Riporto il testo dell'articolo comparso oggi su
www.ciclismo.it
Ho evidenziato in blu corsivo ciò che mi pare veramente assurdo...
Clamoroso: Contador doping!
Di nuovo disastro. Il ciclismo ripiomba nel fango. Good morning Italia, da Geelong rimbalza la notizia clamorosa del caso di doping di Alberto Contador.
Il corridore spagnolo è risultato positivo al clenbuterolo, sostanza ritenuta dopante, a un controllo effettuato il 21 luglio, durante il Tour de France. La notizia è trapelata dall’entourage di Contador che, a caldo, ha dichiarato di essere incredulo e di temere una contaminazione alimentare. L’Unione ciclistica internazionale ha poi confermato tutto.
Una notizia devastante si abbatte così sull’ultimo presunto talento del nostro sport, dominatore delle corse a tappe degli ultimi tre anni. Contador impersonava un simbolo, quello di un ciclismo nuovo sul quale l’Unione ciclistica internazionale sperava e tutti gli appassionati confidavano. Il controllo positivo sarebbe state effettuato nel giorno di riposo del Tour de France, il giorno precedente la tappa del Tourmalet, durante la quale Contador difese la maglia gialla dagli attacchi di Andy Schleck.
Tecnicamente il clenbuterolo è definito un beta agonista: ha, in pratica, proprietà anoressiche, ovvero dimagranti, ma se assunto in grandi quantità è un anabolizzante, dunque doping, poiché gli anabolizzanti favoriscono il recupero, elemento essenziale nelle corse a tappe. In alcuni casi, in quantità limitate, il clenbuterolo potrebbe tuttavia essere utilizzato anche per curare l’asma e sarebbe consentita l’assunzione previa prescrizione secondo un preciso regolamento stabilito dalla Wada. Ma non è il caso di Contador: lo spagnolo si dice vittima di una contaminazione alimentare. Il test incriminato è stato fatto, tuttavia, da un laboratorio molto avanzato, quello di Colonia. La quantità della sostanza rinvenuta nel test sarebbe piccolissima, almeno 400 volte in meno di quella per la quale l'agenzia mondiale è tenuta ad informare l'Uci, la federazione ciclistica mondiale: ma per la Wada si tratta comunque di positività. Per l’Uci? Pare di sì.
Eccoci, dunque, all’ennesima recriminazione. Per l’ennesima volta un ciclista prova a dimostrare di essere vittima. Ma è possibile? Tecnicamente sì, poiché la sostanza incriminata viene anche utilizzata nella preparazione di alimenti zootecnici.
Contador ha chiesto un supplemento d’indagine, ma
l’aspetto più inquietante è la tempistica di questa vicenda: la comunicazione della positività sarebbe stata data al corridore, addirittura, il 24 agosto, notizia della quale erano informati anche altri addetti ai lavori del mondo del pedale.
Lorenzo Franzetti
(inviato a Geelong, Australia)