
Premessa:
La descrizione è quella relativa al percorso rosso. Le altre sono varianti che spero presto di poter provare e riportare quindi nel dettaglio. Presto avremo, grazie all'aiuto del buon Deca78, anche una traccia GPS del percorso (ci conto!!), e potrò integrare il tutto con dati più precisi di distanza ed altimetria, ed una mappa decente...
C'è, purtroppo, una buona percentuale di asfalto...è pur sempre un circuito che interseca la città, ma secondo me è carino, non particolarmente difficile, per tutti coloro che magari non hanno troppo tempo da dedicare alla bike (si fa con calma in meno di due ore). Ed è comodo per chi, come me, abita vicino alla city...

Il percorso:
Si parte dai parcheggi di Arbizzano, in prossimità di Villa Novare (possibilità di lasciare l'auto).
Prendere la strada asfaltata svoltando a sinistra in discesa. Allo stop girare a sinistra e seguire la strada che in salita svolta prima a destra e poi a sinistra verso il centro storico di Arbizzano.
Lasciando la piazza della chiesa sulla sinistra si procede dritti (attenzione mi pare sia in contromano, ma il traffico è quasi assente!!) sino alla curva a gomito a destra, da seguire sino ad incontrare la provinciale (all'altezza dello Sporting Club – piscine - di Parona).
Svoltare a sinistra sulla provinciale, proseguendo verso Verona attraverso Parona. Oltrepassata la galleria, si svolta a sinistra subito dopo la pizzeria (ex birreria Kellerin) e si prosegue dritto in salita (occhio non entrare nel parcheggio!), passando dietro l'edificio su strada sterrata, sino ad incontrare un gruppo di case (S. Dionigi) all'intersezione con la salita che porta a Montericco.
Svoltare a sinistra in salita su strada principale, alla curva a destra abbandonare su strada sterrata che porta in discesa sino a S. Rocco e quindi, dopo il semaforo a senso unico alternato, al cimitero di Quinzano.
Proseguire sempre dritto, oltrepassare due rotonde, allo stop all'incrocio con la strada di Avesa, proseguire dritto oltrepassando i 'panettoni' in cemento che impediscono il passaggio alle auto.
Svoltare a sinistra su Via Mameli (B.go Trento – occhio al traffico sempre sostenuto), svoltare poi a sinistra, all'altezza del negozio Detour, verso le Torricelle.
Al semaforo a sinistra in Via Marsala, poi a sinistra ancora per la salita dei Mondiali di ciclismo del 2004 (dalla parte del Santuario). Oltrepassato il Santuario sulla curva a sinistra, proseguire dritto su strada lastricata (la 'Lasagna') che conduce sino alla piazzetta con rotatoria alla chiesa di San Mattia, imboccare la rotatoria per lasciarla su strada secondaria sulla destra (mi pare vi sia un segnavia blu/giallo) che passando dietro la clinica Villa S. Giuliana vi porta al punto di scollinamento della strada asfaltata.

Poco più avanti sulla curva a destra lasciare la strada principale per seguire la salita che porta verso il percorso della salute.
Attenzione dopo l'ex tiro a segno la strada si restringe parecchio, ed è percorsa dai vari residenti della zona (e qualche volta dai camion della nettezza urbana, come è successo ad un mio amico!!!). Arrivati ad un'intersezione a T (vi trovate davanti ad un muro) girare a destra, poi subito dopo la curva a sinistra, ci si trova davanti ad un trivio, tenere la strada centrale leggermente sulla vostra sinistra che continua a salire, percorrendo in costa tutta la dorsale delle Torricelle.

Seguirla sino alla fine, dove ci si trova davanti un capitello con una Madonnina.

Girare a sinistra ed oltrepassare un gruppo di case (contrada Gaspari). Subito dopo, dove la carrareccia principale compie una curva a sinistra, lasciare la stessa a destra per uno stretto sentiero che si inoltra nel bosco (vari saliscendi, fondo con ampia presenza di pietroni). La strada esce dal bosco con una curva a sinistra ed una breve ma pronunciata salita. Si sbuca in una piccola spianata, dove d'estate si trovano dei vigneti, da seguire lungo il suo perimentro esterno che compie una ampia curva a destra. Dopo una breve salitella si esce dal campo e si arriva ad un quadrivio sterrato.

Prendere a seconda delle preferenze, una delle due vie centrali che vi trovate di fronte (ignorate le due alle estremità. Solo se volete rifarvi il giro, prendete quella all'estrema destra che con una bella discesa tutta su sasso vi riporta indietro sino alla Madonnina). Quella sulla sinistra, in discesa sulla sinistra, vi conduce su una asfaltata da prendere a destra in salita, oltrepassando contrada Case Vecchie. Quella sulla destra in lieve salita, vi conduce immediatamente dopo la contrada. Incrociata pochi metri dopo la strada principale che sale da Grezzana, svoltare a sinistra e proseguire sulla stessa (ignorare poco più avanti una strada sale sulla destra).
Oltrepassare l'abitato di Montecchio (N.B. possibilità di ristoro: c'è una fontana con acqua potabile sul fianco della chiesa, oppure un bar proprio di fronte), all'altezza dell'intersezione con la strada asfaltata che sale da Quinzano (sul tornante a destra), lasciare la principale su sentiero che a sinistra entra nel bosco (non ci si può sbagliare è in fianco alla fermata del bus) e che più avanti dopo una discesa si unisce con un altro sentiero che arriva da Montecchio, e che vi trovate in basso alla vostra sinistra.

Proseguire dritto fino a sbucare all'altezza del Masetto (grande edificio che trovate sulla destra), prendere la carrareccia svoltando a sinistra, proseguire quindi dritto su asfalto lasciando il Maso (l'altro grosso edificio che c'è) sulla sinistra, sino ad incrociare di nuovo la strada che sale da Quinzano (occhio alle macchine, la visibilità a destra e sinistra non è delle migliori).
Proseguire dritto in discesa verso Negrar. Attenzione, alla terza curva, quella a destra, lasciare l'asfalto a sinistra per prendere un largo sentiero che in discesa entra nel bosco (c'è un cartello dei percorsi di Villa Novare, mi pare vi sia un segnavia rosso).

Ora seguire sempre il tracciato principale (non è difficile, io non mi sono mai perso. C'è in qualche punto anche qualche segnavia rosso): la discesa è molto carina, su fondo principalmente sassoso e tutta sotto gli alberi. Qualche saltino per chi si prende bene, niente di trascendentale, io l'ho sempre fatta sino ad ora con l'hardtail (chi non si sente sicuro al max può affrontare qualche punto a piedi, ma è al 99% pedalabile per chiunque mastichi un po' di MTB). Occhio al limite al fondo che potrebbe essere parecchio scivoloso con la pioggia, data l'ampia presenza di sassi e radici.
Il sentiero sbuca dal bosco per pochi metri all'altezza di un casolare abbandonato (dovrebbe essere Casa Monticelli), e con curva a sinistra rientra subito dopo fra gli alberi con alcuni saliscendi.
La situazione agreste rimane invariata sino ad arrivare agli ultimi tornanti della carrareccia, che ora scende in mezzo agli ulivi con pendenze discretamente pronunciate (dovremmo essere intorno al 20% in alcuni punti, se il mio Polar non è impazzito), occhio quindi alla velocità in quanto il fondo è parecchio sconnesso, con presenza di ghiaioni e sassi.
La discesa termina con un bel drittone che ci conduce, alla nostra destra oltrepassato un ponticello, a Villa Novare. Seguire la strada sterrata che, passati un paio di cancelli (ci sono i passaggi in legno per bici e pedoni), gira intorno alla villa.
Lasciatola alle nostre spalle, dopo aver girato obbligatoriamente a sinistra (divieto d'accesso), e poi a destra, si pedala sulla strada fra le casette a schiera che, poco più avanti ci riconduce al parcheggio di partenza.
Piccola nota sui sentieri:
Sul sentiero che sale da Gaspari a Case Vecchie, mai visto nessuno. Occhio però che nella bella stagione potrebbe essere un po' frequentato, anche dall'altra parte, dove c'è la discesa sui sassi.
Sul sentiero che da Montecchio porta al Masetto non è raro incrociare escursionisti a piedi, od anche solo i residenti che portano a spasso il cane. Ed è in lieve discesa, non fatevi prendere la mano...
Sulla discesa per Villa Novare invece non mi è mai capitato, né facendolo in salita, né in discesa di incrociare anima viva. Però raccomando di essere molto prudenti in quanto questa discesa fa parte dei vari percorsi di Villa Novare, che sono abitualmente frequentati da altri bikers, escursionisti o famiglie. Mi è capitato ad esempio di trovare impronte, ed altre tracce un po' più invasive, del passaggio di cavalli.

Potrei anche solo essere io che faccio il medesimo percorso in salita!!!
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Buona pedalata a tutti!! o-o
Luca