Flat Stitch di Cartine Escursionistiche con PTGui

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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james64

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Flat Stitch di Cartine escursionistiche con PTGui


Il formato digitale delle cartine ci consente di poterle usare non solo al PC con programmi come OziExplorer o CompeGPS, ma di poterle usare su PDA in MB o a piedi.

Anche disponendo di GPS Handheld come i GARMIN o MAGELLAN le cartine digitali tornano utili. I percorsi possono essere preparati sul PC, e i Waypoint scaricati sul GPS con cavetto seriale/USB. Le tracce di un giro in MB possono essere viceversa scaricate dal GPS sul PC per analizzare il percorso e l'altimetria.

Le cartine inoltre possono essere stampate con impressi anche i waypoint del percorso pianificato, e quindi anche con un GPS Handlheld ci pu= orientare abbastanza facilmente.

Far eseguire la scansione di una cartine di dimensioni considerevoli con uno scanner piano da una copisteria, ha un costo non indifferente, e comunque non ci garantisce che il lavoro sia eseguito con cura. Questo breve tutorial descrive come eseguire da soli le scansioni con uno Scanner economico, e come ricomporle in una unica immagine con le esatte proporzioni originali e quindi calibrabile, cioÞ georeferenziabile.

Deve comunque essere chiaro che il risultato finale non potrÓ essere perfetto, e quindi tali cartine NON devono essere usate per scopi critici. Anche durante normali escursioni in bici o a piedi, queste cartine devono essere usate con giudizio. Ad esempio un errore di 70 metri su un cartina al 25.000 corrisponde a 3 millimetri, che
possono essere importanti in casi estremi.

A mio giudizio gli errori sono dovuti in maggior parte alla qualitÓ di stampa delle cartine stesse (che NON Þ certo quella delle tavolette/sezioni IGM!) e NON tanto al processo di scansione e stich. Per fare un esempio, l'immagine del Parco dei Sibillini contiene dei discreti errori, e incuriosito ho provato a misurare alcuni quadrati del reticolo UTM: in alcune parti della cartina, dei quadrati chilometrici sono pi¨ corti di 1 millimetro!

Inizio il tutorial con alcuni suggerimenti (forse banali) per la scansione, proseguo con
la ricomposizione con PTGui e Photoshop, la calibrazione e la mosaicizzazione con GlobalMapper.

Tutto quel che descrivo si pu= fare con altri programmi ovviamente. In particolare al posto di PTGui si pu= usare Hugin che Þ OpenSource, mentre al posto di GlobalMapper si pu= provare ad usare i tools cartografici GDAL, oppure OziMapMerge che per= crea un formato proprietario.

Nella home page di Hugin si trova anche un Tutorial sul flat stich con tale programma, che mi ha dato lo spunto per fare l'analoga cosa con PTGui.

Scansione di Una cartina.

Conviene prendere uno scanner che abbia il dorso rimovibile, come il mio Epson, in modo da poter muovere la cartina agevolmente sui 2 assi, senza doverla necessariamente piegare per fare le diverse "strisciate"

scanner1.jpg
scanner2.jpg

Anche il premi carta dovrebbe essere rimovibile dal dorso, e si usa per premere
la cartina contro il vetro durante le scansioni.

scanner3.jpg
scanner4.jpg

Durante le scansioni conviene premere in modo "uniforme" con una mano o entrambe sul premicarta, per ridurre al minimo le deformazioni dovute alle pieghe della cartina. Ovviamente non Þ facile destreggiarsi tra mouse, monitor, tastiera e scanner, e si deve trovare una propria soluzione ergonomica e "non stressante"!

Io tengo il mouse sempre puntato sul bottone di "OK" del programma di scansione, e dopo il click ho 2/3 secondi di tempo per mettere entrambi le mani sul premicarta, ed esercitare una pressione uniforme su tutta la superficie.

scanner5.jpg

Per eseguire la scansione di una strisciata, si deve lasciare un buon margine di SOVRAPPOSIZIONE tra ogni immagine e la seguente. Personalmente le sovrappongo del 50% per evitare problemi di stich successivamente. Sicuramente la percentuale si pu= ridurre al 30% o meno, ma non credo che valga la pena correre il rischio di dovere ripetere il lavoro.

scanner6.jpg

La stessa percentuale deve essere mantenuta tra una strisciata e la seguente, spostando la cartina in verticale. A volte si pu= avere la tentazione di eseguire una strisciata in meno perchÞ c'Þ comunque un p= di sovrapposizione della cartina, ma vale il discorso di prima: probabilmente conviene fare una strisciata in pi¨ piuttosto che dover ripetere il lavoro dopo.

Se il dorso dello scanner Þ removibile, si possono eseguire le varie strisciate senza dover ruotare o piegare la cartina. In caso contrario, Þ necessario sia ruotare la cartina che piegarla, per riuscire a coprire l'intera superficie. Se la cartina deve essere ruotata per qualche strisciata, le immagini corrispondenti devono essere successivamente "raddrizzate" con ACDSee.

Anche se il dorso Þ removibile pu= essere preferibile ruotare la cartina per eseguire le varie strisciate, per poter usare il bordo della cartine come riferimento per eseguire con maggiore precisione gli spostamenti in orizzontale.

Va sottolineato che NON Þ importante l'assoluta precisione. Ad esempio, eseguendo una strisciata in mezzo alla cartina, Þ difficile nuoverla da destra sinistra evitando rotazioni e spostamenti sull'asse verticale. Ma Þ compito dello stich in PTGui correggere le rotazioni e posizionare perfettamente le immagini sui 2 assi.

La scansione deve essere eseguita ad almeno 200DPI. Personalmente la esegui a 400DPI con la riduzione del 50%

epson3.jpg

Nella parametrizzazione del programma di scansione conviene specificare la direttrice preferita per le immagini salvate, il prefisso, il formato e la qualitÓ desiderata per le immagini.

epson1.jpg
epson2.jpg

Dopo ogni strisciata, prima di proseguire con la seguente, conviene spostare le immagini in una cartella a parte, e rinominarle con il numero di riga e colonna. Ad esempio 0101.jpg, 0102.jpg,...,0201.jpg,0202.jpg... Questa cosa non Þ strettamente necessaria per il corretto funzionamento dello stitch, ma Þ comunque consigliabile tenere ordinato il materiale prodotto, sopratutto nel caso in cui qualcosa vada storto e si debbano rifare solo alcune scansioni.

Infine, le strisciate che sono ruotate nel verso contrario di devono raddrizzare prima dello stich. Questa operazione si pu= fare agevolemente con ACDSee tramite il tasto Control-J. L'operazione di rotazione JPEG Þ lossless.

acdsee1.jpg

Tutte le immagini, rinominate e raddrizzate, si mettono in una cartella finale, pronte per lo stitch con PTGui.

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james64

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Lo Stitch con PTGui


Per la ricomposizione delle immagini scannerizzate in una unica immagine finale si usa lo stesso programma che consente di creare immagini panoramiche con le macchine fotografiche digitali. Spesso con l'acquisto di una macchina digitale è incluso del software per creare le panoramiche, ma sono di scarsa qualità e quindi da evitare.

I programmi migliori vanno cercati altrove, e alcuni sono PTGui, Hugin, PTAssembler, Autopano Pro. Dovrei nominare anche Stitcher, se non altro per la sua interfaccia particolare, ma considerato che pur essendo un prodotto commerciale molto costoso, ha un motore di blending SCHIFOSO, direi che è da evitare con cura!

Tra quelli nominati Hugin è gratuito, e inoltre tra i tutorial nella sua HomPage si trova proprio la descrizione di come eseguire un Flat Stitch, a cui ho attinto per scrivere questo per PTGui.

In origine esistevano i panotools, ed esistono ancora. PTGui era una interfaccia grafica per questi tool, altrimenti troppo complicati da utilizzare. Ad oggi PTGui, pur avendo lasciato invariato il nome, è un applicativo completo, in grado di eseguire tutte le fasi necessarie allo sticth in modo autonomo. Ad ogni modo PTGui consente ancora oggi di utilizzare dei plugin esterni. Ad esempio il blending si può eseguire anche con Enblend o Smartblend, i punti di controllo si possono calcolare anche con Autopano, l'ottimizzazione si può eseguire con i panotools.

La qualità dell'applicativo è talmente alta, come pure di tutti i software esterni utilizzabile con esso, che francamente non fa molta differenza cosa si usa.

La differenza tra la creazione di una foto panoramica e di una cartina stà solo nel fatto che le immagini scansionate non hanno deformazioni prospettiche e di obiettivo, quindi alcuni parametri nel programma devono essere lasciati a zero e non devono essere ottimizzati

Si fa partire PTGui, e si mette in modalità Avanzata cliccando il bottone "Advanced" sulla destra. Quindi si caricano tutte le immagini scansionate cliccando il bottone "Load Images..." sulla sinistra

ptgui1qt9.jpg


Come già detto, non è fondamentale che le immagini siano nominate per riga e colonna (0101.jpg, 0102.jpg etc...), ma è conveniente per chiarezza, se ci fossero dei problemi da correggere.

A questo punto si va nella Tab "Lens Settings" e si devono modificare alcuni parametri: nel campo "Horizontal Field of View" si mette 10 gradi. Nel caso di immagini fotografiche la lunghezza focale è letta dai dati EXIF, ma nel caso di immagini scansionate non ci sono, e la stima di 10 gradi per HFOV è adeguata per proseguire.

Nella tabella "Use Individual parameters for:" si seleziona la colonna "Shift" per TUTTE le immagini. Tutti gli altri parametri devono essere lasciati a 0.

ptgui1beq2.jpg


Ora si entra nella Tab "Panorama Setting" e si modificano alcuni parametri: Ci si assicura che la Proiezione sia "Rectilinear (flat)". Questo significa che non c'è deformazione prospettica. Nel caso di una panoramica fotografica si sceglie in genere "Cylindrical" per immagini ad esempio di 180 gradi. Nei 2 campi "Field of View" si inserisce 40 gradi, e come nel caso precedente sono una stima adeguata, in assenza di dati EXIF dalle immagini.

ptgui1cwj0.jpg


Adesso si creano i "Punti di Controllo", ciò dei punti che collegano le varie immagini tra loro. Fortunatamente questo viene fatto in modo automatico, usando un tecnologia chiamata SIFT. Si usa un comando di PTGui, oppure Autopano in alternativa, un programma esterno configurabile come plugin.

ptgui2of5.jpg


Le immagini vengono analizzate, e sono individuati numerosi punti di contatto. Può anche accadere che per delle coppie di immagini non sia possibile trovare dei punti di contatto, che quindi devono essere messi manualmente. Questo è più facile che accada con immagini fotografiche, quando ad esempio ci sono aree prive di dettaglio come il cielo, ma è quasi impossibile con una cartina.

ptgui3na3.jpg


Nella tab "Control Points" si possono vedere i punti di controllo, e se necessario si possono creare manualmente. La creazione manuale consiste nel posizionare almeno 3 coppie di punti di controllo in modo preciso, individuando visivamente i punti uguali in una coppia di immagini. Forniti almeno 3 punti, PTGui è però in grado di proseguire autonomamente: per ogni punto aggiunto in una immagine, individua da solo la posizione corrispondente nella seconda immagine, e inoltre RI-eseguendo il calcolo dei punti, riesce a calcolare altre coppie di punti per migliorare la precisione.

ptgui4xp7.jpg


Ora si può passare alla fase di ottimizzazione nella Tab "Optimizer", e si pone in modalità avanzata cliccando il bottone "Advanced >>". Si modificano i seguenti parametri:

1. Tutti i parametri a sinistra devono essere de-selezionati: "Field of View", a, b, c, shear. Sono parametri importanti per una panoramica fotografica, ma NON devono essere considerati per immagini FLAT. Secondo il tutorial di Hugin si può ottimizzare la "Field of View", ma credo che non cambi nulla.

2. I parametri "Yaw" e "Pitch" nella tabella al centro devono essere de-selezionati per TUTTE le immagini. Questi parametri corrispondono agli spostamenti orizzontali e verticali di una macchina fotografica.

3. Sempre nella tabella centrale, il parametro "Roll" deve essere lasciato selezionato per TUTTE le immagini TRANNE che per la prima. Durante la scansione della cartina non è possibile tenerla perfettamente in orizzontale, e quindi le immagini ottenute sono leggermente ruotate, cioè non perfettamente allineate in orizzontale. Quindi questo parametro è fondamentale per ruotare di quel poco che serve tutte le immagini. La prima immagine si usa come "ancora", come immagine fissa, e quindi si lascia de-selezionato il parametro. Si può anche provare a selezionarlo per la prima immagine, e vedere se l'immagine finale è meglio allineata.

4. Sempre nella tabella centrale, i parametri "HShift" e "VShift" devono essere selezionati per tutte le immagini tranne per la prima, che fa da Ancora. Mentre in una panoramica fotografica gli shift, cioè gli spostamenti sui due assi, sono di poco conto, ovviamente la scansione di una cartina si basa esattamente su tali spostamenti! E quindi questi due parametri sono i fondamentali per la ricomposizione.

ptgui5bc2.jpg


Si lancia l'ottiimazione cliccando su "Run Optimizer". Si può provare a ottimizzare con il motore interno di PTGui, oppure con il "Panorama Tools Optimizer" dei panotools originali, ma non dovrebbe cambiare molto. Al termine PTGui comunica la qualità dell'ottimizzazione, che per immagini scansionate dovrebbe essere molto alta, tipo "Very Good"

ptgui6iu5.jpg


Dopo aver eseguito l'ottimizzazione si passa alla fase di controllo dell'immagine finale nel "Panorama Editor". Il lavoro che si deve eseguire ora è di posizionare l'immagine al centro ed eliminare i bordi laterlai neri, in modo da ottenere una immagine perfetta, o almeno con un bordo non eccessivo.

ptgui7if1.jpg


Nel "Panorama Editor" si clicca bul bottone "Edit Entire Panorama", perchè non è necessario agire sulle singole immagini. Questo può servire in una panoramica fotografica, ad esempio per ruotare delle singole immagini

ptgui8hq2.jpg


Nel "Panorama Editor" si deve fare attenzione a non usare il Mouse dentro la finestra sull'Immagine per spostare e ruotare le immagini. Se si fa una tale cosa si modificano alcuni dei parametri che devono essere lasciati a 0. Se questo dovesse accadere per errore, si puo andare nella Tab "Image Parameters" e rimettere manualmente a zero tali valori per tutte le immagini.

Nella immagine seguente, dopo avere usato il mouse nel "Panorama Editor", sono cambiati i valori di "Yaw" e "Pitch": si devono rimettere a 0. Anche il "Roll" per la prima immagine "ancora" è cambiato, e deve essere azzerato! Dopo aver modificati i parametri si deve RI-eseguire l'Ottimizzazione, affichè le immagini siano ri-posizionate.

ptgui9ho3.jpg


Ora si deve agire sui 2 controlli laterali per definire gli angoli visuali orizzontale e verticale. Francamente non ho mai capito cosa si deve fare esattamente, quindi perdonate se tutto quel che vi posso dire è di "smanettare" con questo cavolo di controlli fino ad ottenere un risultato di questo tipo

ptgui10ov7.jpg


Dato che la prima immagine è stata usata come "ancora", e non è stata "shiftata", l'immagine finale non risulta ben centrata. Inoltre, dato che il mouse non si può usare, per quanto già visto, per centrare l'immagine si deve andare nella Tab "Image Parameters" e modificare manualmente i valori di shift orizzontale e verticale della prima immagine

Un valore positivo di "HShift" sposta l'immagine a sinistra, e un valore positivo di "VShift" sposta l'immagine in alto. Dopo aver modificato i parametri si deve RI-eseguire l'ottimizzazione, per ottenere una immagine modificata nel "Panorama Editor"

Il problema è: quali valori usare? Io vado per tentativi, cioè inserisco dei valori, ri-ottimizzio, e controllo il risultato nel "Panorama Editor". Non è particolarmente tedioso, dato che l'ottimizzazione è velocissima.

ptgui11rm2.jpg


In questo caso con valori di 3200 e 1300 l'immagine è ben centrata

ptgui12ir4.jpg


Ora che l'immagine è ben centrata si "smanetta" nel "Panorama Editor" per eliminare i bordi e renderla perfetta o quasi. Io preferisco lasciare dei bordi e poi ritoccarla in Photoshop, anche considerato che si può preferire una riduzione colori da RGB a Indexed

ptgui13yz1.jpg


A proposito: ricordate di salvare il progetto! A questo punto si può finalmente creare l'immagine finale. Si deve andare nella Tab "Create panorama". Si clicca il bottone "Set Optimum Size" e si sceglie "Maximum Size" per ottenere l'immagine delle dimensioni massime. Quindi si sceglie la cartella, il nome del file da generare, e il tipo, anche se immagino che JPEG vada bene in ogni caso.

Si può scegliere cosa usare per eseguire lo stitch e il blend, ma sostanzialmente lasciando come default PTGui non cambia nulla. Forse più importante è l'algoritmo di interpolazione, che può incidere sulla nitidezza, ma il default dovrebbe andare bene. Si clicca il bottone "Create Panorama" e si aspetta!

Se le immagini sono molte ci vuole parecchio tempo, ma non credo che la richiesta di memoria sia eccessiva. Piuttosto conviene raffreddare bene il processore!

ptgui14lf3.jpg


Nelle prossime parti, il ritocco con Photoshop, la calibrazione con OziExplorer, la tecnica di unione di due facciate di una stessa cartina.

Continua...
 

james64

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Calibrazione di una Cartina


L'immagine della cartina ottenuta con PTGui, oppure tramite scanner piano in copisteria, è utile per la consultazione e per la stampa di porzioni, ma non può essere pienamente sfruttata con programmi come OziExplorer, GlobalMapper, ERViewer, CompeGPS, Fugawi etc... se non è Calibrata, cioè Georeferenziata, e magari anche Rettificata.

Calibrare una mappa significa individuare dei punti nella immagine, con coordinate grafiche (x,y), e assegnare a ciascuno delle coordinate geografiche di (Latitudine, Longitudine). Il programma cartografico utilizza poi algoritmi matematici per determinare la posizione Geografica di qualsiasi altro punto sulla cartina.

OziExplorer utilizza i seguenti modi calibrazione:
  • Due punti di calibrazione sono sufficienti solo se le linee di Latitudine/Longitudine (o le linee del reticolo UTM) sono parallele ai lati dello schermo. Quindi la cartina non deve essere ruotata o distorta.
  • Con tre punti viene usata una "trasformazione affine" per calcolare dei coefficienti di calibrazione. Questo metodo funziona anche con mappe ruotate e distorte, ma non con un alto grado di accuratezza. Inoltre si può usare solo proiezioni che hanno la griglia lineare, cioè con le linee diritte, come la UTM e la Lat/Lot per cartine di areee ridotte.
  • Con più di tre punti viene usato il metodo dei minimi quadrati con la trasformazione affine, per migliorare la calibrazione. Viene usato lo stesso metodo dei 3 punti, ma è fatta una media per ridurre l'errore intorno ai punti di controllo. Al fine di ridurre l'errore per tutti punti introdotti, questi possono essere spostati di un poco, cioè dopo la calibrazione le loro coordinate possono differire di poco da quelle introdotte.
Nella pratica 2 soli punti di controllo possono essere usati per cartine CTR create al PC, oppure cartine Ortofoto scaricate da Atlante. Per cartine auto-prodotte con scansione, devono sempre essere inseriti almeno 4 punti, possibilmente agli angoli.

Con la dovuta pazienza è consigliabile inserire tutti 9 punti di controllo che sono consentiti dalla interfaccia grafica di OziExplorer, ben distribuiti sulla cartina. In realtà, come segnalato da Valerio99, il formato del file MAP di OziExplorer accetta fino a 30 punti di controllo, nonostante il limite dell'interfaccia, e tutti questi punti sono presi in considerazione dal programma.

Quindi, desiderando la massima precisione possibile, si possono eseguire 3 calibrazioni distinte, ciascuna di 9 punti, e poi unire i punti in un unico file MAP finale di 27 punti! L'inserimento di così tanti punti, non solo migliora la calibrazione in OziExplorer, ma consente di eseguire una Rettifica in GlobalMapper di alta qualità, rimediando alle possibili distorsioni dovute alle scansioni e alla stampa stessa.

Per calibrare una cartina si devono conoscere:
  • Il Map Datum: per le cartine Italiane si usano European 1950 (ED50), il WGS84, e il Roma 1940
  • La Proiezione (Griglia): per le cartine Italiane si usano la UTM, la Geografica (Lat/Lon), e la Gauss Boaga
  • La Zona (Fuso): per la proiezione UTM l'Italia ricade nei Fusi 32 ad Ovest, e 33 ad Est. Ad esempio la Toscana è nel Fuso 32, e l'Umbria nel Fuso 33. In realtà una regione può trovarsi in parte in entrambi i Fusi, ma in genere una cartina che copre un'area di confine tra i due fusi, riporta solo il reticolo di uno. Per la Proiezione Gauss Boaga il discorso è uguale: si deve specificare la Zona 1 (Ovest, tra i 6 e 12 gradi di longitudine) oppure la Zona 2 (Est, tra i 12 e 18 gradi).
Le combinazioni che possiamo aspettarci dalle cartine sono:
  • (UTM, ED50)
  • (UTM, WGS84)
  • (Lat/Lon, ED50)
  • (Lat/Lon, WGS84)
  • (Gauss Boaga, Roma 1940) adottata in genere dalle CTR Regionali
In queste immagini si vedono i Fusi e le Zone per la Proiezione UTM
calibra1vv4.jpg


calibra2ky6.jpg


calibra3gk4.jpg


Questo è il bordo di una cartina IGM Serie 25. I lati della cartina sono allineati alla proiezione Geografica, e gli angoli riportano la latitudine/longitudine in Gradi,Minuti,Secondi in European 1950. Il reticolo dentro la cartina è la griglia UTM del Fuso 33, anch'esso in European 1950.

calibra4sx6.jpg


Si nota che il reticolo UTM è ruotato rispetto quello geografico con un angolo detto Convergenza. Dato che questa zona è di confine con il fuso 32, sul bordo sono stampate le righe di riferimento e i valori di tale fuso.

Si notano altre 2 cose: il Fuso 32 ha Convergenza contraria al Fuso 33, cioè la griglia è ruotata nel verso opposto. I valori di longitudine per il Fuso 32 sono maggiori di 500, perchè ci si trova a destra del meridiano centrale di tale Fuso, mentre i valori di longitudine per il Fuso 33 sono minori di 500, perchè ci si trova a sinistra del suo meridiano centrale. Il bordo della cartina riporta anche i limiti della griglia geografica, e del reticolo Gauss Boaga per le zone Ovest ed Est.

Va ricordato che le nuove cartine IGM della serie 25DB hanno adottato il Map Datum WGS84

Questo è il bordo di una CTR Toscana, e riporta le coordinate lineari di latitudine/longitudine nella proiezione Gauss Boaga - Roma 1940
calibra5rx5.jpg


Prima di passare alla calibrazione della cartina in OziExplorer si possono fare dei ritocchi finali in Photoshop, PaintShop Pro, o altri programmi simili. Se la cartina generata da PTGui contiene ancora del bordo eccessivo, si elimina con un "crop".

Questo è lo strumento di "crop" disponibile in Paint Shop Pro
calibra6aj1.jpg


E questo è lo strumento di "crop" disponibile in Photoshop
calibra7kj5.jpg


La cartina ottenuta con PTGui può essere successivamente elaborata in GlobalMapper per varie ragioni, ed in tal caso è abbastanza inutile "raddrizzarla" in PaintShop Pro o Photoshop, perchè GlobalMapper provvedere ad eseguire la Rettifica. Alcune ragioni per utilizzare GlobalMapper, dopo avere fatto la calibrazione in OziExplor, possono essere:
  • La cartina è stampata a due facciate, ciascuna elaborata separatamente con PTGui. Dato che le due facciate non hanno un'area che si sovrappone, l'unico modo per unirle è di "mosaicizzarle" dopo averle Georeferenziate in OziExplorer.
  • La cartina prodotta con PTGui contiene delle discrete imprecisioni, dovute alla stampa di scarsa qualità e alle pieghe della carta non perfettamente spianate durante la scansione. GlobalMapper è in grado di fare una Rettifica con il metodo "Triangolazione", più potente del metodo di calibrazione "Affine" usato da OziExplor, seppur non esente da difetti.
  • Si desidera generare una immagina GEOTiff, e usare GlobalMapper è un metodo semplice per ottenerla.
Volendo raddrizzare la cartina, il modo più semplice sarebbe di utilizzare Paint Shop Pro, che dispone di uno strumento molto semplice da utilizzare. Dopo aver selezionato lo strumento, sull'immagine compare una linea con due punti di ancoraggio: si allinea al bordo della immagine, oppure alla griglia UTM, o alla griglia Geografica, e si conferma.
calibra8lf3.jpg


Il raddrizzamento della cartina comporta una discreta perdita di nitidezza, accentuata anche dalle non superlative qualità di Paint Shop Pro. Se l'effetto "soft" fosse eccessivo, potrebbe convenire utilizzare Photoshop. È possibile ruotare la canvas di un numero arbritrario di gradi:
calibra9kv4.jpg


Si può anche provare il comando "File/Automate/Crop and Straighten Photos", che esegue automaticamente sia il ritaglio che il raddrizzamento.
calibra10do9.jpg


Un'altra operazione che si può eseguire in Photoshop o PaintShop Pro, è la riduzione del numero di colori a 256, se ad esempio si predilige un formato come il PNG che prevede l'uso delle Palette colori, a differenza del JPEG.

In Photoshop la riduzione a 256 colori si esegue con "Image/Mode/Indexed Color". Probabilmente conviene lasciare 256 colori, ed eventualmente ridurli ulteriormente a 48 solo quando si converte nel formato oxfx3 per il Palmare. Il tipo di ottimizzazione "Palette (Selective)" garantisce la maggiore integrità dei colori, mentre "Forced Black and White" garantisce l'inclusione nel bianco e nero puri nella palette colori. Questa seconda opzione è importante per cartine con una grande percentuale di bianco, come le CTR, per evitare di ottenere una dominante di colore sgradevole.
calibra11ns1.jpg


In PaintShop Pro la riduzione si riduce in questo modo. Il metodo "Octree ottimizzata" cerca di rappresentare tutti i colori della immagine, e l'opzione "Colore più simile" è adatto a immagine meno complesse di un fotografia. Anche cambiando opzioni, è comunque difficile notare delle differenze.
calibra12dn9.jpg

calibra13cu2.jpg


Se si intende utilizzare GlobalMapper dopo la calibrazione in OziExplorer, conviene non eseguire nessuna riduzione e lavorare con immagini RGB. GlobalMapper è poi in grado di exportare le immagini GEOTiff sia a 24bit che a 256colori, ma è molto lento e impreciso nell'eseguire la riduzione del numero colori: si rischia di ottenere delle immagini con sgradevoli dominanti di colore.

Un modo alternativo è quello di esportare i Raster da GlobalMapper a 24bit, per evitare errori nei colori ed aumentare la velocità, e poi utilizzare due comandi degli FWTools: uno per la riduzione, e un secondo per la compressione.
Codice:
rgb2pct <immagine 24bit input> <immagine 256colori output>
Codice:
gdal_translate -of GTIFF -co "COMPRESS=LZW" <immagine 24bit input> <immagine 256colori output>

Si inizia la calibrazione in OziExplorer con il comando File/Load and Calibrate Map Image. Nel campo Map Name si assegna un nome alla carta, non neessariamente uguale al nome del file. Nel campo Map Datum si sceglie tra i valori
  • WGS 84
  • European 1950
  • Roma 1940
Nel campo Map Projection si sceglie tra i valori
  • (UTM) Universal Transverse Mercatore
  • Latitude/Longitude per la proiezione geografica
  • (ITA1) Italy Grid Zone 1 per la proiezione GaussBoaga zona Ovest
  • (ITA2) Italy Grid Zone 2 per la proiezione GaussBoaga zona Est
Si seleziona anche lo strumento Lente, che durante la creazione dei punti di controllo mostra ingradita la zona di interesse, facilitando il posizionamento preciso.
calibra14de8.jpg


Per inserire un punto si seleziona la Tab corrispondente, e si clicca sulla cartina un punto di incrocio della griglia UTM, se presente. Per la proiezione UTM si specificano le coordinate lineari e la zona 32 o 33. Le coordinate si trovano in genere ai bordi della carta, ma per le carte escursionistiche si deve fare attenzione a possibili errori di stampa nella progressione di numerazione!
calibra15yb2.jpg


Per posizionare in modo perfetto il punto di controllo, conviene usare la tastiera, piuttosto che il mouse: si usano le Frecce tenendo premuto il tasto Shift, e mentre il punto di controllo si sposta sulla immagine, si verifica il posizionamento sullo strumento Lente a destra.

Se la proiezione scelta è Latitude/Longitude, le coordinate devono essere espresse in Gradi,Minuti,Secondi e non deve essere specificata la zona
calibra16kz1.jpg


Se la proiezione è GaussBoaga, si scrivono le coordinate lineari negli stessi campi usati per UTM, ma non si specifica la zona.
calibra17ps2.jpg


Conviene inserire tutti i 9 punti di controllo consentiti dall'interfaccia grafica, distribuendoli in modo uniforme su tutta la carta, e in particolare ai bordi. Quando si è terminato si salva il file Map in una delle cartelle configurate in OziExplorer per contenere i files di calibrazione.

Per aiutarsi con eventuali conversioni di Datum e Poriezione, si può usare un calcolatore come il TatukGIS, che purtroppo non ha la proiezione GaussBoaga. In questo calcolatore si nota anche che esistono diversi Map Datum European 1950, ognuno specifico per un'area diversa. Sinceramente non so qual'è quello più corretto, ma immagino che EUROPEAN 1950, Mean (3 param) possa andar bene.
calibra18jy4.jpg


Un altro calcolatore gratuito, che gestisce la proiezione GaussBoaga è Cartlab.
calibra19rt2.jpg


Dopo aver terminato la calibrazione, si deve controllare di non aver fatto errori, e anche il grado di precisione. Un modo semplice è di far visualizzare la griglia UTM a OziExplorer, e verificare che si sovrapponga a quella della cartina. Si usa il comando Map/Grid Line Setup
calibra20yy8.jpg


Se la cartina non ha il reticolo UTM o Geografico, si possono controllare a campione le coordinate di punti ben riconoscibili, come quelli stessi di controllo, chiese, croci, ponti, e soprattutto punti trigonometrici IGM se presenti, come mostrato nell'immagine:
calibra21ty6.jpg


Un altro modo, per le cartine senza griglia stampata, è di caricarle in GlobalMapper e sovrapporle in trasparenza ad altre cartine affidabili, e verificare la buona sovrapposizione. Per fare questo si caricano le due cartine, e in Tools/Control Center si controlla il livello di trasparenza di quella in primo piano. Come si vede dall'immagine, la calibrazione della carta del Nerone è discreta, considerando la bassa qualità.
calibra22ql8.jpg


Il file di calibrazione di OziExplorer gestisce al massimo 30 punti, sebbene l'interfaccia di OziExplore ne consenta solo 9. Per migliorare la precisione della calibrazione, e anche una eventuale Rettifica in GlobalMapper, si possono esere 3 calibrazioni distinte, ognuna salvata in un file map differente, e al termine i punti di controllo possono essere inseriti tutti nel primo dei tre file. Dopo il copia/incolla si deve solo ricordare di cambiare nome ai punti incollati, per evitare conflitti.

OziExplorer Map Data File Version 2.2
Cartoceto
cartoceto.png
1 ,Map Code,
WGS 84,WGS 84, 0.0000, 0.0000,WGS 84
Reserved 1
Reserved 2
Magnetic Variation,,,E
Map Projection,(UTM) Universal Transverse Mercator,PolyCal,No,AutoCalOnly,No,BSBUseWPX,No
Point01,xy, 138, 268,in, deg, , ,N, , ,E, grid, 33, 326000, 4851000,N
Point02,xy, 1718, 228,in, deg, , ,N, , ,E, grid, 33, 331000, 4851000,N
Point03,xy, 3928, 168,in, deg, , ,N, , ,E, grid, 33, 338000, 4851000,N
Point04,xy, 176, 2160,in, deg, , ,N, , ,E, grid, 33, 326000, 4845000,N
Point05,xy, 1764, 2120,in, deg, , ,N, , ,E, grid, 33, 331000, 4845000,N
Point06,xy, 3986, 2056,in, deg, , ,N, , ,E, grid, 33, 338000, 4845000,N
Point07,xy, 210, 3420,in, deg, , ,N, , ,E, grid, 33, 326000, 4841000,N
Point08,xy, 1792, 3376,in, deg, , ,N, , ,E, grid, 33, 331000, 4841000,N
Point09,xy, 4006, 3318,in, deg, , ,N, , ,E, grid, 33, 338000, 4841000,N
Point10,xy, , ,in, deg, , ,N, , ,W, grid, , , ,N
Point11,xy, , ,in, deg, , ,N, , ,W, grid, , , ,N
[...]
Projection Setup,,,,,,,,,,
Map Feature = MF ; Map Comment = MC These follow if they exist
Track File = TF These follow if they exist
Moving Map Parameters = MM? These follow if they exist
MM0,Yes
MMPNUM,4
MMPXY,1,0,0
MMPXY,2,4260,0
MMPXY,3,4260,3516
MMPXY,4,0,3516
MMPLL,1, 12.831986, 43.799310
MMPLL,2, 12.999170, 43.799089
MMPLL,3, 12.999231, 43.698658
MMPLL,4, 12.832326, 43.698885
MM1B,3.156988
MOP,Map Open Position,0,0
IWH,Map Image Width/Height,4260,3516

Se la carta da calibrare non contiene una griglia, esiste anche il problema di scegliere dei punti di cui si conosce la posizione. Bisogna avere a disposizione una cartina affidabile, come le IGM al 25:000, e si devono scegliere punti indviduabili in entrambe, e che ragionevolmente non si sono spostati nel tempo. Ad esempio non conviene certo scegliere l'alveo di un torrente.

Si possono scegliere punti trigonometrici, ponti, tabernacoli etc
calibra23nv3.jpg


Si prosegue con l'uso di GlobalMapper per la mosaicizzazione e la Rettifica

Continua
 

Mirkolo

Biker serius
23/4/06
159
0
0
Treviso
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Grazie mille James, molto ma molto utile e ultra dettagliato. Bel lavoro!
Avevo visto la tua spiegazione su un altro forum che poi è stato chiuso e la prima cosa che ho pensato è stata "mannaggia dovevo salvare la pagina con la spiegazione su come stitchare!!!" :) Ora l'hanno riaperto ma son contento di vederti anche qui. Mi pare che la parte di calibrazione invece l'hai fatta nuova, non l'avevo vista prima. Grazie ancora.

Mirko
 

Herbert

Biker novus
15/12/07
11
0
0
Nowhere
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eh, pure io ero di quel forum! Appena ho visto il grande james qua mi si è aperto il cuore.Peccato solo che sempre nell altro "posto" , non scriva più nessuno.

Ottimo tutorial tra l altro, anchio non ero riuscito a salvarlo in tempo.
Grande james64!
 

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