No, hai scritto cose interessanti o-o alcune delle quali però discutibili. Giustamente e correttamente individui il problema più pericoloso, cioè il conflitto d'uso tra diverse tipologie di utenti (i "dementi" che scendono a palla sui sentieri frequentati); non condivido invece il concetto "fare ora, poi si vede". Costruire strutture artificiali, sebbene a mio parere non sia dannoso all'ambiente "a prescindere", va fatto in maniera molto prudente e con tutti i permessi del caso: altrimenti si rischia di compromettere l'immagine e la credibilità del movimento e perfino vedersi precluso l'ingresso in determinate aree. Senza contare che c'è il pericolo reale di beccarsi delle denunce per danneggiamenti e abusivisimo edilizio.Ciao a tutti...
Ho scritto veramente troppo!![]()
Il paragone con lo snowboard non regge: infatti gli snowboarders hanno in mano una potente leva, quella economica, visto che pagano il giornaliero: e come dice un proverbio anglosassone, chi ha l'oro fa la legge. Nel nostro caso purtroppo non è così: e pensare di poter fare prove di forza rischia di essere controproducente ed autolesionistico. Resto dell' idea che sia molto meglio cercare il dialogo con chi capisce che la mtb può rappresentare un'occasione per integrare l'offerta turistica e creare un indotto (piccolo senz'altro, ma che è sempre meglio di niente) ed è disposto ad aperture di credito nei nostri confronti, a patto però di saper offrire serietà e credibilità.