Il sindaco di Firenze è un grande

Maiella · 6/4/23

fafnir ha scritto:
Quindi ha bisogno di due diverse persone per ogni ruolo in modo da coprire la settimana? Io torno al lunedì dopo che sono stato a casa da mercoledì sera e devo continuare il lavoro di un'altra persona che praticamente non conosco e non conoscerò mai (se siamo sostituti non lavoreremo mai insieme) e riprendere da dove era arrivato? Diciamo che potrebbe funzionare giusto in catena di montaggio. A me per quasi tutti i lavori pare una gran cagata, piuttosto mi sembra più intelligente lavorare meno ore ogni giorno

Ti posso confutare con la mia esperienza. Lavoro 2 giorni a settimana nei soli WE, in fabbrica ma non in catena di montaggio. Esco la domenica e ritorno il sabato successivo.
Il lavoro che facciamo nella mia unità produttiva richiede un alto livello di specializzazione, ci sono operazioni complesse da fare, é un ambiente assai particolare e occorre molta attenzione dal momento che lavoriamo con atmosfere controllate composte da miscele di gas endotermici ad alte tempetature.
Il controllo su un primo pacchetto di dati utili al processo é rigoroso e il livello di automazione pressoché totale.
Il tutto funziona perché c'é una forte stadardizzazione dei processi, l'obbligo di annotare problemi e soluzioni su un diario di reparto, un'intensa attività programmata e preventiva di manutenzioni.

Pietro.68 · 7/4/23

Maiella ha scritto:
Ti posso confutare con la mia esperienza. Lavoro 2 giorni a settimana nei soli WE, in fabbrica ma non in catena di montaggio. Esco la domenica e ritorno il sabato successivo.
Il lavoro che facciamo nella mia unità produttiva richiede un alto livello di specializzazione, ci sono operazioni complesse da fare, é un ambiente assai particolare e occorre molta attenzione dal momento che lavoriamo con atmosfere controllate composte da miscele di gas endotermici ad alte tempetature.
Il controllo su un primo pacchetto di dati utili al processo é rigoroso e il livello di automazione pressoché totale.
Il tutto funziona perché c'é una forte stadardizzazione dei processi, l'obbligo di annotare problemi e soluzioni su un diario di reparto, un'intensa attività programmata e preventiva di manutenzioni.

ho capito!!!!
ma non è che tutti possono fare il tuo lavoro no?

gabriele(76) · 7/4/23

Pietro.68 ha scritto:
ho capito!!!!
ma non è che tutti possono fare il tuo lavoro no?

E' naturale che determinati standard lavorativi sembrino lontanamente attuabili a noi italiani.
In realtà, come del resto hanno fatto gli altri in passato, bisogna operare piccoli passi per raggiungere uno standard.
In Italia, la prima cosa che si potrebbe immediatamente fare verso quel obiettivo è il divieto assoluto degli straordinari come molti paesi hanno già adottato.
Resta il fatto che il pareggio delle ore di lavoro tra uomo e donna è un obiettivo imprescindibile.

gabriele(76) · 7/4/23

Maiella ha scritto:
Ti posso confutare con la mia esperienza. Lavoro 2 giorni a settimana nei soli WE, in fabbrica ma non in catena di montaggio. Esco la domenica e ritorno il sabato successivo.
Il lavoro che facciamo nella mia unità produttiva richiede un alto livello di specializzazione, ci sono operazioni complesse da fare, é un ambiente assai particolare e occorre molta attenzione dal momento che lavoriamo con atmosfere controllate composte da miscele di gas endotermici ad alte tempetature.
Il controllo su un primo pacchetto di dati utili al processo é rigoroso e il livello di automazione pressoché totale.
Il tutto funziona perché c'é una forte stadardizzazione dei processi, l'obbligo di annotare problemi e soluzioni su un diario di reparto, un'intensa attività programmata e preventiva di manutenzioni.

Tu sei in una situazione "fortunata", concedimi per un attimo il termine.
Te lo dico per esperienza perché ho una certificazione Lean Six Sigma e oltre a conoscere la metodologia conosco anche quali sono le procedure consigliate per introdurre la metodologia ex novo.
In Italia, patria della PMI, è particolarmente difficile: la maggior parte delle piccole e medie aziende lavorano con un approccio molto pragmatico e artigianale; l'introduzione di determinate metodologie di quality engineering e simili sono spesso accolte con diffidenza, addirittura ostacolate o considerate un'inutile perdita di tempo. Tra queste includo l'azienda per cui lavoro attualmente in cui la standardizzazione dei processi dovrebbe essere un fondamento (non posso aggiungere altri riferimenti per ovvi motivi...)

pk71 · 7/4/23

Ecco il video verità ...........

Lo SchiacciaVino on Instagram: " Darioooo si fredda la schiacciaaa!! Menomale che c’è @chico__de! Siete grandi, non cambiate mai. #schiacciavino #loschiacciavino #nardella #sindaco #schiacciata #firenze #sanfrediano #santacroce #sanfrediano #gio

20K likes, 415 comments - loschiacciavino on March 27, 2023: " Darioooo si fredda la schiacciaaa!! Menomale che c’è @chico__de! Siete grandi, non cambiate mai. #schiacciavino #loschiacciavino #nardella #sindaco #schiacciata #firenze #sanfrediano #santacroce #sanfrediano #gioberti...

www.instagram.com

Maiella · 7/4/23

Pietro.68 ha scritto:
ho capito!!!!
ma non è che tutti possono fare il tuo lavoro no?

Lo stesso lavoro no, ma organizzarsi affinché una determinata condiziona possa funzionare credo di si.

aria · 7/4/23

Pietro.68 ha scritto:
Per voi sicuramente!

voi chi?

ottomilainsu ha scritto:
I toscani non vogliono che si facciano prospezioni per nuovi pozzi geotermici.

Olkiluoto 3 adesso è a pieno regime.
Flamanville è in realtà il "capostipite", alla pari di Olkiluoto 3, e come tale sconta la colpa di essere il primo reattore di quel tipo, di potenza circa doppia rispetto a quelli fatti finora,

questa cazzata l'hai sentita dall'avvocato?
no, perchè i reattori di generazione precedente (anni '80~) in francia stavano sui 1400MW, mentre l'EPR è 1600MW... altro che il doppio.

MauroPS · 7/4/23

la grande verità che i nostri imprenditori fanno finta di ignorare....

ottomilainsu · 8/4/23

aria ha scritto:
voi chi?

questa cazzata l'hai sentita dall'avvocato?
no, perchè i reattori di generazione precedente (anni '80~) in francia stavano sui 1400MW, mentre l'EPR è 1600MW... altro che il doppio.

In Francia, ma nemmeno tutti. La maggior parte di quelli in giro per il mondo arriva a 800-1000 MW elettrici.
Comunque le parolacce te le tieni per te, che alla discussione aggiungono meno che zero e, francamente, non mi fanno né caldo né freddo.
E non ho intenzione di proseguire questa discussione.

aria · 8/4/23

ottomilainsu ha scritto:
In Francia, ma nemmeno tutti. La maggior parte di quelli in giro per il mondo arriva a 800-1000 MW elettrici.
Comunque le parolacce te le tieni per te, che alla discussione aggiungono meno che zero e, francamente, non mi fanno né caldo né freddo.
E non ho intenzione di proseguire questa discussione.

e cosa c'entra il resto del mondo?
sono rettori francesi, fatti da francesi, e venduti da francesi, con tecnologia francese, sulla base di design francese.
La generazione precedente (di decenni fa, non del mese prima) era 1400MW, l'EPR 1600MW, e i francesi lo vendevano "chiavi in mano" per 5 anni di costruzione e 3 miliardi.
Invece si è scoperto che quel minimo aumento di potenza comporta decenni di costruzione, infiniti problemi tecnici e di sicurezza, e costi moltiplicati per 4 o 5 volte.

Tradotto, le baggianate dell'avvocato sono cazzate propagandistiche senza se e senza ma e chi le ascolta è quantomeno ingenuo (ad essere buoni) oppure in malafede.

Se "scoperto" il gioco di divulgazione di menzogne ti ritiri dalla discussione, il problema è tuo

aria · 8/4/23

per tornare in topic... alla fine la presunta vernice era cosa?
farina di mais colorata (AKA holi)?

ottomilainsu · 8/4/23

aria ha scritto:
e cosa c'entra il resto del mondo?
sono rettori francesi, fatti da francesi, e venduti da francesi, con tecnologia francese, sulla base di design francese.
La generazione precedente (di decenni fa, non del mese prima) era 1400MW, l'EPR 1600MW, e i francesi lo vendevano "chiavi in mano" per 5 anni di costruzione e 3 miliardi.
Invece si è scoperto che quel minimo aumento di potenza comporta decenni di costruzione, infiniti problemi tecnici e di sicurezza, e costi moltiplicati per 4 o 5 volte.

Tradotto, le baggianate dell'avvocato sono cazzate propagandistiche senza se e senza ma e chi le ascolta è quantomeno ingenuo (ad essere buoni) oppure in malafede.

Se "scoperto" il gioco di divulgazione di menzogne ti ritiri dalla discussione, il problema è tuo

Pensala come ti pare. Quello che ha alzato la voce sei tu, non io.
Poiché non mi va di replicare, visto il tuo tono, perdendo inutilmente tempo, ti lascio rosolare nel tuo astio e ti saluto.

marcstr · 8/4/23

Maiella ha scritto:
Lo stesso lavoro no, ma organizzarsi affinché una determinata condiziona possa funzionare credo di si.

la vedo dura comunque che in Italia si possa fare cio' che dici ,a meno che sia in fabbrica .o nei supermercati .

aria · 8/4/23

ottomilainsu ha scritto:
Pensala come ti pare. Quello che ha alzato la voce sei tu, non io.
Poiché non mi va di replicare, visto il tuo tono, perdendo inutilmente tempo, ti lascio rosolare nel tuo astio e ti saluto.

Non ho alzato nessuna voce.
Ho chiamato le cose con il loro nome. :p

Maiella · 8/4/23

marcstr ha scritto:
la vedo dura comunque che in Italia si possa fare cio' che dici ,a meno che sia in fabbrica .o nei supermercati .

Sicuramente può essere difficile lavorare in un certo modo, perché contano la natura delle lavorazioni, delle strutture, la disponibilità di alcune istanze tecniche e pratiche. Ad ogni modo in Italia, il lavoro organizzato rigorosamente e standardizzato trova ottimi esempi che funzionano anche in presenza di una tradizione artigianale. Un esempio sono alcuni marchi di bici tipo Pinarello, ma si possono fare altre citazioni di altri settori.

fafnir · 8/4/23

gabriele(76) ha scritto:
E' naturale che determinati standard lavorativi sembrino lontanamente attuabili a noi italiani.
In realtà, come del resto hanno fatto gli altri in passato, bisogna operare piccoli passi per raggiungere uno standard.
In Italia, la prima cosa che si potrebbe immediatamente fare verso quel obiettivo è il divieto assoluto degli straordinari come molti paesi hanno già adottato.
Resta il fatto che il pareggio delle ore di lavoro tra uomo e donna è un obiettivo imprescindibile.

Ma perché volete farle sgobbare per forza ste poverette? A me sta benissimo eh, solo non capisco questo accanimento. La mia è a casa da un mese per la prima volta nella sua vita e stiamo pensando di continuare così senza che debba cercare lavoro. Secondo me ci sono molti vantaggi a parte ovviamente i soldi in meno.

Pietro.68 · 8/4/23

fafnir ha scritto:
Ma perché volete farle sgobbare per forza ste poverette? A me sta benissimo eh, solo non capisco questo accanimento. La mia è a casa da un mese per la prima volta nella sua vita e stiamo pensando di continuare così senza che debba cercare lavoro. Secondo me ci sono molti vantaggi a parte ovviamente i soldi in meno.

|Se te lo puoi permettere...

fafnir · 8/4/23

Pietro.68 ha scritto:
|Se te lo puoi permettere...

Sarà dura e probabilmente non potremo andare in ferie, se cambia idea può sempre cercarne un altro

Pietro.68 · 8/4/23

fafnir ha scritto:
Sarà dura e probabilmente non potremo andare in ferie, se cambia idea può sempre cercarne un altro

Se il problema è solo le ferie...

marcstr · 8/4/23

Maiella ha scritto:
Sicuramente può essere difficile lavorare in un certo modo, perché contano la natura delle lavorazioni, delle strutture, la disponibilità di alcune istanze tecniche e pratiche. Ad ogni modo in Italia, il lavoro organizzato rigorosamente e standardizzato trova ottimi esempi che funzionano anche in presenza di una tradizione artigianale. Un esempio sono alcuni marchi di bici tipo Pinarello, ma si possono fare altre citazioni di altri settori.

Si ma sono sempre fabbriche di un certo spessore. La realtà italiana è fatta di tanti artigiani, con ritmi e tempi di produzione differente. Parlo per cognizione ed esperienza diretta .

Il sindaco di Firenze è un grande

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