cari amici di pedale, ho ripreso ad essere presente sul forum perchè vedo che si scrivono delle enorme stupidaggini dovute alla non conoscenza dei fatti.
il parco del conero dispone di 18 sentieri di questi alcuni sono chiusi per ordinanze comunali ( 2 sorelle, mezzavalle, vedova, scalaccia ) altri sono transitabili solo a piedi, ma di ciclabili a norma di legge ci sono Il numero 1 fino al monastero ( non dopo vedi segnale di divieto bici ) il numero 3, quello dei sassi neri, il numero 4 fino a san michele, il numero 5 lo stradone di san lorenzo, il num 6 lo stradone di s.andrea, l'anello di portonovo numero 9, il sentiero num 15 l'anello della pecorara, il 14 per fonte capod'acqua, il 15 per monte colombo, il percorso del betelico num 16 e boranico num 17 l'anello della gradina num 18. la pista ciclabile del musone fino a fonte d'
olio.
quindi non c'è soltanto il numero 1 come dicono in molti.
l'area del conero a differenza di altre è un'area protetta con un apposito regolamento che va rispettato. Dciamo che se il conero oggi è così , non è certo perchè tutti hanno potuto fare quello che volevano ( con tutti i pro e i contro ), un certo controllo c'è stato a prescindere dalla attività dell'ente di gestione.
Certo è che se si vuole scendere come si fa oggi, il sentiero che dal belvedere nord arriva a portonovo, che attraversa una zona di RISERVA INTEGRALE ( zona di tutela assoluta), se si aprono vie per scendere tutti i fossi che sono dal punto di vista naturalistico di notevole interesse e rifugio per la fauna selvatica del parco e lo si sta facendo ( fosso di san lorenzo con passerelle,
protezioni sugli alberi, taglio di alberi ) è difficile trovare accordi.
Gli accordi dipendono da cosa uno cerca: se è fare quello che vuole dove vuole non credo che questo sia accordare ma pretendere.
Penso che il primo passo sia proporre una autoregolamentazione e già rinunciare ad effettuare discese in aree di alto valore naturalistico poi dipende semprec dalla cultura e dalla visione personale.
probabilmente tra tutti i FR e DH ce ne sono alcuni ( direi anche molti giro spesso sul monte e non sono cieco ) a cui si potrebbe dare una enorme collina brulla con salti, curve terra, buche fango pietre anche in pieno centro cittadino non noterebbe la differenza ( basta guardare alcuni video su youtube postati da dh Fr locali )
il primo passo è cambiare atteggiamento e basta aprire sentieri ovunque non è così che si discute di qualcosa...
E' vero il Parco come tutti gli enti di gestione ha un proprio regolamnento e nel regolamento si prevedono sanzioni se volete le trovate qui insieme al regolamento della sentieristica.
http://www.conerobike.com/docs/regolamentazioni.pdf
per quanto riguarda la sicurezza per le persone li non c'è regolamento che tenga perchè se c'è chi sfreccia come se fosse in gara anche sui sentieri ciclabili in presenza di persone .. tenete presente che chi pedala sa che il ciclista controlla bene la bici ma chi non è abituato e non conosce non si rtende conto che sspesso il biker ha il controllo della situazione, ma qui è soltanto questione di educazione ..... purtroppo la responsabilità è individuale ma ne ho visti molti pedalando nel parco che parlano bene e razzolano male .
questo post vuole essere di informazione e aprire un dibattito, per quanto nelle mie possibilità posso cercare di organizzare un incontro pubblico, civile e democratico, con l'ente parco dove affrontare in modo pacato, civile le della sostenibilità ambientale delle mtb al conero.