scusami steve,Mi permetto di dire che questa citazione mi sembra un po’ troppo forte “pago e pretendo”.
Intanto ci stiamo muovendo su zone la cui proprietaria che tu voglia o meno, è madre natura, e sono zone soggette a leggi non scritte di rispetto.
Tra il “Pago e pretendo Trail impeccabili” e il “pago e pretendo di sgommare quanto e come voglio” la linea di divisione è sottile come un filo interdentale per invertebrati.
Il bike park, è un luogo mantenuto e con ingresso a pagamento è vero, MA la sostenibilità dei trail non è esclusivamente collegata alla manutenzione, ci sono molti altri fattori: primo di tutti la progettazione, se una linea è progettata male, puoi anche metterci 500.000€ di manutenzione all’anno ma sarà sempre demolita; secondo il fatto che si tratta pur sempre di terreno naturale e non artificiale (tipo asfalto) e quindi soggetto alle leggi della natura, ben più potenti delle leggi umane.
Ergo quando troviamo i park ricchi di breaking bumps non è per forza colpa dei trail builder, ma bensì di un insieme di fattori: flussi turistici detti anche numeri di passaggi, tipologia di terreno, stagione più o meno piovosa, budget della località dedicato ai trail, rispetto dei rider nei confronti del Trail a prescindere se hanno pagato o meno ecc
nei bike park, la proprietà certo è di madre natura, ma per l'accesso si paga e nell'atto del pagamento dò per scontato che ci siano dei controlli sulle condizioni del percorso forse non in tempo reale ma periodici (se non sicuro è da criminali)
discorso diverso se vado nei trail "liberi" il cui accesso non è soggetto a pagamento
penso che lì vanga tutto quello che hai detto/scritto