Commentando insieme al Pazzo e al Boscaiolo (Reis Feis), al ritorno, convenivamo che ci sono molte pietre sul percorso. In molti casi si deve passare in mezzo e con le gomme più larghe (non le mie) c'era qualche difficoltà. Le pietre inoltre, non lasciavano margine di errore. Una caduta sulle pietre metteva a rischio sia la bike che le ossa.... Mi riferisco alle pietre che restringevano il singletrack e sulle quali era facile rimanere impigliati con i flat.
Il percorso comunque era davvero bellissimo e chi l'ha preparato ha fatto davvero un gran bel lavoro.
Perchè non organiziamo una due giorni con pausa tra una discesa e l'altra, per sistemare insieme il sentiero?
Io mi offro volontario.
P.S.
I singletrack li avevo visti solo in foto...prima di domenica....

Io ho bradipato perchè ho davvero molto da imparare e sono tra quelli che sta cercando le
protezioni (che non avevo).
Tra le altre cose che mi frenavano, oltre alla inesperienza e alla mancanza di protezioni, il fatto di non avere il casco integrale e di avere gli
occhiali da vista in sottile e fragilissimo vetro al titanio (vi lascio immaginare con tutte quelle pietre come mi sentivo sicuro...).
Comunque le lenti da attività sportiva sono già pronte dall'ottico, infrangibili ovviamente (mi serviranno anche nelle piste da sci).
Secondo me dovremmo organizzarci con qualche telecamera, riprendendo i passaggi più complessi e rivedendoli poi insieme in modo da imparare da chi è più bravo e da rivedere gli errori fatti.