Giro dello Sciliar

marco

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Itinerario lungo, impegnativo ma di grande soddisfazione. Si arriva in cima ad una montagna a quota 2524 godendosi un panorama che spazia su tutte le Dolomiti.

Da Selva di val Gardena prendere la strada che porta a La Selva e Ciaslat. Dopo il Monte Pana proseguire sulla forestale in direzione Alpe di Siusi. Dopo aver passato il sentiero che a dx scende in val Saltria (nr. 531) prendere a sx verso la Murmeltierhütte/ rifugio Zalinger il segnavia 7 e seguirlo passando per il rifugio Zalinger e arrivando fino al Passo Duron. Da qui si sale belli ripidi fino al rifugio Alpe di Tires, un bel rifugio dove tirare il fiato. Dal rifugio seguire il bel sentiero 3-4 all'inizio pedalabile (sullo sfondo il rifugio Alpe di Tires):
wolkenstein002.jpg



e poi a spinta (30 minuti) fino in cima allo Sciliar. Godetevi il panorama!!
wolkenstein021.jpg


Arrivate fino al rifugio Bolzano, da dove comincia una discesa indimenticabile sul sentiero 1 in direzione Völs (passa per la Malga Seggiola) in una gola dove sono stati messi dei lunghi ponti in legno che in caso di bagnato diventano delle piste da bob a 4.

Malga Seggiola:
wolkenstein003.jpg


La discesa si fa poi molto ghiaiosa ma tutta fattibile in sella (con buona tecnica), fino ad arrivare ad una sterrata che vi porterà ai laghetti di Fiè da dove si prende la strada asfaltata per tornare all'Alpe di Siusi e poi ridiscendere in val Gardena
 

marco

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ginex ha scritto:
complimenti per le foto, di ottimo livello. Ma potresti farmi avere la planimetria del giro, anche se non georeferenziata?
un saluto,
ernesto


ecco la cartina (clicca per ingrandire):

Notare che su questa cartina non è segnata la nuova seggiovia che porta all'alpe di Siusi. Il giro è quello in rosso, in senso orario, una volta saliti dalla val gardena.
 
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Renzo ®

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30/10/02
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Questo è il testo integrale dell'itinerario che ho pubblicato su www.gumasio.it

Il giro, a differenza di quello proposto da Marco, si svolge in 2gg ed ha come punto di partenza/arrivo Campitello di Fassa. Il clou del giro, cioè l'Altopiano dello Sciliar ed il Prugelweg sono comuni ad entrambi o-o

SCILIAR RUNDE
Il giro dello Sciliar


fotohome060626a.jpg


Itinerario impegnativo per le caratteristiche del terreno, il dislivello e per le discese mediamente tecniche. Le fatiche sono ripagate da panorami fantastici sul gruppo del Catinaccio, su quello del Sassolungo, sull’Alpe di Siusi e naturalmente sullo Sciliar. Indimenticabile la discesa dal Rifugio Bolzano (mt 2457) a Siusi (mt 1000) sulle passerelle in legno del Prügelweg. Per risparmiare tempo e fatiche consigliamo di guadagnare l’Alpe di Siusi con la nuova Cabinovia che evita un dislivello di circa 800 mt altrimenti percorribili su asfalto o con “bici in spalla”. Luogo di partenza ed arrivo è Campitello in Val di Fassa



LUNGHEZZA: Km. 57,0 ca. (33+24)
DISLIVELLO IN SALITA: mt 2.150 (1.400 + 750)
DISLIVELLO IN DISCESA: mt 2.950 (1.800 + 1.150)
TEMPO PERCORRENZA: h 5,30 + h 3,30 (effettive)
PERIODO CONSIGLIATO: Giugno - Settembre
QUOTA MASSIMA: mt. 2.551 (Altipiano dello Sciliar)
EFFETTUATO IL: 24,25,26/Giugno/2006
CARTOGRAFIA CONSIGLIATA: Tabacco n.05 1:25.000 "Val Gardena/Alpe di Siusi”; Tappeiner n°101 1:25.000 Alpe di Siusi/Sciliar
LUOGO DI PARTENZA: Campitello di Fassa.
ITINERARIO: 1° Giorno: Campitello – Pian – Rif. Micheluzzi – Passo Duron – P. Alpe di Tires – Rif. Bolzano – Malga Seggiola – Prügelweg – Tuff Alm – Laghetti Fiè – Siusi
2° giorno: Siusi – Compatsch – Saltria – JenderBach – Bosch dai Bues – Giogo di Fassa – Rif. Micheluzzi - Campitello

Campitello è raggiungibile da sud tramite la statale ss48 della Val di Fiemme e Val di Fassa, uscita A22 Egna-Ora. Da Nord uscire a Chiusa e percorrere la ss242 della Val Gardena fino a Passo Sella, dal passo scendere a Campitello con la ss48. Accanto al ponte sul Rio Duron girare in direzione est verso i parcheggi della Funivia del Col Rodella. Qui potete lasciare la macchina.

Resoconto

Mappa

Altimetria

Altimetria 2

Album Fotografico


1°giorno

Partiamo da Campitello di Fassa dal parcheggio della funivia del Col Rodella (mt.1410), arriviamo alla Piazza Centrale, continuiamo a dx per Via Rodella, via SS. Filippo e Giacomo e via Col, raggiungendo per asfalto la suggestiva frazione di Pian (km. 1,9; mt.1540). Di qui si prosegue per comoda sterrata in falsopiano, fino ad immettersi sulla forestale 532 che sale, molto più ripida direttamente da Campitello. Evitando ogni diramazione laterale, si procede faticosamente fino a raggiungere il Rifugio Micheluzzi (km.4,5; mt 1840). Subito dopo, mantenendo la principale, il percorso si fa completamente pianeggiante e costeggia il Rio Duron e tutta una serie di caratteristiche baite in legno, inclusa la simpatica Baita Lino Brach. Superata l'ultima di tali baite, di fronte all'imponente parete dolomitica del Molignon, lo sterrato prende a salire prima dolcemente, poi in maniera più marcata e su fondo più sconnesso, mantenendosi pedalabile almeno per i più allenati. Superata la Malga Docoldaura (km.9,3; mt.2046) si prosegue con tratti molto ripidi fino a raggiungere il Passo Duron, a quota 2204. Prendiamo il sentiero a sx che si immette successivamente sulla carrareccia proveniente dall’Albergo Dialer (segnato 4) e con bel percorso, chiusi tra le rupi dei Molignón a sx e gli acuminati Denti di Terrarossa a dx, si raggiunge con una lunga rampa micidiale il Passo dell'Alpe di Tires ed il Rif. Alpe di Tires, (km.12,2; mt. 2440). Da qui proseguiamo dalla parte opposta in discesa seguendo il segnato 4, dopodiché dobbiamo affrontare un tratto “bici in spalla” per circa 30 minuti per superare la fascia rocciosa che ci conduce sull’Altipiano dello Sciliar nel punto più alto della nostra escursione (km.15,0; mt.2551). Da qui proseguiamo in divertente e panoramica discesa fino ad incrociare il “sentiero dei turisti”, segnato 1, che proviene dall’Alpe di Siusi, lo prendiamo a sx e con un’ultima impennata arriviamo al Rifugio Bolzano (km.18,65; mt.2457). Da qui si gode di una splendida vista, oltre che sulle montagne circostanti,anche verso l'Adamello ed il gruppo dell'Ortler, nonché sui ghiacciai delle Alpi dell'Oetztal e dello Stubai. Dopo essersi riposati, con il sentiero numero 1 si scende verso sud, inizialmente per prati, poi per bosco, superando qualche tratto tecnico, arriviamo successivamente ad una radura che ci porta alla Malga Seggiola (mt 1940; ristoro). Proseguiamo attraversando i ripidi pendii rocciosi (tratti tecnici), fino a quando il susseguente ponte di legno ci fa varcare lo scrosciante fiume montano nella profonda gola rocciosa, immettendoci nel cosiddetto Prügelweg, un sentiero che è stato costruito con palanche di legno per portare più agiatamente le vacche sugli alpeggi in estate. E’ questo un sentiero fantastico, molto particolare ed impegnativo, dove le passerelle in legno si alternano a tratti lastricati e gradinati. Un ponticello ci annuncia la fine del tratto nella gola e proseguiamo con tratti molto ripidi fino al km.23,00. dove ad un bivio possiamo scegliere di tenere il sentiero 1 a dx in salita, che inizialmente è impedalabile, oppure calare giù a sx sul segnato 3 e fare attenzione ad imboccare la sterrata poco dopo a dx. Al km.24,0 le strade si ricongiungono e noi proseguiamo in discesa in mezzo ai boschi di larici e mantenendo sempre la principale (segnato 1), superando una teleferica ed un guado, arriviamo sui prati della Tuff Alm (km26,3; mt.1274) dalla quale possiamo scendere a valle sia attraverso il tecnico sentiero n°1, oppure tramite la forestale di servizio alla Malga Tuff, che si ricongiungono dopo un km circa, arrivando in breve ai Laghetti di Fié (km.28,0; mt.1036). Facciamo un giro completo del lago inferiore (Volser-Weinher) e, dalla parte opposta rispetto all’Hotel Waldsee, imbocchiamo in divertente discesa il sentiero 2 per Siusi fino a Runk (VigilerHof; km.30,2; mt 900 ca.), dove questo comincia a risalire fino ad attraversare il Rio Bianco, arrivando subito dopo all'Hotel Salegg dove prendiamo la strada a sx, arrivando in breve al parcheggio della cabinovia per l’Alpe di Siusi (km.33,0; mt.968) ed infine, al paese di Siusi.


2°giorno

Da Siusi dobbiamo raggiungere l’Alpe di Siusi. Noi consigliamo di farlo per la comoda cabinovia, oppure si può optare per l’asfalto che in circa 7 km porta a Compatsch (mt.1.844), stazione a monte della cabinovia. Da qui imbocchiamo il sentiero 3 (indicazioni Saltria) all’altezza del cartello marrone che indica la fine di Compatsch, girando a sx per prati. Il sentiero si mantiene più o meno parallelo all’asfalto che attraversa successivamente (km.1,3) andando in direzione dell’Hotel Steger-Dellai, prosegue dritto tralasciando la sterrata che porta alla Malga Gostner ed al km.2,10 dobbiamo tenere la sx ed iniziamo la discesa mantenendo il segnato 3. Dopo un po’ ci immettiamo sull’asfalto per 10 mt e riprendiamo subito a dx il sentiero 3 che con fantastica discesa ci porta a Saltria con un ultimo tratto asfaltato (km.5,20; mt.1675). Da Saltria dobbiamo raggiungere il Rif.Zallinger. Lo possiamo fare in diversi modi, noi vi consigliamo quello più carino dal punto di vista panoramico e dal punto di vista del tipo di terreno attraversato, anche se non il più breve. Dal piazzale di Saltria prendiamo a sx in discesa l’asfalto per la JenderTal (segnato 3a), superiamo un ponte e la strada diviene sterrata cominciando a risalire fino al km 7,15 dove dobbiamo continuare a dx la salita (direzione Monte Pana) fino a superare al km 9,0 un cancello in legno, proseguendo dritto in direzione Zallinger. Dopo un altro cancello ci immettiamo a dx nella forestale in direzione nuovamente di Saltria (segnato 3), che non raggiungiamo, perché al km.10,9 (mt 1818), in corrispondenza dello scollinamento, prendiamo a sx il sentiero 7 in salita in direzione Zallinger (fino qui anche direttamente da Saltria – segnato 3). La salita è ora dominata dal gruppo del Sassolungo ed il sentiero ci porta attraverso i pascoli montani ad una piccola valle piena di boschi (Bosch dai Bues), poi di nuovo su pascoli arriviamo ad una selletta proprio sopra il Rifugio Zallinger [(km.14,2; mt 2061) fino qui anche direttamente da Saltria – segnato 9], dove giriamo a sx per affrontare una ripidissima “terrific” (segnato 9) che in breve ci conduce al Giogo di Fassa e di lì al Rif.Sassopiatto (mt 2300; km.16,00), raggiungendo il punto più alto della seconda giornata. Dal rifugio scendiamo immediatamente in direzione della Malga Sassopiatto, passiamo davanti alle stalle e scendiamo in direzione della Val Duron (segnato 533). Il sentiero è abbastanza ripido, ma mai troppo impegnativo, anche se non banale. Alla fine della discesa andiamo a dx e subito dopo a sx raggiungendo in breve il Rif. Micheluzzi (km 19,5 ca; mt 1840). Per tornare a Campitello possiamo ripercorrere la strada fatta il giorno precedente oppure, 200 mt dopo il rifugio, consigliamo di riattraversare il rio e di prendere a sinistra un bel sentiero attrezzato con tavoli e panchine che dapprima in salita, comincia poi a scendere molto più tecnico e ripido per immettersi sulla strada della Val Duron (segnato 532) in località Pozates nei pressi della Baita Fraines, a circa metà strada fra il Rifugio Micheluzzi e Campitello. Proseguendo per questa si raggiunge in breve il paese ed il parcheggio dalla quale siamo partiti (km 24,0 ca; mt 1410)


n.b. Il giro può essere fatto anche in un solo giorno partendo ed arrivando a Siusi, evitando quindi tutto il tratto della Val Duron. Nei pressi della stazione a monte della cabinovia, in località Compatsch, imbocchiamo la sterrata (segnato 7) che, passando per l’Hotel Punta d’Oro, il Rif.Molignon e l’Albergo Dialer, conduce al Passo Duron. Dal Passo ci si ricongiunge all’itinerario descritto fino a Siusi.
 
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Marco il Pazzo

Biker paradisiacus
12/5/06
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Esatto..l'anno scorso sono andato a piedi e mi sono fatto tutto lo sciliar con una maglietta senza maniche....poi però arrivato al rifugio il tempo è cambiato bruscamente e al ritorno avevo indossato 2 paia di magliette+impermeabile... ;-)
 

fabioski

Biker popularis
28/6/06
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VI
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Secondo voi si può fare il giro ad anello della mamma, con calma (cioè senza lottare contro il cronometro), ma partendo non da Selva ma da Campitello sparandosi la Val Duron come avvicinamento?

E si raggiunge la cima dello sciliar?

Nella cartina di questo thread che userò nelal gita si raggiunge il punto più panoramico del giro e si percorre il sentiero delle passerelle di legno?
 

basol

Biker assatanatus
15/6/06
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roma
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Moterra Neo 1
Io sono rientrato da un paio di giorni e ho fatto lo Sciliar
partendo da Campitello di Fassa (puoi usare le indicazioni fornite da Gumasio che sono precisissime)
posso fornirti la traccia Garmin completa se Gumasio è
d'accordo. Per i tempi noi ci siamo mossi con grossa calma (io e mia moglie) abbiamo impiegato circa 8 ore nella prima tappa che e' senz'altro la più impegnativa e 4 ore circa per la seconda. Non puoi arrivare in cima allo Sciliar ma sarai ben contento di fermarti a ca. 2500 mt e vedrai in lontananza il rifugio Bolzano.

Puoi contattarmi in mp se hai bisogno di maggiori dettagli.
 

basol

Biker assatanatus
15/6/06
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Moterra Neo 1
ci siamo fatti la salit all'altopiano con la cabinovia fortunatamente!

Che dirti....x come intendo io la mtb ho dovuto spingere o portare la biga in spalla x troppo tempo!

Non posso darti torto io almeno due volte ho rischiato un 360 di quelli impegnativi... però lo rifarei anche se non ho la bici adatta... certo da quello che avevamo letto in giro sembrava più pedalabile.
Non ti dico quando io e mia moglie abbiamo girato il sentiero che dava inizio all'arrampicata a spalla...ci siamo guardati e abbiamo detto : "Mi sa che stavolta abbiamo esagerato...!!! poi abbiamo detto " se son passati gli altri passeremo pure noi":smile::smile::smile:
 

Classifica mensile dislivello positivo