggiata!
Credo soa merito di tutto il pacchetto telaio/geometria. È davvero un giocattolo. Ti incita a lasciarla correre e da sicurezza. Io sono sempre stato una pippa nel fango! Solo l' ultima ruera mi ha fregato, ho scelto la via a sx ma non convito. Perciò piedi a terra e 10m scivolando a fianco della bici. Uscito sulla strada mi dirigo verso il secondo pezzo e prendo coscienza del fango che praticamente faceva assomigliare la bici ad una fat-bike...
Il secondo pezzo pezzo di fatto è un taglio in mezzo ad un parco comunale coi suoi bei vialetti asfaltati, le sue belle panchine, i cani, i ragazzi che ci vanno a pomiciare le sere d'estate etc... Peccato che sentendomi ormai Danny Hart a Champèry nel 2011, nell' ultimo taglio, al fondo, la bici scivola e appena tocco l' asfalto, inclinato per andare a sx, parte via sulle 2
ruote con me che do una botta allucinante con la spalla!!! Tanto dolore, giro finito. Infatti saltol' ultimo pezzo e rientro definitivamente su asfalto.
A parte il male alla spalla ( dovrebbe essere solo una gran botta) sono strafelice della bici. Arrivato a casa ho fatto un paio di foto, da sottolineare che tra biella e carro si accumula tanta roba e ci rimane, il resto s' è pulito col rientro in asfalto. Ah, il carro è corto e largo, perciò chi ha i piedoni o pedala molto vicino alla pedivella sfrega un pò coi talloni. A dire il vero è una cosa che si vede parecchio anche nelle bici dei pro.
Un paio di foto del prime e dopo la
cura!
Alla fine della salita.
Davanti casa.
"Pauta d' la culina" DOCG, ne volete un pò?
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