Campionato italiano DH Madesimo 2025 cancellato per mancanza ambulanze???

marco

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@gattobastardo immagino tu fossi presente.
Revelli:

“Partire è già una vittoria” e pensare che non siamo neanche partiti …
16esimo campionato italiano della mia carriera ed stata la peggior presa in giro da quando corro.
Run di gara annullata perché mancavano le ambulanze!
2 ambulanze per 400 partenti? Vergognoso .
P.6 ad un campionato italiano corso con delle qualifiche alquanto discutibili.
 

gattobastardo

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Si, io c'ero!
Esprimo delle mie considerazioni personali, ma cerco di restare fuori da polemiche inutili, che prese singolarmente hanno tutte le loro ottime ragioni ma che nel complesso non possono fittare visto che ognuno ha i propri interessi da difendere.

Premessa: Madesimo, "valle delle streghe" pista cazzutissima già da asciutta, degna di un' italiano come si deve
Fatto (del sabato): meteo ballerino, che ha graziato il 70% dei rider e poi ha scombinato tutto sul più bello facendo scendere i restanti in condizioni critiche
Domenica: per chi come me il sabato ha fatto la run con l'asciutto, è stato un delirio ritrovarsi la pista demolita e viscida, chi invece aveva fatto la run di qualifica bagnata tutto sommato aveva già dei riferimenti per far bene
Il Fatto della domenica: sul più bello, della run degli elite, le ambulanze erano entrambe occupate e assenti, quindi l'organizzatore non poteva più garantire la sicurezza sul tracciato. Da li in avanti è stato un susseguirsi di notizie nebulose sul da farsi della gara, ma nel mentre i rider son restati in cima al tracciato per 3 ore in balia degli eventi.

All'arrivo, organizzatore, CT della nazionale e giudici di gara hganno dovuto prendere una decisione perchè oramai si faceva tardi, quindi in mezzo a mille polemiche, han deciso di tenere i tempi delle qualifiche validi per l'assegnazione delle maglie.

Personalmente non ritengo sbagliata la scelta; le qualifiche sono al sabato proprio per avere in 2 giorni diversi dei tempi su cui poter fare riferimento in caso di guai (meteo, stop per infortuni o altro)
Per le ambulanze, non ci metto becco, solo alcune considerazioni, le ambulanze costano, 2 ne servono e 2 ne han prese per avere lo switch in caso una partisse; al contempo però bisogna pensare he le ambulanze servono anche per altre esigenze la domenica a metà luglio, mentre quelle private costano ancora di più

Che le qualifiche siano state alquanto discutibili, si vero; ma facciamo uno sport outdoor e ci tocca giocare con le sue regole; purtroppo ha piovuto su mezza qualifica e questo scombina i valori; il problema nasce quando per il fatto che la domenica fai saltare la gara e assegni le maglie con quei tempi; quindi di discutibile io ci vedo solo l'assegnazione delle maglie con i tempi balordi del sabato; ma credo che Daddy Palazzari sia stato il più intelligente, a fare la run come si deve già in quali; chissà cosa può succedere la domenica; e infatti.....

Edito aggiungendo una nota: quando la run di gara è stata annullata l'ambulanza era già tornata al paddock da mezzora (sono andato a prendere del ghiaccio ad un'amico); mancavano oltre 50 atleti per la fine della gara e nel bosco sarebbe diventato tanto buio; in caso di un nuovo stop per infortunio, sarebbe stato ancora più imbarazzante, dover annullare e fare la classifica con metà rider arrivati e gli altri no, con i tempi del sabato
 
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Io il sabato, visto che il meteo era balordo non ho voluto tenermi nascosto, avendo paura che la domenica potessero succedere casini meteo come lo scorso anno; quindi partito con il coltello tra i denti e mi son piazzato primo di categoria con 4 sec di distacco dal secondo
Domenica mattina terrore nelle libere; pista insidiosissima, piena di radici nuove (non ne mancavano già prima) belle cariche di terra bagnata; son salito al cancelletto convinto mentalmente che l'avrei fatta come da asciutta e così è stato; un solo errore su un' anticipo assassino ma sono riuscito a non scompormi troppo; non ho lasciato niente d'intentato nella mia run e mi son portato a casa il titolo, con 9 secondi di distacco dal secondo
Oggi ho l'ego che fa provincia :)))::)))::)))::-?::-?::-?:
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Copio incollo integralmente l'articolo ufficiale dell' ufficio stampa di downhillitalia

CAMPIONATI ITALIANI DOWNHILL

MADESIMO PROTAGONISTA D’ITALIA

NEL DOWNHILL


Nella località turistica della Valtellina sono state assegnate le maglie tricolori

della specialità fuoristrada FCI che è in costante espansione.

Tra i top maschili si conferma campione Davide Palazzari,

mentre la donna più veloce d’Italia ritorna Veronika Widmann


Madesimo 20 luglio – Un week end di sport a Madesimo per l’assegnazione delle maglie tricolori di Downhill, specialità del fuoristrada del mondo bici in continua crescita, sia nei numeri dei partecipanti che degli appassionati.

Tanti i vincitori e tante le maglie assegnate dalla Federazione Ciclistica Italia alla presenza della responsabile della Commissione Fuoristrada Barbara Mussa e dei vertici del Comune e degli enti turistici della località lombarda; una manifestazione che ha portato in Valtellina ancora una volta migliaia di appassionati, che hanno dato colore a Madesimo e creato per qualche giorno una location meravigliosa dove vivere uno sport adrenalinico, spettacolare e bellissimo.

Giovani e famiglie presenti in una 2 giorni ricca di emozioni, ammirando le gesta dei riders sfidarsi sulla pista denominata “Valle delle Streghe”: un tracciato tecnico di circa 2Km, tra radici, sassi e salti dove tutti hanno dovuto dare dimostrazione di saper guidare una bici da fuoristrada al limite nei boschi e in mezzo agli alberi.

Tra i Top riders il sardo Davide Palazzari si conferma Campione Italiano, con una manche del sabato che ha determinato la sua superiorità su tutti, con quasi 5 secondi di vantaggio sul suo diretto avversario. Si perché la maglia è stata assegnata a questa categoria sulla base della run del giorno prima, per questioni legate alla sicurezza in pista, avendo la Direzione Gara annullato il programma domenicale per questa categoria e della Junior maschile; quindi il risultato, come da regolamento, è stato basato sulla discesa di qualifica. Una gara in cui Davide Palazzari ha dichiarato di essere sceso con tranquillità, cercando di controllare la tenuta della sua bici su un tracciato che era stato reso insidioso dalla pioggia caduta pochi minuti prima della sua discesa. Come detto, quasi 5 sono stati i secondi inflitti al suo diretto inseguitore Stefano Introzzi, mentre terzo sul podio è salito Tommaso Calonaci.

Differente la gara delle Donne Elite dove a vincere nella regolare discesa della domenica è stata l’alto atesina Veronika Widmann, che ha riconquistato la maglia che nel 2024 era indossata da Gloria Scarsi, grazie alla vittoria nella prova di Cortina d’Ampezzo. Terza sul podio Lisa Gava, che porta a casa un ottimo risultato nazionale.

Tantissime le altre maglie assegnate sia per i giovanissimi che nelle categorie master.

Tutti i risultati si possono consultare sul sito dell’organizzazione o di Crono Torino (http://www.cronotorino.it/risultati/ciclismo/CampITA/Madesimo25/) che da tanti anni segue le gare nazionali di Downhill.

Giornate molto intense per chi ha gestito la gara e tutta la macchina organizzativa, con grande supporto da parte dello staff della località di Madesimo, che hanno portato a determinare i Campioni Italiani, con alcune sorprese e altrettante conferme.

Condizioni gara particolari, che hanno lasciato un po’ di amaro in bocca per le categorie “Open Internazionale e Junior” maschili, in quanto sabato proprio durante le prove cronometrate di questi riders ha iniziato a piovere condizionando le discese di tutti. Domenica invece a metà della run di gara la Direzione Gara ha dovuto interrompere per questioni di sicurezza, di fatto annullando per tutti i partecipanti delle cat. Junior ed Elite Int. le discese fatte fino a quel momento, e come da regolamento FCI/UCI assegnando il titolo sulla base della gara del giorno prima. Manche nella quale comunque il campione in carica aveva dimostrato ampiamente la sua superiorità.

Una pista e una località quella di Madesimo che hanno ricevuto apprezzamenti a 360° e che tutti vogliono ancora protagonista nel 2026.

“E’ stato un week end molto intenso, con tante emozioni – Spiega Riccardo Tagliabue, organizzatore di Downhill Italia – E’ sempre bello vedere riders sfidarsi nel mondo dello sport, con tante famiglie presenti, e vivere all’aria aperta tanti giorni condividendo una passione. Mi spiace per quanto è accaduto domenica nella categoria Elite e Junior maschile, ma anche questo fa parte del mondo delle gare. Avremmo tutti voluto un finale diverso, ma i regolamenti esistono per essere applicati, soprattutto nelle condizioni particolari come quella che abbiamo avuto; comprendendo che tutti avremmo voluto che fosse il cronometro nella run di domenica a confermare il più veloce. Tutto questo non ha tolto nulla allo spettacolo di questa disciplina e alla bellezza di questo sport, che reputo tra i più emergenti e che mi auguro di poter vedere alle Olimpiadi tra qualche anno. I miei complimenti vanno a tutti i campioni italiani 2025 e un grazie particolare al Comune, al Consorzio Turistico, alla società impianti di Madesimo e ai gestori del Bike Park per il grande supporto fornito, a tutti i volontari e soccorritori in pista.”.

“È stato emozionante ospitare il Campionato Italiano di Downhill e vivere da vicino l’energia degli atleti in gara. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questo importante appuntamento a Madesimo” ha dichiarato Roberto Milanesi, Presidente del Consorzio Turistico di Madesimo​
 

ammericano

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Io il sabato, visto che il meteo era balordo non ho voluto tenermi nascosto, avendo paura che la domenica potessero succedere casini meteo come lo scorso anno; quindi partito con il coltello tra i denti e mi son piazzato primo di categoria con 4 sec di distacco dal secondo
Domenica mattina terrore nelle libere; pista insidiosissima, piena di radici nuove (non ne mancavano già prima) belle cariche di terra bagnata; son salito al cancelletto convinto mentalmente che l'avrei fatta come da asciutta e così è stato; un solo errore su un' anticipo assassino ma sono riuscito a non scompormi troppo; non ho lasciato niente d'intentato nella mia run e mi son portato a casa il titolo, con 9 secondi di distacco dal secondo
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A te fa schifissimo frenare
 

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2 ambulanze sono poche non soltanto per il numero degli atleti in gara, ma per la frequenza con cui scendono; e purtroppo la sfiga ci si mette più di quanto possiamo immaginare. Quindi può capitare che in una competizione di questo tipo, in poco tempo diversi atleti possono avere bisogno di assistenza medica e di essere trasportati in ospedale.
Tra l'altro se accade qualcosa di brutto e non si interviene tempestivamente posso assicurare che anche per il pubblico presente non è per niente bello.
Io ho assistito all'evento tragico di Morosini, di quando venne colpito da infarto in campo e l'ambulanza non riusciva ad accedere al campo perché un auto della municipale istruiva l'ingresso. Posso dire che quella tragedia per come sono andate le cose è l'evento più amaro vissuto in vita mia.
Se ne può fare benissimo a meno; se mancavano le ambulanze al campionato italiano per me hanno fatto bene a sospendere, ma rimane il pasticcio organizzativo.
 
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io non voglio e non mi interessa nemmeno "giustificare" nessuno, ma tra il dire ed il fare non è così facile.

Parlare da "fuori" per gente che non ha la più vaghissima idea di cosa vuol dire organizzare/gestire una gara è più facile che sbattersi e metterci la faccia in prima persona.

"2 ambulanze su 400 partenti sono poche!!!" si tuona..
Ok, ragionando sui numeri posso essere d'accordo con voi.

Ma intanto che il servizio ambulanza costa caro (se ti rivolgi a servizi medici privati ancora di più) ed in secondo luogo bisogna anche vedere e valutare che bacino di utenza devono coprire queste ambulanze e quante ambulanze ci sono a disposizione nel medesimo bacino.
 

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Ok d'accordo il servizio ambulanze costa caro, ma non si possono scaricare sugli atleti in gara né il risparmio né delle percentuali di rischio inaccettabile.

Edit. Ricordavo qualcosa, ma sono andato a rivedere e ci sono delle leggi specifiche per cui è obbligatorio avere in tutti gli eventi la presenza di un'ambulanza; legge che tra l'altro prevede la sospensione dell'evento se l'ambulanza o le ambulanze si allontanano per fare assistenza sanitaria.
A ciò si aggiungano le norme specifiche in ambito ciclistico delle varie federazioni.
 
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Ok d'accordo il servizio ambulanze costa caro, ma non si possono scaricare sugli atleti in gara né il risparmio né delle percentuali di rischio inaccettabile.
Non è solo un discorso di costi..
Devi reperire le ambulanze e soprattutto gli operatori!
Ok, quante ne prendi? 3/4/5? Perfetto!!!
Riesci a trovarle e trovare disponibili altrettanti 6/8/10 operatori? Ce ne vogliono 2 per ambulanza..

Ripeto, non sto giustificando nessuno.. Dico solo che non è facile.. Nemmeno per le grosse società che sicuramente hanno già la loro esperienza, conoscenze ecc.. ecc.. ecc..
 

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Non è solo un discorso di costi..
Devi reperire le ambulanze e soprattutto gli operatori!
Ok, quante ne prendi? 3/4/5? Perfetto!!!
Riesci a trovarle e trovare disponibili altrettanti 6/8/10 operatori? Ce ne vogliono 2 per ambulanza..

Ripeto, non sto giustificando nessuno.. Dico solo che non è facile.. Nemmeno per le grosse società che sicuramente hanno già la loro esperienza, conoscenze ecc.. ecc.. ecc..
Difficoltà lecite. Allora, però, occorreva contingentare il numero di atleti partecipanti all'evento sportivo, e riequilibrare la capacità operativa del servizio sanitario alla mole dell'evento.
Non voglio fare polemica o giudicare, per carità, ma da ex corridore il tema sicurezza in gara è per me un tema sensibile.
 
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Difficoltà lecite. Allora, però, occorreva contingentare il numero di atleti partecipanti all'evento sportivo, e riequilibrare la capacità operativa del servizio sanitario alla mole dell'evento.
Non voglio fare polemica o giudicare, per carità, ma da ex corridore il tema sicurezza in gara è per me un tema sensibile.
e io ti parlo (scrivo) da organizzatore gare (sono consigliere del direttivo della nostra Società e non da ieri aiuto nell'organizzazione e gestione)

Ti assicuro che il tema della sicurezza (soprattutto dei biker ma anche degli addetti) è al 1° posto tra le priorità! O per lo meno dovrebbe esserlo!
Poi per carità, ogni società gestisce la cosa come meglio crede.
Anche perchè se per sfiga succede qualcosa, il primo che ne risponde è il Presidente della società organizzatrice. Quindi non penso che siano state fatte le cose con leggerezza.
 
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Sottoscrivo @VinciTrail
sono quasi tutte le domeniche sui campi gara, spesso giovanili ma non solo,e la questione delle ambulanze (2) è un problema ricorrente. (ed io seguo prevalentemente l'XC, nel gravity la vicenda è pure peggio). devono essere due perchè una deve sempre essere presente, e se una sta andando all'ospedale più vicino e qualcun altro si fa male nel frattempo la gara va interrotta (o annullata). Almeno finchè una delle due non torna. Sappiamo che dipende da molte cose: sfiga, distanza dell'ospedale, gravità degli infortuni ecc.
Averne più di due per enne motivi credo sia un'utopia: magari ci sono altre gare la stessa domenica sul territorio, più tutte le altre cose che ci devono essere.

Insomma è un casino.
Forse per le discipline ad alta incidenza di infortuni (non sono esperto, il DH lo è?) bisognerebbe istituire un presidio Primo Soccorso ai paddock.
E' un'idea, non so quanto praticabile.
 

VinciTrail

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mi permetto anche di aggiungere un'altra cosa/considerazione.. un piccolo "particolare" se così vogliamo dire..

Oltre al presidio di pronto soccorso (appunto le ambulanze) c'è l'obbligo di avere anche un medico. (che ovviamente va pagato a parte)
Ebbene, qualora succede qualcosa (capita spesso anche nelle gare XCO a tutti i livelli.. anche giovanili/giovanissimi), concretamente il medico fà poco o nulla.
A meno che non si tratti di svenimenti, malori per il caldo o malori di vario tipo dove potenzialmente possono esserci ripercussioni importanti, il medico fà poco o nulla. Spesso ti caricano direttamente in ambulanza e ti portano in ospedale per accertamenti.

Però intanto devi cercarti un medico disponibile per il sabato X o la domenica Y e devi pagarlo.
Ovviamente si spera sempre che non debba intervenire, ma anche se dovesse intervenire, nella realtà fà poca roba.
 
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gattobastardo

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EMAIL dell' organizzatore giunta adesso ai team partecipanti alla gara:
copio/incollo integralmente



Buongiorno a tutti,

A seguito delle tante cose che leggo, che sento e che non rispecchiano la verità, credo che sia doveroso da parte nostra come organizzatori della gara fare una breve relazione per quanto è accaduto questo fine settimana a Madesimo a riguardo della questione sanitaria/soccorso in pista.

Sul posto erano presenti:

2 ambulanze

Medico di gara

sul tracciato

Medico aggiuntivo

Soccorso alpino

Soccorso guardia di finanza

Mezzi di soccorso fuoristrada

In tutte le gare e in ogni situazione come la nostra (il dh si svolge solitamente in luoghi di montagna) in caso di infortunio grave si procede da parte del soccorso in pista a richiedere intervento di elisoccorso.

In altri casi si trasporta l’infortunato dalla pista all’ambulanza, solitamente situata in zona arrivo, e il Medico di Gara valuta la situazione (i tempi di fermo pista vengono determinati dalla facilità o meno di evacuare il rider in sicurezza).

Tutto il personale presente, dai medici, ai soccorritori, alle ambulanze è “nostro personale”, pagato dall’organizzazione che chiaramente fa capo alla centrale del 118 (numero emergenze sanitarie); ripeto staff pagato dall’organizzatore, ma sul quale la stessa organizzazione e il DOF non possono interferire in nessuna decisione.

Un’ambulanza DEVE sempre restare sul posto (zona arrivo gara) con un medico, non possono mai andare via, altrimenti si deve fermare la corsa.

Per questo vengono prese ambulanze e squadre “privatamente”, che devono essere presenti dal briefing della mattina fino al termine gara.

Quando il medico visita un infortunato decide la tipologia di trasporto e chiama la centrale e fa intervenire un’ambulanza, se la situazione è seria (ma non da intervento elisoccorso) può decidere di far partire una delle 2 ambulanze e solitamente se ne fa intervenire un’altra, in modo tale da avere sempre 2 ambulanze sul posto (così che se un’altra dovesse partire, si è sempre “coperti”).

Nel fine settimana della gara crediamo che in Valtellina sia successo qualche cosa di particolare e sabato ho avuto una telefonata di oltre 30 minuti con il responsabile del 118 a seguito di un accaduto proprio presso Madesimo (non di gara, ma che ci ha coinvolti) spiegando quale era la nostra situazione e le nostre necessità di manifestazione.

Domenica verso l’inizio dell’ultima categoria, c’è stato un infortunio lieve di un rider e una volta imbarcato in ambulanza doveva fare “lo scambio” con altro mezzo di soccorso sul tragitto e rientrare sul campo gara nel minor tempo possibile, purtroppo invece questo non è avvenuto per problematiche di mezzi 118 e ha dovuto proseguire verso l’ospedale più vicino (a circa 30 minuti, ma essendo minorenne è stato “dirottato” ad altro ospedale più lontano per poi rientrare subito).

Abbiamo proseguito avendo entrambi i medici, ambulanza e le squadre di soccorso tutte lungo il tracciato.

Purtroppo un altro ragazzo è caduto riportando una brutta frattura ad un braccio che richiedeva il trasporto in ospedale, il medico ha cercato di far intervenire altro mezzo di soccorso ma non ci è stata data la possibilità per troppi interventi su altre località, a questo punto il medico di gara per l’incolumità del ragazzo ha deciso di farlo trasportare con la seconda ambulanza e da quel momento, come da regolamento e per la sicurezza di tutti, abbiamo dovuto sospendere le discese, nonostante 2 medici ancora presenti sul campo gara e le squadre di soccorso posizionate sul e tracciato di gara con altro mezzo di soccorso (non adeguato a lunghi tragitti).

Una situazione (e chi ha organizzato gare credo la comprenda benissimo), mai accaduta non solo in questi 5 anni da quando organizziamo il DH, ma in tantissime altre manifestazioni sportive a cui ho preso parte a vario titolo.

Da quando abbiamo deciso di organizzare le gare non abbiamo mai fatto una manifestazione senza i soccorsi che garantissero l’incolumità di tutti al 100%, con equipaggi e mezzi preposti ad operare in montagna con tutte le attrezzature necessarie, ma pare che questo in condizioni di emergenze locali come l’ultimo fine settimana non basti.

Di certo ci porta a fare tante riflessioni e considerazioni in merito.

Queste righe hanno il solo scopo di spiegare ai team in modo chiaro cosa è accaduto.

Anche per noi è stato complicato, non solo gestire il tutto, ma soprattutto concludere il Campionato Italiano assegnando 2 maglie, come da regolamento, sulla base delle prove del sabato.

Credo sia abbastanza facile comprendere che avremmo voluto che andasse in altro modo, ma lo sport (come la vita) mi insegna che tutto può accadere sempre e cambiare le carte in tavola in pochi minuti, la differenza la fa la capacità di comprendere e comportarsi in modo adeguato.

Adesso ci prendiamo un momento di pausa non solo per valutare le necessità di questo ambiente sportivo in crescita, ma anche di atteggiamenti che abbiamo visto ancora una volta durante la manifestazione, comportamenti soprattutto nei confronti dell’evento stesso, di autorità locali e nostro personale, che tutto erano tranne che sportivi.

Resto come sempre a disposizione di tutti.

Un caro saluto
 

lorenzom89

Biker paradisiacus
23/10/10
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Purtroppo un altro ragazzo è caduto riportando una brutta frattura ad un braccio che richiedeva il trasporto in ospedale, il medico ha cercato di far intervenire altro mezzo di soccorso ma non ci è stata data la possibilità per troppi interventi su altre località, a questo punto il medico di gara per l’incolumità del ragazzo ha deciso di farlo trasportare con la seconda ambulanza e da quel momento, come da regolamento e per la sicurezza di tutti, abbiamo dovuto sospendere le discese, nonostante 2 medici ancora presenti sul campo gara e le squadre di soccorso posizionate sul e tracciato di gara con altro mezzo di soccorso (non adeguato a lunghi tragitti).
ragazzi c'è un tema enorme e cioè che la sanità italiana è alla frutta e visto che di anno in anno si va sempre peggio sappiate che se non cambia qualcosa di netto (ma non credo) queste situazioni saranno sempre più ricorrenti

non solo poche ambulanze, poco personale, mal pagato e molto stressato, e anche dopo esser stati portati in ospedale scordatevi trattamenti "normali" , i posti letto sono pochi, gli interventi non urgenti vengono rimandati di ore e di giorni ecc.. ecc..

è vero poi che ormai in tanti si rivolgono alla sanità privata (se paghi ti curi) però quando si parla di pronto soccorso e cose "serie" ancora siamo in mano alla sanità pubblica e purtroppo non siamo più in buone mani come un tempo IMHO.

https://www.repubblica.it/salute/do...stema_sanitario_nazionale_in_crisi-422566686/
 

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