Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

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MONTI TREVINE E PENNA (PR)


Il Monte Penna visto dal Monte Trevine (foto di Luca)
...sembra impossibile ma ci saliremo!!

bella trasferta in quella zona dell'Appennino Ligure che più amiamo, al confine tra le province di Parma e di Genova.
L'itinerario, studiato in 5 minuti da Paolino la sera prima, prevede una bella indigestione di sentieri stavolta tutti in provincia di Parma.

Lo start è dal solito Rifugio Casermette del Penna che risulterà essere molto valido a fine giro per placare sete ed appetiti vari!

Pronti via, ci infiliamo subito in un labirinto di sentieri sotto la guida esperta di Paolino (ormai sono più di 50 anni che veniamo da queste parti; Paolino si ricorda tutto, da del tu anche alle piante; ....io invece mi perdo ancora nelle immense faggete).

Arriviamo, su sentieri che più flow non si può, alla Nave del Monte Penna, una depressione che ricorda la chiglia di un'imbarcazione



Ora inizia un breve tratto a spinta e di bici in spalla per raggiungere la sommità del Monte Trevine (mt 1651)



qualcosa si pedala ancora



ma appena si esce allo scoperto ci si presenta il Monte Penna con le sue pareti strapiombanti



lo stretto canalino prima della cima presenta sempre qualche attimo di passione



siamo in cima, posto bellissimo





ma la strada è ancora lunga quindi è meglio partire





pur avendo piovuto non poco qualche giorno prima, siamo sicuri di trovare un fondo perfettamente percorribile

tratti su roccia



si alternano a tratti in faggeta



bisogna prestare un briciolo di attenzione alle radici ed a qualche sporadico ramo caduto



Arriviamo al Rifugio Faggio dei Tre Comuni, trovato chiuso.

sentiero perfetto



Passiamo in prossimità della sorgente del fiume Taro dove, abbassandoci di qualche centinaio di mt, Paolino ci porta a vedere questa bella cascata

nella foto Luca



a dire il vero qualche breve tratto un po' tecnico c'è, ma è poca roba





terminata la discesa siamo alla Diga sul Taro, punto più basso del giro ed ora dobbiamo riguadagnare quota su una comoda sterrata



Breve a/r verso il Monte Carignone



e dopo un interminabile sentiero con alcuni tratti di sterrata arriviamo prima al Rifugio Monte Penna e poi a Passo Incisa.

Ora ci toccano circa 250 D+ di bici a spinta con l'ultimo tratto di portage per salire sulla nostra seconda meta odierna: il Monte Penna a 1735 mt.



l'espressione di Luca e Paolino è eloquente ....bisogna stringere i denti!!



l'eleganza di Ila che non si scompone neanche...



contenti in vetta!!



questo è quello che si vede da lassù

foto di Luca



Ora dobbiamo ritornare a Passo Incisa percorrendo a ritroso il sentiero fatto all'andata.







A Passo Incisa Paolino propone di allungare l'itinerario per percorrere altri single trails, ma la truppa si ammutina e si punta dritti al Rifugio dove ci aspettano le birre di fine giro. :prost:
 

beep beep

Biker serius
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bici a due ruote
Grazie a voi!! :-?:
Sono i miei posti preferiti ... Zona Penna, Trevine e aggiungo Aiona e alta val nure sono angoli di paradiso!!
E le foto, a mio parere, lo dimostrano!!! ;-)
Anche il giro di ieri è frutto di molteplici escursioni in bici e a piedi anche in solitaria; sarà per questo che ormai oltre a parlare ai faggi... sento che mi rispondono pure!!:-)
 

miciolo

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MONTE LESIMA - GIRO DELLE 4 REGIONI (AL/GE/PC/PV)



Per questo itinerario ci troviamo in quel lembo di terra condiviso da 4 Regioni: la nostra Emilia, la Lombardia, il Piemonte e la Liguria.

Lo start è dai Piani del Lesima, località situata in una piana ai piedi del nostro gigante Monte Lesima, che come tutte le cose buone, lo terremo per fine giro.

Vorremmo ripetere un itinerario già pedalato altre volte, sperando in un finestra di bel tempo in questo piovoso maggio.

Subito scaldiamo i motori su una dura sterrata sino a raggiungere le Strade Provinciali 88, 18 e 90.

La nostra prima meta è il Monte Chiappo che, con i suoi 1700 mt, è il punto di partenza delle discese del bikepark di Pian del Poggio.

L'ascesa, circa 250 mt di dislivello, è quasi tutta a spinta per le mtb, con l'e-bike invece credo sia tutta pedalabile:



salendo siamo distratti dalle fioriture di orchidee



e arriviamo in cima al Monte Chiappo



bei tratti nei pascoli tenendo sempre presente il pericolo del filo spinato sulle recinzioni che, pur essendo vietato, qui è parecchio utilizzato



...non sono esperto di bovini, ma l'animale al centro in piedi mica mi sembra una mucca (ingrandite e guardate sotto la pancia!!!)



Arriviamo nella civiltà a Capannette di Cosola dove Paolino si confronta con ciclisti ben più famosi



Attraversiamo la strada e dietro le case prendiamo il bel sentiero CAI 101

Inizia ora una bella cavalcata sui crinali dove passeremo in sequenza i Monti Cavalmurone (1670 mt) ed il Monte Legnà (mt 1669).



qualche brevissimo tratto tecnico



l'immancabile filo spinato con la piramide del Monte Alfeo sullo sfondo



e anche il Monte Legnà è raggiunto:



Breve andata e ritorno per salire alla croce e siamo ancora sul sentiero principale



A scanso di equivoci va detto che questi monti raggiungono quasi tutti la stessa altezza che va dai 1640 mt ai mt 1724 ma è un continuo salire e scendere. (dotarsi di calzature adatte alla camminata in caso si voglia affrontare questo itinerario con una mtb!!)

Arriviamo alle pendici del Monte Carmo e qui le vie di accesso sono due; solitamente giriamo intorno e saliamo per la via più agevole, molto più lunga ma anche molto meno dura della direttissima che solitamente utilizziamo per la discesa.
Oggi, visto che il sentiero diretto si presenta molto scivoloso e pericoloso per la discesa, decidiamo di affrontarlo con portage in salita e di scendere dal versante opposto.

Faremo sempre così!!!
Portage duro ma breve



e siamo ai 1642 della Croce sul Monte Carmo



Scendiamo per il sentiero che passa tra i pascoli







per i maniaci del pulito c'è anche la possibilità di lavare le bici a costo zero



Ripercorriamo il sentiero dell'andata, con qualche piacevole deviazione sino a perdere quota su una forestale che termina sulla strada asfaltata che proviene da Bogli e che pedaleremo sino al Passo del Giovà.

Proseguiamo sulla strada già fatta qualche ora prima in senso contrario ed arriviamo a scartare il nostro cioccolatino di giornata:
la salita al Monte Lesima. Per fortuna il tratto è asfaltato, ma vi assicuro che è molto ma molto duro.
Una sbarra vieta l'accesso al traffico veicolare. La scavalchiamo.

Il Monte Lesima, a 1724 mt, è riconoscibile grazie alla sua "palla bianca" collocata sulla cima. La palla non è altro che una postazione radar per uso aeronautico



fatiche ...quasi finite



per scendere ai Piani del Lesima, dove abbiamo le auto, ci sono due possibilità; noi optiamo per il bel sentiero di cresta che, con qualche rilancio, ci fa superare in sequenza il Monte Tartago 1688 mt, il Monte Terme 1489 mt e il Monte La Colla 1438 mt.









se poi siete appassionati di fiori, come lo è Ila, sarete sempre fermi a fotografare!!



il giro termina all'Albergo Prodongo dove siamo accolti da Biagio e Heidi, due splendidi bernesi



e dal proprietario Giuseppe con cui abbiamo scambiato volentieri 4 chiacchiere

......logicamente davanti ad una buona birra!!! :prost:
 

miciolo

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MONTARLONE E LE DISCESE DI ROVEGNO (GE)



Per questa escursione in Alta Val Trebbia in terra ligure cerchiamo soprattutto il divertimento percorrendo le belle discese della zona che, essendo su roccia, sono fattibili anche se ha appena piovuto.

La partenza è dal solito parcheggio di Gorreto, primo comune ligure oltre il confine regionale con la nostra Emilia.

Decidiamo di risalire su asfalto, per evitare l'umido dei sentieri su terra tipo Percorso ginnico e Ex Colonia.

Così facendo oltrepassiamo gli abitati di Rovegno e di Pietranera dove incontriamo il feroce micio della Val Trebbia



Dopo circa di 10 km veramente tranquilli arriviamo all'inizio della prima discesa.
C'è chi la chiama Costa del Lupo, chi Sentiero dei Cavalli, chi Cancello Basso
comunque il risultato è sempre lo stesso: divertimento allo stato puro;
la discesa si presenta con un fondo fantastico su gradoni di roccia tecnici al punto giusto e mai pericolosi

















Purtroppo la discesa finisce troppo presto e all'abitato di Casanova togliamo le nostre protezioni e siamo pronti per la risalita del Crescione che ci riporta in quota tra fioriture di ginestre



Per dare anche un'impronta All Mountain alla nostra escursione decidiamo di risalire sino ai 1501 mt del Montarlone.

L'ultimissimo tratto è con bici a spinta o a spalla



siamo in cima



Dopo aver fulminato le nostre barrette alla coppa e al prosciutto crudo godendoci il panorama su tutte le vette appenniniche circostanti, siamo pronti per la discesa.



Per un brevissimo tratto ripercorriamo al contrario il sentiero d'andata



poi su ripido sentiero nel bosco arriviamo al bivio prendendo il sentiero per il Monte Oramara che abbandoniamo a Prato Foppiano per percorrere il trail Mirtilli Neri che si innesta sul tecnico trail La Ciappa

Qui ci sono un paio di passaggi "scenografici"











ed arriviamo nell'ultimo tratto della Ciappa, sempre impegnativo













Il trail termina a Foppiano dove scambiamo due chiacchiere con un local, appassionato di outdoor (mtb, trial e trail building).

Nei nostri piani ora c'è l'incognita della discesa che noi chiamiamo della Chiesetta (sulle mappe Garbarino 2 ...credo)

Il local ci sconsiglia la discesa, a suo avviso ci sono diversi tratti franati che dovranno essere sistemati e ci indirizza verso un altro trail che parte da un'altra Chiesetta, però a Pietranera.
Le indicazione sono precise, troviamo immediatamente il sentiero (sulle mappe Garbarino 1)
Il sentiero potrebbe essere interessante ma è molto scavato dall'acqua e soprattutto dalle moto ed è anche molto bagnato.

.....e mentre aspettiamo che 2 moto riescano a salire....

......TAAC!!



Il giro termina praticamente qui. Le bici vengono parcheggiate sul sentiero e l'istinto fungino che abbiamo tutti e tre prende il sopravvento.
...dico solo che la cena è stata risotto con i funghi verdi!!!

Ignoriamo, vista la condizione del sentiero, la deviazione che solitamente percorriamo; per fiondarci giù dalla sterrata bruciafreni che termina all'abitato di Garbarino.

Ancora 2 minuti e siamo alla Ila mobile.

I trail, quelli alti, sono sempre garanzia di divertimento!!

Meno divertente il rientro in auto tra una decina di semafori incontrati per lavori in corso ma soprattutto per gli smanettoni in moto che ogni week end procurano lavoro ad una serie di persone che ne farebbero volentieri a meno (Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco, 118, Ortopedie varie, Carri Attrezzi) e purtroppo anche alle Pompe Funebri.

P.S.: non allego, come di consueto, la traccia GPX dell'escursione, in quanto la stessa può essere parecchio migliorata evitando l'asfalto iniziale e la brutta sterrata finale.
 

windfed

Biker extra
6/7/14
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Trek Rail 9.9 & BMC RoadMachine02
Gorreto-Montarlone... il mio giro estivo preferito... ora vi stresso con qualche domanda
Quindi scenderr dalla chiesetta di Foppiano ..meglio di no?
Esisteva anche un trail che rimaneva a dx del guado prima di entrare a Foppiano...senza attraversare il ruscello. sapete se è percorribile? Aveva un franone in fondo, prima di arrivare a Garbarino.
Garbarino 1.. dove si prende?

Inevitabile... mi perderò come un bego!
 
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Gorreto-Montarlone... il mio giro estivo preferito... ora vi stresso con qualche domanda
Quindi scenderr dalla chiesetta di Foppiano ..meglio di no?
Esisteva anche un trail che rimaneva a dx del guado prima di entrare a Foppiano...senza attraversare il ruscello. sapete se è percorribile? Aveva un franone in fondo, prima di arrivare a Garbarino.
Garbarino 1.. dove si prende?

Inevitabile... mi perderò come un bego!
Ciao Max,
con il proprietario della prima casa che trovi a Foppiano dopo aver guadato il ruscello ci siamo fermati un bel po' a chiacchierare.
Ci ha detto che il franone della strada vecchia di Rettagliata (quella che trovi alla fine della discesa del Crocione che è poi il trail che rimane a dx senza guadare il ruscello) prossimamente dovrebbe essere sistemato. Se non mi ha raccontato una balla, i fondi sono già stati stanziati.

Per prendere il Garbarino 1 devi ritornare da Foppiano a Pietranera su asfalto e prendere la prima deviazione a destra, poi ancora a destra e vedi una Chiesetta. Prosegui poi tenendo la sx. Non è difficile da trovare.
Credo che ci sia anche su Trailforks.
Comunque non ci ha entusiasmato, ...forse perchè troppo bagnato e rovinato dalle moto.
 

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