Sebbene siano guardati con diffidenza dalla maggior parte dei biker, considerandoli forse il parente povero dei freni idraulici essi presentano innegabili vantaggi di ordine pratico, nondimeno dispongono di una potenza frenante pressoché sovrapponibile a quella degli idraulici, ma vediamo meglio come sono realizzati e quali sono i punti di forza di questa scelta.
Un freno a disco meccanico utilizza gli stessi dischi (per tipologia e dimensione) che utilizzerebbe un idraulico, la pinza è azionata, anziché dalla pressione dellolio, dalla trazione del cavo mediante una comune leva freno per V-Brake, ciò consente di individuare un primo vantaggio per coloro che dispongano di comandi integrati con leve freno V-Brake, che non vogliano sostituire tutto per passare al freno a disco.
Lutilizzo di una leva freno normale facilita inoltre loperazione di regolazione della distanza della leva dal manubrio, non ci sono differenze con la regolazione dellimpianto V-brake, mentre tale operazione è molto più complicata nella maggior parte degli impianti idraulici, se non totalmente impossibile (come negli impianti di tipo chiuso dove è possibile intervenire solo mediante lavvicinamento-allontanamento delle pasticche dal disco).
La pinza solitamente dispone di un pistone mobile che avvicina la pasticca esterna al disco durante la frenata, e di un alloggiamento regolabile della pasticca interna da settare in modo che essa arrivi quasi a toccare il disco.
A seconda dei modelli sono disponibili diverse regolazioni per la corsa della leva freno poste sulla pinza stessa. La regolazione delle pasticche diviene così facile e intuitiva, e può essere fatta anche in corsa senza bisogno di attrezzi speciali, va detto però che un impianto idraulico non necessita (almeno in teoria) di regolazioni ulteriori per il consumo delle pasticche in quanto ciò avviene automaticamente e per ogni suo pistone.
Il vantaggio più evidente di un impianto meccanico rispetto allidraulico sta nel fatto che risente molto meno dei problemi di surriscaldamento. Negli impianti idraulici, soprattutto con dischi sottodimensionati questo problema può portare al temporaneo non funzionamento del sistema, con tutte le conseguenze che si possono immaginare, ma senza arrivare a questo può accadere che a causa dellaumento di temperatura dellolio, la corsa della leva aumenti e diventi per così dire spugnosa senza che a ciò corrisponda un effettivo aumento della forza frenante, quando questo accade è buona regola lasciar raffreddare limpianto prima di proseguire.
Lo svantaggio più evidente consiste nella possibilità che il cavo sottoposto a forte trazione si rompa, ma ciò si può prevenire ispezionando regolarmente lo stato di usura dei cavi e delle guaine, specie nei punti di ancoraggio.
Inutile sottolineare che un impianto meccanico non necessita di spurgo, ma di semplice lubrificazione del cavo.
Per quello che riguarda la mia personale esperienza, lefficacia di un freno meccanico è paragonabile a quella di un idraulico in tutte le situazioni di utilizzo non estremo del mezzo, tuttavia per limpiego di tale sistema nel freeride ritengo consigliabile ladozione di dischi con diametro maggiorato, pena il maggiore affaticamento delle mani.
Un freno a disco meccanico utilizza gli stessi dischi (per tipologia e dimensione) che utilizzerebbe un idraulico, la pinza è azionata, anziché dalla pressione dellolio, dalla trazione del cavo mediante una comune leva freno per V-Brake, ciò consente di individuare un primo vantaggio per coloro che dispongano di comandi integrati con leve freno V-Brake, che non vogliano sostituire tutto per passare al freno a disco.
Lutilizzo di una leva freno normale facilita inoltre loperazione di regolazione della distanza della leva dal manubrio, non ci sono differenze con la regolazione dellimpianto V-brake, mentre tale operazione è molto più complicata nella maggior parte degli impianti idraulici, se non totalmente impossibile (come negli impianti di tipo chiuso dove è possibile intervenire solo mediante lavvicinamento-allontanamento delle pasticche dal disco).
La pinza solitamente dispone di un pistone mobile che avvicina la pasticca esterna al disco durante la frenata, e di un alloggiamento regolabile della pasticca interna da settare in modo che essa arrivi quasi a toccare il disco.
A seconda dei modelli sono disponibili diverse regolazioni per la corsa della leva freno poste sulla pinza stessa. La regolazione delle pasticche diviene così facile e intuitiva, e può essere fatta anche in corsa senza bisogno di attrezzi speciali, va detto però che un impianto idraulico non necessita (almeno in teoria) di regolazioni ulteriori per il consumo delle pasticche in quanto ciò avviene automaticamente e per ogni suo pistone.
Il vantaggio più evidente di un impianto meccanico rispetto allidraulico sta nel fatto che risente molto meno dei problemi di surriscaldamento. Negli impianti idraulici, soprattutto con dischi sottodimensionati questo problema può portare al temporaneo non funzionamento del sistema, con tutte le conseguenze che si possono immaginare, ma senza arrivare a questo può accadere che a causa dellaumento di temperatura dellolio, la corsa della leva aumenti e diventi per così dire spugnosa senza che a ciò corrisponda un effettivo aumento della forza frenante, quando questo accade è buona regola lasciar raffreddare limpianto prima di proseguire.
Lo svantaggio più evidente consiste nella possibilità che il cavo sottoposto a forte trazione si rompa, ma ciò si può prevenire ispezionando regolarmente lo stato di usura dei cavi e delle guaine, specie nei punti di ancoraggio.
Inutile sottolineare che un impianto meccanico non necessita di spurgo, ma di semplice lubrificazione del cavo.
Per quello che riguarda la mia personale esperienza, lefficacia di un freno meccanico è paragonabile a quella di un idraulico in tutte le situazioni di utilizzo non estremo del mezzo, tuttavia per limpiego di tale sistema nel freeride ritengo consigliabile ladozione di dischi con diametro maggiorato, pena il maggiore affaticamento delle mani.