Casco-direttiva CE EN 1078

daphni78

Biker popularis
Premetto che ho letto quasi tutti i topics relativi all'argomento "casco".

Ora come la maggior parte di voi prima di me, mi trovo a scegliere un casco per la mia testolina e come la maggior parte di voi prima di me, la prima cosa che ho fatto è consultare il mercato tramite internet. Come la maggior parte di voi prima di me, ho notato che i caschi hanno un prezzo che varia da 1€ a 200€ (1€ è riferito a prezzi di lancio in ebay). Ci sono caschi di tutti i tipi e per tutte le capoccie, ma una cosa hanno in comune:tutti sono omologati secondo la direttiva europea CE EN 1078.
Ho cercato in rete, ma questa direttiva non l'ho trovata quindi non so bene quali requisiti "minimi" devono essere garantiti affinché un casco possa essere omologato. Presumo che sia una direttiva che ha come obiettivo la sicurezza dell'utente che ne fa uso.
Ora la domanda è questa:
escludendo l'estetica (de gustibus...) e campanilismi vari su una marca invece di un'altra, se ci sono due caschi uno da 1€ (esempio) e l'altro da 200€ ed entrambi sono omologati, perché non dovrei comprare il casco da 1€?
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
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PEJFUGA, Ichnusa island
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Bike
Torque + acciaio e pezzi vari
L'omologazione si riferisce a dei requisiti minimi di robustezza, sicurezza e qualità che un casco da bici deve avere. Un po' come succede per i caschi da moto, dove trovi l'omologazione sia sul jet che trovi nei centri commerciali che sui modelli replica ipertecnologici.
Tornando a quelli da bici, è facile immaginare che ci sono molti modi per raggiungere i requisiti minimi imposti per l'omologazione, quindi potresti anche riuscire a costruire un casco da 1€ con materiali scarsi, basta esagerare con le quantità: il risultato è sì un casco sicuro ma probabilmente molto ingombrante e con un numero di feritoie per la ventilazione molto ridotto, cioè un casco pesante e caldo! Per ottenere un casco con gli stessi requisiti, se non pure superiori a quanto imposto dall'omologazione, ma con caratteristiche di peso e comodità migliori c'è bisogno di materiali e processi produttivi più sofisticati, oltre a una fase di progettazione e sperimentazione più lunga e costosa.
In genere avrai notato che i caschi da 1€ sono piuttosto obsoleti e hanno quel prezzo perchè sfruttano tecnologie produttive a bassissimo costo ma ormai sorpassate, i caschi di prezzo medio, quelli intorno ai 50/70€, in genere sono moderni, ben fatti e piuttosto comodi, a mio parere la fascia su cui puntare per un buon acquisto senza svenarsi, se poi li confronti con i modelli da 200€ ti accorgi che lì la ricerca della migliore ventilazione e della migliore vestibilità pur mantenendo standard di sicurezza altissimi esaspera i metodi produttivi, che fanno lievitare il prezzo fino a quelle cifre.
Adesso a te la scelta....
 

kikhit

Biker incredibilis
9/12/03
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Torino
www.thegroupmtb.it
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Occam Lt, Alma
Ma c'è un ente "super partes" che fa dei testi distruttivi sui caschi e magari dal le stelline come fa euroncap per le auto?

no!

non conosco la normativa EN che citi, però molto spesso le UNI-EN-ISO si riferiscono a standard qualitativi e di sicurezza dei processi produttivi, non del prodotto finito, ma vengono pubblicati sul prodotto stesso dall'azienda giocando sulla non conoscenza di tali normative, creando una falsa immagine di prodotto sicuro e di qualità.
ora, ripeto, non so in questo caso se la normativa si riferisca al prodotto (penso di sì...spero) o alle fasi di lavorazione dello stesso e di sicurezza dei processi costruttivi.
 

raven

Biker popularis
15/12/03
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milano
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si c'è un ente, se osservi all'interno per esempio dei caschi giro vedrai che c'è il marchio ansi/snell, che è quello che tu richiedi, se cerchi su google sicuramente troverai quali requisiti debbano superare i caschi per ottenere l'omologazine. Quand'ero più piccolo mi ricordavo a memoria tutti questi dettaglietti, adesso posso dirti che per quanto mi ricordo i test erano caduta da circa un metro con un peso all'interno resistenza allo scalzamento e perforabilità o meno..... infatti il famoso sub six della Specialized non aveva ottenuto un tipo di omologazione perchè essendo privo di calotta rigida non era all'altezza o qualcosa del genere....cmq il concetto l'hai capito ANSI/SNELL è quello che cerchi.

IL mio primo casco serio er stato il limar primo, poi specialized air extra sub six giro ventoux terramoto etto exodus, insomma praticamente tutti... fino all e2 attuale.....in circa 16 anni di evoluzione ogni modello nuovo si è rivelato nettamente superiore, il mio consiglio è di non tornare in dietro nell'evoluzione prendendo scodelle bollenti o miseri caschetti come alcuni met che si piegano con due dita, il casco è veramente importante sia per la sicurezza che per il comfort, risparmiare sul casco è la cosa pegiore che si possa fare...
 

lee paolo

Biker velocissimus
29/7/06
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2
0
Bologna
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su tuttomtb di non ricordo quale mese (anno scorso) c'era un'indagine sui caschi dove veniva dato un punteggio per tutte le caratteristiche, grafica, robustezza, visibilità, peso, areazione ecc ecc...se lo trovo ti dico che numero è.
 

Bomber70

Biker grossissimus
Ricordiamoci che affidiamo la nostra vita agli oggetti che utilizziamo.

Se è vero che + costoso non corrisponde sempre a + sicuro, quando scelgo un prodotto dal quale dipende in maniera determinante la mia salute, faccio bene attenzione ai processi che sono alla base della sua fabbricazione.

Quindi, se non faccio agonismo esasperato, lascerei perdere caschi da 200 euri, e tralascerei anche quelli da supermercato, e mi attesterei su di una fascia da 50 a 80 euri.
 

Eymerich

Biker grossissimus
28/6/06
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BRIANZA-lombardia
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Due ruote
su tuttomtb di non ricordo quale mese (anno scorso) c'era un'indagine sui caschi dove veniva dato un punteggio per tutte le caratteristiche, grafica, robustezza, visibilità, peso, areazione ecc ecc...se lo trovo ti dico che numero è.
Se non erro e' presente in edicola proprio questo mese come numero da collezione e dovrebbe essere di ottobre/novembre 2006 in coppia con quello di dicembre 2006
 

Warlock

Biker infernalis
3/9/04
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0
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Trento town
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[Leggermente OT]

Tutti i caschi da moto devo sottostare ad un omologazione, quindi un test a campione sulla produzione, effettuato da un ente "super partes".
Rispettare una normativa EN-UNI-ISO in fase di realizzazione del prodotto vuol dire seguire delle indicazioni per ottenere alcune caratteristiche minime che deve avere il prodotto finito, ma cio' non significa che poi un qualche ente di laboratorio abbia verificato (omologato) il risultato.

Partendo da questo presupposto, alcuni anni fa mi capitò di vedere un indagine de "Le Iene", mi pare, dove acquistavano alcuni caschi da moto, ovviamente omologati, di varie case e varie fasce di prezzo (da quello della LIDL ai modelli di punta replica di quelli da pista).
Portati presso un laboratorio accreditato dal Ministero dei Trasporti e sottoposti ai test previsti dalla legge, quasi tutti in realtà (a parte alcuni casi) non sopportarono il test.
Il test prevede ad esempio di sganciare il casco, con dentro un peso di 70kg, da un metro da terra, tre volte consecutive molto ravvicinate (per simulare un pilota sballottato sull'asfalto dall'urto): alcuni gia' al primo impatto si disintegravano, altri al secondo cominciavano a perdere pezzi, altri al terzo impatto portavano evidenti segni di cedimento, ma,nel complesso, avevano svolto il loro lavoro.
Altro test era lo schiacciamento in morsa laterale (da orecchio ad orecchio): anche qui alcuni schiantavano subito, altri diventavano ovali ma non cedevano alla pressione della morsa.
Tutti i caschi avevano l'etichetta della stessa omologazione (quella prevista dalla legge) ma evidentemente era stata ottenuta con modelli differenti da quelli effettivamente prodotti in serie (anche alcuni modelli di case molto note e di fascia intorno ai 300€).
Risultato: nemmeno l'omologazione puo' darti la sicurezza di cio che hai acquistato in italia.
Da ragazzino, un casco omologato di scarsa qualita' ed un po' usato, mi casco' dal banco al liceo... atterrando sul pavimento su di un lato, schizzo' via la visiera con le relative cerniere, e si formo' una crepa prorpio in mezzo al casco sopra la testa. Casco da buttare ovviamente ma... chissa' come si sarebbe comportato se avessi fatto un incidente? (Incidente poi fatto senza casco visto che avevo compiuto i 18 anni -___-).

Tornando in-topic, i casci da bici devono rispettare le indicazioni EN previste, ma non vengono omologati (verificati). Quindi direi che vedere con mano ed analizzare la qualita' del prodotto sia l'unica soluzione, presuppongo che un casco da 1 euro, come gia detto prima, sia prodotto in maniera grossolana e poco accurata rispetto ad uno da 50€...
... di solito si dice la virtu' sta nel mezzo...
:mrgreen:
 

daphni78

Biker popularis
Su questo sito : http://www.helmets.org/ ho trovato quasi tutte le informazioni che cercavo. Da una lettura veloce ho tratto alcune informazioni importanti:
-la normativa europea è meno restrittiva di quella americana
-ci sono tanti caschi che soddisfano la normativa americana CPSC che sono economici e quindi sicuri.
Dopo questa lettura mi sto orientando sull'acquisto di un ABUS (non ho ancora scelto il modello) il cui prezzo su ebay varia da 30 a 40€.
Sia ben chiaro, non sono uno che risparmia sulla sicurezza ma cerco sempre il miglior rapporto qualità-prezzo.
 

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