per la mia minima conoscienza del corpo umano e dei suoi processi, ho sempre letto su libr e sentito dire da istruttori che dopo 15-20 minuti di allenamento in zona si attiva la lipolisi, e che l'allenamento per il dimagrimento ci si debba comunque tenere sotto l'ora, per evitare picchi di cortisolo che influiscono pesantemente sul catabolismo...
non ho mai visto infatti un bodybuilder in fase di definizione fare attività cardiovascolare 4 volte a settimana per 2 ore...
La storia che nei primi minuti di sforzo si consumino i grassi, probabilmente è conosciuta da tutti e molto abusata.
Il consumo di una certa fonta energetica dipende dall'intensità dello sforzo e cmq il consumo energetico è parallelo: ogni istante si consuma una miscela di nutrienti con una predominaza di un sistema energetico relativamente allo sforzo compiuto.
Aumentando l'intensità si consumano in modo sempre maggiore i carboidrati fino ad arrivare ad un consumo pressoché esclusivo dei carboidrati. Questo avviene quando tanto più ci si avvicina alla soglia anaerobica. Il motivo di questa predominanza è dovuta la fatto che i carboidrati possono essere usati anche anaerobicamente. I grassi, invece, sono soggetti al meccanismo aerobico.
A riprova, la sintesi dell'ATP ( la vera fonte energetica ) quando avviene per glicolisi segue questo schena:
- ADP + glicogeno -> ATP + acido lattico
L'ADP ( ATP meno una molecala di fosfato ) quando si lega al glicogeno ricostituisce l'ATP ottenendo anche l'acido lattico, sostanza che aumenta notevolmente all'aumentare del'intensità dello sforzo. Quindi, se ad alta intensità produco notevoli quantità di acido lattico, significa che consumo molti carboidrati.
Chi vuole parlare di dimagrimento devo anche spiegare:
- come vengono assimilati i macronutrienti
- come vengono immagazzinati
- come vengono utilizzati
e non parlare solo di bruciare i grassi.
I carboidrati hanno la caratteristica di, una volta saturare le proprie scorte, convertirsi in grasso, quando sono eccesso (quindi, seguire una dieta scarsa di grassi per poi abbuffarsi di carboidrati non è corretto ).
Adesso prendiamo l'intensità dello sforzo. Eseguo uno sforzo a bassa intensità, ottengo un consumo prevalente ( !! ) di grassi, ma allo stesso tempo ho intaccato poco le scorte glicidiche. In questo caso, ho una maggiore quantità di carboidrati assunti con l'alimentazione che saranno convertiti in grassi proprio perché le scorte sono piuttosto piene già in partenza. Viceversa, eseguo uno sforzo a media-alta intensità con un maggior consumo di carboidrati. In questo caso, la probabilità di convertire i carboidrati in grassi è minore. La ripartizione calorica dovrebbe tenere conto anche dello sforzo eseguito giorno per giorno!
In entrambi i casi si può dimagrire, a patto di non superare il vincolo calorico ( altrimento ogni piano dietetico è nullo

), con dei tempi diversi. Ma nel secondo cosa ho anche il vantaggio di eseguire un'attività a ritmi allenanti, e non blandi come nel caso di uno sforzo basso.
Se non hai mai visto bb fare attività cardiovascolare è perché non serve, come ad un maratoneta non serve aumentare la massa muscolare che diventa un peso inutile da portare. Ogni attività fisica richiede di allenare le relative grandezze necessarie, fare altro potrebbe essere inutile, controproducente e una perdita di tempo. Se poi prendiamo la classica paura di perdere massa muscolare con programmi di resistenza, il gioco è fatto. Ma è anche vero che praticare attività aerobica non implica necessariamente un dimagrimento se questa è male interpretata ( persone in sovrappeso che fanno attività aerobica, se ne trovano ): poi conta anche l'alimentazione.
Forse fa la tuo caso questo articolo
http://www.albanesi.it/Alimentazione/bruciomuscoli.htm.
Pratichi un'attività in una palestra, quindi dovresti come prima cosa chiedere ai vari istruttori che hanno la possibilità di vederti e seguirti; dare suggerimenti a distanza, a volte può essere un'azzardo. Però dovresti chiedere ad un'atleta che pratica attività di resistenza, i bb hanno obbiettivi diversi. Sono convinto che ai fini della definizione, conta anche la quantità di massa muscolare che spinge verso l'esterno stirando ed assottigliando la pelle. Sicuramente avranno una bassa percentuale di massa grassa, ma conta anche questo effetto ottico.
Se affermi (
e solo dal quel poco che affermi ) che è aumentata in modo visibile l'adiposità, il pensiero più spontaneo e comune porta a pensare ad uno sbilanciamento tra troppe calorie assunte in relazione a quelle necessarie; sei presumibilmente convinto di consumare un tot di energia che non è veritiera, e ti alimenti erroneamente, a casua di questo dato sbagliato in partenza ( magari commetti anche qualche errore sul calcolo delle calorie degli alimenti, o non conti, per esempio, le bevande caloriche ).
La base di partenza è la solita, stabilire il fabbisogno calorico quotidiano costituito da metabolismo basale ( le richieste minime per rimanere in vita ) e il contributo calorico dovuto alle varie attività giornaliere: se non sai quante sono come predendi di sapere quanto mangiare?
